IL MIRACOLO DELLA VITA

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Caterina63
00venerdì 5 febbraio 2016 17:13

  La notizia è dell'anno scorso, ma.... è sempre valida   
donna incinta, si rompono le acque..... i medici suggeriscono l'aborto perchè per loro, quella creatura a rischio... è una NON VITA.....
ma il padre e la madre si oppongono.... E VANNO DA ALTRI MEDICI....
Jett è Nato così di 25 Settimane (circa sei mesi) Pesando solo 700 grammi
MA HA VINTO LA SUA BATTAGLIA
L'ESTATE SCORSA HA COMPIUTO UN ANNO ED è UN BAMBINO SANISSIMO E NORMALE COME LE FOTO DIMOSTRANO   

25 settimane di gestazione





Quando il miracolo della vita rischia di essere spezzato e portato via da un marasma di freddezza e superficialità è la cosa peggiore che possa succedere.

La libertà di scelta, in quanto tale, deve essere determinata da una correttezza e completezza di informazioni che non deve lasciare vuoti né per intransigenza né per un ancora più incomprensibile fastidio. La vita deve avere la priorità su tutto.

La storia che vi stiamo per raccontare sconvolge dentro chi sa cosa significhi essere madre o chi lo desideri diventare.

Se solo per un istante ci fermassimo a pensare che un solo piccolo frammento della nostra vita, per un fatale accadimento, avrebbe potuto significare o potrebbe significare, non stringere nostro figlio tra le nostre braccia, io credo che si potrebbe anche arrivare a perder la ragione.

Non poter sentire il suo dolce fiato sul nostro, il suo profumo avvolgere il nostro…

Bastava che la mamma di Jett Morris non si fermasse per un attimo a riflettere su tutto ciò, che non desse ascolto al suo istinto di madre e oggi quel dolce visino non ci sarebbe, le sue manine non stringerebbero quelle della mamma, speranzose e riconoscenti per tanto amore.

Jett è nato piccolissimo, più piccolo di un pacco di zucchero e più piccolo della mano di suo padre, frutto della caparbietà e della forza dei suoi genitori.

bimbo nasce a 25 settimane

Quando la mamma Mhairi ha rotto le acque prematuramente a sole 20 settimane, i dottori si sono subito pronunciati per l’aborto, l’unica via logica e possibile per concludere quella che definivano come una non-vita.

Lei e suo marito Paul però non si sono arresi, hanno cercato altre vie, altri consigli, altre possibilità e hanno sfidato il destino. 

Mhairi sentiva nel suo cuore che Jett aveva bisogno di una possibilità, che lei lo poteva ancora proteggere e donargli la possibilità di sopravvivere, lui se lo meritava, loro se lo meritavano!

Ciò che è successo è assolutamente incredibile e speciale.

Jett è sopravvissuto altre 5 settimane nella pancia della mamma. Dopo la sua nascita ha avuto problemi respiratori immaginabili e l’ittero, oltre che problemi cardiaci, pesava meno di 700 grammi.

bimbo  nasce a 25 settimane

Eppure Jett ce l’ha fatto ed è andato a casa quasi 3 settimane prima della sua originaria data di nascita presunta e sta bene!

Mhairi ricorda ancora quando le era stata data la sentenza orribile e i medici freddamente chiamavano il suo bambino semplicemente “feto” non compatibile con la vita, una sorta di prodotto di scarto di cui bisognava liberarsi prima possibile, non riuscivano neppure a concepirlo o a parlarne come se fosse un bambino vero.

Jett nasce dopo 25 settimane di gestazione

Lo staff dell’ospedale premeva per porre termine alla gravidanza che non poteva concludesi con nulla di buono e cerca di farli decidere in 5 minuti.

“Nessuno del reparto è venuto a parlarmi delle opzioni possibili, mi hanno solo fatto l’ecografia, mi hanno detto che il “feto” era compatibile con l’epoca gestazionale, che in realtà andava tutto bene ma non poteva sopravvivere, l’aborto era l’unica opzione ragionevole, non c’era nient’altro da fare secondo loro.

neonato di 25 settimane con la mamma

“Quando ho anche saputo che era un maschio, cioè ho concretizzato ancora di più l’idea del mio bambino, era ancora più difficile scegliere.”

“Quando il dottore è tornato nello studio e ha sentito che avevamo deciso di proseguire la gravidanza, ha alzato gli occhi al cielo, guardato l’orologio come se gli facessimo perdere tempo prezioso e allora ho deciso con Paul che saremmo andati da qualche altra parte…

“Capisco che a volte i medici debbano essere duri, determinati, che debbano metterti di fronte anche al peggiore scenario possibile e che spesso vi sono pareri discordanti ma allora, nessuno ha voluto dare una possibilità a Jett.”

“Sono preoccupata per altre mamme magari più insicure o situazioni differenti dove si scelga un aborto quando invece il proprio bambino potrebbe sopravvivere senza problemi.”

nasce a 25 settimane

Normalmente la rottura delle acque comporta l’inizio del travaglio entro 24 ore anche se c’è un 6% delle donne che non segue questa prassi neppure nelle successive 96. Questo però, anche nel caso di Jett non poteva considerarsi una “fortuna” perché  comporta anche rischi di altro genere, tra cui gravi infezioni.

Successivamente fu anche diagnosticata una placenta previa cioè una situazione in cui la placenta si inserisce nella parte bassa dell’utero, andando a coprire in parte o interamente l’orifizio uterino.

Alcuni giorni dopo Mhairi ha iniziato ad avere perdite di sangue. Con suo marito si sono recati ad un ospedale molto più lontano, attrezzato per una nascita così prematura.

Molti medici li avevano avvistati che probabilmente Jett sarebbe nato con dei deficit importanti a livello cerebrale o sarebbe morto in poche ore per i problemi respiratori.

miracolo neonato nasce 25 settimane

Invece, a dispetto di tutti, e anche di alcuni effettivi problemi alla nascita, Jett ha compiuto già un anno e sta benissimo. Alla nascita la sua forza e la sua voglia di vivere lo hanno anche fatto leggermente piangere!

Fonte: Dailymail




  qui altra storia che ha del misacoloso: una bambina creduta morta, torna alla vita....


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Neonata da Record: un Parto Eccezionale, è la Prima Nascita Così in Europa

460 grammi e 23 settimane di gestazione ma questa bambina vince la sua battaglia e ce la fa!

michela bebè da record

La bambina, bellissima e dalla grande dolcezza, immortalata nella fotografia che apre questo scritto è nata prematura, è stata partorita pretermine dopo appena 23 settimane di gravidanza.

Senza paura di sbagliare si può definire questa piccolina come una baby Wonder Woman: si chiamaMichela, oggi ha 5 mesi e mezzo ed è stata, all’atto della sua nascita, la neonata più piccola mai nata viva e sopravvissuta in Europa.

Michela è venuta al mondo il 31 dicembre dopo sole 23 settimane di gestazione, alla nascita il suo peso era di appena 460 grammi, scesi a soli 4 etti dopo il calo fisiologico.

Ma al Policlinico Sant’Anna di Como è stato compiuto un miracolo della medicina e dell’amore e questa bimba oggi lo testimonia con la sua bellezza.

Quando è nata, la piccola Michela, riusciva a stare nel palmo di una mano, era unaprematura da record e la sua sopravvivenza rimaneva legata solo alle positive reazioni del corpo alle cure mediche, durate in tutto 101 giorni.

110 giorni di ricovero per cure mediche intense e delicate

110 giorni, questo è stato il tempo necessario per dichiarare la piccola salva e pronta ad una vita normale fuori dalle mura dell’ospedale. 

<<Quando i medici mi hanno detto che Michela era fuori pericolo e poteva venire a casa è stato il giorno più bello della mia vita>>, ha dichiarato Mamma Rosetta.

Rosetta, 39 anni e Domenico 49 sono i genitori coraggiosi di questa bambina da record.  

Come mai Michela è nata con tanto anticipo?

A mamma Rosetta, alla ventitreesima settimana di gestazione, fu diagnosticata una pericolosa infezione che rese necessario un ricovero: i medici pronunciarono una diagnosi infausta, l’infezione rischiava di pregiudicare la vita della mamma e anche quella della piccola che portava in grembo. 

I dottori si videro costretti a far nascere Michela, sapevano bene di correre grossi rischi ma l’alternativa per la mamma e per la piccola poteva essere irreparabile e tremenda. Così alle 12:0 dell’ultimo giorno dell’anno, il 31 dicembre, grazie a un parto operatorio, è nata Michela.

Il parto è avvenuto con ben 4 mesi di anticipo rispetto al normale decorso gestazione. Solo nel lontano Giappone risultano registrati e certificati 2 casi simili a quello di Michela.

I medici, specializzati in nascite premature, hanno spiegato come è stata tenuta in vita Michela:

al momento del parso le funzioni vitali della bambina non potevano essere autonome non essendo compiuto il suo sviluppo fisico, perciò la tenevano in vita le macchine ovvero le apparecchiature che ne permettevano sai la respirazione che l’alimentazione.

La bambina è stata da subito nutrita con il latte, il nutrimento garantito dal latte ha permesso appunto la graduale crescita della bimba avvenuta pian piano e giorno dopo giorno.

Questa bambina è una icona di speranza, il suo volto e la sua bellezza debbono imprimersi negli occhi di tutte quella mamme che stanno lottando con un destino difficile ovvero quello del parto prematuro e della nascita pretermine. 

Il mondo di Michela per 101 è stato tutto chiuso in un’incubatrice ma lei dimostra che il desiderio di vivere, la speranza e la medicina insieme possono fare miracoli.

Lo scorso 11 aprile mamma e papà hanno potuto portare a casa la loro bambina, quando Michela è stata dimessa, finalmente dichiarata completamente fuori pericolo, la piccola aveva superato i 2 chili e 500 grammi di peso, oggi pesa 4 chili e 250 grammi.

Fonte foto: Settimanale Nuovo, Cairo Editore n° 25 del 26 giugno 2014

   



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