Dubbio: origine e finalità?

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Francesco
00lunedì 29 aprile 2024 14:18
Buongiorno,

studio filosofia e sto cercando risposte religiose agli interrogativi che mi pongo. Vorrei conoscere anche la vostra, se fosse possibile.

Storicamente si è cercato di dimostrare l'esistenza di Dio basandosi su diverse prove, fra cui:

1) quella causale, ovvero se tutto ha una causa (o origine), anche il nostro universo ne deve avere una e sarebbe Dio;

2) quella del disegno intelligente, ovvero tutto sembrerebbe avere una specifica finalità spiegabile da un progettista che per il nostro universo sarebbe Dio.

Ora mi chiedo: in base alle suddette due prove, quale sarebbe la causa o origine e la finalità (di un progettista intelligente) del dubbio o capacità di dubitare?

Se il dubbio, inteso come capacità o abilità di dubitare, esiste, esso (come ogni altra cosa esistente) dovrebbe avere una causa od origine ed una finalità: quali sarebbero?

Poi, mi interrogo sulla questione morale del dubbio: dubitare è bene o male?

Perché se fosse un bene, con valenza positiva, dovrei dubitare di tutto e non credere a nulla.

Ma se fosse un male, con valenza negativa, non dovrei dubitare di niente e credere a tutto.

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondermi!
Giandujotta.50
00lunedì 29 aprile 2024 16:25
non studio filosofia ma così ragionandoci mi pare che le due spiegazioni si integrino
Forse circa la risposta immediata, il DI sembra offrire una risposta piu facile da comprendere...
una sorta di risposta deduttiva circa l'esistenza di un Creatore
Chiara
00lunedì 29 aprile 2024 17:01
Re:
Francesco, 29/04/2024 14:18:

Buongiorno,

studio filosofia e sto cercando risposte religiose agli interrogativi che mi pongo. Vorrei conoscere anche la vostra, se fosse possibile.

Storicamente si è cercato di dimostrare l'esistenza di Dio basandosi su diverse prove, fra cui:

1) quella causale, ovvero se tutto ha una causa (o origine), anche il nostro universo ne deve avere una e sarebbe Dio;

2) quella del disegno intelligente, ovvero tutto sembrerebbe avere una specifica finalità spiegabile da un progettista che per il nostro universo sarebbe Dio.

Ora mi chiedo: in base alle suddette due prove, quale sarebbe la causa o origine e la finalità (di un progettista intelligente) del dubbio o capacità di dubitare?

Se il dubbio, inteso come capacità o abilità di dubitare, esiste, esso (come ogni altra cosa esistente) dovrebbe avere una causa od origine ed una finalità: quali sarebbero?

Poi, mi interrogo sulla questione morale del dubbio: dubitare è bene o male?

Perché se fosse un bene, con valenza positiva, dovrei dubitare di tutto e non credere a nulla.

Ma se fosse un male, con valenza negativa, non dovrei dubitare di niente e credere a tutto.

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondermi!



Il dubbio è un bene, dubitare non significa diffidare ma ti porta a ricercare, solo chi dubita fa ricerche, per svariati motivi. Vuoi che in sé non crede ci sia del vero, quindi cerca una verità, vuoi una persona o un conoscente non lo si conosce bene e dubiti del suo modo di essere, chiedi a chi lo conosce meglio.
In oltre le varie ricerche, fonti che ci si vada ad attingere ti aprono la mente.
Quindi per me il dubbio è un bene.
Angelo Serafino53
00lunedì 29 aprile 2024 18:10
Re:
Francesco, 29/04/2024 14:18:

Buongiorno,

studio filosofia e sto cercando risposte religiose agli interrogativi che mi pongo. Vorrei conoscere anche la vostra, se fosse possibile.

Storicamente si è cercato di dimostrare l'esistenza di Dio basandosi su diverse prove, fra cui:

1) quella causale, ovvero se tutto ha una causa (o origine), anche il nostro universo ne deve avere una e sarebbe Dio;

2) quella del disegno intelligente, ovvero tutto sembrerebbe avere una specifica finalità spiegabile da un progettista che per il nostro universo sarebbe Dio.

Ora mi chiedo: in base alle suddette due prove, quale sarebbe la causa o origine e la finalità (di un progettista intelligente) del dubbio o capacità di dubitare?

Se il dubbio, inteso come capacità o abilità di dubitare, esiste, esso (come ogni altra cosa esistente) dovrebbe avere una causa od origine ed una finalità: quali sarebbero?

Poi, mi interrogo sulla questione morale del dubbio: dubitare è bene o male?

Perché se fosse un bene, con valenza positiva, dovrei dubitare di tutto e non credere a nulla.

Ma se fosse un male, con valenza negativa, non dovrei dubitare di niente e credere a tutto.

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondermi!



caro amico

ti consiglio il nostro sito ufficiale puoi usare le parole chiavi sul motore di ricerca senza punteggiatura virgole ecc

wol.jw.org/it/wol/h/r6/lp-i

cercherò di trovare del tempo ai tuoi interessanti interrogativi


buona giornata




RKj
00lunedì 29 aprile 2024 18:17
Re:
Francesco, 29/04/2024 14:18:

Buongiorno,

studio filosofia e sto cercando risposte religiose agli interrogativi che mi pongo. Vorrei conoscere anche la vostra, se fosse possibile.

Storicamente si è cercato di dimostrare l'esistenza di Dio basandosi su diverse prove, fra cui:

1) quella causale, ovvero se tutto ha una causa (o origine), anche il nostro universo ne deve avere una e sarebbe Dio;

2) quella del disegno intelligente, ovvero tutto sembrerebbe avere una specifica finalità spiegabile da un progettista che per il nostro universo sarebbe Dio.

Ora mi chiedo: in base alle suddette due prove, quale sarebbe la causa o origine e la finalità (di un progettista intelligente) del dubbio o capacità di dubitare?

Se il dubbio, inteso come capacità o abilità di dubitare, esiste, esso (come ogni altra cosa esistente) dovrebbe avere una causa od origine ed una finalità: quali sarebbero?

Poi, mi interrogo sulla questione morale del dubbio: dubitare è bene o male?

Perché se fosse un bene, con valenza positiva, dovrei dubitare di tutto e non credere a nulla.

Ma se fosse un male, con valenza negativa, non dovrei dubitare di niente e credere a tutto.

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondermi!



Ciao! Dico la mia.


Ora mi chiedo: in base alle suddette due prove, quale sarebbe la causa o origine e la finalità (di un progettista intelligente) del dubbio o capacità di dubitare?



La capacità mentale di mettere in discussione ciò che riteniamo, sia per insegnamento impartitoci che per esperienza, verità credo che sia il motore che fa "evolvere" l'essere umano.
Cono evoluzione dell'essere umano intendo la sua crescita individuale durante la sua vita.
Da quando nasciamo, la nostra mente tramite i nostri sensi riceve tantissimi stimoli e solo mettendoli "in dubbio" noi cresciamo.
Da informatico, mi vengono in mente le istruzioni di controllo "if-else" (se-altro). Queste istruzioni costringono a la macchina a trovare una risposta da considerare indiscutibilmente VERA, dopo aver analizzato delle condizioni. Diamo alla macchina un dubbio, un "se". Certo qui si parla di algoritmi, e i "dubbi informatici" devono avere necessariamente una risposta binaria e quindi certa.

Chiaramente nella teologia, spiritualità, filosofia o semplicemente nel pensare di ognuno di noi non è così semplice.
Però mi viene da affermare, che non può esserci conoscenza senza dubbio.


Poi, mi interrogo sulla questione morale del dubbio: dubitare è bene o male?


Data la questione morale, e dato il contesto nel quale stiamo parlando, mi rifarei alla morale cristiana:

Abbiamo l'esempio dei bereani. "Appena si fece notte i fratelli mandarono Paolo e Sila a Berèa. Arrivati là, i due entrarono nella sinagoga dei giudei. Questi erano d’animo più nobile di quelli di Tessalonica; infatti accettarono la parola con la massima prontezza, esaminando attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se le cose stavano veramente così. Perciò molti di loro diventarono credenti, come anche non poche delle donne greche rispettabili e alcuni uomini."
I bereani vengono definiti "d'animo più nobile". Perché? Di certo per la loro prontezza ad ascoltare il messaggio di Paolo e Sila, ma anche perché 'esaminavano attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se le cose stavano veramente così.'.
Furono pronti ad accettare il messaggio, ma si accertarono che ciò che gli veniva detto fosse vero. Inizialmente "dubitarono".

L'apostolo Giovanni diede un saggio consiglio, che implica il dubbio: "Miei cari, non credete a ogni affermazione ispirata, ma mettete alla prova le affermazioni ispirate per vedere se provengono da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo." 1 Giovanni 4:1.

I dubbi a volte possono essere infondati, vedi il racconto di Eva ed il Serpente. Un dubbio infondato è proficuo?

Ciao 👋
Chiara
00lunedì 29 aprile 2024 18:30
Re: Re:
RKj, 29/04/2024 18:17:



Ciao! Dico la mia.


Ora mi chiedo: in base alle suddette due prove, quale sarebbe la causa o origine e la finalità (di un progettista intelligente) del dubbio o capacità di dubitare?



La capacità mentale di mettere in discussione ciò che riteniamo, sia per insegnamento impartitoci che per esperienza, verità credo che sia il motore che fa "evolvere" l'essere umano.
Cono evoluzione dell'essere umano intendo la sua crescita individuale durante la sua vita.
Da quando nasciamo, la nostra mente tramite i nostri sensi riceve tantissimi stimoli e solo mettendoli "in dubbio" noi cresciamo.
Da informatico, mi vengono in mente le istruzioni di controllo "if-else" (se-altro). Queste istruzioni costringono a la macchina a trovare una risposta da considerare indiscutibilmente VERA, dopo aver analizzato delle condizioni. Diamo alla macchina un dubbio, un "se". Certo qui si parla di algoritmi, e i "dubbi informatici" devono avere necessariamente una risposta binaria e quindi certa.

Chiaramente nella teologia, spiritualità, filosofia o semplicemente nel pensare di ognuno di noi non è così semplice.
Però mi viene da affermare, che non può esserci conoscenza senza dubbio.


Poi, mi interrogo sulla questione morale del dubbio: dubitare è bene o male?


Data la questione morale, e dato il contesto nel quale stiamo parlando, mi rifarei alla morale cristiana:

Abbiamo l'esempio dei bereani. "Appena si fece notte i fratelli mandarono Paolo e Sila a Berèa. Arrivati là, i due entrarono nella sinagoga dei giudei. Questi erano d’animo più nobile di quelli di Tessalonica; infatti accettarono la parola con la massima prontezza, esaminando attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se le cose stavano veramente così. Perciò molti di loro diventarono credenti, come anche non poche delle donne greche rispettabili e alcuni uomini."
I bereani vengono definiti "d'animo più nobile". Perché? Di certo per la loro prontezza ad ascoltare il messaggio di Paolo e Sila, ma anche perché 'esaminavano attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se le cose stavano veramente così.'.
Furono pronti ad accettare il messaggio, ma si accertarono che ciò che gli veniva detto fosse vero. Inizialmente "dubitarono".

L'apostolo Giovanni diede un saggio consiglio, che implica il dubbio: "Miei cari, non credete a ogni affermazione ispirata, ma mettete alla prova le affermazioni ispirate per vedere se provengono da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo." 1 Giovanni 4:1.

I dubbi a volte possono essere infondati, vedi il racconto di Eva ed il Serpente. Un dubbio infondato è proficuo?

Ciao 👋



Io potrei essere più concreta.
L'unica verità assoluta è la morte, il resto è tutto discutibile, in Tessalonica accettarono la parola con la massima prontezza, accettarono una verità, ma dubito che loro fossero davvero convinti che fosse la verità
RKj
00lunedì 29 aprile 2024 18:52
Re: Re: Re:
Chiara, 29/04/2024 18:30:



Io potrei essere più concreta.
L'unica verità assoluta è la morte, il resto è tutto discutibile, in Tessalonica accettarono la parola con la massima prontezza, accettarono una verità, ma dubito che loro fossero davvero convinti che fosse la verità



Capisco.
Però anche qui, senza voler andare fuori argomento nel topic: non è riduttivo dire che l'unica verità assoluta è la morte? Bisognerebbe definire morte e ciò che ne consegue, non credi?


ma dubito che loro fossero davvero convinti che fosse la verità


Il resoconto dice che essi, divennero credenti, quindi convinti che quella fosse la verità. O pensi che nessuna persona sia, di fatto, realmente convinta di qualcosa? (se non la morte?)

Comunque citavo il resoconto biblico di atti, che definisce i bereani d'animo nobile solo per sostenere il fatto che biblicamente il dubbio non è condannato di per sé.

Ciao 👋
Chiara
00lunedì 29 aprile 2024 20:34
Re: Re: Re: Re:
RKj, 29/04/2024 18:52:



Capisco.
Però anche qui, senza voler andare fuori argomento nel topic: non è riduttivo dire che l'unica verità assoluta è la morte? Bisognerebbe definire morte e ciò che ne consegue, non credi?


ma dubito che loro fossero davvero convinti che fosse la verità


Il resoconto dice che essi, divennero credenti, quindi convinti che quella fosse la verità. O pensi che nessuna persona sia, di fatto, realmente convinta di qualcosa? (se non la morte?)

Comunque citavo il resoconto biblico di atti, che definisce i bereani d'animo nobile solo per sostenere il fatto che biblicamente il dubbio non è condannato di per sé.

Ciao 👋




Ebbene io intendevo che non tutto eccetto la morte si può prendere per oro colato. Il dubbio porta a farsi domande, ed è un bene porsi in continuazione domande.

Es. Il Dio citato da Angelo Serafino, è così perfetto da creare un mondo imperfetto? La malattia è un imperfezione
Giandujotta.50
00lunedì 29 aprile 2024 20:38
Chiara forse nn conosci la storia della creazione.. sul come sia, in parte, divenuta imperfetta..
nn era stata creata tale...

ma ho una curiosità, perchè pensi che i bereani dicessero una cosa ma pensassero l'opposto?
Chiara
00lunedì 29 aprile 2024 20:44
Re:
Giandujotta.50, 29/04/2024 20:38:

Chiara forse nn conosci la storia della creazione.. sul come sia, in parte, divenuta imperfetta..
nn era stata creata tale...

ma ho una curiosità, perchè pensi che i bereani dicessero una cosa ma pensassero l'opposto?




Perché dovrei rispondere a lei?
Giandujotta.50
00lunedì 29 aprile 2024 21:08
non solo perchè è un forum pubblico che ti ospita e tutti i partecipanti possono esprimersi con affermazioni o domande o ragionamenti..
ma specialmente perchè tu hai affermato che i bereani avevano dubbi...
cioè avevano accettato la verità circa il Cristo ma non ne erano convinti..
quindi ti ho chiesto di chiarire come mai pensi dicessero il contrario di ciò che pensavano..

Chiara
00lunedì 29 aprile 2024 21:46
Re:
Giandujotta.50, 29/04/2024 21:08:

non solo perchè è un forum pubblico che ti ospita e tutti i partecipanti possono esprimersi con affermazioni o domande o ragionamenti..
ma specialmente perchè tu hai affermato che i bereani avevano dubbi...
cioè avevano accettato la verità circa il Cristo ma non ne erano convinti..
quindi ti ho chiesto di chiarire come mai pensi dicessero il contrario di ciò che pensavano..





Perché se fossero state persone intelligenti non avrebbero preso il tutto per oro colato. Ed il fatto stesso che i bereani continuavano a fare accertamenti dimostra che i dubbi li avevano e li avrebbero comunque avuti. Può essere mai credibile il racconto di Atti degli apostoli?

Lei mi parla di un Dio perfetto e io le credo? Così funziona?

Le ho già domandato prima, come MSI un Dio così perfetto ha creato un mondo imperfetto?
(SimonLeBon)
00martedì 30 aprile 2024 07:43
Re: Re:
Chiara, 29.04.2024 21:46:




Perché se fossero state persone intelligenti non avrebbero preso il tutto per oro colato. Ed il fatto stesso che i bereani continuavano a fare accertamenti dimostra che i dubbi li avevano e li avrebbero comunque avuti. Può essere mai credibile il racconto di Atti degli apostoli?

Lei mi parla di un Dio perfetto e io le credo? Così funziona?

Le ho già domandato prima, come MSI un Dio così perfetto ha creato un mondo imperfetto?



Cara Chiara,
da cosa capisci che Dio ha creato un mondo imperfetto?

Simon
Chiara
00martedì 30 aprile 2024 08:43
Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 30/04/2024 07:43:



Cara Chiara,
da cosa capisci che Dio ha creato un mondo imperfetto?

Simon



Perché è sempre esistita la malattia.
Seabiscuit
00martedì 30 aprile 2024 08:43
Re: Re:
Chiara, 29.04.2024 20:44:




Perché dovrei rispondere a lei?




Perché ti sei rivolta anche a lei, essendo lei un utente come tutti gli altri.
Quindi, perché ti poni la domanda se rispondere a lei oppure no?
Giandujotta.50
00martedì 30 aprile 2024 09:21
Sea, perchè anche lei ha dubbi...ma a differenza dei bereani non fa ricerche ma accuse..
Ma il dubbio le resta e vorrebbe dissiparlo ma la risposta che cerca è quella che si è già data..
Possiamo fare poco per lei se non dargli informazioni su cui riflettere...


Chiara
00martedì 30 aprile 2024 09:42
Re:
Giandujotta.50, 30/04/2024 09:21:

Sea, perchè anche lei ha dubbi...ma a differenza dei bereani non fa ricerche ma accuse..
Ma il dubbio le resta e vorrebbe dissiparlo ma la risposta che cerca è quella che si è già data..
Possiamo fare poco per lei se non dargli informazioni su cui riflettere...






La tua maleducazione, non la includi?
Pormi la domanda ancor prima che il moderatore facesse visionare il mio post.
Poi mi accorgo che lei è moderatore, e mi manca di rispetto?

Evidentemente è una vostra prassi. Ma non è la mia di prassi.

Poi quali risposte avete dato, ho letto i vostri post, o chede anche che io sia analfabeta?
Giandujotta.50
00martedì 30 aprile 2024 10:57
La tentazione di censurare il post c'è stata, poi mi sono detta che forse Chiara è sincera e ho pensato di darle un'altra possibilità...
ma per favore, la prox volta scrivi il post senza offendere nessuno.

forse hai frainteso parte della mia frase che era "Ma il dubbio le resta e vorrebbe dissiparlo ma la risposta che cerca è quella che si è già data..
quindi rispondevo a Sea parlando della terza persona (Chiara) perciò la risposta che cerca è quella che si è già data (Chiara)
Come dire: Chiara cerca conferme alle sue idee e non risposte..

chiarito (spero) questo, chiariamo l'altro punto: rispondere prima di convalidare il post..
non credo sia successo, ma nel caso è questione di qualche secondo, il tempo di postare la mia risposta.
Qualche eventuale ritardo di secondi non può aver tolto alcun diritto di replica.

Ora, vogliamo ripartire da capo dialogando serenamente come persone che si confrontano con rispetto?
Spero di si. 💐

marco da fleed
00martedì 30 aprile 2024 11:03
Re:
Francesco, 29/04/2024 14:18:

Buongiorno,

studio filosofia e sto cercando risposte religiose agli interrogativi che mi pongo. Vorrei conoscere anche la vostra, se fosse possibile.

Storicamente si è cercato di dimostrare l'esistenza di Dio basandosi su diverse prove, fra cui:

1) quella causale, ovvero se tutto ha una causa (o origine), anche il nostro universo ne deve avere una e sarebbe Dio;

2) quella del disegno intelligente, ovvero tutto sembrerebbe avere una specifica finalità spiegabile da un progettista che per il nostro universo sarebbe Dio.

Ora mi chiedo: in base alle suddette due prove, quale sarebbe la causa o origine e la finalità (di un progettista intelligente) del dubbio o capacità di dubitare?

Se il dubbio, inteso come capacità o abilità di dubitare, esiste, esso (come ogni altra cosa esistente) dovrebbe avere una causa od origine ed una finalità: quali sarebbero?

Poi, mi interrogo sulla questione morale del dubbio: dubitare è bene o male?

Perché se fosse un bene, con valenza positiva, dovrei dubitare di tutto e non credere a nulla.

Ma se fosse un male, con valenza negativa, non dovrei dubitare di niente e credere a tutto.

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondermi!




Ciao Francesco, studi filosofia e cerchi risposte "religiose"....e le cerchi nella Bibbia, perchè altrimenti non avresti scritto in un forum dove i partecipanti - tdg e non- sono lettori accaniti della raccolta "sacra".

LA CAUSA E LA FINALITA' DEL DUBBIO

Nella bibbia non esiste alcuna causa e finalità del "dubbio", piuttosto tutta una serie di peregrinazioni mentali di chi la legge con l'intento di dare uno scopo preciso alla raccolta, sebbene essa si distingua per due progetti contrastanti. La bibbia "serve" a raggiungere un obiettivo prefissato prima del suo stesso svolgimento. Per comprenderlo devi studiare Storia e quindi afferrare che essa fu una forzatura : un insieme di libri sciolti cui furono "appiccicati" alcuni testi cristiani grazie ai quali il progetto originale ebraico cambia direzione.

Purtroppo, riceverai altre risposte chè - non sapendo dove parare - si finirà per dare a te e tutti noi l'incombenza del "libero arbitrio". Oppure della tentazione "satanica".

Il racconto sarebbe questo : Dio creo' l'uomo perfetto ma libero di scegliere il "male" ( guarda caso messo lì apposta a stuzzicare ); e dal momento della scelta divenne "imperfetto".
Nessun dubbio secondo i tdg....piuttosto "libertà" !

Ma di fare cosa ? Di sbagliare scelta - quando per scegliere "bene" bisogna conoscere in modo approfondito - mentre il maledettissimo diavolo ti tenta...così da trasmettere per sempre l'errore alla discendenza ?

Qualsiasi forma di vita inserita in un ambiente "chiuso" e dotata di capacità di ragionamento - assegnato e mai richiesto - non sarebbe in grado di compiere una scelta sicura e definitiva se non è messa precisamente al corrente ( se non lo "vive" ) di cio' che l'attende nell'uno e nell'altro caso.

Dubitare non è nè bene nè male, è naturale. E' cio' che accade tutti i giorni e tutti gli istanti.

Serve a sopravvivere, perchè la vita è spinta da necessità primarie impellenti che superano le complessità della mente.

La vita vuole vivere.

Giuseppe
00martedì 30 aprile 2024 11:50
Re: Re:
marco da fleed (UWhK210225), 30/04/2024 11:03:




Ciao Francesco, studi filosofia e cerchi risposte "religiose"....e le cerchi nella Bibbia, perchè altrimenti non avresti scritto in un forum dove i partecipanti - tdg e non- sono lettori accaniti della raccolta "sacra".

LA CAUSA E LA FINALITA' DEL DUBBIO

Nella bibbia non esiste alcuna causa e finalità del "dubbio", piuttosto tutta una serie di peregrinazioni mentali di chi la legge con l'intento di dare uno scopo preciso alla raccolta, sebbene essa si distingua per due progetti contrastanti. La bibbia "serve" a raggiungere un obiettivo prefissato prima del suo stesso svolgimento. Per comprenderlo devi studiare Storia e quindi afferrare che essa fu una forzatura : un insieme di libri sciolti cui furono "appiccicati" alcuni testi cristiani grazie ai quali il progetto originale ebraico cambia direzione.

Purtroppo, riceverai altre risposte chè - non sapendo dove parare - si finirà per dare a te e tutti noi l'incombenza del "libero arbitrio". Oppure della tentazione "satanica".

Il racconto sarebbe questo : Dio creo' l'uomo perfetto ma libero di scegliere il "male" ( guarda caso messo lì apposta a stuzzicare ); e dal momento della scelta divenne "imperfetto".
Nessun dubbio secondo i tdg....piuttosto "libertà" !

Ma di fare cosa ? Di sbagliare scelta - quando per scegliere "bene" bisogna conoscere in modo approfondito - mentre il maledettissimo diavolo ti tenta...così da trasmettere per sempre l'errore alla discendenza ?

Qualsiasi forma di vita inserita in un ambiente "chiuso" e dotata di capacità di ragionamento - assegnato e mai richiesto - non sarebbe in grado di compiere una scelta sicura e definitiva se non è messa precisamente al corrente ( se non lo "vive" ) di cio' che l'attende nell'uno e nell'altro caso.

Dubitare non è nè bene nè male, è naturale. E' cio' che accade tutti i giorni e tutti gli istanti.

Serve a sopravvivere, perchè la vita è spinta da necessità primarie impellenti che superano le complessità della mente.

La vita vuole vivere.




Ancora peggio è quando del dubbio ne fai una scelta, e il dubbio stesso diventa certezza.

Nel caso di Giobbe satana era sicuro: pelle per pelle la realtà è questa, e Dio lasciò ai fatti l'ultima parola

In questo caso Il concetto di perfezione ad essere messo in dubbio, era come perfetta sincronia tra la creatura e il suo creatore per rapportarsi alla realtà creata a dimensione umana.

mentre il determinare cosa è perfetto rispetto a una funziona sociale e individuale che possa generare u un sistema autonomo immortale nel tempo e nello spazio senza fine, è un altro discorso.



Nella bibbia non esiste alcuna causa e finalità del "dubbio", piuttosto tutta una serie di peregrinazioni mentali di chi la legge con l'intento di dare uno scopo preciso alla raccolta, sebbene essa si distingua per due progetti contrastanti. La bibbia "serve" a raggiungere un obiettivo prefissato prima del suo stesso svolgimento. Per comprenderlo devi studiare Storia e quindi afferrare che essa fu una forzatura : un insieme di libri sciolti cui furono "appiccicati" alcuni testi cristiani grazie ai quali il progetto originale ebraico cambia direzione.



fuorviante, la storia conferma pure la poca buona onestà dei critici, o inevitabile limitazione, spesso trascendendo per questioni corruttibili, in presunzione. Per il resto, quando cerchi di dare una tua finalità in merito al dubbio o alla certezza che non sia quella riportata; e che devi piuttosto capire senza manometterla; crei ciò che l'apostolo Paolo definisce come le contraddizioni della falsa scienza .

In questo caso di genere dottrinale; mentre quellla scientifica materialista fisica meccanica, non può sfuggire alla stessa morale teologica di chi la studia, la teorizza e la propone. E come si rivela per un certo tipo di critica, si nota la sua mancanza interiore rispetto alla mia coscienza, questo apparendomi quanto mai chiaro, evidente, cioè non cè indipendenza tra scienza e coscienza, piuttosto è pura illusione crederlo, poichè di fondo non siamo macchine, pur potendo pensare e agire come tali.


Serve a sopravvivere, perchè la vita è spinta da necessità primarie impellenti che superano le complessità della mente.



Appunto, pelle per pelle superiore alla mente ..ma centra il cuore, e un cuore senza conoscenza non farà mai un vero genio neppure un novello Eistein, sarà un artificio di ciò che è reale , in quanto la realtà appartiene a Dio, o dal tuo punto di vista alla materia sotto forma di un Dio caso paradossalmente stranamente sperimentato programmato a senso unico, questo dato di fatto oggigiorno volendolo occultare inutilmente, ma continuando a valere per i più dabbeni, classificabili nello stesso personaggio che fai indossare senza dubbi, a chi credente, cosa che varrà per molti ma non per tutti.
Chiara
00martedì 30 aprile 2024 20:48
Giuseppe, 30/04/2024 11:50:

marco da fleed (UWhK210225), 30/04/2024 11:03:




Ciao Francesco, studi filosofia e cerchi risposte "religiose"....e le cerchi nella Bibbia, perchè altrimenti non avresti scritto in un forum dove i partecipanti - tdg e non- sono lettori accaniti della raccolta "sacra".

LA CAUSA E LA FINALITA' DEL DUBBIO

Nella bibbia non esiste alcuna causa e finalità del "dubbio", piuttosto tutta una serie di peregrinazioni mentali di chi la legge con l'intento di dare uno scopo preciso alla raccolta, sebbene essa si distingua per due progetti contrastanti. La bibbia "serve" a raggiungere un obiettivo prefissato prima del suo stesso svolgimento. Per comprenderlo devi studiare Storia e quindi afferrare che essa fu una forzatura : un insieme di libri sciolti cui furono "appiccicati" alcuni testi cristiani grazie ai quali il progetto originale ebraico cambia direzione.

Purtroppo, riceverai altre risposte chè - non sapendo dove parare - si finirà per dare a te e tutti noi l'incombenza del "libero arbitrio". Oppure della tentazione "satanica".

Il racconto sarebbe questo : Dio creo' l'uomo perfetto ma libero di scegliere il "male" ( guarda caso messo lì apposta a stuzzicare ); e dal momento della scelta divenne "imperfetto".
Nessun dubbio secondo i tdg....piuttosto "libertà" !

Ma di fare cosa ? Di sbagliare scelta - quando per scegliere "bene" bisogna conoscere in modo approfondito - mentre il maledettissimo diavolo ti tenta...così da trasmettere per sempre l'errore alla discendenza ?

Qualsiasi forma di vita inserita in un ambiente "chiuso" e dotata di capacità di ragionamento - assegnato e mai richiesto - non sarebbe in grado di compiere una scelta sicura e definitiva se non è messa precisamente al corrente ( se non lo "vive" ) di cio' che l'attende nell'uno e nell'altro caso.

Dubitare non è nè bene nè male, è naturale. E' cio' che accade tutti i giorni e tutti gli istanti.

Serve a sopravvivere, perchè la vita è spinta da necessità primarie impellenti che superano le complessità della mente.

La vita vuole vivere.




Ancora peggio è quando del dubbio ne fai una scelta, e il dubbio stesso diventa certezza.

Nel caso di Giobbe satana era sicuro: pelle per pelle la realtà è questa, e Dio lasciò ai fatti l'ultima parola

In questo caso Il concetto di perfezione ad essere messo in dubbio, era come perfetta sincronia tra la creatura e il suo creatore per rapportarsi alla realtà creata a dimensione umana.

mentre il determinare cosa è perfetto rispetto a una funziona sociale e individuale che possa generare u un sistema autonomo immortale nel tempo e nello spazio senza fine, è un altro discorso.



Nella bibbia non esiste alcuna causa e finalità del "dubbio", piuttosto tutta una serie di peregrinazioni mentali di chi la legge con l'intento di dare uno scopo preciso alla raccolta, sebbene essa si distingua per due progetti contrastanti. La bibbia "serve" a raggiungere un obiettivo prefissato prima del suo stesso svolgimento. Per comprenderlo devi studiare Storia e quindi afferrare che essa fu una forzatura : un insieme di libri sciolti cui furono "appiccicati" alcuni testi cristiani grazie ai quali il progetto originale ebraico cambia direzione.



fuorviante, la storia conferma pure la poca buona onestà dei critici, o inevitabile limitazione, spesso trascendendo per questioni corruttibili, in presunzione. Per il resto, quando cerchi di dare una tua finalità in merito al dubbio o alla certezza che non sia quella riportata; e che devi piuttosto capire senza manometterla; crei ciò che l'apostolo Paolo definisce come le contraddizioni della falsa scienza .

In questo caso di genere dottrinale; mentre quellla scientifica materialista fisica meccanica, non può sfuggire alla stessa morale teologica di chi la studia, la teorizza e la propone. E come si rivela per un certo tipo di critica, si nota la sua mancanza interiore rispetto alla mia coscienza, questo apparendomi quanto mai chiaro, evidente, cioè non cè indipendenza tra scienza e coscienza, piuttosto è pura illusione crederlo, poichè di fondo non siamo macchine, pur potendo pensare e agire come tali.


Serve a sopravvivere, perchè la vita è spinta da necessità primarie impellenti che superano le complessità della mente.



Appunto, pelle per pelle superiore alla mente ..ma centra il cuore, e un cuore senza conoscenza non farà mai un vero genio neppure un novello Eistein, sarà un artificio di ciò che è reale , in quanto la realtà appartiene a Dio, o dal tuo punto di vista alla materia sotto forma di un Dio caso paradossalmente stranamente sperimentato programmato a senso unico, questo dato di fatto oggigiorno volendolo occultare inutilmente, ma continuando a valere per i più dabbeni, classificabili nello stesso personaggio che fai indossare senza dubbi, a chi credente, cosa che varrà per molti ma non per tutti.



Gran belle parole, questa sicurezza che va fuori da ogni dubbio.

Mi sono chiesta :
( dubbio ) come mai un Dio onnipotente, che può tutto non ha preservato i suoi testi originali, la sua parola?
( dubbio ) come mai un Dio così potente non ha fatto conoscere il suo nome YHWH solo quattro sillabe dove ancora oggi si cerca di capire come si pronuncia o si legge, e nonostante mille teorie non vi è certezza.
( ultimo dubbio ) visto i primi due dubbi il mio ultimo è: ma Dio esiste davvero?

Naturalmente dovreste prima rispondere ai primi dubbi e poi all'ultimo.

Se avete delle argomentazioni certe supportate da fonti attendibili, potrei essere convinta a cambiare idea.

(SimonLeBon)
00martedì 30 aprile 2024 21:53
Re:
Chiara, 30.04.2024 20:48:

Giuseppe, 30/04/2024 11:50:



Ancora peggio è quando del dubbio ne fai una scelta, e il dubbio stesso diventa certezza.

Nel caso di Giobbe satana era sicuro: pelle per pelle la realtà è questa, e Dio lasciò ai fatti l'ultima parola

In questo caso Il concetto di perfezione ad essere messo in dubbio, era come perfetta sincronia tra la creatura e il suo creatore per rapportarsi alla realtà creata a dimensione umana.

mentre il determinare cosa è perfetto rispetto a una funziona sociale e individuale che possa generare u un sistema autonomo immortale nel tempo e nello spazio senza fine, è un altro discorso.



Nella bibbia non esiste alcuna causa e finalità del "dubbio", piuttosto tutta una serie di peregrinazioni mentali di chi la legge con l'intento di dare uno scopo preciso alla raccolta, sebbene essa si distingua per due progetti contrastanti. La bibbia "serve" a raggiungere un obiettivo prefissato prima del suo stesso svolgimento. Per comprenderlo devi studiare Storia e quindi afferrare che essa fu una forzatura : un insieme di libri sciolti cui furono "appiccicati" alcuni testi cristiani grazie ai quali il progetto originale ebraico cambia direzione.



fuorviante, la storia conferma pure la poca buona onestà dei critici, o inevitabile limitazione, spesso trascendendo per questioni corruttibili, in presunzione. Per il resto, quando cerchi di dare una tua finalità in merito al dubbio o alla certezza che non sia quella riportata; e che devi piuttosto capire senza manometterla; crei ciò che l'apostolo Paolo definisce come le contraddizioni della falsa scienza .

In questo caso di genere dottrinale; mentre quellla scientifica materialista fisica meccanica, non può sfuggire alla stessa morale teologica di chi la studia, la teorizza e la propone. E come si rivela per un certo tipo di critica, si nota la sua mancanza interiore rispetto alla mia coscienza, questo apparendomi quanto mai chiaro, evidente, cioè non cè indipendenza tra scienza e coscienza, piuttosto è pura illusione crederlo, poichè di fondo non siamo macchine, pur potendo pensare e agire come tali.


Serve a sopravvivere, perchè la vita è spinta da necessità primarie impellenti che superano le complessità della mente.



Appunto, pelle per pelle superiore alla mente ..ma centra il cuore, e un cuore senza conoscenza non farà mai un vero genio neppure un novello Eistein, sarà un artificio di ciò che è reale , in quanto la realtà appartiene a Dio, o dal tuo punto di vista alla materia sotto forma di un Dio caso paradossalmente stranamente sperimentato programmato a senso unico, questo dato di fatto oggigiorno volendolo occultare inutilmente, ma continuando a valere per i più dabbeni, classificabili nello stesso personaggio che fai indossare senza dubbi, a chi credente, cosa che varrà per molti ma non per tutti.



Gran belle parole, questa sicurezza che va fuori da ogni dubbio.

Mi sono chiesta :
( dubbio ) come mai un Dio onnipotente, che può tutto non ha preservato i suoi testi originali, la sua parola?
( dubbio ) come mai un Dio così potente non ha fatto conoscere il suo nome YHWH solo quattro sillabe dove ancora oggi si cerca di capire come si pronuncia o si legge, e nonostante mille teorie non vi è certezza.
( ultimo dubbio ) visto i primi due dubbi il mio ultimo è: ma Dio esiste davvero?

Naturalmente dovreste prima rispondere ai primi dubbi e poi all'ultimo.

Se avete delle argomentazioni certe supportate da fonti attendibili, potrei essere convinta a cambiare idea.




Cara Chiara,
i testi della parola di Dio sono i meglio preservati della letteratura mondiale.

Simon
Seabiscuit
00martedì 30 aprile 2024 22:10
Ma qualcuno pensa per caso di farci fessi?
Chiara
00mercoledì 1 maggio 2024 09:41
Re: Re:
(SimonLeBon), 30/04/2024 21:53:



Cara Chiara,
i testi della parola di Dio sono i meglio preservati della letteratura mondiale.

Simon




Caro Simon, saranno anche preservati, ma non sono gli originali.
Giuseppe
00mercoledì 1 maggio 2024 10:45
Re:
Chiara, 30/04/2024 20:48:




Gran belle parole, questa sicurezza che va fuori da ogni dubbio.

Mi sono chiesta :
( dubbio ) come mai un Dio onnipotente, che può tutto non ha preservato i suoi testi originali, la sua parola?
( dubbio ) come mai un Dio così potente non ha fatto conoscere il suo nome YHWH solo quattro sillabe dove ancora oggi si cerca di capire come si pronuncia o si legge, e nonostante mille teorie non vi è certezza.
( ultimo dubbio ) visto i primi due dubbi il mio ultimo è: ma Dio esiste davvero?

Naturalmente dovreste prima rispondere ai primi dubbi e poi all'ultimo.

Se avete delle argomentazioni certe supportate da fonti attendibili, potrei essere convinta a cambiare idea.






Mi sono chiesta :
( dubbio ) come mai un Dio onnipotente, che può tutto non ha preservato i suoi testi originali, la sua parola?


E una conclusione soggettiva, perchè se io scrivo una lettera volendola far conoscere al mondo, devo necessariamente farne moltissime copie, pertanto il concetto di originalità non sta nella carta, nè nel tipo di inchiostro o stile, ma nello scritto, il senso; e il messaggio in sè è veramente originale e unico rispetto a tutte le altre religioni idolatriche votate agli spiriti dei morti o presunte inesistenti anime immortali . E su questa originalità non ci piove, a prescindere dalla interpretazione del testo scritto, inevitabilmente soggetto alla coscienza di ciascuno, tale che perfino al tempo deglii apostoli le loro stesse parole venivano alterate da coloro che loro definirono come apostati.


( dubbio ) come mai un Dio così potente non ha fatto conoscere il suo nome YHWH solo quattro sillabe dove ancora oggi si cerca di capire come si pronuncia o si legge, e nonostante mille teorie non vi è certezza.



Probabilmente ne è geloso, e lo riserva come approfondimento solo a chi ritiene fedele a prescindere dalla sua involontaria imperfezione , come disarmonia con ciò che ancora non ha preso consapevolezza. Potremmo dire che il nome si presenta come una parabola YHWH, le cui vocali lascia che sia il tuo cuore a trovarle, o il suo significato per ciascuno; del resto manifesto in modo inequivocabile in Esodo 3:18; , e neppure su questo ci piove. Ma chi mangia pesce e pane fisico, rimaneva cieco rispetto al trovare il significato delle parabole, anzi li rendeva ancora più ciechi, non cercando nè trovando le vocali di tali parabole, almeno nel possibile a misura individuale di quello che erano in grado di vedere e sui cui procedere, perchè il nome rappresenta il divenire a sua immagine.




( ultimo dubbio ) visto i primi due dubbi il mio ultimo è: ma Dio esiste davvero?



Potrei chiederti : ma tu esisti davvero? Come fai a dirlo? Se prendo in esame Dio, ho più prove nel suo caso che nel tuo caso individuale, in quanto oggi ci sei, domani non si saprà più nulla di te; viceversa una certa scienza è sempre esistita eterna nell'universo, e ben superiore a quella umana tale che l'uomo ne è soltanto lo scolaretto; vuoi chiamarla per capriccio caso, o come ti pare.



Naturalmente dovreste prima rispondere ai primi dubbi e poi all'ultimo.

Se avete delle argomentazioni certe supportate da fonti attendibili, potrei essere convinta a cambiare idea.



Non esistono fonte attendibili, ma personaggi attendibili. Infatti per lo stesso satana, Dio non era attendibile; e come scritto prima, non cè scienza senza coscienza. La mia sarà presunzione, ma non mi pare di intravedere imparzialità nel tuo spirito o animo. Se era determinato da carenza, e conseguenziale dubbio, avrei letto altri toni meno ironici, io sperando di sbagliarmi. Il dubbio quando sincero, casto; non diventa mai certezza tale da giustificare la qualsiasi ironia, non ti pare?

Noi come credenti non siamo Dio tale da poterti dare conoscenza oltre quello che è nei nostri limiti, dunque mi auguro per te stessa che conservi almeno la tua coscienza naturale che non ti è piovuta dal cielo, come non accade a qualsiasi essere vivente di qualsiasi specie finalizzata alla comprensione di ciò che egli è, e ciò che deve fare per preservare la sua specie.
Comunque se le risposte che potrai trovare qui non ti soddisferanno, a nome di tale scintilla divina che comunque possiedi tale da poter criticare pure il nostro Creatore; può darsi che in una vita futura potrai incontrarlo, nel senso di percepirne la sua esistenza come un bimbo che apre per la prima volta gli occhi per vedere sua madre; e che fino a quel momento stando nel grembo non la vedeva, non la vedevi, dando per scontato ciò che non lo è: la vita .
Ma non la semplice vita come macchina biologica, cosa che nell'intera bibbia troverai condannata come peccato, che traduce il mancare il bersaglio lo scopo della nostra diversità di esistere a sua immagine, cioè non semplicemente materiale .

Chiara
00mercoledì 1 maggio 2024 12:30
Re: Re:
Giuseppe, 01/05/2024 10:45:





Mi sono chiesta :
( dubbio ) come mai un Dio onnipotente, che può tutto non ha preservato i suoi testi originali, la sua parola?


E una conclusione soggettiva, perchè se io scrivo una lettera volendola far conoscere al mondo, devo necessariamente farne moltissime copie, pertanto il concetto di originalità non sta nella carta, nè nel tipo di inchiostro o stile, ma nello scritto, il senso; e il messaggio in sè è veramente originale e unico rispetto a tutte le altre religioni idolatriche votate agli spiriti dei morti o presunte inesistenti anime immortali . E su questa originalità non ci piove, a prescindere dalla interpretazione del testo scritto, inevitabilmente soggetto alla coscienza di ciascuno, tale che perfino al tempo deglii apostoli le loro stesse parole venivano alterate da coloro che loro definirono come apostati.


( dubbio ) come mai un Dio così potente non ha fatto conoscere il suo nome YHWH solo quattro sillabe dove ancora oggi si cerca di capire come si pronuncia o si legge, e nonostante mille teorie non vi è certezza.



Probabilmente ne è geloso, e lo riserva come approfondimento solo a chi ritiene fedele a prescindere dalla sua involontaria imperfezione , come disarmonia con ciò che ancora non ha preso consapevolezza. Potremmo dire che il nome si presenta come una parabola YHWH, le cui vocali lascia che sia il tuo cuore a trovarle, o il suo significato per ciascuno; del resto manifesto in modo inequivocabile in Esodo 3:18; , e neppure su questo ci piove. Ma chi mangia pesce e pane fisico, rimaneva cieco rispetto al trovare il significato delle parabole, anzi li rendeva ancora più ciechi, non cercando nè trovando le vocali di tali parabole, almeno nel possibile a misura individuale di quello che erano in grado di vedere e sui cui procedere, perchè il nome rappresenta il divenire a sua immagine.




( ultimo dubbio ) visto i primi due dubbi il mio ultimo è: ma Dio esiste davvero?



Potrei chiederti : ma tu esisti davvero? Come fai a dirlo? Se prendo in esame Dio, ho più prove nel suo caso che nel tuo caso individuale, in quanto oggi ci sei, domani non si saprà più nulla di te; viceversa una certa scienza è sempre esistita eterna nell'universo, e ben superiore a quella umana tale che l'uomo ne è soltanto lo scolaretto; vuoi chiamarla per capriccio caso, o come ti pare.



Naturalmente dovreste prima rispondere ai primi dubbi e poi all'ultimo.

Se avete delle argomentazioni certe supportate da fonti attendibili, potrei essere convinta a cambiare idea.



Non esistono fonte attendibili, ma personaggi attendibili. Infatti per lo stesso satana, Dio non era attendibile; e come scritto prima, non cè scienza senza coscienza. La mia sarà presunzione, ma non mi pare di intravedere imparzialità nel tuo spirito o animo. Se era determinato da carenza, e conseguenziale dubbio, avrei letto altri toni meno ironici, io sperando di sbagliarmi. Il dubbio quando sincero, casto; non diventa mai certezza tale da giustificare la qualsiasi ironia, non ti pare?

Noi come credenti non siamo Dio tale da poterti dare conoscenza oltre quello che è nei nostri limiti, dunque mi auguro per te stessa che conservi almeno la tua coscienza naturale che non ti è piovuta dal cielo, come non accade a qualsiasi essere vivente di qualsiasi specie finalizzata alla comprensione di ciò che egli è, e ciò che deve fare per preservare la sua specie.
Comunque se le risposte che potrai trovare qui non ti soddisferanno, a nome di tale scintilla divina che comunque possiedi tale da poter criticare pure il nostro Creatore; può darsi che in una vita futura potrai incontrarlo, nel senso di percepirne la sua esistenza come un bimbo che apre per la prima volta gli occhi per vedere sua madre; e che fino a quel momento stando nel grembo non la vedeva, non la vedevi, dando per scontato ciò che non lo è: la vita .
Ma non la semplice vita come macchina biologica, cosa che nell'intera bibbia troverai condannata come peccato, che traduce il mancare il bersaglio lo scopo della nostra diversità di esistere a sua immagine, cioè non semplicemente materiale .




E a te cosa ti dà tanta sicurezza?

Con questo tuo scritto, posso paragonare YHWH a Zeus, Odino, ed altri Dei esistiti quanto il tuo.
Perché il tuo è più reale degli altri? Anche gli altri Dei rientrano nella storia...
Sono queste cose che io non riesco a capire, a prescindere dal Dio, in voi vedo quell'arroganza accusatoria che quando una come me espone dei
dubbi deve essere tacciata, facendomi passare per ignorante. Perché?
Non può essere che tali dubbi sono frutto di una qualche ricerca, e che io mi esprimo per cognizione di causa?
Pensate che io non sia informata? Non abbia una conoscenza?
O credete di sapere tutto voi, e gli altri sono solo stupidi?
Quale paura avete che esprimete tanta aggressività?

Si fanno, almeno io faccio delle constatazioni esprimo un mio pensiero, nessuno sta accusando alcunché. Esprimo dei dubbi. Cosa ti spaventa in questo?
Luciano_59
00mercoledì 1 maggio 2024 20:43
Re: Re:
Giuseppe, 01/05/2024 10:45:


Se prendo in esame Dio, ho più prove nel suo caso che nel tuo caso individuale


No, non hai prove; ...hai fede, cosa ben diversa.
...Dio non lo hai mai visto, e nemmeno ci hai mai parlato
assieme.

Ciao.
RKj
00mercoledì 1 maggio 2024 22:08
Re: Re: Re:
Luciano_59, 01/05/2024 20:43:


No, non hai prove; ...hai fede, cosa ben diversa.
...Dio non lo hai mai visto, e nemmeno ci hai mai parlato
assieme.

Ciao.



Ci sono però, prove e prove.

Ciao 👋
M71
00mercoledì 1 maggio 2024 22:19
Re: Re: Re:
Luciano_59, 01/05/2024 20:43:


No, non hai prove; ...hai fede, cosa ben diversa.
...Dio non lo hai mai visto, e nemmeno ci hai mai parlato
assieme.

Ciao.

Non tutti la pensano come te, e non sto parlando esattamente dell'ultimo passante pescato a caso nella strada...

Chiara
00giovedì 2 maggio 2024 08:56
Re: Re: Re: Re:
M71, 01/05/2024 22:19:

Non tutti la pensano come te, e non sto parlando esattamente dell'ultimo passante pescato a caso nella strada...





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