Giacomo "fratello " di Gesù.

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(Teofilo)
00sabato 16 gennaio 2010 20:19
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Consiglia  Messaggio 1 di 22 nella discussione 
Da: serafino  (Messaggio originale)Inviato: 23/10/2002 21.31

Giacomo, fratello di Gesù


Così era scitto da Guy Gugliotta, sulla prima pagina del giornale di Washington, (The Washington Post) del 21/10/02, e riportato in prima pagina del giornale canadese “The Spectator” del 22/10/02. - Si tratta che da poco hanno trovato in Gerusalemme una cassetta ossuaria, nella quale i giudei usavano conservare al tempo di Gesù, i residui ossuari dei deceduti che meritavano rispetto.  Questa cassetta di pietra calcina tutta un pezzo, non avrebbe nulla di ornamentale, se non fosse che porta questa scritta intagliata in aramaico:  Ya’acov  bar Yosef  akhui  diYeshua -  Cioè:   Giacomo, figlio di Giuseppe, Fratello di Gesù.  La cassetta di solo circa 55Cm. Di lunghezza con qualche 35 di altezza, è da tutti i competenti riconosciuta genuina, e dai tempi di Gesù,  essendo stata bene scrutinata ed analizzata. Fra gli analisti, vi è pure il Reverendo Joseph Fitzmyer un emerito di studi biblici ed esperto di aramaico all’Università Cattolica, cui ammette la genuità della cassetta, ma dice: Sarà sempre controversale, perché non si può determinare che i nomi scritti sulla cassetta siano proprio quelli della famiglia di Gesù. - È certamente possibile che lo siano, ma io non vedo all’aldilà. -La chiesa ortodossa dice che Giacomo sarà figlio di Giuseppe, ma della prima sua moglie.<o:p></o:p>

 La cassetta, dice il giornale, ha passato tutti i tests (esami), scientifici e geologici che la sua scrizione è della stessa età; e dice poi che il periodo quando i giudei usavano fare queste cassette, va dal 20, avanti Cristo al 70 dopo Cristo.  <o:p></o:p>

Una simile novità dovrebbe circolare anche in Italia, ma c’è qualcuno di voi che ne sappia qualcosa?  Allora ditelo.<o:p></o:p>

Sia lodato Iddio in Gesù Cristo.     ---   Serafino <o:p></o:p>



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Consiglia  Messaggio 2 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 23/10/2002 22.16
Caro Serafino,
mi è capitato di vedere una trasmissione in TV su questo fatto.
Si diceva come è naturale, che tali nomi trovati sul questa cassa funeraria, erano talmente comuni in Israele , che è impossibile affermare con certezza che possano appartenere alla famiglia del nostro Salvatore.
In ogni caso, ammesso pure che sia, giustamente la Chiesa ortodossa, fa notare che potrebbe anche trattarsi di una prima moglie di Giuseppe. In tal caso Giacomo sarebbe non fratello consanguineo di Gesù ma suo fratellastro.
Dal Vangelo apprendiamo che Maria disse "come può avvenir questo dal momento che io non conosco uomo?" Tale affermazione sarebbe priva di senso se Maria non avesse con ciò voluto manifestare la sua intenzione di non voler conoscere uomo.
Giuseppe, vedovo con dei figli avrebbe avuto il ruolo di essere tutore della vergine Maria consacrata a Dio, mancando a quel tempo una istituzione vera e propria per lo stato delle vergini.
Con affetto

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Consiglia  Messaggio 3 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 24/10/2002 13.12
Molto interessante Serafino......
La prima cosa che mi viene in mente è l'età....certamente Gesù e Giacomo erano quasi coetanei se non proprio....mi sembra strano che in nessun Vangelo, nemmeno negli Apocrifi...si parla di Giacomo alla nascita di Gesù...al censimento....alla fuga in Egitto.....quando Gesù nacque...o era da pochi anni nato anche lui....e quindi era un bambino (o forse ragazzo)...oppure non lo era....e qui si ritornerebbe anche ai piedi della Croce..e del perchè Gesù affidi allora Maria a Giovanni...e non al "fratellastro"....
Se Giacomo fosse stato piccolino....è molto strano che la Madre..lo abbia rilegato a qualcun altro per concentrarsi soltanto su Gesù...e che lo abbia "abbandonato o dato in affidamento".....pensiamo alla fuga in Egitto...si parla solo di Giuseppe, di Maria e di Gesù...e Giacomo dov'era, leggiamo il censimento, perchè Giacomo non era con Giuseppe e Maria presunti genitori?
Veniamo all'iscrizione:
dice Giacomo figlio di Giuseppe...fratello di Gesù......
data l'importanza di Gesù e non certo di Giuseppe del quale NON si parla più nei Vangeli da dopo la nascita del Cristo...sembra strano che l'iscrizione non abbia scritto per prima: "Giacomo, fratello di Gesù figlio di Maria e Giuseppe"......non credo che la lapide sia stata scritta così tanto in fretta da non consentire la parola "MARIA"...che fra l'altro...sarebbe stato molto più importante per la memoria stessa......"Figlio di sua madre..." ecc..come ci testimonia e la Bibbia stessa e tante altre tombe sepolcrali dell'epoca....
Io credo che l'iscrizione volesse indicare l'APPARTENENZA APOSTOLICA...DA DISCEPOLO di Giacomo......e che probabilmente era figlio di Giuseppe del quale si pensa che fosse vedovo e quindi figlio della prima moglie..non era inusuale all'epoca.....oppure di un altro Giuseppe...non credo che ce ne fosse uno solo....pensate che si è scoperto che anche il nome Gesù...non era l'unico......ecco perchè negli scritti si accompagna spesso "Cristo" accanto al nome..per indicare il significato...cioè l'UNTO, il Messia.....
Quando uscirono gli scritti dei i rotoli di Qumran.....ricordo ancora.....che si parlava di essi che SCREDITAVANO L'APOSTOLO PAOLO.....si alzò un grande polverone.....che venne ben adoperato da molti gruppi islamici per accusare Paolo di tutto.....definendolo "l'UOMO DELLA MENZOGNA".........ancora oggi...provate a parlare con loro....e vi diranno che Paolo è un impostore..."e che i rotoli del Qumran lo provano".......
E non è finita......a Nag Hammadi .......furono ritrovati dei rotoli ai quali è attribuita ...niente meno che....l'Apocalisse di Pietro ......i quali vengono usati per accusare Paolo, lo stesso Giacomo...e la Chiesa nascente..di essere semplicemente esponenti...di una comunità di profilo addirittura gnostico....fondanti una setta scismatica..........scismatica da chi..però non s'è mai capito.....
Perciò...andiamoci piano con le congetture finali....
Io credo che sia stata una grande scoperta.....e che si affiancherà ai tanti studi archeologi che aiutano a comoprendere....francamente non mi preoccupo più di tanto...ho fede in ciò che è scritto nella Bibbia...e in ciò che la Chiesa mi ha tramandato..proprio perchè studiando anche su tutte queste anomalie...avremo tante di quelle domande alle quali NESSUNO da mai una risposta...
infatti è più facile dire: questa scoperta è la prova che Maria non era ne prima ne dopo vergine...anzichè rispondere alle tante domande che questo comporterebbe... 
Sia Lodato Gesù Cristo

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Consiglia  Messaggio 4 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 24/10/2002 13.33

I FRATELLI DI GESU'

Essendo la milionesima volta che ne parliamo.......con pazienza ricostruiamo la questione...una volta per tutte....dopo di che..ognuno ne tragga le conclusioni che vuole.....in modo speciale davanti a Dio.....

Alcuni pensano che Gesù abbia avuto dei fratelli carnali, altri figli di Maria avuti da Giuseppe dopo la sua nascita. Queste persone si riferiscono ai seguenti testi per concludere che la Madre di Gesù non è rimasta Vergine:

Marco 6,3 (Mat 12,46): "I fratelli di Gesù: Giacomo, Ioses, Giuda e Simone…"

Luca 2,7: "Gesù il suo primogenito". Ce ne sono dunque degli altri.

Mat 1,25: "Giuseppe non conobbe Maria ma Ella partorì un figlio che chiamò Gesù", concludono che l'ha conosciuta dopo.

Giov 7,5: "Neppure i suoi fratelli credevano in lui".

Risposta

1) Nella mentalità orientale, ancora oggi, sono considerati "fratelli", i cugini, i bimbi dello stesso villaggio, i bimbi che diventano grandi insieme e, su un piano generale, sono "fratelli" i paesi arabi. La Bibbia, che è impregnata dell'ambiente orientale, usa spesso la parola "fratello" per indicare dei cugini o dei ragazzi dello stesso villaggio. Ci sono molti esempi biblici nell'Antico Testamento:

Gn : 13,8 e 14,16: Abramo è indicato come fratello di Lot, invece è lo zio.

Deut 15,2-3: "Non esigerai il tuo credito da tuo fratello (l'ebreo come te)… ma dallo straniero (che non è ebreo): Lev 19,17: "Non odiare tuo fratello (l'ebreo)…".

1 Cronache 23,22: I figli di Kis sono i cugini e non i fratelli delle figlie di Eleazaro, come vengono presentati dalla Bibbia.

2) Giov 19,25-27: Maria, la moglie di Cleofa (vedere Luca 24,18) non può essere la sorella di carne di Maria, la madre di Gesù, ma è sua cugina, considerata sua sorella secondo l'abitudine orientale già vista. Inoltre non potrebbero esserci due Marie nella stessa famiglia.

"Ecco tuo figlio…ecco tua madre" (Giov 19,26-27): Giovanni non è il figlio di Maria e neppure Ella sua madre secondo il corpo: è una figliolanza spirituale.

Se Maria avesse avuto altri figli, perché Giovanni avrebbe dovuto "prenderla con sé" e non è andata con gli altri? Alcuni risponderanno: "Perché i suoi fratelli non credevano in lui" (Giov 7,5).

Noi rispondiamo ancora dicendo: questi fratelli sono i compaesani di Gesù, gli abitanti di Nazareth, il suo villaggio natale, che non credevano in Gesù e ai quali Gesù dice: "In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria" (Luca 4,24). Non sono dunque i suoi "fratelli" Giacomo, Ioses, Giuda e Simone, già citati. Questi, invece, credono in lui e diventano suoi apostoli (vedere le lettere di Giacomo e Giuda e ancora: Atti1,14 e 12,17 / 1 Corinzi 9,5 e 15,6 / Galati 1,19).

3) Marco 15,40: Questa "Maria madre di Giacomo e di Ioses" è Maria moglie di Cleofa e "sorella" della Vergine in Giov 19,25-27. E' questa la madre di Giacomo, Ioses, Giuda e Simone. Questa viene chiamata "sorella" della Vergine Maria, dunque i suoi figli vengono detti "fratelli" di Gesù: in realtà sono cugini.

Alcuni rispondono a questo che, in Marco 15,40, si tratta della Madre di Gesù. Se Marco avesse parlato della Vergine Maria, avrebbe dovuto dire: "Maria, madre di Gesù, di Giacomo, di Ioses, Giuda e Simone", perché Gesù è stato il primogenito.

4) I "fratelli" di Gesù non furono mai chiamati "i figli di Maria".

Giacomo si definisce "servitore del Signore Gesù", non suo fratello (Giac 1,1).

Giuda dice "servitore di Gesù e fratello di Giacomo" non fratello di Gesù.

Alcuni risponderanno a questo che Gesù aveva altri fratelli e che sono quelli che si sono dichiarati suoi fratelli. Allora perché la Bibbia non li cita e nomina solo Giacomo, Ioses, Giuda e Simone, che, come dimostrato, sono parenti prossimi?

5) Dicendo che Gesù è il "primogenito" non significa che Egli abbia dei fratelli. Nella mentalità orientale ancora ai nostri giorni, il primogenito ha un'importanza speciale. I suoi genitori si fanno chiamare col loro nome (Padre e Madre di Gesù per esempio e non più Giuseppe e Maria). In più, i genitori offrono a Dio il primogenito per la sua importanza morale particolare. (Luca 2,22-23). Viene chiamato "primogenito" sia chi ha dei fratelli e sorelle sia chi non li ha.

6) Il fatto che Giuseppe non abbia conosciuto Maria "fino" alla nascita di Gesù, non significa che l'abbia conosciuta dopo. La Bibbia non lo dice e noi non arriviamo a questa conclusione. Ciò che Matteo vuole dire semplicemente è che Gesù è nato da Maria senza intervento matrimoniale da parte di Giuseppe; vuole fare risaltare l'aspetto miracoloso della nascita di Gesù. Questa è l'unica intenzione dell'evangelista, non vuole andare più lontano e a noi non è permesso di trarre delle conclusioni senza avere delle prove bibliche.

Quanto a noi, abbiamo dimostrato che i "fratelli" di Gesù sono i parenti prossimi e i compaesani. Non esistono dei versetti evangelici che provino che Gesù abbia dei fratelli nella carne.

7) "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?" Dice Gesù e, mostrando con la mano i suoi discepoli, aggiunge : "Ecco mia madre, ecco i miei fratelli" (Mat 12,48-50). I veri fratelli di Gesù si trovano nel mondo intero, questi sono i suoi discepoli.

Apparendo a Maria Maddalena e a Maria di Cleofa dopo la sua resurrezione, Gesù dice loro: "Andate ad annunciare ai miei fratelli…" (Mat 28,10) e Maria Maddalena va in fretta "ad annunciare ai discepoli che ha visto il Signore" (Giov 20,17-18). Ella sapeva che Gesù non aveva fratelli, se non i discepoli. Tutti i discepoli di Gesù sono suoi fratelli perché "Egli ha donato loro il potere di diventare figli di Dio" (Giov 1,12), suo Padre per natura divina e loro Padre per adozione (Giov 20,17). La loro fede in Gesù li rende figli di Dio e fratelli di Gesù (Giov 1,12). Leggere Ebrei 2,11-13.

Conclusione

Non avendo avuto altri figli oltre Gesù, Maria è rimasta vergine. La sua verginità ha un senso spirituale profondo e si rapporta alla sua unione totale a Dio. Maria non avrebbe peccato unendosi matrimonialmente a Giuseppe: egli era il suo sposo legalmente, ma non poteva donarsi ad un uomo, essendo il suo cuore tutto preso da Dio. Ella è la sposa dello Spirito santo, la degna, la perfetta complice di Dio nel suo piano di salvezza della terra.

Di più, per una grazia speciale ed unica, Dio ha salvato Maria dal peccato originale. Ha guardato la sua anima immacolata, dal suo concepimento. Maria non è stata turbata dal peccato originale e dalle sue conseguenze, che invece turbano noi tutti. Si sentiva salvata dal peccato originale e diceva gioiosamente: "La mia anima glorifica il Signore e il mio spirito esulta di gioia in Dio mio Salvatore" (Luca 1,46-47).

Maria sola fu preservata immacolata perché la sua anima fosse tranquilla in vista di accogliere il Verbo che, in Lei, "si è fatto carne". Dio non poteva incarnarsi in un'anima appannata, è questo il segreto della sua Immacolata Concezione. Alcuni ragionano umanamente : pensano che Maria non poteva essere rimasta vergine dopo la nascita di Gesù. Colui che ha creato l'universo intero e può creare il corpo di Gesù nel seno di Maria, senza toccare la sua verginità, può fare nascere Gesù rispettando la sua verginità! "Nulla è impossibile a Dio" (Luca 1,37). Tramite la sua verginità Maria rende vergine di cuore coloro che confidano in Lei.

"Ella è un giardino ben chiuso, mia sorella, mia fidanzata, un giardino ben chiuso" dice "lo Sposo" divino della Madre del Messia nel Cantico dei Cantici 4,12.

N.B.: Coloro che negano la verginità di Maria sono per la libera interpretazione della Bibbia. Essi dovranno essere coerenti con loro stessi e lasciare anche agli altri questa libertà di interpretazione… e riflettere tuttavia su ciò che dice San Pietro nella sua seconda lettera : "Sappiate anzitutto questo : nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione…" (2 Pietro 1,20).


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Consiglia  Messaggio 5 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 24/10/2002 13.44

Dalle «Omelie sul vangelo di Matteo» di san Giovanni Crisostomo, vescovo


I figli di Zebedeo chiedono al Cristo: «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra» (Mc 10, 37). Cosa risponde il Signore? Per far  loro comprendere che nella domanda avanzata non vi é nulla di spirituale e che, se sapessero ciò che chiedono, non lo domanderebbero, risponde: «Non sapete ciò che domandate», cioé non ne conoscete il valore, la grandezza e la dignità, superiori alle stesse potenze celesti. E aggiunge: «Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?» (Mc 10, 38). Voi, sembra dir loro, mi parlate di onori e di dignità; io vi parlo, invece di lotte e di sudori. Non é questo il tempo dei premi, né la mia gloria si manifesta ora. Il presente é tempo di morte violenta, di guerre e di pericoli.
Osservate quindi come, rispondendo loro con un'altra domanda, li esorti e li attragga. Non chiede se sono capaci di morire, di versare il loro sangue, ma domanda: «Potete voi bere il calice» e per animarli aggiunge «che io devo bere?», in modo da renderli, con la partecipazione alle sue sofferenze, più coraggiosi. Chiama la sua passione «battesimo» per far capire che tutto il mondo ne avrebbe ricevuto una grande purificazione. I due discepoli rispondono: «Possiamo!». Promettono immediatamente, senza sapere ciò che chiedono, con la speranza che la loro richiesta sia soddisfatta. E Gesù risponde: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete» (Mc 10, 39). Preannunzia loro grandi beni: Voi, cioé, sarete degni di subire il martirio e soffrirete con me; finirete la vita con una morte eroica e parteciperete a questi miei dolori. «Ma sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo; é per coloro per i quali é stato preparato» (Mc 10, 40).
Dopo aver preparato l'animo dei due discepoli e dopo averli fortificati contro il dolore, allora corregge la loro richiesta. «Gli altri dieci si sdegnarono con i due fratelli» (Mt 20, 24). Notate come tutti gli apostoli siano ancora imperfetti, sia i due che vogliono innalzarsi sopra i dieci, sia gli altri che hanno invidia di loro. Ma, come ho già detto, osservateli più tardi, e li vedrete esenti da tutte queste miserie. Giovanni stesso, che ora si fa avanti anche lui per ambizione, cederà in ogni circostanza il primato a Pietro, sia nella predicazione, sia nel compiere miracoli, come appare dagli Atti degli Apostoli. Giacomo, invece, non visse molto tempo dopo questi avvenimenti. Dopo la Pentecoste infatti sarà tale il suo fervore che, lasciato da parte ogni interesse terreno, perverrà ad una virtù così elevata da essere ritenuto maturo di ricevere subito il martirio.


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Consiglia  Messaggio 6 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 24/10/2002 14.29
S.Giacomo detto "il minore".......
Nel Nuovo Testamento si parla diverse volte di un apostolo di nome Giacomo, chiamato anche Giacomo d'Alfeo (per distinguerlo da Giacomo di Zebedeo), "fratello" di Gesù (cugino), figlio di Maria di Cleofa. Fu una figura importante nella chiesa di Gerusalemme, della quale fu vescovo. Vien martirizzato nel I° secolo, così come viene raccontato nella versione di Giuseppe Flavio e Egesippo (citate nella "Storia Ecllesiastica" di Eusebio), vittima del fanatismo giudaico. Giacomo il minore era una figura rispettata da tutti, era infatti chiamato "il giusto" sin dai tempi di Cristo, ed aveva la licenza di entrare nel sancta sanctorum. Capitò che alcuni dei seguaci delle varie sette gli chiedessero chi fosse la porta di Gesù (prendendo spunto dall'episodio narrato in Gv 10, 7-9). Giacomo rispondeva che questi era il salvatore e in questo modo quelli credevano che Gesù fosse veramente il messia. Molti dei capi, così, credevano alle sue parole, e per questo c'era malcontento tra i giudei, gli scribi e i farisei, preoccupati che tutto il popolo pensasse a Gesù come al messia. Questi si riunirono dunque e chiesero a Giacomo di correggere il popolo su quanto credeva circa Gesù (correggere l'errore, cioè, di crederlo il Messia) e dopo avergli detto "...noi ti crediamo, noi, insieme con tutto il popolo, possiamo testimoniare che sei un uomo giusto e che non guardi in faccia a nessuno..." gli proposero di andare sul pinnacolo del tempio per fare ascoltare quanto aveva da dire a tutte le tribù e i popoli convenuti in Gerusalemme per la pasqua. Quindi gli scribi e i farisei fecero salire Giacomo sul pinnacolo del tempio e gli chiesero a gran voce: "Uomo giusto, in cui tutti dobbiamo credere, poiché il popolo è fuorviato da errori nei riguardi di Gesù il crocifisso, annunciaci quale è la porta di Gesù". Ed egli a gran voce rispose: "Perché mi interrogate sul Figlio dell'uomo, che siede in cielo alla destra della grande Potenza e tornerà sulle nubi del cielo?". Molti furono persuasi e credettero in Cristo per la testimonianza di Giacomo, inneggiando: "Osanna al Figlio di David!". Gli scribi e i farisei, spiazzati da quanto aveva detto Giacomo, subitoro si pentrono di avergli offerto una simile occasione di testimoniare in favore di Cristo, e per "correre ai ripari" salirono sul pinnacolo e al grido di "Oh, oh, anche il giusto ha errato!" lo gettarono giù. Il "giusto" non morì dopo la caduta e così iniziarono a lapidarlo, ma Giacomo rigirandosi si inginocchiò: "Ti scongiuro, Dio Padre onnipotente, perdonali perché non sanno quello che fanno". Uno dei sacerdoti, che si chiamava Recab gridò: "Smettete! Che cosa fate? Il giusto prega per voi!". Frattanto uno dei presenti, che di mestiere era lavandaio, afferrato uno di quei bastoni con cui si comprimono i panni, lo vibrò sul capo del giusto e così lo martirizzò. I fedeli lo seppellirono in un luogo vicino al tempio, dove anche ora una lapide lo ricorda.
S.Giacomo detto il "maggiore".......
Giacomo, detto il Maggiore (per distinguerlo dall'omonimo apostolo detto il Minore), figlio di Zebedeo e Maria Sàlome e fratello dall'apostolo Giovanni, nacque a Betsàida. Fu presente ai principali miracoli del Signore (Mc. 5,37), alla Trasfigurazione di Gesù sul Tabor (Mt. 17,1.) e al Getsémani alla vigilia della Passione. Pronto e impetuoso di carattere, come il fratello, con lui viene soprannominato da Gesù "Boànerghes" (figli del tuono) (Mc. 3,17; Lc. 9,52-56). Primo tra gli apostoli, fu martirizzato con la decapitazione in Gerusalemme verso l'anno 43/44 per ordine di Erode Agrippa. È venerato soprattutto in Spagna a Compostella, dove è sepolto e dove sorge la celebre basilica a lui dedicata.
Vorrei solo far notare come ENTRAMBI i due Giacomo...vengono riferiti coi rispettivi GENITORI:
Giacomo "il minore", chiamato anche Giacomo d'Alfeo figlio di Maria di Cleofa. ....e: Giacomo "il maggiore", figlio di Zebedeo e Maria Sàlome e fratello dall'apostolo Giovanni, nacque a Betsàida. ...
Ora abbiamo una lapide con su scritto: Giacomo figlio di Giuseppe....e fratello di Gesù....
A rigor di logica....e dal momento che i VANGELI e le Lettere Apostoliche null'altro ci dicono..ne possiamo dedurre che questi potrebbe essere un Giacomo, figlio di un tale Giuseppe....seguace di Gesù....i seguaci, infatti..venivano chiamati e conosciuti come "fratelli di Gesù"....
Sia Lodato Gesù Cristo
(Teofilo)
00sabato 16 gennaio 2010 20:21
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Consiglia  Messaggio 7 di 22 nella discussione 
Da: LuceInviato: 24/10/2002 15.37
Salve a tutti.
Vorei contribuire al forum inserendo la notizia direttamente dalla CNN italiana che dice testualmente:

SCOPERTA (CNN) -- Una cassa funebre calcarea, vecchia quasi duemila anni, è in grado di fornire la più antica testimonianza archeologica dell'esistenza di Gesù di Nazareth. E' quanto sostengono diversi esperti che lunedì hanno annunciato la scoperta.

L'ossario riporta incisa la data del 63 dopo Cristo e un'iscrizione in aramaico che tradotta recita: "Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù". La scritta è stata identificata sulla cassa da Andre Lemaire, un esperto di scritture antiche che ha fatto la scoperta la scorsa primavera a Gerusalemme.

L'aramaico, un antico linguaggio semitico, è stata la lingua franca del Medio Oriente per molti secoli. Al tempo della vita di Gesù, l'aramaico era la lingua comune degli ebrei. L'ebraico era invece la lingua ufficiale del governo, della religione e delle classi più agiate.

iscrizione
L'iscrizione così tradotta dagli studiosi: "Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù"  

Scrivendo della sua scoperta nella nuova edizione della Rivista di archeologia biblica, Lemaire, insegnante alla Sorbona di Parigi, ha definito "molto probabile" che l'ossario appartenesse al fratello di Gesù, Giacomo, che nella tradizione cristiana fu il capo della prima chiesa di Gerusalemme.

Alcuni studiosi hanno però espresso il dubbio che la cassa, lunga 51 centimetri e larga 28, possa essere associata in via definitiva a Gesù, un falegname ebreo venerato dai cristiani come il figlio di Dio.

Nonostante la maggioranza degli studiosi sia concorde nel ritenere che Gesù sia esistito, nessuna prova fisica proveniente dal primo secolo dopo Cristo è mai stata collegata in maniera esauriente alla sua vita.

CNNITALIACLICCAREQUI.

 

Vorrei portare alla vostra attenzione qualche aspetto:

a) leggiamo che: Lemaire, insegnante alla Sorbona di Parigi, ha definito "molto probabile" che l'ossario appartenesse al fratello di Gesù, Giacomo, che nella tradizione cristiana fu il capo della prima chiesa di Gerusalemme.

Ma questo non sarebbe possibile dal momento che, come abbiamo dai Vangeli i due Giacomo nominati, hanno padri dai nomi diversi: Giacomo d'Alfeo e Giacomo di Zebedeo, quindi non può trattarsi del Giacomo d'Alfeo detto il Minore (e qui stupidamente definito fratello di Gesù) che divenne primo vescovo in Gerusalemme. Ecco, vedete come dare una notizia così può gettare immediatamente i più sprovveduti nell'errore della comprensione?

b) Alcuni studiosi hanno però espresso il dubbio che la cassa, lunga 51 centimetri e larga 28, possa essere associata in via definitiva a Gesù, un falegname ebreo venerato dai cristiani come il figlio di Dio.

Ecco, questa è una notizia interessante: ho letto al messaggio 3 che effettivamente come già sapevo e che non è una recente scoperta, che l'uso del nome Gesù era molto adoperato in quell'epoca, così come Giuseppe, o Giovanni, Giuda, Rachele, Maria, e così via! Mi vien da ridere se fra qualche tempo magari scoprono una tomba comune con su inciso: - i 7 fratelli di Gesù !-, così forse fra dieci anni scopriremo che la povera Madre di Dio aveva in raltà messo su una squadra di calcio!  Scusatemi l'umorismo, ma quando ci vuole non credo faccia male.

Per concludere la mia riflessione, credo che purtroppo, invece, si è persa una buona occasione, ed è quella non di dimostrare se Maria aveva avuto o no altri figli, ma avere una vera prova del primo secolo, dal momento che in studi archeologici non ne abbiamo nessuna.

Evidentemente Dio non vuole ancora rivelarsi in termini e concetti umani

Sia Lodato Nostro Signore, e sia proclamata Maria, la Vergine Madre, a lode di Dio Onnipotente che fa bene ogni cosa!

Luce


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Consiglia  Messaggio 8 di 22 nella discussione 
Da: serafinoInviato: 25/10/2002 4.34

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Cara Caterina, non sono stato io a scrivere in aramaico sulla cassetta ossario: ” YA’AKOV  BAR  YOSEF  AKHUI  YESHUA” Cioè:  Giacomo fratello di Gesù, e nemmeno sono stato io a pubblicarlo sui giornali. Ma tu sei di nuovo venuta con una lunga storia, per non accettare la semplicità dei fatti. Iddio non ha fatto mai divenire Maria un pezzo di legno, nel senso di aver tolto da lei l’amore fisico da tener Giuseppe lontano dal toccarla, mentre gli dormiva accanto. Ciò sarebbe una condanna, invece Dio gli disse di prendere Maria per moglie, non per serva, compagna, o per amica.  <o:p></o:p>

In quanto che gli altri figli di Maria non erano vicino la croce, è perché mentre Gesù era insieme a loro, i suoi fratelli non credevano che fosse il Messia, anzi lo  credevano  di essere fuori di sé, un pazzo. (Marco 3:21,31; Giov.7:5).   Quindi pareva loro un disonore, perché vi era la maledizione di Dio per uno che moriva appeso al legno. Ma credettero quando Lo videro risuscitato. E non è mai scritto che Maria non ebbe altri figli; o credete voi che divenne un pezzo di legna?<o:p></o:p>

Gesù non è d’accordo che Maria venga esaltata oltremodo. Lo vediamo in Luca 11:27-28, dove una donna della moltitudine alzò la voce e disse verso Gesù: “Beato il seno che ti portò e le mammelle che tu poppasti!”  Gesù invece rispose: “Beati piuttosto quelli che odono la parola di Dio e l’osservano”. <o:p></o:p>

Che Maria sia sempre vergine e non abbia avuto altri figli, non è una verità scritturale, perché San Matteo che sapeva bene i fatti, scrive nel suo Vangelo Capo 1 e verso 24- 25 dicendo: “E Giuseppe .. prese con sé sua moglie (Maria) e non la conobbe (Con atti sessuali) finché  ella non ebbe partorito il figlio a cui pose nome Gesù. (Il corsivo è mio). O come dice la versione  cattolica di Eusebio Tintori ; “E non la conobbe sino a quando partorì il figlio, suo primogenito, e lo chiamò Gesù”. Cosa ti dice il termine “finché”, o “sino a quando”, in questo passo?  Ti dice che è un periodo di tempo che viene a fine, avendo scadenza. Perché non chiedete al Vaticano circa il termine “finché” che ben si trova nel greco e in certe versioni cattoliche e in tutte le versioni evangeliche, ma non si trova in tutte le sue versioni cattoliche? E perché parlate come che non siete acconoscenti del termine “Finché”?   (in Matteo 1 :25)<o:p></o:p>

Or la festa dei tabernacoli era vicina. Perciò i suoi fratelli (fratelli di Gesù) gli dissero: “Partiti di qua e vai nella Giudea alla festa, affinché i tuoi discepoli veggano le tue opere... Poiché neppure i suoi fratelli credevano in Lui (Giov.7:3-5). Qui son menzionati gli apostoli quali fratelli spirituali, perché nella fede, ma i fratelli che non credevano il Lui erano fratelli della stessa carne, figli di Maria. Si nota che ancora vivevano insieme, perché più giovani in età. Questi però nel vedere Gesù risuscitato lo accettano poi come lor Signore e  Messia, ed ecco che si legge in Atti 1:13-14, dove si parla di coloro che avevano perseverato nella preghiera fra i quali ci sono gli apostoli come fratelli spirituali in fede, alcune donne, con Maria madre di Gesù e i fratelli di Lui. Questi fratelli di Lui, (Gesù) erano fratelli di Lui secondo la carne; benchè dalla Pentecoste in poi sono fratelli anche secondo la fede.  Giacomo che vuol dire ’Giacobbe’, primogenito di Giuseppe porta il nome di suo nonno Giacobbe, (Mat.1:16). Diviene pastore della chiesa cristiana in Gerusalemme e scrive l’epistola. - Da notare che i fratelli di Gesù al tempo che gli apostoli scrivono, erano ormai anziani d’anni, ed erano uomini sposati.  Lo dice San Paolo in 1Cor.9:5, dove dice, non abbiamo noi (Paolo e Barnaba) il diritto di sposarci come gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa? Ancora qui son menzionati i fratelli in fede che sono gli apostoli, e i fratelli secondo la carne che qui sono anche fratelli secondo la fede.        <o:p></o:p>

   Tu dici:   In MAR.15.40 risulta che Giacomo il "minore" è figlio di una donna di nome Maria la quale è anche madre di Joses. Ciò trova conferma anche in MAT.27.55-56, in MAR.15.47 e in MAR.16.1.  - A questo punto due domande: La Maria madre di Giacomo e di Jose, è una delle tante Marie, o sia la madre di Gesù?  E maria aeva una sorella che pure si chiamava Maria? (Fu in Nazaret dove i paesani di Gesù dissero che i fratelli di Gesù erano: Giacomo, Jose, Simone e Giuda. Vedi Matteo 13:55). - La seconda domanda è: Come mai Giacomo il secondo essendo figlio di Alfeo, poi in Marco 15:40, è figlio di una Maria che seguiva Gesù? Si nota che Maria madre di Giacomo era una delle tre donne principali che seguivano Gesù dalla Gallilea. (Matt.27:55).  E Giacomo il piccolo/minore, è chiamato ‘minore/piccolo come figlio di Alfeo, ma  come figli di Maria, non è chiamato “Minore”. Quindi non pare di essere lo stesso.  <o:p></o:p>

     La pace di Cristo sia con tutti i suoi    ---   Serafino<o:p></o:p>


Rispondi
Consiglia  Messaggio 9 di 22 nella discussione 
Da: LuceInviato: 25/10/2002 10.00
Salve a tutti.
Piacere di conoscerti Serafino, che il Signore ci guidi!
Quando si usa il brano di Matteo che dice - e non la conobbe  fino a quando non ebbe partorito - mi sembra di sentire la razionalità dei geovisti che tentano di spiegarsi che quella frase debba per forza aver  avuto un seguito logico nella figliolanza.
Ma perchè mai?
Se ragioniamo con tutta onestà, lo scoglio più grande che Maria ha dovuto superare è stato quello dell'Annunciazione dove ella domanderà - come avverrà questo? Non conosco uomo! - Già qui ne deduciamo che Maria era perciò una Vergine e di vergini consacrate ci dona la testimonianza l'Antico Testamento, mi chiederei perchè ora le cose dovrebbero essere cambiate!
In diverse spiegazioni che altri danno, si sottolinea come il Vangelo chiami Giuseppe - Uomo giusto - e questo dovrebbe farci comprendere come Dio avesse già predisposto il suo progetto in Maria. Giuseppe prenderà Maria per proteggerla perchè il vero rischio che ha corso è stata la lapidazione.
Pensiamo ora al -dopo- perchè, verrebbe da chiedersi, Maria avrebbe rinnegato tutta quella Grazia? Tu Serafino rispondi dicendo - perchè se no Maria era di legno -
Ma allora tutte le vergini consacrate nell'Antico Testamento erano di legno? No, mi risponderai, perchè non erano sposate, Maria invece si sposerà e resterà pura fino a quando non avrà partorito Gesù, perchè così è scritto in Matteo.
Ma Matteo non ci dice dopo che cosa sia accaduto!
Io penso che entrare nel Talamo di Maria e Giuseppe, dopo la nascita di Gesù, e fotografarne i rapporti che non hanno avuto, è una delle bestemmie più grosse che si possano dire.
Conosciamo nomi di coppie di sposi che hanno deciso di vivere il loro rapporto matrimoniale nella castità, a maggior ragione possono aver vissuto così Maria e Giuseppe. Se i Vangeli non ci dicono tutto, è anche onesto non fargli dire ciò che non dicono.
Inutile ripetere quanto hanno inserito altri che più chiaro di così non credo si possa fare, sulla questione dei termini figli e cugini. Io penso che c'è di fondo un pò di gelosia sulla scelta che Dio ha fatto in Maria, e questo non fa accettare la purezza di Lei dopo la nascita di Gesù.
Tante volte ci immedisimiamo in tante grazie e virtù e quando non riusciamo ad essere noi continenti, diamo la colpa agli insegnamenti della Chiesa per quelle virtù che noi non riusciamo a concretizzare.
E questo lo rileviamo quando non si accetta una Maria casta e pura, perchè noi non riusciamo ad essere come Lei, oppure, dovendo noi stessi giustificare i nostri istinti carnali e non ritenendoci superiori a Maria, non accettiamo il concetto di -peccato- nella sfera conuigale. Ma è questo il punto: nessuno, neanche la Chiesa insegna che il rapporto sessuale sia una forma di peccato. Maria non ha rinunciato ai rapporti per non commettere peccati, ma perchè si era votata a Dio da sempre e Dio da sempre l'aveva scelta.
Io penso che far dire dell'altro alla Bibbia è una -libera interpretazione - che non possiamo permetterci.
Chi non vuol credere non creda, ma non vada a dire in giro il contrario delle intenzioni di Dio.
Lodato sempre sia Gesù che ci ha ottenuto per Grazia una Madre pura e casta e s.Giuseppe il suo sposo purissimo.
Non replicare alla mia preghiera, ma se puoi rispettala.
Luce 

Rispondi
Consiglia  Messaggio 10 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 25/10/2002 10.55
E'...vero...ho rischiato di uscire fuori tema...e ringrazio Luce per aver ristabilito l'argomento...Tuttavia possiamo constatare come la questione di fondo resta, infatti, la verginità di Maria....ogni occasione pare buona per screditare il ruolo che Dio le ha concesso.....
Ora inserisco la risposta che ho dato a Serafino anche in Evangelici.....
Rifaccio la domanda che feci ad Alfonso alla quale NON mi rispose..o meglio...ci girò attorno.....Ti prego solo di avere pazienza...leggere con calma..meditarci anche con la Preghiera.....prima di rispondere....anzi...puoi anche NON rispondere....^_^ sostituisci te stesso a Giuseppe e Maria nella tua sposa.....
La tua futura consorte viene a trovarsi nella stessa situazione di Maria...le appare un Angelo e le da l'Annuncio chiamandola "Piena di Grazia".....e scopri anche che le sue intenzioni erano quelle di consacrarsi a Dio in purezza e verginità.....Tu futuro sposo, resti turbato alla notizia..come uomo pensi subito alle "corna"....e allo scandolo..ma vuoi bene a quella Donna...e sai che se la ripudierai dicendo che il figlio NON è tuo...rischia la lapidazione.....
Mentre pensi cosa fare..e come poter credere alla sua purezza..un angelo mandato da Dio ti spiega che cosa è accaduto...Bene! Non resti convinto per metà, ma credo interamente...giusto?
Nasce il pargolo...assissti alla scena dei pastori...pur forse comprendendo  (o no?) l'immensa portata dell'evento, l'adorazione dei Magi ti fa trasalire....troppo bello per essere vero.....troppo immenso quello che sta avvenendo.....
L'Angelo ti richiama, quale custode di questa insolita Famiglia SANTA.....e ti avverte di scappare, Erode vuole uccidere il Bambino....corri sposo....corri uomo..abbandona tutto, casa e lavoro...il figlio NON tuo sta rischiando la pelle...in fondo avresti potuto dire "ao...sta storia è durata troppo...proteggetelo voi..non è mica mio figlio!!!"
Ma Giuseppe "UOMO GIUSTO" ( o Serafino Uomo giusto......)(strano che si dia risalto alla frase  "fino a quando" e non a questa^_^) che ha creduto e sa che Maria e quel figlio sono SANTI E SPECIALI....esegue gli ordini....continuando a proteggere questa insolita Santa Famigliola.....sa che è diventato il TUTORE......e sa che il suo compito è di proteggere....Tu hai appreso tutto questo e ti adegui....
E veniamo ora alla conclusione.....
Avendo passato tutto questo...rifletti con tutta onestà e chiediti se....avresti avuto "DOPO tutto questo" rapporti sessuali con la tua sposa.....ATTENZIONE...ora non accusatemi di dire che l'atto sessuale è un peccato...credo che ci siamo già spiegati altrove..il punto è un altro......tu serafino o un pinco pallino qualsiasi....avresti sfogato i tuoi istinti carnali nel grembo verginale di quella Donna???? Sapendo che era stata in Lei ospite lo Spirito Santo....e si era Incarnato il Verbo che era presso Dio lasciandola pura???? Dopo aver avuto contatti con il "soprannaturale" attraverso i richiami e i consigli dell'Angelo?
Se Giuseppe.....è definito "UOMO GIUSTO" lo è stato soltanto per aver accolto la futura sposa gravida.....o proprio per aver custodito di lei la consacrazione della castità a Dio??
Che senso nasconde questa frase??
Chissà se adesso mi si risponderà senza girarci attorno?
Sia Lodato Gesù Cristo

Rispondi
Consiglia  Messaggio 11 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°GinoInviato: 26/10/2002 0.09
 
Inserisco alcune precisazioni in attesa di altre notizie: intanto l'iscrizione reciterebbe figlio di Giuseppe, ma non figlio di Maria, quindi non intacca per niente la Verginità perpetua di Maria, sarebbe stato diverso se recitava, figlio di Giuseppe e di Maria. Da precisare che Gesù, carnalmente, non era figlio di Giuseppe, ma solo di Maria.
Secondo le chiese Ortodosse poi, Giuseppe si sposò due volte ( la seconda volta con Maria dopo essere rimasto vedovo) e che ebbe figli dal primo matrimonio.

 
Lo studioso Lemairie, che ha scoperto l'urna, ha affermato che all'epoca, nella sola Gerusalemme, c'erano circa 20 persone di nome Giacomo che avevano un padre di nome Giuseppe e un fratello di nome Gesù
Giacomo, Giuseppe e Gesù erano nomi abbastanza comuni.
In ultimo c'è da chiedersi se nel 63 d.C. ( vale a dire solo 20 anni dopo la morte di Gesù) una persona morta sulla croce come un qualsiasi ladro potesse essere considerata "una persona importante", visto che l'iscrizione "fratello di ......" veniva messa solo se il fratello fosse "importante", "famoso".
Sia lodato Gesù Cristo e Maria, Gino

Rispondi
Consiglia  Messaggio 12 di 22 nella discussione 
Da: serafinoInviato: 26/10/2002 6.09

Caro Luce, visto che hai avuto piacere della conoscenza di me, ti dico che anch’io sono contento della conoscenza di te. E mi piace ragionare con persone come te che hai la mente aperta intorno alle cose che stiamo discutendo.  Venendo dunque a noi, ti dico di cuore che avrei voluto che Maria sia lasciata sempre vergine, perché avrei voluto che dove mette le mani Dio, non li dovrebbe mettere l’uomo.  Purtroppo, Dio non ha fatto secondo la mia volontà, ma secondo la Sua, che è perfetta e giusta. Iddio ha innalzato il suo Figliuolo Gesù, al di sopra di tutti i cieli e gli ha dato un nome che è al di sopra di tutti i nome, a cui vuole che s’inginocchia ogni creatura in cielo e sulla terra. Inoltre. Ha dato al Cristo di sedersi alla Sua destra dandogli tutta la potestà sia in cielo che in terra.  Nondimeno Dio è geloso che odia l’idolatria tanto da dare il comandamento di non fare alcuna  statua, né di qualcosa che sia in cielo, e né di qualcosa che sia in terra. Ecc.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>

Notiamo per esempio che l’apostolo Paolo fu portato al terzo cielo dove vide cose grandiosi che non è lecito parlarne agli uomini, ma sapendo che gli uomini ne avrebbero fatto di Paolo un idolo per il favore ricevuto da Dio di vedere le grandi cose dell’aldilà, allora Dio gli permise che una spina l’avrebbe afflitto nella carne per non farlo non farlo essere innalzato oltremodo.  Quindi, Maria essendo stata scelta da Dio per lo specifico compito di dare alla luce Gesù il Cristo, gli fu detto che una spada trafiggerà a te stessa l’anima...”.  E ciò affinché non venisse innalzata orltrmodo.  Purtroppo vediamo che contro la volontà di Dio, Maria è stata ed è innalzata oltremodo fino a portarla al cielo in carne.  Dunque, tutti i seguaci di Cristo, portano rispetto a Maria, per quella che è, (gli evangelici più che i cattolici), ma non da farne un idolo. Crediamo che Maria è rimasta fedele a Dio ed al suo Cristo, ma non troviamo scritto che si sia consacrata e votata da rimanere sempre vergine, e quindi chi dice che sia rimasta sempre vergine dice quello che non è scritto e questi vanno in giro, caro Luce, a dire il contrario.  Non è scritto che Maria non ebbe altri figli dopo di Gesù, ma tanta gente dice proprio questo.  Non è scritto che Maria sia piena di Grazia, ma tanta gente così dice. A questo punto invito a tutti voi che contraddite, di vedere che nel greco non dice: “piena di grazia” ma solamente “graziata”, nel senso che Maria ha da Dio ottenuta la grazia che vuol dire “il Favore”, di essere stata scelta, Ma che Dio l’avesse riempita di grazie in modo da scaricarle a chi non ne vuole, non è così. Fu San Girolamo ad aggiungere la parola piena “plena” nel suo scritto in latino, al favore o grazia che Dio fece a Maria.  Dunque se la parola “piena” non si trova nel greco, significa essere stata aggiunta e perciò condannata da Dio.   <o:p></o:p>

   Ora caro Luce, dimmi se io dico il contrario, come tu accusi. Dirò parola per parola quello che è scritto nella versione cattolica di Tintori in Matteo 13:55-56: “Non è Lui il figlio del legnaiuolo? Sua madre non si chiama Maria, e i suoi fratelli: Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?  E non son tra di noi tutte le sue sorelle? D onde mai son venute a costui tutte queste cose?” Dunque se tu caro Luce non sei d’accordo allora sei tu che vai in giro a dire quello che non è.     <o:p></o:p>

Per GINO, Tu dici:        <o:p></o:p>

Inserisco alcune precisazioni in attesa di altre notizie: intanto l'iscrizione reciterebbe figlio di Giuseppe, ma non figlio di Maria, quindi non intacca per niente la Verginità perpetua di Maria, sarebbe stato diverso se recitava, figlio di Giuseppe e di Maria. Da precisare che Gesù, carnalmente, non era figlio di Giuseppe, ma solo di Maria.<o:p></o:p>

 Risposta. D’accordo, non c’è nulla da precisare, poiché nessuno di noi dice che Gesù sia figlio di Giuseppe. Ma se hai letto la Bibbia si trova come si credeva, Gesù figlio di Giuseppe.  Poi tu dici: <o:p></o:p>

 Secondo le chiese Ortodosse poi, Giuseppe si sposò due volte ( la seconda volta con Maria dopo essere rimasto vedovo) e che ebbe figli dal primo matrimonio.<o:p></o:p>

Risposta.  Ma come mai te ne servi di quello che dice la chiesa ortodossa che Giuseppe si sposò due volte, ma è ammesso dalla chiesa cattolica?  Lo sai che  i quattro fratelli di Gesù erano più giovani di Lui?  Lo sai che al tempo di Paolo, i fratelli del Signore erano sposati? (1Cor.9:5)<o:p></o:p>

Per CATERINA. Tu che sei d’accordo con Raptor che Giacomo il piccolo era figlio di una sorella di Maria quale si chiamava Maria Cleopa. Ti ho domandato se Maria avesse veramente una sorella che pure si chiamava Maria, ma niente risposta.  Sappi che non esiste Maria Cleopa, ma esiste Maria (moglie di) Cleopa.<o:p></o:p>

Saluti cari      ---   Serafino
(Teofilo)
00sabato 16 gennaio 2010 20:23
Rispondi
Consiglia  Messaggio 13 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSNChisolm3Inviato: 26/10/2002 11.59
Francamente, non comprendo questa nuova disciplina extra-cattolica che si potrebbe definire "ginecologia archeologica sacra". Lo dico senza ironia. Si sa bene che per un cattolico, tanto la verginità di Maria quanto la sua assunzione in cielo sono materia di fede. Vale a dire che la ragione si inchina alla fede. Difficile?
Il problema è che l'ecumenismo tra chiese cristiane deve tener conto di quella che, in termini tecnici, si chiama "gerarchia delle verità". Ovvero, salvare il dato comune e guardare al dialogo su quel dato. La chiesa cattolica non vuole sottomettere nessuno né costringere nessuno ad accettare la verità che detiene. La sottomissione alla chiesa romana riguarda esclusivamente noi cattolici, che non possiamo scartare alcuna illuminazione da parte del Magistero. Per noi, il patrimonio di fede non può essere rifiutato in una sua parte presumibilmente illogica, o inspiegabile perché si tratta dell'unica verità immutabile che cresce nel popolo di Dio solo nella sua graduale comprensione. Ora, in tutta franchezza, non riesco a comprendere l'utilità teologica dell'estrema "animalizzazione" di Maria. Badate, dico animalizzazione per circoscrivere i piaceri del talamo che si vogliono applicati anche a Lei.
Maria è persona, quindi animale razionale sussistente (così ci mettiamo anche Boezio e Tommaso d'Aquino".
Ora, gli animali, molto più vicini a Dio di noi (certe volte e in tante occasioni) si accoppiano per riprodursi secondo cicli naturali.
L'animale razionale (che è l'uomo) può farlo quando vuole e se vuole, può votarsi al dio sesso o alla castità assoluta. Perché è razionale, cioè esprime la sua opzione con intelletto (ragione) e volontà (amore) (così ci mettiamo anche Agostino).
Maria, in quanto animale razionale sussistente, creatura e non dea, seppure creatura prediletta e senza peccato, opta con intelletto e volontà per necessaria coerenza a quella grazia che la riempie più di ogni altra creatura, ad essere quello che Dio vuole da lei. Dio vuole (attenzione...) quello che vuole Maria (sia fatto ciò che Tu vuoi) e Maria vuole ciò che Dio vuole (Vuoi essere mia?, questa, in sostanza, la portata della richiesta angelica).
Siamo di fronte a due volontà che si incontrano, si amano, generano. Non mi si venga a dire che Maria non ha generato Gesù e che è stata solo una "santa incubatrice!
A questo punto salta fuori una cassetta di legno, un parere accademico, una rilettura del testo sacro e ci si trasforma in ginecologi archeologici.
Si vuole demolire la purezza di Maria (che per noi è dogma) o l'autorità della Chiesa?
Basta chiarirsi! Perché una cosa è la "mariologia", altro è l'"ecclesiologia".
Se poi qualcuno volesse una Maria e un Giuseppe un tantino "hard" può leggersi il nobel per la letteratura Saramago che ha scritto un vangelo alquanto pruriginoso.
Non c'è bisogno di gridare allo scandalo... La letteratura è comunque una delle cose più belle e, grazie a Dio sono passati i tempi dei roghi dei libri.
Ma di questo, mi pare, ci siamo scusati insieme a tanti altri errori che da cattolici abbiamo commesso. Insieme a questi errori, condivido la responsabilità della mia fede, della mia Chiesa, del mio appartenere ad essa.
Detto questo, spero che in Lapponia non trovino una cassetta con su scritto "Bar Nathanael" confondendo una marca di pompelmi con la cassetta funebre di Babbo Natale. Altrimenti ai miei nipotini non saprei giustificare una perdita tanto grande in prossimità del natale.
Saluti, Chisolm.

Rispondi
Consiglia  Messaggio 14 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 26/10/2002 13.04
Sai che faccio?
Mi leggo quest'ultimo intervento come una affettuosissima tirata d'orecchie.....
Poi mi arresto...medito...
e ringrazio Dio per il dono di questa
FEDE....
Pregando e supplicando...che...
sia donata anche agli altri....
C.

Rispondi
Consiglia  Messaggio 15 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 26/10/2002 14.21

Il tema dei cosiddetti “fratelli” di Gesù era già stato trattato abbondantemente in un precedente forum. Però, dato che dopo il ritrovamento di un’urna funeraria, l’argomenti si è ripresentato, forse non sarà del tutto inutile tornarci sopra. Approfitto della lettera di Serafino per precisare la posizione cattolica analizzando punto per punto le obiezioni degli evangelici e riportando le risposte cattoliche. Per evitare di appesantire troppo il forum, ho pensato che sarebbe stato meglio inserire solo un argomento per volta in modo da rendere il tutto più “digeribile”. Cominciamo da:<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

FINCHE’:  prima o dopo?<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

Serafino scrive: “Cosa ti dice il termine “finché”, o “sino a quando”, in questo passo? Ti dice che è un periodo di tempo che viene a fine, avendo scadenza. Perché non chiedete al Vaticano circa il termine “finché” che ben si trova nel greco e in certe versioni cattoliche e in tutte le versioni evangeliche, ma non si trova in tutte le sue versioni cattoliche? “<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

Innanzitutto, caro Serafino, visto che stai scrivendo in una comunità cattolica, ti chiedo un po’ di rispetto quando fai determinate affermazioni. Non dimenticarti che, se hai la possibilità di leggere una Bibbia avendo la certezza di tenere in mano i libri ispirati da Dio, lo devi esclusivamente a quello che tu chiami, con un po’ di disprezzo, “il Vaticano”.<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

Fatta questa puntualizzazione, veniamo al termine “finchè”. Contrariamente a quanto tu puoi pensare noi siamo perfettamente “acconoscenti” del significato di questo termine. Del resto proprio questo termine era stato oggetto di una spiegazione in un altro forum di questa stessa comunità e, se ben  ricordo, anche tu avevi partecipato alla discussione. Quindi dovresti essere a conoscenza degli argomenti che avevamo portato, argomenti che nessuno ha successivamente messo in discussione. Comunque te li ripeto ampliandoli un po’.<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

La tesi sostenuta dagli evangelici ( in questo caso ci tengo a tenerli distinti dai protestanti perchè sia Lutero che Calvino erano sostenitori della verginità perpetua di Maria) e da altri movimenti religiosi quali, ad esempio, i Testimoni di Geova, è che in Mt 1,25, quando si dice che Giuseppe non "conobbe" Maria finchè non ebbe partorito. Il “finchè” indica che, dopo la nascita di Gesù, ebbe con lei dei normali rapporti matrimoniali.

 <o:p></o:p>

Poichè la Bibbia non ci dice nulla al riguardo, dobbiamo necessariamente cercare di comprendere il termine “finchè” alla luce di altri passi biblici. Per fare questo dobbiamo tenere presente che il termine greco usato per dire finchè è “eòs”.

1)Es 38,8 Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all’ingresso della sua tenda: guardavano passare Mosè, “finché” fosse entrato nella tenda. Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all’ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè. Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all’ingresso della propria tenda. E’ evidente che il popolo restava fuori dalla tenda nonostante il “finchè”!<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

<o:p></o:p>

2) Sal 110, 1 Dio invita il Messia alla sua destra finché pone i nemici a sgabello dei suoi piedi: ciò non può evidentemente significare che, dopo la vittoria, il Messia abbandonerà il suo posto

<o:p></o:p> 

3) 2 Sam 6,23 dice che Micol, moglie di Davide, non ebbe figli “finchè” morì. Ma è ovvio che dopo la morte non ebbe altri figli.

<o:p></o:p> 

4) Dt 31,12-13 Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini e il forestiero che sarà nelle tue città, perché ascoltino, imparino a temere il Signore vostro Dio e si preoccupino di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. I loro figli, che ancora non la conoscono, la udranno e impareranno a temere il Signore vostro Dio, finché vivrete nel paese di cui voi andate a prendere possesso passando il Giordano»”.<o:p></o:p>

Appena non vivranno più nel paese oltre il Giordano oppure se perderanno possesso di quelle terre cesseranno forse di temere il Signore?

<o:p></o:p> 

5) Lc 2,37 dice che la profetessa Anna rimase vedova finchè non ebbe 84 anni. Anche qui è ovvio che la sua vedovanza non si interruppe dopo che lei ebbe compiuto 84 anni.


6) 1 Tm 6,14 Paolo dice a Timoteo di restare fedele ai comandamenti di Dio “finchè” non ritorni il Signore. Questo ovviamente non significa che dopo il ritorno del Signore sarà concesso peccare.

 <o:p></o:p>

Ne ho riportati solo sei ma nella Bibbia ci sono anche altri esempi che ci dicono che "finchè" ( in greco "eos") vuole semplicemente indicare ciò che avvenne fino ad un preciso momento senza però dire nulla del dopo.

 <o:p></o:p>

Quindi, tornando a Mt 1,25, la parola "finchè" non ha nulla a che fare con il periodo di tempo successivo alla nascita di Gesù. L’ evangelista Matteo ha voluto mettere in risalto l’ evento straordinario della nascita verginale del Signore ma non ha inteso dirci nulla del dopo. Usare quel “finchè” per contestare la verginità perpetua di Maria significa far dire alla Bibbia una cosa che essa non dice.
Spero che ora sia tutto più chiaro. Metterò in seguito le altre risposte alla tua lettera.
Sia lodato Gesù Cristo

Rispondi
Consiglia  Messaggio 16 di 22 nella discussione 
Da: serafinoInviato: 27/10/2002 5.19

Caro Raptor, mi vedo da te accusato di aver mostrato poco rispetto per il Vaticano.  – Io solamente vi ho consigliato di chiedere al Vaticano perché il termine “finché, (di Matteo 1:25) non si trova nelle diverse versioni cattoliche della Bibbia, per come si trova nel greco e nelle altre versioni cristiane.  Tutto qua. <?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>

Poi viene tu con la tua filosofia cattolica per dirmi:<o:p></o:p>

Usare quel “finchè” per contestare la verginità perpetua di Maria significa far dire alla Bibbia una cosa che essa non dice. <o:p></o:p>

Altro che filosofia, poiché se io dico ad un mio Figlio: Non mangiare il frutto di quel pero finché non sia maturo;  - Oppure non piantare i pomodori finché non viene la pioggia.  –Stai pur sicura che mio figlio mangerà il frutto del pero appena che si matura, e pianterà i pomodori appena dopo piovuto.<o:p></o:p>

Continuare in questo modo, per certo non si arriva a nessuna parte. Io non essendo un filosofo e non avendo altro studio se non la quinta elementare, non mi conviene filosofare, anzi mi atterrò alla Sacra Scrittura.   --  Saluti cari     --   Serafino<o:p></o:p>


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Rispondi
Consiglia  Messaggio 17 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 27/10/2002 10.02
Caro Serafino, per quanto riguarda gli esempi che tu hai riportato ( quello del pero e quello dei pomodori) sono esempi di una persona che vive nel 2000 in un paese occidentale e non sono quelli di chi viveva all' epoca di Gesù ( e anche prima) in un ambinte semitico. Anche io posso farti quest'esempio: finchè la mia macchina funziona, non intendo comprarne una nuova.
Cosa succederà quando la macchina non funzionerà più? Può darsi che qualcuno mi regali una macchina nuova, può darsi che io decida di andare sempre in bicicletta o in moto, può anche darsi che io mi trovi senza soldi e decida di comprare un'auto di seconda mano invece che una nuova.
Quindi, con la mia frase, io ti ho detto soltanto cosa intendo fare fino a quando la mia macchina continuerà ad andare. Ma, ti ripeto, queste sono frasi scritte con una mentalità diversa rispetto a quella degli autori biblici.

Quando invece scrivi:

non mi conviene filosofare, anzi mi atterrò alla Sacra Scrittura.

sono d'accordo con te poichè è esattamente quello che abbiamo fatto noi. Invece di presentarti complicati studi linguistici ( la filosofia non c'entrra per nulla in questo caso) abbiamo aperto la Bibbia e ti abbiamo mostrato il senso di quel "finchè" alla luce della Sacra Scrittura.
Ricapitoliamo. Matteo, che voleva sottolineare soltanto il concepimento verginale di Gesù in Maria, nel versetto 1,25 ci dà il seguente messaggio: Maria partorì Gesù senza che Giuseppe la "conoscesse". Solo questo.
Sia lodato Gesù Cristo

Rispondi
Consiglia  Messaggio 18 di 22 nella discussione 
Da: AlfonsoInviato: 27/10/2002 10.15

Quel'è il vero significato delle parole:

24 24. e Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli avea comandato, e prese con sé sua moglie; 25. e non la conobbe finch'ella non ebbe partorito un figlio. E gli pose nome GESÙ.

La parola primogenito del testo ordinario, autentica in Luca 2:7, è qui cancellata dai critici. Ma il versetto distrugge ugualmente l'idea della perpetua verginità di Maria, perché l'espressione la conobbe» indica l'unione dei sessi; e la dichiarazione che Giuseppe se ne astenne finché essa non ebbe partorito un figlio, prova con evidenza che in seguito non fu più così. Se Maria fosse rimasta sempre vergine, come lo pretende la Chiesa di Roma e se Giuseppe non avesse mai convissuto maritalmente con lei, l'Evangelista, a scanso di ogni equivoco, avrebbe detto: «non la conobbe mai». Non lo dice: dunque non vi ha dubbio su questo punto. Maria può avere avuto dei figli da Giuseppe. D'altronde non esiste ragione alcuna per cui si devono considerare come cugini, o figli d'un primo letto di Giuseppe, i fratelli di Gesù menzionati negli Evangeli. Insomma, a noi sembra che nessun lettore possa mai dare a questo versetto altro senso che il letterale a meno ch'egli lo legga col concetto premeditato della perpetua verginità di Maria.

PASSI PARALLELI

Genesi 6:22; 7:5; 22:2-3; Esodo 40:16,19,25,27,32; 2Re 5:11-14; Giovanni 2:5-8

Giovanni 15:14; Ebrei 11:7-8,24-31; Giacomo 2:21-26

Esodo 13:2; 22:29; Luca 2:7; Romani 8:29

Luca 2:21

Saluti

(Teofilo)
00sabato 16 gennaio 2010 20:24
Rispondi
Consiglia  Messaggio 19 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 27/10/2002 10.59
Non che chi interviene possa mai dire la parola "fine" ad un dialogo o che sia "Parola sacrosanta"...tuttavia il vedere come il messaggio di Chisolm sia stato completamente ignorato..fa comprendere come ci si soffermi soltanto su ciò che può alimentare POLEMICA........
Dice serafino:

Altro che filosofia, poiché se io dico ad un mio Figlio: Non mangiare il frutto di quel pero finché non sia maturo;  - Oppure non piantare i pomodori finché non viene la pioggia.  –Stai pur sicura che mio figlio mangerà il frutto del pero appena che si matura, e pianterà i pomodori appena dopo piovuto.<o:p></o:p>

Continuare in questo modo, per certo non si arriva a nessuna parte. Io non essendo un filosofo e non avendo altro studio se non la quinta elementare, non mi conviene filosofare, anzi mi atterrò alla Sacra Scrittura.   --  Saluti cari     --   Serafino<o:p></o:p>

......
Ma mio caro Serafino...il senso del dogma che il messaggio di Chisolm aveva messo in risalto è proprio questo....."continuare in questo modo non si arriva da nessuna parte"....infatti NON è questo il senso delle nostre risposte....."arrivare" da qualche parte....è soltanto UN TUO PROBLEMA...e non della Chiesa o il nostro di cattolici....
Dici "Stai pur certo che mio figlio mangerà quel frutto"......e chi ti dice che Maria l'abbia fatto? dove sono le prove? Paolo..."dopo" a quanto pare si è mantenuto nella castità..così come molti santi nei secoli ci sono riusciti  con la Grazia di Dio...me spieghi perchè per Giuseppe e per Maria che era la "piena di Grazia" questo non sarebbe riuscito?
Non basta usare il termine "fratello" per accreditare quanto asserisci....o il termine "finchè"..per dimostrare che dopo sia avvenuto altro.....
Nel messaggio di chisolm leggevo anche:
A questo punto salta fuori una cassetta di legno, un parere accademico, una rilettura del testo sacro e ci si trasforma in ginecologi archeologici.
Si vuole demolire la purezza di Maria (che per noi è dogma) o l'autorità della Chiesa?
Basta chiarirsi! Perché una cosa è la "mariologia", altro è l'"ecclesiologia".
.....
Vengo ad Alfonso che nel testo da lui copiato da qualche parte...non si è forse accorto di una contraddizione che si legge.....all'inizio leggiamo:
. Ma il versetto distrugge ugualmente l'idea della perpetua verginità di Maria, perché l'espressione la conobbe» indica l'unione dei sessi.......
e poi in basso:
l'Evangelista, a scanso di ogni equivoco, avrebbe detto: «non la conobbe mai». Non lo dice: dunque non vi ha dubbio su questo punto. Maria può avere avuto dei figli da Giuseppe. D'altronde non esiste ragione alcuna per cui si devono considerare come cugini.....
Rispondiamo:
"Il versetto distrugge....e Maria può avere...."
 anche qui non lo dice con matematica sicurezza.....perchè, infatti NON potrebbe.....
Allora pensiamo al verso in cui Gesù dice "se il tuo opcchio è di scandalo cavatelo"..mio caro Alfonso...perchè non ve lo cavate?....qui l'Evangelista non dice che Gesù l'ha detto in senso figurato.......ma che se l'occhio ci è di scandalo va tolto...perchè è meglio entrare in Paradiso con un occhio solo che andare all'inferno con tutti e due......Da dove deduci che Gesù ha parlato in senso figurato? l'evangelista NON lo dice.....Ma Gesù dice altro "va vendi TUTTO QUELLO CHE HAI...dallo ai poveri poi vieni e seguimi"...perchè NON lo fate? So che siete anche propretari di case....il vostro Pastore , prof. che è Rappresentante a capo delle ADI....ha una villa di sua proprietà lo sapevi? Mo non dirmi dei cattolici perchè NOI sappiamo di essere peccatori.... qui stiamo parlando di voi che applicate alla lettera tutto l'Evangelo.........aveva Gesù parlato in termini figurativi? Tu porti scritti dei tuoi pastori...perchè devo dar credito a ciò che essi attribuiscono alla Scrittura? chi li ha illuminati? chi sono?
Ignorare poi gli esempi che dimostrano come nella Bibbia l'uso del termine "finchè" e di "fratelli con cugini"....è palese Alfonso e serafino....ignorarlo è soltanto voler fare polemica.....
Sia Lodato Gesù Cristo......

Rispondi
Consiglia  Messaggio 20 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 27/10/2002 12.36
Caro Alfonso, ho visto che il tuo intervento è stato inserito poco dopo il mio e quindi può darsi che tu non avessi ancora letto quanto avevo scritto. Comunque, a scanso di equivoci, te lo ripeto.
Il termine "finchè" indica qualcosa che avviene fino a quel momento ma non dice nulla di quello che succede dopo. Così succede nel brano di Luca citato da  Searfino e così succede anche nei brani che ho menzionati traendoli dalla Bibbia.
 Tanto per chiarire ultreriormente il punto, ci troviamo di fronte a due interpertazioni:
1) quella evangelica che afferma con certezza che quel "finchè" significa che, dopo la nascita di Gesù, Maria e Giuseppe ebbero normali rapporti matrimoniali
2) quella cattolica che afferma che che quel "finchè" non dice assolutamente cosa accadde dopo.
Il senso letterale della frase, che èp stata scritta con la mentalità ebraica, è esattamente questo: un evento (Giuseppe non "conobbe" Maria) dura nel tempo ( finchè) e poi accade qualcosa ( Maria partorisce un figlio). Cosa accade dopo? Non lo sappiamo perchè l'autore non ce lo dice. Infatti Matteo interrrompe la sua narrazione quando accade quel qualcosa, vale a dire la nascita di Gesù. E' questo quello che interessa Matteo: farci capire l' evento straordinario della nascita del figlio di Dio da una vergine secondo quanto profetizzato nei tempi passati.
Tu parli di senso letterale del versetto. Ecco, quello che ti ho scritto sopra  è il senso letterale. Far dire a questo versetto che dopo la nascita di Gesù Maria e Giuseppe ebbero rapporti matrimoniali vuol dire aggiungere qualcosa al senso letterale della frase.
Per quanto riguarda il termine "primogenito" ti chiedo scusa se darò la risposta più avanti. Adesso vogliamo analizzare quanto scritto da Serafino chiarendo i vari punti uno per uno. Inseriremo anche il problema del primogenito subito dopo. Comuqnue posso dirti che è già stata trattato in un altrro forum, sempre dedicato ai fratelli di Gesù, in questa stessa comunità.
Sia lodato Gesù Cristo

Rispondi
Consiglia  Messaggio 21 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 27/10/2002 22.06
Carissimi
a conferma di quanto dice il caro Raptor, attingo qualche maggiore dettaglio da un lavoro di N.Tornese su questo argomento:

Non ebbe rapporti finché ... (Matteo 1,25)

L'errore:

Un testo biblico sfruttato dai tdG e da altri non cattolici per negare la verginità perpetua di Maria è quello di Matteo 1, 25, che i geovisti traducono:

"Egli ;(cioè Giuseppe) non ebbe rapporti con lei (cioè con Maria) finché partorì un figlio".

A parere dei tdG e di altri non cattolici da queste parole di Matteo seguirebbe che Giuseppe avrebbe avuto rapporti coniugali con Maria dopo la nascita di Gesù, dando la vita a un numero im- precisato di figli e fìglie.

La verità:

a - Le parole di Matteo sono collocate in un contesto che ci fa capire chiaramente il vero senso. A san Giuseppe, che dubitava della fedeltà coniugale della sposa, apparve un angelo del Signore (Mt. 1, 20) per assicurarlo che il bambino già presente nel seno di Maria era opera dello Spirito Santo. A san Matteo,, ossia allo Spirito Santo, interessava solo affermare, mettendolo in risalto, il fatto che Gesù era stato concepito senza concorso umano. Lo Spirito Santo per mezzo -dell'evangelista vuol fare sapere che il bambino nascerà da una vergine, avverando la profezia di Isaia nel senso inteso da Dio:

"Tutto questo avvenne affinché si adempisse ciò che il Signore aveva detto per mezzo del profeta. Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, e lo chiameranno Emmanuel, che significa "Dio con noi"" (Matteo 1, 22-23, Garofalo).

b - Matteo, dunque, vuol parlare unicamente del concepimento verginale di Gesù, non di altro. Egli non intende affatto riferirsi alla vita coniugali di Giuseppe e di Maria dopo quella nascita, se cioè hanno avuto o no altri figli mediante regolari rapporti coniugali. Esula dall'intenzione di Matteo dire quello che avvenne o non avvenne dopo. Voler dedurre che Maria non fu sempre vergine significa far violenza alla Parola di Dio con ragionamenti ed illazioni umane.

c - Non così fanno coloro che si accostano alla Parola di Dio con serietà e rispetto. Tra questi ricordiamo il grande studioso della Bibbia san Girolamo, che conosceva assai bene la lingua e lo stile biblico e poteva precisare l'esatto significato delle espressioni dei vangeli. A proposito di Matteo 1, 25, san Girolamo ha così commentato:

"Dal fatto che è detto "Giuseppe non la conobbe" (cioè, non ebbe rapporti) non ne segue che la conobbe dopo. La Scrittura mostra solo ciò che non avvenne".

d - Con san Girolamo concordano i grandi studiosi della Bibbia dei nostri giorni. Commen- tando Matteo 1, 25, La Sacra Bibbia di Salvatore Garofalo osserva:

"Il finché, nell'uso della Bibbia, nega un'azione per il tempo passato ma non implica che essa sia stata compiuta in seguito. Per esempio, nel Salmo 110, 1, Dio invita il Messia alla sua destra finché pone i nemici a sgabello dei suoi piedi: ciò non può evidentemente significare che, dopo la vittoria, il Messia abbandonerà il suo posto".

La TOB, ossia Traduzione Ecumenica della Bibbia francese, a proposito di Matteo 1, 25 fa notare:

"Il testo non permette di affermare che Maria abbia avuto in seguito rapporti con Giuseppe."

La Bibbia di Gerusalemme commenta:

"Il testo non considera il periodo successivo e per sé non afferma la verginità perpetua di Maria; ma il resto del vangelo, così come la tradizione della chiesa, la suppongono".

Questo vuol dire che la Chiesa Cattolica non si fonda su Matteo 1, 25 per provare la verginità perpetua di Maria, ma su tanti altri testi, quelli appunto da noi analizzati precedentemente. Tradizione significa "l'insegnamento fedele a quanto hanno detto gli Apostoli" preservato integralmente lungo i secoli.

Contro questo insegnamento non contrasta ciò che è detto in Matteo 1, 25.

e - Poiché dunque il racconto di Matteo non si riferisce a un tempo posteriore alla nascita verginale di Gesù, non pochi traduttori moderni rendono Matteo 1, 25 in una forma più appropriata. Così la Sacra Bibbia di Salvatore Garofalo traduce:

"La quale (Maria), senza che egli la conoscesse, partorì un figlio ecc.". Identica traduzione ne La Sacra Bibbia della CEI (cioè della Conferenza Episcopale Italiana). Altri: "E senza che l'abbia conosciuta, diede alla luce un figlio" ecc.


Rispondi
Consiglia  Messaggio 22 di 22 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 27/10/2002 23.20
Cari Serafino e Alfonso...il testo è un pò lungo....ma se avete la pazienza di leggere quanto scriviamo noi comuni mortali...di certo apprezzerete ancor meglio Agostino...del quale Alfonso dichiarava la stima...^__^
Vi prego...leggetelo attentamente..e meditatelo.....siamo dopo il 300...e se Agostino scriveva queste cose...vuol dire che nella Chiesa era già un pensiero affermato..stiamo parlando di Cristo, del suo essere DIO...e quindi della VERGINITA' DI MARIA.....
Buona meditazione...con questo per me l'argomento è chiuso...

DISCORSO 225

NEL GIORNO DI PASQUA
AI NEOFITI

Cos'era Cristo prima dell'incarnazione.

Il Figlio di Dio, nato dal Padre fuori del tempo, ci fa riflettere quanto sia sublime la grazia divina che ci è stata donata. Che cosa era infatti prima di essere uomo? Pensate: voi ve lo siete chiesto e l'avete domandato. Che ne pensiamo, fratelli? Prima che Cristo nascesse dalla vergine Maria, esisteva o non esisteva? Pensate: noi ce lo domandiamo, ma non è lecito averne dubbi. A questi pensieri del resto ha risposto il Signore stesso. Quando gli dissero: Non hai ancora cinquant'anni, e hai visto Abramo? egli rispose così: In verità, in verità vi dico: Prima che Abramo fosse, io sono (1). Dunque era, ma non era ancora uomo. E perché nessuno dica che era un angelo, il santo Vangelo vi ha detto che egli era il Cristo. E se voi vi chiedete che cos'era, In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio (2). Ecco che cos'era: In principio era il Verbo. Non in principio fu fatto il Verbo, ma era il Verbo. Riguardo al mondo creato ascolta come dice la Scrittura: In principio Dio creò il cielo e la terra (3). Volete sapere per mezzo di che cosa [li] ha creati? In principio era il Verbo e per mezzo di esso ha fatto il cielo e la terra. Ma lui non è stato fatto, egli era il Verbo. Ora è da chiedersi chi è questo Verbo (o parola); perché anche le nostre si dicono parole (o verbi). Anche le parole nostre vengono concepite con la mente e proferite con la voce; però, sia quelle pensate che quelle proferite passano. Ma lui? E il Verbo era presso Dio. Dov'era? Che cos'era? Dillo. Ma l'ho già detto; il santo Vangelo l'ha detto: In principio era il Verbo. Dicci dov'era, che cos'era. E il Verbo era presso Dio. Ma io ho chiesto chi era questo Verbo. Volete sapere chi era? E il Verbo era Dio (4). Oh! Verbo! Quale Verbo! Chi potrà spiegare questo: E Dio era il Verbo? Esso fu forse fatto da Dio? No di certo. Senti che cosa dice il santo Vangelo: Tutto è stato fatto per mezzo di lui (5). Che vuol dire tutto? Che qualunque cosa è stata fatta da Dio è stata fatta per mezzo di lui. E lui come è stato fatto, lui che tutto ha fatto? Che si sia fatto da se stesso? Ma se si è fatto da se stesso, vuol dire che già era per potersi fare. Se dunque era, sì da potersi fare, non esiste il quando non era.1. 1.

L'incarnazione di Cristo è opera dello Spirito Santo. Il proposito di verginità in Maria.

E in che modo un tale Verbo è stato nella Vergine? Tutto è stato fatto per mezzo di lui (6) Che vuol dire tutto? Che qualunque cosa è stata fatta da Dio, è stata fatta per mezzo di lui. Però fratello, in quest'opera così grande non mettere da parte lo Spirito Santo. Quale l'opera così grande? Non piccola opera, grande opera sono gli angeli; gli angeli adorano la carne di Cristo, che siede alla destra del Padre. È questa l'opera così grande che ha compiuto soprattutto lo Spirito Santo. In quest'opera viene apertamente nominato quando l'angelo annunzia alla santa Vergine, che le nascerà un figlio. Essa che aveva fatto proposito di verginità e il cui sposo era destinato non a toglierle ma a custodirle per sempre il pudore (o meglio, non a custodirla, perché chi la custodiva era Dio; il marito fu solo il testimone del suo pudore verginale, perché non venisse considerata incinta da adulterio), quando l'angelo le portò l'annunzio, chiese: Come avverrà questo, dato che non conosco uomo? Ma se era intenzionata a conoscerlo, perché meravigliarsi? Quella meraviglia è la dimostrazione del suo proposito per sempre. Come avverrà questo, dato che non conosco uomo? Come avverrà? Ed ecco la risposta dell'angelo: Lo Spirito Santo scenderà su di te. Ecco come avverrà quel che chiedi. Su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Perciò il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio (7). Disse bene: Stenderà la sua ombra, perché la tua verginità non doveva sentire l'ardore della libidine. E quando era incinta, di lei fu detto: Si trovò che Maria era incinta per opera dello Spirito Santo (8). È dunque lo Spirito Santo che ha operato la carne di Cristo. E anche lo stesso Figlio unigenito di Dio ha operato la sua propria carne. E questo come lo possiamo provare? Perché la Scrittura afferma: La sapienza si è costruita una casa (9).2. 2.

Pur nell'utero della Vergine, il Verbo non lasciò il cielo.

Ed ora state bene attenti. Un Dio così grande, Dio che era presso Dio, il Verbo di Dio, per mezzo del quale tutto è stato fatto, come poté esser contenuto in un utero? Per esser lì il Verbo dovette lasciare il cielo? Per essere nell'utero della Vergine, il Verbo dovette lasciare il cielo? E come sarebbero potuti vivere gli angeli, se il Verbo avesse lasciato il cielo? Ma proprio perché anche l'uomo potesse mangiare il pane degli Angeli, si è fatto uomo il Signore degli angeli. Ancora la mente umana dovrà errare tra le sue nebbie, sentire la propria debolezza, cercare, domandare, se vuol capire come mai, pur nell'utero della Vergine, il Verbo di Dio, per mezzo del quale tutto è stato fatto, non lasciò gli angeli, non lasciò il Padre. E come poté essere contenuto in quell'utero? Ma esservi lo poté; esservi contenuto non lo poté. Ma come, dirai, lui così grande poté essere in un luogo così piccolo? Sì, un utero accolse colui che il mondo intero non può contenere. E non si rimpiccolì, per poter essere nell'utero. Era nell'utero, ed era così grande. Quant'era grande? Di' quant'era grande, di' cos'era.2. 3.

Analogia tra il verbo degli uomini e il Verbo di Dio immanente in Dio.

Di' cos'era. E il Verbo era Dio (10). Anch'io, vedi, io che parlo con te so questa cosa; però neppure io posso comprenderla. Ma il pensarla ci fa estendere, l'estenderci ci dilata, il dilatarci ci rende più capaci. E anche resi più capaci, mai potremo comprendere tutto. Ecco io parlo con voi servendomi del mio verbo, della mia parola. Quel che io dico, quel che sto per dire, voi lo sentirete, voi lo comprenderete come mia parola, come parola umana. Che se non riuscite a capire neanche questa, considerate quanto vi è più difficile comprendere quel Verbo. Di certo ci stupisce come Cristo abbia preso la carne, come sia nato dalla Vergine senza allontanarsi dal Padre. Ecco, io che sto parlando con voi, prima di venire da voi ho pensato in anticipo quel che vi avrei detto. Quando pensavo a quel che vi avrei detto, già nel mio cuore c'era la parola. E io non l'avrei potuta dire a voi, se prima non l'avessi pensata. Tu che mi stai davanti sei un latino, e la parola che io rivolgo a te dev'essere latina. Se fossi greco, io ti dovrei parlare in greco e rivolgere a te parole greche. Ma quella parola che è nel mio cuore non è né latina né greca, quella che è nel mio cuore viene assolutamente prima di tutte queste lingue. Io poi cerco per essa un suono, cerco una specie di veicolo, cerco un modo di farla arrivare fino a te, per quanto essa non si allontani da me. Così voi avete sentito questa parola che è nel mio cuore, ma ora è anche nel vostro. È nel mio ed è nel vostro; voi avete cominciato ad averla e intanto io non l'ho perduta. Ecco, come la mia parola ha preso un suono per poter essere sentita, così il Verbo di Dio ha preso la carne per poter essere veduto. Io ve l'ho spiegato come ho potuto. Ma che cosa vi ho spiegato? Perché chi sono io che ho spiegato? Sono uomo e vi ho voluto parlare di cose di Dio. Egli è tale e tanto grande che con parole non lo possiamo esprimere, e tuttavia di lui non dobbiamo tacere.3.

Esortazione alla sobrietà; non riempirsi di vino, ma di Spirito Santo.

Ti ringrazio, Signore; tu sai quel che dico e quel che avrei voluto dire; tuttavia con le briciole della tua mensa ho pasciuto i miei conservi. Pascili anche tu e nutri nell'intimo costoro che hai rigenerato. Ecco, che cos'era questa moltitudine? Tenebre, ma ora luce nel Signore. È a questi infatti che l'Apostolo dice: Un tempo eravate tenebra, ma ora siete luce nel Signore (11). O voi che siete stati battezzati, un tempo eravate tenebra, ma ora siete luce nel Signore. Se siete luce, siete anche giorno, perché la luce Dio la chiamò giorno (12). Eravate tenebre, ma egli vi ha resi luce, vi ha resi giorno; e allora è di voi che abbiamo cantato: Questo è il giorno che ha fatto il Signore; rallegriamoci ed esultiamo in esso (13). Tenetevi lontani dalle tenebre. L'ubriachezza fa parte delle tenebre. Non fate di uscire [di qui] sobrii e poi tornare ubriachi; nel pomeriggio vi rivedremo. Lo Spirito Santo ha cominciato ad abitare [in voi], non se ne vada; non vogliate scacciarlo dai vostri cuori. Ospite buono, egli vi ha trovati vuoti e vi riempie; vi ha trovati affamati e vi pasce; vi ha trovati assetati e vi inebria. Sia lui ad inebriarvi; dice infatti l'Apostolo: Non vi inebriate di vino, il quale porta ad ogni sfrenatezza. E come per insegnarci di che cosa ci dobbiamo inebriare, soggiunge: Ma siate ricolmi di Spirito Santo, cantando insieme tra di voi inni, salmi e cantici spirituali, cantando nel vostro cuore al Signore (14). Chi è lieto nel Signore e canta con gran giubilo le lodi del Signore non somiglia forse a un ubriaco? Vi voglio far capire questa ubriachezza. Perché in te, o Dio, è la sorgente della vita e li disseti al torrente delle tue delizie. Ma in che modo? Perché in te, o Dio, è la sorgente della vita, e alla tua luce vedremo la luce (15). Lo Spirito di Dio è bevanda, è luce. Se nel buio tu trovassi una fontana accenderesti la lampada per poterci arrivare. Non accendere la lampada presso la sorgente della luce; è questa che ti fa luce e presso di sé ti conduce. Quando tu vieni per bere, accostati e sarai illuminato. Accostatevi a lui e sarete illuminati (16). Non vi tirate indietro col rischio di rientrare nelle tenebre. Signore Iddio, chiama e fa' che ci si accosti a te; rafforza perché non ci si discosti. Trasforma questi tuoi nuovi figli da pargoli in vecchi, non da vecchi in morti. In questa sapienza infatti è giusto diventar vecchi, non è giusto diventar morti.4. 4.

1 - Gv 8, 57-58.

- Gv 1, 1.2

- Gn 1, 1.3

- Gv 1, 1.4

- Gv 1, 3.5

- Gv 1, 3.6

- Lc 1, 34-35.7

- Mt 1, 18.8

- Prv 9, 1.9

- Gv 1, 1.10

- Ef 5, 8.11

- Gn 1, 5.12

- Sal 117, 24.13

- Ef 5, 18-19.14

- Sal 35, 9-10.15

- Sal 33, 6.16

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