IN CHE SENSO LA CHIESA E' MADRE

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(Teofilo)
00sabato 17 ottobre 2009 22:06
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Consiglia  Messaggio 1 di 10 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Teofilo  (Messaggio originale)Inviato: 27/09/2002 22.48
 
Carissimi,in altro gruppo sono state riferite e controbattute, le seguenti parole di Caterina:La Chiesa ci ha generato....ed ha generato anche voi....soltanto che voi la volete ripudiare......è qui la sfida che fate all'Opera di Dio.....Dio ha forse ripudiato la Chiesa e le ha promesso una guida costante?In sostanza, si obiettava a quanto detto da Caterina, che la Chiesa non genera nessuno, in quanto è Dio che genera.Ora, posto sempre il punto fermo che senza di Lui non siamo proprio nulla e non possiamo fare assolutamente nulla, tuttavia dobbiamo sempre ricordare con l’Apostolo che per grazia di Dio, siamo quello che siamo. E perciò se è vero che è lo Spirito Santo a generare i suoi figli, Egli si compiace di farlo attraverso la Chiesa, Sposa mistica di Cristo.Vediamo innanzitutto come si esprime l’Apostolo Paolo:1Cor.4,14 Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. 15Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri, perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il vangelo.Filemone 1,10 ti prego dunque per il mio figlio, che ho generato in catene, 11Onesimo, quello che un giorno ti fu inutile, ma ora è utile a te e a me. 12Te l'ho rimandato, lui, il mio cuore.Quindi l’autore della obiezione mossa a Caterina, dovrebbe riflettere e chiedersi: come mai Paolo si arroga il diritto di dire che egli ha generato qualcuno, se l’evangelista Giovanni dice espressamente che i credenti "sono generati da Dio", e quindi da nessun altro? S.Paolo si sarà sbagliato? Oppure vi è una contraddizione nella Scrittura?In realtà né Paolo si è sbagliato, né la Scrittura si contraddice. Mentre invece chi interpreta la Scrittura, a volte, fermandosi su un solo particolare, non sempre vede o si accorge di altre affermazioni scritturali che gli potrebbero far capire quanto la Chiesa insegna in modo palese per tutti. E questa è una sfiducia nei confronti di una madre che è anche maestra nella fede. Ma cerchiamo ancora nella Scrittura. Troviamo in Apoc.12, 17 Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù.Il termine "donna" può riferirsi sia a Maria, che alla Chiesa in generale. Il testo di Apocalisse attribuisce alla Chiesa una discendenza, vale a dire una figliolanza. Perciò questa "donna" è la madre di questi figli.Dice ancora Paolo in
Gal.4,26 Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre. 27Sta scritto infatti:
Rallègrati, sterile, che non partorisci,
grida nell'allegria tu che non conosci i dolori del parto,
perché molti sono i figli dell'abbandonata,
più di quelli della donna che ha marito
.28Ora voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco. 29E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora. 30Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera. 31Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma di una donna libera.La donna libera, citata da S.Paolo è appunto la Chiesa. Perciò coloro che sostengono che la Chiesa non è madre di nessuno non hanno riflettuto abbastanza su questi testi espliciti della Scrittura.Per cui il modo corretto di porsi quando si incontrano delle frasi nella Scrittura che sembra siano in contraddizione con quanto insegna la Chiesa, è quello di continuare a cercare nella Scrittura stessa, fino a trovare i testi che che confermano quello che la Chiesa insegna. Quanto sopra non ha lo scopo di suscitare una sterile polemica ma semplicemente un utile confronto su un tema senz’altro interessante.
 
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Consiglia  Messaggio 2 di 10 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 27/09/2002 22.52
 
reinserisco il messaggio di Caterina avendo riaperto il forum con il titolo corretto. 
Da: caterinaInviato: 27/09/2002 10.41
 
Amici...proverò, se pur miseramente, a tracciarvi l'identikit...^_^ della Chiesa..dal momento che ci è stato chiesto di Lei....di dare dei riferimenti biblici.... Intanto con l'ausilio del Catechismo, inserisco le parole di apertura..perchè sono un sunto della differenza di quando diciamo "la Chiesa ha fatto...ecc.." e di quando diciamo "nella Chiesa hanno fatto..ecc... 750 Credere che la Chiesa è « Santa » e « Cattolica » e che è « Una » e « Apostolica » (come aggiunge il Simbolo niceno-costantinopolitano) è inseparabile dalla fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Nel Simbolo degli Apostoli professiamo di credere la santa Chiesa Credo [...] Ecclesiam »), e non nella Chiesa, per non confondere Dio con le sue opere e per attribuire chiaramente alla bontà di Dio tutti i doni che egli ha riversato nella sua Chiesa..... LA CHIESA NEL DISEGNO DI DIO751 La parola « Chiesa » [« ekklèsia, », dal greco «ek-kalein », chiamare fuori] significa « convocazione ». Designa assemblee del popolo (At 19,39), generalmente di carattere religioso. È il termine frequentemente usato nell'Antico Testamento greco per indicare l'assemblea del popolo eletto riunita davanti a Dio, soprattutto l'assemblea del Sinai, dove Israele ricevette la Legge e fu costituito da Dio come suo popolo santo.(Cf Es 19. ) Definendosi « Chiesa », la prima comunità di coloro che credevano in Cristo si riconosce erede di quell'assemblea. In essa, Dio « convoca » il suo popolo da tutti i confini della terra. Il termine "Kyriakè", da cui sono derivati Church, Kirche, significa « colei che appartiene al Signore ».752 Nel linguaggio cristiano, il termine « Chiesa » designa l'assemblea liturgica (Cf 1 Cor 11,18; 14,19.28.34-35.), ma anche la comunità locale (Cf 1 Cor 1,2; 16,1. )o tutta la comunità universale dei credenti(Cf 1 Cor 15,9; Gal 1,13; Fil 3,6. ). Di fatto questi tre significati sono inseparabili. La « Chiesa » è il popolo che Dio raduna nel mondo intero. Essa esiste nelle comunità locali e si realizza come assemblea liturgica, soprattutto eucaristica. Essa vive della Parola e del Corpo di Cristo, divenendo così essa stessa corpo di Cristo.758 Per scrutare il mistero della Chiesa, è bene considerare innanzi tutto la sua origine nel disegno della Santissima Trinità e la sua progressiva realizzazione nella storia. (Infatti, rifletteteci: chi operò per definire DOTTRINA la Santa Trinità? Se si  riconosce tale Dottrina, bisognerà per onestà anche riconoscersi in Colei che ve l'ha data....)« Il mondo fu creato in vista della Chiesa », dicevano i cristiani dei primi tempi (Erma, Pastor, 8, 1 (Visio 2, 4, 1): SC 53, 96; cf Aristide, Apologia, 16, 7: BP 11, 125; San Giustino, Apologia, 2, 7: CA 1, 216-218 (PG 6, 456). ). Dio ha creato il mondo in vista della comunione alla sua vita divina, comunione che si realizza mediante la « convocazione » degli uomini in Cristo, e questa « convocazione » è la Chiesa. La Chiesa è il fine di tutte le cose (Sant'Epifanio, Panarion, 1, 1, 5, Haereses, 2, 4: GCS 25, 174 (PG 41, 181). ) e le stesse vicissitudini dolorose, come la caduta degli angeli e il peccato dell'uomo, furono permesse da Dio solo in quanto occasione e mezzo per dispiegare tutta la potenza del suo braccio, tutta l'immensità d'amore che voleva donare al mondo:« Come la volontà di Dio è un atto, e questo atto si chiama mondo, così la sua intenzione è la salvezza dell'uomo, ed essa si chiama Chiesa ».(Clemente d'Alessandria, Paedagogus, 1, 6, 27, 2: GCS 12, 106 (PG 8, 281). ).......« Più spesso ancora la Chiesa è detta l'edificio di Dio (1 Cor 3,9 ). Il Signore stesso si è paragonato alla pietra che i costruttori hanno rigettata, ma che è divenuta la pietra angolare (Mt 21,42 par.; At 4,11; 1 Pt 2,7; Sal 118,22). Sopra quel fondamento la Chiesa è stata costruita dagli Apostoli (1 Cor 3,11. ) e da esso riceve stabilità e coesione. Questa costruzione viene chiamata in varie maniere: casa di Dio(1 Tm 3,15 ), nella quale abita la sua famiglia, la dimora di Dio nello Spirito (Ef 2,19-22. ), la dimora di Dio con gli uomini (Ap 21,3. ), e soprattutto tempio santo, rappresentato da santuari di pietra, che è lodato dai santi Padri e che la liturgia giustamente paragona alla Città santa, la nuova Gerusalemme. In essa, infatti, quali pietre viventi, veniamo a formare su questa terra un tempio spirituale(1 Pt 2,5. ). E questa Città santa Giovanni la contempla mentre nel finale rinnovamento del mondo essa scende dal cielo, da presso Dio, "preparata come una sposa che si è ornata per il suo sposo" (Ap 21,1-2) ».757 « La Chiesa, che è chiamata "Gerusalemme che è in alto" e "Madre nostra" (Gal 4,26); (Cf Ap 12,17. ) viene pure descritta come l'immacolata Sposa dell'Agnello immacolato, (Ap 19,7; 21,2.9; 22,17. ) Sposa che Cristo "ha amato [...] e per la quale ha dato se stesso, al fine di renderla santa" (Ef 5,25-26), che si è associata con patto indissolubile e che incessantemente "nutre e [...] cura" (Ef 5,29) ».

Mi pare che per oggi basta come meditazione...credo di aver esaudito (almeno in parte o in poco..) che chiedeva:DI DARE UNA DEFINIZIONE BIBLICA della Chiesa.....CLICCA QUI......per il collegamento al Catechismo della Chiesa Cattolica in rete....^_^S.L.G.C.
 
 
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Consiglia  Messaggio 3 di 10 nella discussione 
Da: Soprannome MSNChisolm3Inviato: 28/09/2002 11.34
 
Ciao Teofilo e ciao a tutti."In che senso la Chiesa è madre?" E per quale motivo, l'immagine più bella che esista in natura, quella della maternità, non può essere applicata alla Chiesa? E' noto come la teologia cattolica usi, da secoli, l'analogia per esprimere un piccolo riverbero della realtà divina, altrimenti inconoscibile. Certo, le Scritture dicono tutto quel che c'è da sapere, ma quel sapere va coltivato alla luce del dono dell'intelletto.Ecco: noi cattolici siamo presuntuosi perché cerchiamo di capire quello che la Parola esprime e questo è quello che un certo tipo di chiese cristiane ci imputa. In realtà, saremmo presuntuosi se applicassimo alla Scrittura la sola interpretazione umana, e peggio, se facessimo attorno alla lettera della Scrittura stessa un recinto di filo spinato, un piccolo campo di concentramento della Parola di Dio.Grazie al cielo, a toglierci dall'impaccio della presunzione o da quello della sola Scriptura interviene lo Spirito Santo che aiuta a superare l'impasse dei limiti propriamente umani, ma non per questo potenzialmente inidonei a recepire e comprendere. Insomma, nel momento in cui. davanti al testo sacro il cattolico (parlo per noi così non si offende nessuno) chiede allo Spirito il lume della comprensione, si passa dal momento dell'ascolto umile e inginocchiato (auditus fidei) a quello (se Dio vuole) della comprensione del cuore della Scrittura (momento dell'intellectus fidei).Da quel momento, scatta la disposizione, ovvero il mettere in pratica quel che il cuore riceve. Lo si può fare nei dinamismi della vita attiva, coniugale, ordinaria, o nei silenti attimi della vita contemplativa nella quale ogni cosa viene "custodita nel cuore".In entrambe le situazioni, (in ognuna si cresce...) come si fa a non ricordarsi della propria Madre? L'analogia, ancora una volta ci corre in aiuto.Al fonte battesimale, arriviamo dopo nove mesi passati a nuotare nel liquido amniotico, nel dolce e tiepido ondeggiare nel luogo più bello e più caro del mondo.Anche Gesù si sarà succhiato il pollice nel seno mariano, e non per questo è stato ed è meno Dio...Il giorno del battesimo, la mamma ci porge al fonte battesimale, freschi ancora della memoria di quel luogo nel quale siamo giunti a maturazione e... splash...Entriamo nell'acqua della vita dove un'altra madre ci accoglie, in un altro liquido amniotico che ci custodirà, scalderà, nutrirà se lo vorremo.E questa seconda madre, se la vorremo, è la Chiesa. Dico se la vorremo perchè la Chiesa è madre paziente e discreta, paradossalmente abortita da molti dei suoi figli verso i quali, di contro, all'aborto non ha mai pensato.Per cui, non vedo pericolo di dannazione eterna (aut aut, visto che per molti la soluzione purgativa è una nostra invenzione...) nell'immaginare la Chiesa con un bel pancione, frutto della sua continua gravidanza, intenta contemporaneamente ad allattare, giocare, istruire gli altri suoi figli.Non vedo pericolo d'eresia né di scisma nell'accostare alla Chiesa la maternità mariana, cui si ispira e da cui è protetta, nè vedo, onestamente, possibilità di finire criticato per aver fatto uso dell'analogia fidei in maniera impropria.Tantomeno temo di finire in quei siti, attualmente circolanti, più simili a Striscia la notizia che non a luogo nel quale, fratelli provenienti dall'unico Cristo, abbiano a confondere gli esiti del tempo e della storia con l'assenza di carità, che non ho visto mai mancare alla mia madre terrena, a quella celeste, a quella che mi ha insegnato a nuotare nell'acqua della vita.Detto questo, auguro a tutti una felice domenica ed un buon pranzo. PadreChisolm 
 
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Consiglia  Messaggio 4 di 10 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 28/09/2002 17.11
 
Caro Chisolm,sono rimasto veramente sorpreso dalla tue parole.Quello che mi ha fatto pensare maggiormente è l'accostamento del passaggio dal liquido amniotico della madre naturlae alle acque battesimali della madre Chiesa.Non mi era capitato mai nè di sentirlo e neppure di pensarlo. Ma ti assicuro che è un accostamento che mi ha molto colpito. Ti ringrazio di questa riflessione che ci hai offerto e ci conferma nell'idea che la CHiesa è nostra madre. E la Scrittura lo afferma in diversi modi, sia direttamente che indirettamente, per chi lo voglia accettare.E anche chi si ferma al "Sola Scrittura" non può fare a meno di tener conto dei versetti citati. Mi piacerbbe approfondire la conoscenza con te attraverso la partecipazione ai nostri forum, quando potrai, ovviamente, in piena libertà. Con affetto nel SIgnore. 
 
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Consiglia  Messaggio 5 di 10 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 29/09/2002 0.45
 
Caro p.Chisolm.....^_^ so che ringraziandoti per la tua esposizione sarò di parte...e come non esserlo? Vedi....la mia esperienza nella Chiesa è identica ai paragoni che hai fatto.....poichè Dio che è sempre infinitamente misericordioso e che se chiude una porta è per spalancare un portone...a me aveva precluso alcune porte.....sin dalla mia nascita....Ma soltanto dopo i 25 anni...ho capito che mi aveva spalancato un portone....quello della Chiesa, ma che fino ad allora le tante circostanze della vita mi avevano impedito di oltrepassare.....E' vero che oggi come oggi è sempre più difficile che un figlio sia in grado di dare la vita per la propria madre.....ma Gesù l'ha data.....ed anche se molte mamme oggi sembrano impazzite.....la Chiesa pur attraversando periodi più o meno floridi, non ha mai disdegnato di sacrificarsi per TUTTI i suoi Figli....Per questo quando parlo di Chiesa ai miei figli, porto sempre a paragone le situazioni della vita che viviamo.....Tutta la Bibbia è impregnata in questo atto d'AMORE fra Dio e la Chiesa, Gesù e la Sua Sposa....noi e la Chiesa..... "Dio ha tanto amato gli uomini da mandare il Suo Figlio Unigenito"...e questo Figlio predispone tutto affinchè l'uomo non resti più solo....diventiamo Figli di Dio....diventiamo Tempio di Dio.....Gesù si fa fondamenta dove l'uomo possa abitare e trovare riparo in questa "valle di lacrime".....Quale figlio non corre dalla propria Madre quando cadendo si sbuccia un ginocchio....o quando intimorito non sa come risolvere una nota presa a scuola? A Maggio mio figlio (terza elementare) era un periodo che mi portava sempre note........ed è ovvio che non mi dimostravo contenta..anche perchè ha un profitto da ottimo.....essendo il mese di Maggio il pomeriggio siamo soliti dire le "dieci Ave Maria" davanti ad una piccola statua della Madonna di Pompei......il furbetto che fa? non mi dice nulla...finito il Rosario lo vedo trafugare di nascosto li attorno e faccio finta di niente......poi vado a vedere e c'era un biglietto: "Mamma, ti voglio un mondo di bene!".....Naturalmente ho capito subito l'inghippo.....ma come potevo arrabbiarmi?...... Ed ecco che penso al Sacramento della Confessione....la Madre che apre le braccia e che ci accoglie.....ci perdona,,,ci aspetta.....e come "premio" ci dona l'Eucarestia...il Cibo che non perisce...... Ecco....rimarco le tue parole: "mettere in pratica quello che il cuore riceve...."....o cielo!! se soltanto fossimo in grado di lasciarci andare all'AMORE......comprendereste, amici mie, ciò che voleva dire S.Teresina quando disse: "Nel cuore della Chiesa MIA MADRE....io sarò l'Amore..."! S.L.G.C.
(Teofilo)
00sabato 17 ottobre 2009 22:07
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Consiglia  Messaggio 6 di 10 nella discussione 
Da: Crociato2Inviato: 29/09/2002 11.42
 
Buona domenica a te Padre Chilson e a tutti, finalmente leggo a chiare lettere una testimonianza di fede e di fiducia di cui noi laici abbiamo bisogno da parte di chi ha ricevuto da Dio una chiamata speciale nel Sacerdozio. Se mi sono convertito (e avevo 30 anni) è stato per questo amore della Chiesa in qualità di Madre che a braccia aperte accoglie chiunque chiede un rifugio. Lo vedo in mio figlio, sai Padre Chilson, egli non può sorridere a causa di una malformazione genetica facciale, ma la madre, mia moglie, sa quando egli è felice, lo percepisce e sa quando sta male. All'inizio ero anche geloso di queste sue premonuzioni ma poi ho compreso, ho capito, come può una Madre non essere attenta a questi particolari? Non possiamo fingere che sia sufficiente il concetto di Sola Scriptura, se tutta la Bibbia è intessuta in questo rapporto di Amore, lo stesso ci viene chiesto a noi, leggerla con il cuore e dal cuore far vibrare ogni Salmo, far vibrare le parole del Cantico dei Cantici. La Chiesa è una Madre paziente ed è vero, è oggetto di ogni sorta di cattiveria, io fra quelli che la perseguitava. Nel momento in cui ho cominciato a piangere, solo allora ho scoperto l'immensità di questa maternità. Buono l'accostamento di siti ad una sorta di < Striscia la notizia >;-))dicono che le Bufale siano sempre buone e migliori da mangiare, soltanto che a Roma per -bufala- s'intende una notizia sparata a zero, senza prove e adita a seminar menzogna! Buona domenica a tutti, Luca
 
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Consiglia  Messaggio 7 di 10 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/09/2002 12.56
 
Martedì - 1 Ottobre 2002

SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO, VERGINE E DOTTORE DELLA CHIESA

ANTIFONA D'INGRESSO
Cfr. Dt 32,10-12

Il Signore la protesse e ne ebbe cura, la tenne cara come la pupilla dei suoi occhi; come un'aquila la prese e la portò sulle sue ali: solo il Signore fu la sua guida.

PREGHIAMO INSIEME

O Dio, nostro Padre, che apri le porte del tuo regno agli umili e ai piccoli, fa' che seguiamo con serena fiducia la via tracciata da santa Teresa di Gesù Bambino, perché anche a noi si riveli la gloria del tuo volto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
INNO

La carità divina
congiunge santa Teresa di Gesù Bambino
all'eterno convito
nel regno dei beati.

La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell'amore di Dio.

O sorella dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via della pace.

Tu guidaci alla vetta
della santa montagna,
dove i miti possiedono
il regno del Signore.

Sia lode al Padre e al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
PRIMA LETTURA

Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo 7,25-40
La verginità cristiana

Fratelli, quanto alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. Penso dunque che sia bene per l'uomo, a causa della presente necessità, di rimanere così. Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla. Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella carne, e io vorrei risparmiarvele.
Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo! Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni.
Se però qualcuno ritiene di non regolarsi convenientemente nei riguardi della sua vergine, qualora essa sia oltre il fiore dell'età, e conviene che accada così, faccia ciò che vuole: non pecca. Si sposino pure! Chi invece è fermamente deciso in cuor suo, non avendo nessuna necessità, ma è arbitro della propria volontà, ed ha deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene. In conclusione, colui che sposa la sua vergine fa bene e chi non la sposa fa meglio.
La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore. Ma se rimane così, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch'io lo Spirito di Dio.
 SECONDA LETTURA

Dall'"Autobiografia" di santa Teresa di Gesù Bambino, vergine
(Manuscrits autobiographiques, Lisieux 1957,227-229)
Nel cuore della Chiesa io sarò l'amore

Siccome le mie immense aspirazioni erano per me un martirio, mi rivolsi alle lettere di san Paolo, per trovarvi finalmente una risposta. Gli occhi mi caddero per caso sui capitoli 12 e 13 della prima lettera ai Corinzi, e lessi nel primo che tutti non possono essere al tempo stesso apostoli, profeti e dottori e che la Chiesa si compone di varie membra e che l'occhio non può essere contemporaneamente la mano. Una risposta certo chiara, ma non tale da appagare i miei desideri e di darmi la pace.
Continuai nella lettura e non mi perdetti d'animo. Trovai così una frase che mi diede sollievo: "Aspirate ai carismi più grandi. E io vi mostrerò una via migliore di tutte" (1Cor 12,31). L'Apostolo infatti dichiara che anche i carismi migliori sono un nulla senza la carità, e che questa medesima carità è la via più perfetta che conduce con sicurezza a Dio. Avevo trovato finalmente la pace.
Considerando il corpo mistico della Chiesa, non mi ritrovavo in nessuna delle membra che san Paolo aveva descritto, o meglio, volevo vedermi in tutte. La carità mi offrì il cardine della mia vocazione. Compresi che la Chiesa ha un corpo composto di varie membra, ma che in questo corpo non può mancare il membro necessario e più nobile. Compresi che la Chiesa ha un cuore, un cuore bruciato dall'amore. Capii che solo l'amore spinge all'azione le membra della Chiesa e che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il Vangelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue. Compresi e conobbi che l'amore abbraccia in sé tutte le vocazioni, che l'amore è tutto, che si estende a tutti i tempi e a tutti i luoghi, in una parola, che, l'amore è eterno.
Allora con somma gioia ed estasi dell'animo gridai: O Gesù, mio amore, ho trovato finalmente la mia vocazione. La mia vocazione è l'amore. Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto me lo hai dato tu, o mio Dio.
Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l'amore ed in tal modo sarò tutto e il mio desiderio si tradurrà in realtà.
SALMO 36,30-40 (III)

La bocca del giusto proclama la sapienza, *
e la sua lingua esprime la giustizia;
la legge del suo Dio è nel suo cuore, *
i suoi passi non vacilleranno.

L'empio spia il giusto *
e cerca di farlo morire.
Il Signore non lo abbandona alla sua mano, *
nel giudizio non lo lascia condannare.

Spera nel Signore e segui la sua via: †
ti esalterà e tu possederai la terra *
e vedrai lo sterminio degli empi.

Ho visto l'empio trionfante *
ergersi come cedro rigoglioso;
sono passato e più non c'era, *
l'ho cercato e più non si è trovato.

Osserva il giusto e vedi l'uomo retto, *
l'uomo di pace avrà una discendenza.
Ma tutti i peccatori saranno distrutti, *
la discendenza degli empi sarà sterminata.

La salvezza dei giusti viene dal Signore, *
nel tempo dell'angoscia è loro difesa;

il Signore viene in loro aiuto e li scampa, †
li libera dagli empi e dà loro salvezza, *
perché in lui si sono rifugiati.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo. *
Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen
 
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Consiglia  Messaggio 8 di 10 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 30/09/2002 22.38
 
Dall'enciclica MATER ET MAGISTRA di Giovanni XXIII1. Madre e maestra di tutte le genti, la Chiesa universale è stata istituita da Gesù Cristo perché tutti, lungo il corso dei secoli, venendo al suo seno ed al suo amplesso, trovassero pienezza di più alta vita e garanzia di salvezza. A questa Chiesa, colonna e fondamento di verità, (cf. 1Tm 3,15) il suo santissimo Fondatore ha affidato un duplice compito: di generare figli, di educarli e reggerli, guidando con materna provvidenza la vita dei singoli come dei popoli, la cui grande dignità essa sempre ebbe nel massimo rispetto e tutelò con sollecitudine. Il cristianesimo infatti è congiungimento della terra con il cielo, in quanto prende l’uomo nella sua concretezza, spirito e materia, intelletto e volontà, e lo invita ad elevare la mente dalle mutevoli condizioni della vita terrestre verso le altezze della vita eterna, che sarà consumazione interminabile di felicità e di pace.
 
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Consiglia  Messaggio 9 di 10 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 01/10/2002 23.06
 
Madre e vergine    (di S.Ambrogio) Questa è la Chiesa: non toccata da favore di uomo. Prolifica nel parto. Vergine in purità.Madre nella gioia dei figli. Ci ha generati pur essendo vergine,incinta non ad opera dell’uomo, ma dello Spirito.Ci ha generati pur essendo vergine,non provando i dolori delle doglie del parto,ma nel giubilo delle schiere angeliche.Ella ci allatta, ma non con latte umano,bensì con il latte di cui parla l’Apostolo,col quale egli ha sorretto la tenera età del popolo in crescita.Dove troviamo una donna che abbia una quantità di figli come la Chiesa?Vergine nel mistero, madre dei popoli,talmente feconda che la Scrittura proclama:"L’abbandonata avrà più figli di colei che ha marito".La nostra madre non è sposata, eppure ha uno sposo.Infatti la Chiesa tra i popoli e le anime al suo interno,si danno alla parola di Dio in un rapporto nuziale,come allo Sposo eterno.La Chiesa non viene distrutta dal male, e rimane feconda nello Spirito.
 
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Consiglia  Messaggio 10 di 10 nella discussione 
Da: Soprannome MSNChisolm3Inviato: 02/10/2002 9.27
 
Ciao Teofilo e buona giornata a tutti.Molto bello il brano di S. Ambrogio! Molto bello perché lascia trasparire l'immagine femminile della "continua generante", lontana dalla maledizione della donna sterile che si incontra nell'A. T.. La Chiesa è tutta qui, ci piaccia o no, in questo suo continuo stato di fertilità che non conosce problemi d'invecchiamento.La Chiesa che dà fastidio a tanti cristiani è la Chiesa delle porpore e dei bissi, del latino e della grandiosa liturgia, dei marmi e delle processioni, dei miracoli e dei santi...Da fastidio la Chiesa della tradizione e del magistero con cui sorregge e divulga la Parola, da fastidio la Chiesa delle istituzioni e della macchinosa burocrazia, da fastidio la Chiesa dell'infallibilità papale e quella che, certe volte, predilige il Diritto Canonico alla carità...Eppure, questa, è la mia Chiesa e non ne conosco (biblicamente) altre.E' la Chiesa nata nella Pentecoste, apostolica, universale e (per favore, non sparate sul pianista...) romana.Romana, non vuol dire nulla più della migrazione che l'ha condotta a Roma da Gerusalemme: poteva essere Londra (oh, my God...), Zurigo (allora si che sarebbe stata ricca!), Berlino (disciplinata e ariana!), Parigi (frivola e alla moda), Stoccolma (piena di concessioni verso il libero amore), Atene (con tutti i vescovi a danzare il sirtaki).Insomma, la Chiesa poteva stabilirsi ovunque e Roma è una causalità storica, ma siccome Cristo è il Signore del Sabato in cui la storia dipana il suo corso, Roma, per qualcosa che ci sfugge, è il domicilio consigliato dell'ultimo sbuffo dello Spirito nel giorno della Parasceve.Credo che le polemiche col mondo cristiano, nella sua grande eterogeneità, vadano affrontate sul piano della pazienza e della dolcezza, anche quando si fanno punzecchianti non tanto verso il cattolico in sé, quanto verso la sua Chiesa.Sai, da piccolo ero stato educato a non rispondere alle offese: nel caso, però qualcuno citasse poco garbatamente mia madre, riscoprivo nel mio gancio sinistro potenzialità nascoste e, per la verità, poco cristiane.Ma questo quando ero bambino, quando parlavo da bambino, quando pensavo da bambino... Ora che sono un uomo (S. Paolo, sei troppo forte...), devo pensare da uomo e comportarmi di conseguenza.Il che, non vuol dire, abbozzare ma discutere, confrontarsi, ragionare.Ecco, questa mia Madre tanto criticata vuole questo da me, insegnandomi che un conto è l'ecumenismo, un altro la sterile provocazione.Un ultimo pensiero sulla maternità della Chiesa.Bibbia sì, tradizione e magistero no. Perché? Questi tre gioielli sono l'ornamento della Chiesa e insieme compongono la sua parure più preziosa.Dividerne le potenzialità significa tornare alle prime dispute cristologiche nelle quali si cercava di dividere Cristo in diversi modi e maniere. Attenzione: non è solo un problema di Ecclesiologia, ma di Cristologia.Cristo cosa fà nel suo passaggio terreno?Egli è la Parola (toh!, la Bibbia concentrata...).Egli prega e si muove come le sue radici ebraiche gli sono state trasmesse, col mantello da preghiera, le abluzioni e tutto il resto (toh, la Tradizione...).Egli insegna, e quando i suoi non si trovano a capire, spiega minuziosamente il corretto rapporto tra la Parola e la Tradizione che fino a quel momento l'aveva espressa (toh, il Magistero).Il giorno di Pentecoste, questa triplice valenza cristologica viene unificata dal soffio dello Spirito in quella che sarà la Chiesa nascente...Che poi sia approdata a "Roma ladrona", per dirla alla Bossi, beh, mi lascia egualmente fedele ai disegni dello Spirito, anche se a qualcuno non va giù, anche se a qualche altro farà venire l'orticaria.L'importante è dare ragione della speranza che è in noi evitando (quando si può...) di usare il gancio sinistro... Alla prossima,Chisolm
 
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