INTRODUZIONE Scrivo questo lavoro allo scopo di mettere chiarezza su delle pericolose idee e dottrine che circolano su internet, ci sono dei cattolici che apparentemente riescono a dimostrare con la Bibbia che la loro chiesa ha ragione e che noi evangelici siamo nel torto. Per rendere l’idea di quanto avviene immaginiamo una sfera dentro una scatola: la sfera è la dottrina cattolica, la scatola che la contiene è la dottrina evangelica che tiene dentro di sé la dottrina cattolica che è errata. ************* Le dottrine da analizzare sono davvero moltissime e gli impegni di studio per l’università non mi permettono di confutare tutto il materiale che DVF mette on-line. IMMAGINI E STATUE Prendo in esame lo scritto di Paolo B. sull’idolatria. Egli cita Giudici 18:31 e 1Samuele 4:4 per avallare l’uso di statue, se osserviamo bene i versetti vediamo che la statue c’erano, ma nessuno si inchinava dinanzi ad esse, nessuno pregava dinanzi ad esse come avviene oggi davanti alle statue dei santi nelle chiese cattoliche! Così anche l’arca dell’alleanza aveva delle immagini ma nessuno rendeva culto agli angeli che vi erano raffigurati, né si rivolgeva agli angeli (né quelli dell’arca, né altre statue, né semplici invocazioni agli angeli) chiedendo loro di intercedere per lui presso Dio. I due angeli erano messi l’uno inchinato davanti all’altro perché il popolo capisse che non doveva cercare Dio in cose sensibili, gli angeli si prostrano l’uno dinanzi all’altro per rendere l’idea che Dio va cercato nel proprio cuore, l’adorazione a lui va fatta in spirito e verità. Da questo desumiamo che non ci sarebbe nulla di male ad avere sulle pareti della sala da culto delle immagini che raffigurano angeli e scene bibliche. (Io stesso ne ho visti nella chiesa evangelica avventista di via Rosta 3 a Torino) Dio non proibisce di costruire immagini, ma proibisce a noi di venerarle. Il culto che veniva reso all’arca dell’alleanza era lecito, perché la legge (che comprendeva anche l’arca dell’alleanza) possiede solo l’ombra dei beni futuri (Eb 10:1) Essa era profezia della Nuova Alleanza che sarebbe venuta col sangue di Cristo in cui non ci sarebbe più stata necessità di un tabernacolo e di un arca perché ogni credente che accetta Gesù come Salvatore diventa un tabernacolo vivente e in lui viene a dimorare lo Spirito di Dio. Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? (1 Corinzi 6:19) Oltre a questo nessun ebreo andava davanti alle statue degli angeli a chiedere agli angeli che intercedessero per lui per Dio, ma chi si prostrava davanti all’Arca si prostrava davanti a Dio, senza la mediazione di nessun angelo o profeta morto. Il motivo per cui Dio proibiva le immagini religiose è che purtroppo l’uomo a causa del peccato non riconosce la realtà spirituale, e tende immancabilmente a desiderare qualcosa da toccare, da vedere e immancabilmente va ad attribuire all’immagine o alla statua delle caratteristiche particolari. Questo è il principio della magia: ritenere che un oggetto possa in qualche modo avere un potere che è intrinseco dell’oggetto stesso, oppure che grazie all’oggetto si possa avere più comunione con Dio di quanto non se ne avrebbe senza. Mi ricordo che quando ero al collegio salesiano, non avevo alcuna conoscenza biblica, ma mi ero sempre chiesto perché alcune persone portassero al collo medagliette e santini nel portafoglio: mi chiedevo se Dio ama una persona, non ha certo bisogno che la persona abbia addosso degli oggetti perché la protegga! In pratica secondo Paolo Blandini ciò che è proibito non è costruire immagini religiose, ma costruire immagini che raffigurano Dei che non sono Dio ma in realtà dei demoni e si possono invece fare delle immagini di Gesù, Maria e dei Santi. Quando vengono fatte le immagini di Gesù, Maria e dei Santi, la gente tende a pregare quelle immagini e ad attribuire loro un valore intrinseco, so bene che anche per la dottrina cattolica questo è un errore, ma si deve tenere conto che ci sono delle persone che sono deboli e che questa per loro è una possibile occasione di inciampo. Quindi per rispetto di queste persone noi evangelici in generale tendiamo a non avere immagini nelle nostre chiese. Non ci sarebbe nulla di male per noi nel mettere sulle pareti delle immagini che raffigurano episodi biblici; ciò che noi non facciamo è fare delle statue dei personaggi biblici e metterle in chiesa, esposte appositamente per essere venerate! Infatti nelle chiese cattoliche ci sono statue di Santi come Antonio da Padova o Rita da Cascia che sono esposte appositamente per essere venerate, davanti alle statue ci sono degli inginocchiatoi dove la gente si mette in ginocchio e prega, e si accendono delle candele davanti alle statue. In pratica sembra che si faccia di tutto per concentrare l’attenzione su questi santi che "de facto" per il popolo diventano dispensatori di grazie divine, dei veri e propri mediatori tra i cristiani e Dio. Non è un caso se molti cattolici vengono "presi al laccio" da noi "lupi evangelici" : sono loro stessi che si rendono conto che fino a quel momento in cui noi parliamo loro dell’Evangelo essi avevano pregato davvero i santi come se fossero degli dei minori tra loro e Dio, cosa sbagliata anche per la chiesa cattolica, ma a me per quello che conosco non sembra che i sacerdoti si curino molto di questa idolatria che è la "devozione popolare" Il problema è che noi umani siamo molto fragili e deboli e quindi il non mettere immagini di alcun genere serve per cautelarsi, forse è una pretesa eccessiva, ma dovete tenere conto che nasce per reazione a un ambiente religioso quale quello italiano, ricco di immagini e statue. I primi pentecostali per reazione eccessiva alla vera e propria idolatria che c’è in Italia specialmente al sud verso santi, hanno avuto la reazione, che io stesso e molti altri riteniamo esagerata di non volere alcuna immagine in chiesa, nemmeno della croce e di scene bibliche. Si tratta di una cautela eccessiva, di chi sa bene che l’immagine nella rivelazione biblica è troppo spesso causa di peccato per la massa….immaginiamo degli adolescenti che si trovano a bere birra in abbondanza, se sapranno cautelarsi nessuno di loro si ubriacherà o farà follie, ma se andate in una qualunque festa dove le persone bevono, vedrete che ci sarà immancabilmente qualcuno che si ubriacherà o farà follie. In paesi dove il cattolicesimo è meno pregnante, come gli Stati Uniti, le chiese evangeliche (battisti, pentecostali, assemblee dei fratelli) hanno spesso delle decorazioni con scene bibliche e talvolta immagini di Gesù, ma nessuno si sogna di accendere delle candele davanti a quelle scene e di pregare Dio davanti a quelle immagini. Nell’ebraismo e nel cristianesimo primitivo non c’era traccia di devozione né agli angeli, né di devozione agli uomini di Dio che lo hanno servito in modo giusto. Infatti gli ebrei non costruivano statue di Mosè e di Elia e non portavano queste statue in processione, non vedrete mai in nessun tempo e luogo un ebreo inginocchiato davanti alla statua di un angelo o di un profeta, e che l’ebreo chiede a una creatura di intercedere per lui presso il Creatore; tutti gli ebrei pregano sempre e solo Dio, per essi la relazione con Lui è diretta. Per noi cristiani la cosa è per certi versi simile, ma anche diversa: noi abbiamo relazione col Padre per mezzo del Figlio e non con il Padre direttamente, ma non entrano in gioco creature perché anche il Figlio ha natura divina allo stesso modo del Padre, gli è consustanziale, se fosse vero quanto dicono i testimoni di Geova, invece avremmo bisogno di una creatura come mediatore tra noi e il creatore, il che è assurdo dato che i giudei non conoscevano Gesù, ma avevano una relazione diretta con Dio Padre. Riguardo alla venerazione, ovvero inchinarsi, rendere omaggio, vediamo nell’antico testamento che essa è resa sempre e solo a uomini di Dio, oppure ad angeli, ma si tratta sempre di creature viventi e presenti in quel momento: nessuno in tutta la Bibbia viene apprezzato per avere reso omaggio a una statua o un immagine, i casi sono sempre di condanna. Senz’altro la condanna è il più delle volte verso gli dei pagani ma non esclusivamente verso di essi! Dio condannò anche la venerazione che i giudei resero agli oggetti che lui stesso ordinò di fare, quali il serpente, l’arca del patto e il tempio, come vedremo ora: Il serpente, un segno della grazia -Dopo che Israele nel deserto mormora per l’ennesima volta contro la guida del Signore, l’Eterno gli manda dei serpenti velenosi che provocano gravi perdite fra il popolo; dopo che il popolo si pente dal suo peccato, Mosè intercede per esso; Dio gli ordina di fissare a un asta un serpente di rame: chiunque sarà morso e lo guarderà scamperà (Numeri 21:8-9) Tale serpente fu conservato in Israele, a ricordo di tale salvezza e i padri raccontarono ai figli ciò che era successo. -Da segno a reliquia: con il passar del tempo, l’attenzione passò dall’Iddio della Grazia all’oggetto in sé, che diventò così un feticcio, cioè una cosa che si credeva (più o meno inconsciamente) che avesse di per sé un energia. Questo è il senso di ogni amuleto o talismano: si pensa che in esso risieda una potenza magica, atta a proteggere ********** (vedi medaglia di Caterina Labourè) N.B.sappiamo bene che la dottrina cattolica riguardo alle immagini non le dovrebbe vedere come feticci superstiziosi, ma come "inviti a replicare le virtù di chi vi è rappresentato", ma l’albero va valutato dai frutti e vediamo che queste cose sono paliativi di una genuina esperienza di Nuova Nascita e di conversione a Cristo, chi ha fede davvero non se ne fa nulla di queste cose, chi invecela fede non ce l’ha, non gli viene da queste cose (la fede viene dall’udire la Parola di Dio –Romani 10:17-): l’albero si vede dai frutti, qui in troppi casi, il frutto è idolatria e superstizione, basti vedere come ci sia commistione tra santini, quadrifogli, cornetti portafortuna e acqua benedetta nella mentalità di milioni di italiani.) Da notarsi peraltro che tutti in Israele sapevano che il serpente non rappresentava una divinità pagana ma la grazia di Dio che fece ai giudei, un vero e proprio oggetto sacro, usato da uomini di Dio, non un dio,ma un ricordo di ciò che il Dio vero fece: il parallelo con le reliquie cattoliche è evidente ed inquietante. Gli israeliti arrivarono a offrire a tale feticcio profumi (simbolo di preghiere).(Ap 8:3) -L’eliminazione: Solo un re pio e coraggioso come Ezechia fu capace di fare a pezzi il serpente, cancellando così il feticismo a esso connesso, e chiamò il serpente nechustan, cioè pezzo di rame (da nechòsnet=ebr.rame 2Re 18:4) L’arca dell’alleanza -La testimonianza: l’arca del patto doveva essere una testimonianza per Israele. Essa era "l’arca della testimonianza" perché conteneva in sé la "testimonianza", cioè le tavole della legge. Sul suo coperchio veniva spruzzato il sangue della vittima nel gran giorno dell’espiazione. L’arca simboleggiava la presenza del Signore nel luogo santissimo -La paganizzazione. Sotto l’influenza del paganesimo (1Sam 4:7-8) e attribuendo all’arca ciò che Dio fece ai filistei e a Uzza (1Sam 5:2 ; 2Sam 6:6-7) si arrivò a considerare l’arca come un feticcio, un oggetto carico di energia. Questo fatto è stato accentuato particolarmente ai tempi di Geremia, che erano appunto tempi di decadenza spirituale. -Il giudizio di Dio: l’Eterno annuncia per bocca di Geremia che in futuro "non si dirà più: l’arca del patto dell’Eterno", non vi si penserà più, non se ne farà un'altra (Geremia 3:16) Israele aveva spostato la sua attenzione da Dio all’arca; e Dio non poteva tollerare che segni e strumenti diventassero reliquie e feticci sacri, allo stesso modo non si può ritenere che il pane della santa cena sia da adorare come vera presenza di Dio in mezzo a noi, se si fa un parallelismo con l’arca si scopre che i concetti base della "devozione a Gesù sacramentato" sono estranei alla Bibbia. Il Tempio dell’Eterno La stessa cosa vale anche per la valutazione superstiziosa del tempio. All’epoca di Geremia, il popolo giudaico, pur offrendo profumi a Baal e andando dietro a dei stranieri (Geremia 17:9) Fra cui spicca la "Regina del Cielo" (v.18) alla fine pensa che già solo la presenza del tempio in Gerusalemme e la loro presenza nel tempio comunichi salvezza, cioè protezione, benessere, salute (v.10). Dio li accusa di riporre la loro fiducia in tale casa e nello "slogan-litania" famoso a quei tempi: "Questo è il Tempio dell’Eterno, il Tempio dell’Eterno!" (Geremia 7:4) -Il criterio divino: il Signore li avverte che non sarà questa superstizione a salvaguardarli, ma una sincera conversione all’Iddio del patto (v.3) Come Dio ha trattato Silo, ex-sede del tabernacolo, così tratterà il tempio (v.12.14). Ciò non vuol dire che Dio ripudi il suo tempio (Infatti, Dio fa dire che la distruzione di Babilonia, distruttrice del suo tempio, è la "vendetta dell’Eterno, la vendetta del suo tempio" -Geremia 51:11-) ma che egli è il padrone di casa. Il contenuto è più importante del contenitore. La lealtà e l’ubbidienza verso l’Eterno valgono più degli strumenti. Come abbiamo visto le argomentazioni di Paolo B. sono infondate. Ci sono infine dei passi biblici che vanno spiegati: E quando l'ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti all'Agnello, avendo ciascuno un'arpa e coppe d'oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi. (Apocalisse 5:8 -CEI-) Poi venne un altro angelo e si fermò all'altare, reggendo un incensiere d'oro. Gli furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sull'altare d'oro, posto davanti al trono. (Apocalisse 8:3 -CEI-) vediamo che ad una occhiata superficiale questi passi potrebbero avallare la mediazione delle creature celesti, ma se li leggiamo attenzione vediamo che essi non indicano che i santi sulla terra si rivolgono in preghiera alle creature celesti, ma che le creature celesti, porgono a Dio le preghiere che i santi sulla terra rivolgono a Dio Riguardo agli asciugamani che sono posti a contatto con Paolo e che guariscono le persone, e alla veste di Gesù che quando tocca l’emorroissa provoca in lei la guarigione, vediamo che la guarigone non è dovuta al potere magico dei vestiti ma allo Spirito Santo che abitava in pienezza in Gesù e in Paolo che aveva come "impegnato" quei tessuti. Oggi stesso infatti ci sono persone che sono guarite solo toccando fisicamente grandi evangelisti come Benny Hinn e Kathryn Kullman, (e quindi dato che non erano nudi hanno toccato un loro vestito!) ma nessuno ha pensato di prendere quei vestiti e di elevarli a reliquie, nessuno dei loro abiti è venerato nelle chiese evangeliche. Riguardo all’episodio di 2Re 13:21 vediamo che era una cosa totalmente inaspettata da parte di tutti, il cadavere è gettato per caso nella tomba di Eliseo, e nessuno parla mai più di quelle ossa e che esse non vengono chiuse in un reliquiario ed esposte alla venerazione delle folle come accadrebbe oggi se ci fosse un miracolo analogo da parte delle ossa di un santo cattolico. Facendo un esame storico invece vediamo che la Chiesa è rigidamente ostile alle immagini di Dio e di Gesù Cristo (nelle catacombe non si trovano che dei disegni simbolici o delle scene bibliche) Ireneo (II secolo) parlando di Carpocrate, e riferendo che "i suoi discepoli hanno anche immagini dipinte e scolpite", riprova evidentemente tale comportamento. Il Concilio di Elvira (360 AD) stabilisce: "Non vi devono essere immagini nelle chiese, affinché ciò che si offre alla venerazione non sia dipinto sui muri (Can.36) Lattanzio (fine IV secolo): E’ male dire che l’immagine di Dio si deve inchinare davanti all’immagine dell’uomo… Laddove vi è un immagine non vi può essere la vera religione, poiché essendo fatte con materiale terrestre , esse non possono essere divine. Eusebio (+340) consiglia di ricercare l’immagine di Cristo nella Scrittura e non altrove. Nel VI secolo il vescovo di Marsiglia fa sopprimere tutte le immagini dalle chiese nella sue diocesi Nell’VIII secolo il vescovo di Torino Claudio proibisce le immagini e interdice l’invocazione dei santi, da lui prenderà il nome la casa editrice valdese Claudiana. Nell’VIII secolo l’imperatore Leone Isaurico ordina la soppressione di tutte le immagini dai templi cristiani. I papi protestano, ma Costantino il figlio dell’imperatore è ancora più risoluto. Nel 754 il Concilio di Costantinopoli dichiara eretico ed idolatrino il culto delle immagini, così il concilio di Francoforte nel 794. Pure il concilio di Parigi conferma questa decisione (825) Ma alla fine per ragioni economiche prevalse la liberalizzazione del culto delle immagini religiose. Concludendo, ammesso e non concesso che le dottrine cattoliche fossero tutte vere, al massimo noi evangelici ci priveremmo di un aiuto in più (intercessioni dei santi e degli angeli) ma ciò sarebbe un impoverimento minimo alla nostra vita di fede, perché per la stessa chiesa cattolica l’intercessione di santi e angeli è facoltativa e non obbligatoria e indispensabile alla salvezza. mentre qualora avessimo ragione noi evangelici, i cattolici si macchiano continuamente di peccati di idolatria che se non si pentono da essi e accettano Gesù come Signore e Salvatore li porteranno all’inferno, sia ben chiaro, spero che Dio non imputi ai cattolici peccati in modo così grave e che loro siano salvati! Ma in base a quello che leggiamo nella Bibbia tutto ci porta a propendere per questa direzione. In ogni caso non sta a noi dire chi sarà salvato, ma il giudizio spetta a Gesù Cristo.(Mt 24) Pace e bene, vi prego di riflettere su queste cose e di pregarci sopra. |