Il RnS compie 40 anni ... gli auguri (CATECHESI) del Papa e i nostri ^__^

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Caterina63
00sabato 26 maggio 2012 19:19

Il Papa: Adulto, secondo il Vangelo, non è colui che non è sottoposto a nessuno e non ha bisogno di nessuno. Adulto, cioè maturo e responsabile, può essere solo colui che si fa piccolo, umile e servo davanti a Dio, e che non segue semplicemente i venti del tempo

UDIENZA AI PARTECIPANTI ALL’INCONTRO PROMOSSO DAL RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO, 26.05.2012


Alle ore 11.45 di questa mattina, in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI riceve i partecipanti all’incontro promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo, in occasione del quarantesimo anniversario della nascita del Movimento.
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa rivolge loro:


DISCORSO DEL SANTO PADRE


Cari fratelli e sorelle!


Con grande gioia vi accolgo in occasione del quarantesimo anniversario della nascita del Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia, espressione del più vasto movimento di rinnovamento carismatico che ha attraversato la Chiesa Cattolica all’indomani del Concilio Ecumenico Vaticano II. Vi saluto tutti con affetto, ad iniziare dal Presidente Nazionale, che ringrazio per le belle parole, piene di Spirito, rivoltemi a nome di tutti voi. Saluto il Consigliere Spirituale, i membri del Comitato e del Consiglio, i responsabili e gli animatori dei Gruppi e delle Comunità sparsi in Italia. In questo vostro pellegrinaggio, che vi offre l’opportunità di sostare in preghiera presso la tomba di san Pietro, possiate rinvigorire la vostra fede, crescere nella testimonianza cristiana e affrontare senza paura, guidati dallo Spirito Santo, gli impegnativi compiti della nuova evangelizzazione.

Sono lieto di incontrarvi nella vigilia di Pentecoste, festa fondamentale per la Chiesa e così significativa per il vostro Movimento, e vi esorto ad accogliere l’amore di Dio che si comunica a noi mediante il dono dello Spirito Santo, principio unificatore della Chiesa. In questi decenni - quarant'anni - vi siete sforzati di offrire il vostro specifico apporto alla diffusione del Regno di Dio e all’edificazione della comunità cristiana, alimentando la comunione con il Successore di Pietro, con i Pastori e con tutta la Chiesa. In diversi modi avete affermato il primato di Dio, al quale va sempre e sommamente la nostra adorazione. E avete cercato di proporre questa esperienza alle nuove generazioni, mostrando la gioia della vita nuova nello Spirito, attraverso un’ampia opera di formazione e molteplici attività legate alla nuova evangelizzazione e alla missio ad gentes.
La vostra opera apostolica ha così contribuito alla crescita della vita spirituale nel tessuto ecclesiale e sociale italiano, mediante cammini di conversione che hanno condotto molte persone ad essere risanate in profondità dall’amore di Dio, e molte famiglie a superare momenti di crisi. Non sono mancati nei vostri gruppi giovani che hanno generosamente risposto alla vocazione di speciale consacrazione a Dio nel sacerdozio o nella vita consacrata. Di tutto questo rendo grazie a voi e al Signore!

Cari amici, continuate a testimoniare la gioia della fede in Cristo, la bellezza di essere discepoli di Cristo, la potenza d’amore che il suo Vangelo sprigiona nella storia, come pure l’incomparabile grazia che ogni credente può sperimentare nella Chiesa con la pratica santificante dei Sacramenti e l’esercizio umile e disinteressato dei carismi, che, come dice san Paolo, vanno sempre utilizzati per il bene comune.
Non cedete alla tentazione della mediocrità e dell’abitudine! Coltivate nell’animo desideri alti e generosi! Fate vostri i pensieri, i sentimenti, le azioni di Gesù! Sì, il Signore chiama ciascuno di voi ad essere collaboratore infaticabile del suo disegno di salvezza, che cambia i cuori; ha bisogno anche di voi per fare delle vostre famiglie, delle vostre comunità e delle vostre città, luoghi di amore e di speranza.

Nella società attuale viviamo una situazione per certi versi precaria, caratterizzata dalla insicurezza e dalla frammentarietà delle scelte. Mancano spesso validi punti di riferimento a cui ispirare la propria esistenza. Diventa, pertanto, sempre più importante costruire l’edificio della vita e il complesso delle relazioni sociali sulla roccia stabile della Parola di Dio, lasciandosi guidare dal Magistero della Chiesa. Si comprende sempre più il valore determinante dell’affermazione di Gesù, che dice: «Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia» (Mt 7, 24-25).

Il Signore è con noi, agisce con la forza del suo Spirito. Ci invita a crescere nella fiducia e nell’abbandono alla sua volontà, nella fedeltà alla nostra vocazione e nell’impegno a diventare adulti nella fede, nella speranza e nella carità.

Adulto, secondo il Vangelo, non è colui che non è sottoposto a nessuno e non ha bisogno di nessuno. Adulto, cioè maturo e responsabile, può essere solo colui che si fa piccolo, umile e servo davanti a Dio, e che non segue semplicemente i venti del tempo.

È necessario, perciò, formare le coscienze alla luce della Parola di Dio e così dare fermezza e vera maturità; Parola di Dio da cui trae senso e spinta ogni progetto ecclesiale e umano, anche per quanto concerne l’edificazione della città terrena (cfr Sal 127,1). Occorre rinnovare l’anima delle istituzioni e fecondare la storia con semi di vita nuova.

Oggi i credenti sono chiamati ad una convinta, sincera e credibile testimonianza di fede, strettamente unita all’impegno della carità. Per mezzo della carità, infatti, anche persone lontane o indifferenti al Messaggio del Vangelo riescono ad avvicinarsi alla verità e convertirsi all’amore misericordioso del Padre celeste.

A questo proposito, esprimo compiacimento per quanto fate per diffondere una «cultura della Pentecoste» negli ambienti sociali, proponendo un’animazione spirituale con iniziative in favore di quanti soffrono situazioni di disagio e di emarginazione. Penso in particolare alla vostra opera in favore della rinascita spirituale e materiale dei detenuti e degli ex-detenuti; penso al «Polo di Eccellenza della promozione umana e della solidarietà Mario e Luigi Sturzo», in Caltagirone; come pure al «Centro Internazionale per la Famiglia» di Nazaret, di cui ho avuto la gioia di benedire la prima pietra.

Proseguite nel vostro impegno per la famiglia, imprescindibile luogo di educazione all’amore e al sacrificio di sé.

Cari amici del Rinnovamento nello Spirito Santo! Non stancatevi di rivolgervi verso il Cielo: il mondo ha bisogno della preghiera. Servono uomini e donne che sentano l’attrazione del Cielo nella loro vita, che facciano della lode al Signore uno stile di vita nuova.
E siate cristiani gioiosi!

Vi affido tutti a Maria Santissima, presente nel Cenacolo all’evento della Pentecoste. Perseverate con Lei nell’orazione, camminate guidati dalla luce dello Spirito Santo vivendo e proclamando l’annuncio di Cristo. Vi accompagni la Benedizione Apostolica, che con affetto vi imparto, estendendola a tutti gli aderenti e ai vostri familiari.

Grazie!

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Caterina63
00domenica 27 maggio 2012 21:27



Udienza a Rinnovamento nello spirito...






























































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Caterina63
00domenica 27 maggio 2012 23:53
Saluto al Papa del Presidente del RnS
Piazza San Pietro, 26 maggio 2012

Santo Padre,

«mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovarono tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano... e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi» (At 2, 1-4).

Sì, Santo Padre. Quel "ciclone spirituale" della Pentecoste che investì la Chiesa nascente, non si è arrestato. La parola degli Atti degli Apostoli non è rimasta lettera morta nella storia della Chiesa e nella nostra storia di contemporanei di Cristo.

Pentecoste è festa che non può finire, perché è il respiro della Chiesa, è il cuore del mondo, sempre reclama testimoni, ambasciatori di una nuova "cultura della Pentecoste" per dare a questo nostro mondo nuovi impulsi spirituali, soprannaturali, interiori.

Il "ciclone spirituale" della Pentecoste ci ha svegliati da un cristianesimo rassegnato all'impotenza, da una appartenenza ecclesiale percepita come marginale, da una vita familiare votata all'indifferenza, da una partecipazione sociale sentita come estranea al Vangelo.

Santo Padre, finché il fremito di questa vita nuova si agiterà nel nostro petto, nello Spirito continueremo a gridare che "Gesù è il Signore!".

Oggi vogliamo rallegrare il Vostro cuore e dirVi che l'effusione dello Spirito Santo ha cambiato il nostro modo di pensare e di vivere, ha fatto di noi un popolo felice, a cui la vita non ha certo risparmiato prove e fatiche, ma che non si è stancato di raccontare la gloria di Dio e di esperimentarne bellezza ed efficacia nella pratica vitale dei sacramenti, dei carismi, della preghiera comunitaria, dell'ascolto interiorizzato della Parola. Sono questi i nostri "anticipi di Cielo" sulla terra!

Qui, dinanzi a Vostra Santità, è il Rinnovamento nello Spirito Santo, nel 40° anniversario della nascita in Italia. Siamo convenuti in rappresentanza dei 1900 Gruppi e Comunità d'Italia e delle otto nostre missioni che sono nel mondo. Portiamo al Vostro cospetto il nostro cammino, i diversi ambiti di animazione e di evangelizzazione, i progetti di redenzione umana e sociale, le Scuole di formazione, opere queste che si sono accresciute nel corso degli anni e che caratterizzano la vita e la vitalità del nostro Movimento.

Stretti al Successore di Pietro, in questo meraviglioso "Cenacolo a cielo aperto" e in accordo con gli auspici dei Vostri amati Predecessori, uniti ai nostri Pastori, ancora una volta gridiamo: "Vieni, Spirito Santo! Rinnova i prodigi come di una nuova Pentecoste con una nuova potente effusione di doni e di carismi sulla nostra Chiesa pellegrinante verso il Cielo e su questo nostro mondo assetato d'amore e di giustizia!".

Santo Padre, è davvero inesprimibile la nostra gioia! Vorremmo dirVi tutto l'affetto filiale, la riconoscenza sincera, lo stupore e l'ispirazione continue che il Vostro Magistero e la Vostra guida saggia ogni giorno ci procurano.

La questione della fede, di una fede viva, imbevuta di intelligenza spirituale e di forte passione per il Vangelo di Cristo, sono cardini del Vostro Pontificato. Anno dopo anno, di grazia in grazia, sono divenuti per noi, mediante un attento lavoro di formazione e una conveniente condotta da parte dei responsabili, elementi fondanti del nostro cammino e del nostro impegno ecclesiale e sociale: o Cristo c'è, e il suo Spirito "si vede e si sente", o tutto perisce, s'involve, muore!

Più volte Voi avete invocato il bisogno "di persone che parlino a Dio per potere parlare di Dio" (cf Discorso Aula Paolo VI, 15 ottobre 2011). Noi lo percepiamo come indispensabile missione, come una verità da insegnare alle nostre famiglie e con la quale allenare i nostri giovani.

Senza preghiera non c'è evangelizzazione! Perché chi sa pregare, sa anche parlare. Chi ha il linguaggio spirituale, è il vero sapiente, può interpretare tutte le lingue con cui si esprime il nostro essere uomini. Ecco perché crediamo che l'apatia, l'amnesia, l'afasia di Cristo, in questo nostro tempo, siano tutti deficit di vita spirituale.

A Sidney, ai giovani, Voi gridavate che "il mondo ha bisogno di rinnovamento" e che "anche la Chiesa ha bisogno di rinnovamento". Umilmente riteniamo di essere un esaudimento di questa Vostra invocazione. Esistiamo per essere segno che, per grazia, nello Spirito Santo tutto può rinascere, tutto può cambiare, tutto può compiersi.

Noi non esistiamo per farci un nome, ma perché il nome del Signore Gesù da tutti sia confessato, celebrato, testimoniato nell'unzione dello Spirito. Noi non abbiamo nulla di nuovo da dire e da dare - ci chiamiamo, infatti, "Rinnovamento" - ma abbiamo gioia da ridire a quanti non trovano Cristo, compassione da ridare a quanti soffrono, amore da ridire e da ridare alla Chiesa, specie quando altri la giudicano, la abbandonano, la feriscono.

Questa nostra disponibilità, in ultimo, è rappresentata dall'impegno di realizzare il Centro Internazionale della Famiglia a Nazareth, da Voi stesso annunciato in occasione del Viaggio pastorale in Terra Santa, quando benediceste la prima pietra di questo Centro. A Milano, fra pochi giorni, in occasione dell'Incontro Mondiale delle Famiglie, sarà data notizia dell'avvio dei lavori. Con questa Opera saremo ancora più intimamente legati ai desideri del Vostro cuore nella diffusione del Vangelo della Famiglia.

Santo Padre, rinnoviamo la promessa di non lasciarVi solo, mai! Alzeremo ancora di più le nostre mani al Cielo, come "muro di fuoco della preghiera", per difendere il Vostro ministero, le nostre Chiese, il destino di Cristo tra gli uomini.

Vogliate benedirci e confermarci nella fede con la Vostra parola.

Alleluja!

Salvatore Martinez

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Caterina63
00lunedì 28 maggio 2012 14:50
BRAVI!!!!!
E' COSì CHE SI VUOLE BENE AL PAPA,
FACENDO QUANTO RICHIEDE
E CHE SIA MEGLIO PER NOI
[SM=g1740721]

Comunione RnS


[SM=g1740722]

(Gino61)
00lunedì 28 maggio 2012 15:31
Un video sviluppato apposta per l'argomento in questione

www.gloria.tv/?media=294281

oppure

youtu.be/dbMbFpDkiBg

Grazie Signore !!!! Dio vi benedica



[SM=g1740717]


[SM=g1740738] [SM=g1740752]
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