L'INFERNO è vuoto?

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(Teofilo)
00mercoledì 18 novembre 2009 10:18
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Da: quovadis  (Messaggio originale)Inviato: 29/05/2003 19.57

Propongo questo argomento perchè mi sembra stia causando una serie di incomprensioni non solo tra i Cristiani genericamente, ma anche tra Cattolici di provata militanza.

Dunque si diffonde l'opinione che un Dio misericordioso che ama le sue creature , non le punirebbe definitivamente... per cui Vade Retro Infernisti Medioevali.

Non ne ho l'autorità per affermarlo con certezza, ma la trovata di Von Balthasar, secondo me,  rischia di mettere molti sulla via dell'eresia ... ho sentito alcuni affermare che alla fine dei tempi Satana sarà convertito ( ?? ) e quindi riabilitato .

Quale sarà il passo successivo... L'inferno è vuoto ,quindi non esiste ?

Saluti fraterni da Quovadis



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Da: nylusInviato: 29/05/2003 20.01
c'è ancora qualcuno che crede alla favole?
una pena è tale in quanto limitata nel tempo, altrimenti diventa un modus vivendi, anche se dell'anima e quindi non produce effetti.
essere condannati all'inferno per l'eternità significa escludere quell'anima dalla presenza di dio, cioè morire anche nello spirito.
l'inferno esiste in quanto negazione del paradiso.
Nylus

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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 29/05/2003 21.21
Tempo fa lessi da un testo che la parola greca da cui è stata tradotta la parola "eterna", riferita alla pena, intendesse in realtà "senza scadenza" .... che è cosa ben diversa.
Farei solo alcune considerazioni: chi è quel Dio che può comminare pene eterne? ... Un Dio che ti punisce in modo irreversibile per l'eternità! ......  Certamente lo stato di pena potrà protrarsi anche all'infinito finchè lo spirito non avrà compreso a fondo i suoi errori.
Certamente, se mai li comprendesse, allora potrebbe restare in quello stato per l'eternità fintanto che continuasse a rifiutare Dio.
L'inferno altro non è che lo stato sofferente dello spirito privato della Luce di Dio. Forse in quelle condizioni di tenebre diventa oltremodo difficile comprendere i propri errori, ma io credo che la Misericordia di Dio permetta sempre alle proprie creature di comprendere e quindi di iniziare una sia pur sofferta risalita. Se non fosse così, allora preferirei essere tacciato di eresia.
Fraternamente
Iyvan

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 29/05/2003 21.35
Quovadis.....non sempre, ma a volte amo i particolari........, mi piacciono le riflessioni che animi.....ma...questa me la devi spiegare......
Del Balthasar, ad esempio...conosco la sua posizione su "Maria e il principio mariano nella Chiesa"......anche se non condiviso da molti, io l'ho trovato molto attento su alcuni particolari....ora...su questa sua posizione nell'aldilà..non so molto......perciò se mi volessi approfondire l'argomento te ne sarei grata.......
Partiamo da un punto evangelico fondamentale: Dio è PADRE........il quale "non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e creda...."
e qui credo che crediamo tutti......pardon lo scioglilingua^__^ perciò partendo da questo......ci tengo personalmente a pensare a che NOI....la moltitudine...CI salveremo.........
Ora però...la "moltitudine" non siamo "tutti"....dunque se Gesù ha parlato di un luogo di dannazione eterna (Inferno l'ha nominato la Chiesa...), dobbiamo crederGli, così come ci ha narrato nella storia del ricco Epulone e di Lazzaro......
Gesù ha anche  parlato di un posto "che è andato a preparare..." dunque esiste un luogo di beatitudine e di dannazione......
Mi spiace nylus...non sono favole......
A prescindere a chi crede o meno all'apparizione di Fatima.....la Vergine li comunque, non fa altro che confermare la Bibbia...."un luogo di tormenti"......i tre fanciulli lo videro tanto che i testimoni li videro tremare di paura......e poi rilassarsi, in quel momento, raccontò poi Lucia,  "La Madonna ci aveva accanto a sè e noi smettemmo di avere paura..."
Il Ricco Epulone cosa dice? "Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro ad attingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perchè soffro terribilmente in questa fiamma" (Lc.16 24)
Ora, nylus....qui non sono i discepoli a raccontare la parabola dopo la morte di Gesù.....ma tale parabola è uscita proprio dalla bocca del Signore....perchè raccontarci una storia così spaventosa se non fosse vera? si è forse lui messo a raccontare favole?
Satana NON può essere dunque convertito.......perchè Cristo stesso dice "IO HO VINTO IL MONDO"....di conseguenza Cristo ha SCONFITTO Satana...e lui questo lo sa....per questo la sua vendetta è di strappargli più anime possibile.....
Disse un grande Santo: "L'opera più grande che Satana è riuscito a fare.....è di far credere al mondo di NON esistere, così da operare indisturbato....", eravamo nel 1700 quando si pronunciò questa frase......
L'anima SI ESCLUDERA'....dalla presenza di Dio........e sarà rilegata nel tormento che è appunto la lontananza da Dio e la consapevolezza di sentirne la presenza ma di NON poterla godere......caro nylus...se non ci fosse questa conoscenza...tale condanna sarebbe inutile.......Un anima in paradiso che fa? gode Dio giusto? l'inferno è il suo opposto...e purtroppo....a prescindere dal credere o meno a Fatima.....qualcuno ci è già finito.......
Leggiamo ancora Lc. 16
[26]Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. [27]E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, [28]perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. [29]Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. [30]E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. [31]Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».
Gesù fu il primo a risuscitare dai morti.....l'allusione era a Lui.....e dimmi nylus...si è forse il mondo, oggi, convertito a Lui?.......Dobbiamo ascoltare Mosè e i profeti....cioè....dobbiamo ascoltare la Chiesa....e cosa ci insegna sulle Scritture......vedi come Gesù pone prima l'ascolto...e poi dice "neanche se uno risuscitasse dai morti si convertiranno...capiranno...crederanno...."
A prescindere dalla gelosia....ma per quale motivo venne decapitato san Giovanni il Battista, l'ultimo dei profeti? Perchè gridava "convertitevi......." e parlava dei peccati di quella famiglia "reale" di Erode.....e della loro dannazione....
Purtroppo l'Inferno esiste ed è abitato....anche se la speranza del cristiano resta quella del Cristo....."che tutti si convertano e credano"......
Fraternamente C.

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 29/05/2003 21.54
Concedetemi di fare ora la pignola.....e vedere la cosa dal lato della Chiesa.......
Prima del Concilio veniva approfondita la catechesi sui famosi morte, giudizio, cielo e inferno......e cioè, dei DE NOVISSIMIS.....che per essere precisi se non erro...è tratto ......dal termine "escatologia", che significa studio delle "cose estreme" .....Da dopo il Concilio...abbiamo assistito a molti sfaceli....con la scusa del "Vento nuovo" che soffiava nella Chiesa....e non pochi (anche sacerdoti purtroppo), hanno cominciato a deviare dall'insegnamento della Chiesa sottovalutando o STORPIANDO....il senso della "escatologia".....insito nel vecchio Catechismo.......
Nel 1979.....la Congregazione per la Dottrina della Fede, ritornò severamente su questo argomento ribadendo in modo inequivocabile l'insegnamento della Chiesa specialmente "sulle cose ultime"........
Questo intervento pose uno sbarramento alle forme di teologia moderne devianti dalla Verità rivelata, mettendo in rilievo le speculazioni che erano nate e confermando gli abusi commessi, nel Nuovo Catechismo i novissimi sono ritornati nell'originale catechesi......
I cristiani si preoccupano costantemente - e giustamente - delle cose ultime. È attraverso le cose ultime che le promesse di Cristo giungono al loro compimento. Non deve pertanto sorprendere che in questo ambito nascano ambiguità ed errori, anche mentre la Chiesa insegna in modo fermo e convincente le verità rivelate sulla morte, il giudizio, il cielo e gli inferi.
Come ci si potrebbe attendere, l'escatologia ruota intorno a queste quattro realtà e al rapporto tra di esse. Tra queste quattro realtà, ve ne sono due che oggi presentano poche difficoltà, ossia la morte e il cielo. La morte è una realtà molto chiara: ognuno di noi affronta l'immanenza della propria morte e di quella delle persone care. Sebbene possiamo interrogarci sul come e sul perché, non possiamo metterne in discussione la realtà e l'ineludibilità. Ciò che ci attende attraverso l'orrore e il buio della morte è la promessa della vita eterna, la promessa di una vita successiva. Il cielo è sia una speranza innata, sia una realtà rivelata: ognuno di noi desidera trascendere la minaccia dell'annullamento di se stesso e dei propri cari. Il cielo è la sconfitta della morte. "Passato un breve sonno, veglieremo in eterno. E non vi sarà più morte; morte, morrai". In un certo senso, morte e cielo vanno insieme. La prospettiva del cielo come espressa in Giovanni 14, e la risurrezione illustrata da San Paolo (1 Tessalonicesi 4, 13; 5, 11; e Corinzi, 15) rappresentano una difficoltà relativamente minore nell'escatologia contemporanea.

Il giudizio e l'inferno sono invece questioni completamente diverse. Mentre entriamo nel ventunesimo secolo, portiamo con noi un grande bagaglio del diciannovesimo e del ventesimo secolo. Soprattutto, sosteniamo l'attacco dell'indifferenza religiosa, che si è trasformata in pluralismo religioso. Non solo vi è chi afferma che l'affiliazione religiosa, in particolare il battesimo in Cristo, è irrilevante, ma vi è anche chi sostiene che la giustificazione può giungere attraverso persone e strumenti diversi da Gesù Cristo e la Sua Chiesa. Strettamente collegato a tale modo di pensare è il riferimento a teorie deterministiche psicologiche, sociologiche e socio-biologiche che screditano la responsabilità umana. Secondo tali teorie, gli esseri umani fondamentalmente non sono responsabili delle proprie scelte. Le cattive azioni - o il peccato, se possiamo osare parlare di una cosa simile - sarebbero quindi il risultato di una personalità squilibrata, di relazioni inadeguate o di un'eredità genetica. L'idea di un giudizio che non sia medico o terreno, oggi per molti è un anatema. Ne consegue dunque che non può esistere un inferno, o che, anche se un tale posto dovesse esistere, non vi sarebbe nessuno. Dunque in un certo senso anche il giudizio e l'inferno vanno insieme. Gli errori principali nell'escatologia sono pertanto radicati nella negazione del giudizio o nella negazione di conseguenze di un tale giudizio che siano diverse dal purgatorio o dalla ricompensa, ossia nella negazione dell'inferno. Nei termini dell'escatologia, il primo problema riguarda lo stato dei non battezzati al momento del giudizio.
Nonostante i battesimi di sangue e desiderio, l'insegnamento costante della Chiesa, derivante dalle parole che il Signore ha rivolto a Nicodemo: "In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio" (Giovanni 3, 5), è che non conosciamo il destino dei non battezzati dopo la morte. Sebbene in tali casi facciamo affidamento sulla misericordia di Dio, non possiamo affermare la salvezza per i non battezzati. Il secondo problema riguarda invece lo stato dei colpevoli al momento del giudizio. Anche supponendo che i cristiani e i non cristiani si presentino fianco a fianco dinnanzi al tribunale divino, non possiamo affermare il perdono per il peccatore impenitente. Ancora una volta ci affidiamo alla misericordia di Dio.

continua....perdonate la lunghezza, ma leggete attentamente e con calma.........



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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 29/05/2003 21.56

Sono tutti cristiani? Questo è importante?

Alcuni pensieri teologici attuali, indubbiamente influenzati dalle teorie politiche dell'uguaglianza e della democrazia, nonché da un'errata interpretazione di Dignitatis humanae, quando si tratta della salvezza desiderano una parità di risultato piuttosto che una parità di opportunità. Ossia: alcuni sono scontenti di trovare tutti gli uomini uguali davanti a Dio nella loro libertà umana; desiderano invece vedere tutti gli uomini uguali davanti a Dio nella giustificazione. Tuttavia, negando le conseguenze della libertà umana di accettare il Salvatore e della collaborazione dell'uomo alla propria salvezza, essi negano gli effetti del battesimo e affermano che tutti gli uomini, battezzati e non, possono vedere realizzate le promesse fatte da Cristo ai battezzati. In altri termini, anche se qualcuno ha rifiutato Cristo nella propria vita, sarà con Lui nel regno di Dio. Sapendo che questi pensieri sono contrari alle Scritture e alla tradizione, si cerca di risolvere il problema dell'incorporazione in Cristo e nella Sua Chiesa in due modi distinti.
Il primo consiste nell'affermare che tutti gli esseri umani sono cristiani, sia che essi scelgano di esserlo, sia che non lo scelgano, sia che lo sappiano, sia che non lo sappiano. Il secondo modo consiste nel rigettare le esigenze del cristianesimo, ossia nell'affermare che esse valgono per gli uni ma non per gli altri, che vi sono altre vie di salvezza al di fuori di Cristo.
La nozione del "cristiano anonimo" è legata strettamente all'opera di Karl Rahner. In poche parole, Rahner ha esposto la tesi secondo cui alcuni uomini, che non sono stati battezzati e che non hanno vincolo o conoscenza alcuna del cristianesimo, in qualche modo sono cristiani anonimi. Poiché tutti gli uomini per loro natura sono ordinati a Dio e capaci di percepire la Sua grazia santificante che opera in loro, coloro che esistenzialmente accettano tale grazia manifestano il desiderio implicito di essere incorporati in Cristo e nella Sua Chiesa. Giacché vivono giustamente e secondo coscienza, essi sono, in effetti, cristiani e quindi uomini redenti. Sebbene Rahner abbia avuto l'accortezza di precisare che non tutti i non cristiani sono cristiani anonimi e che chiunque venga salvato, viene salvato attraverso il mistero pasquale di Cristo, in molte menti è sorto il concetto che ogni persona che sia fondamentalmente di buona volontà e orientata a Cristo venga salvata: in realtà tutti, nel profondo del proprio cuore, sarebbero cristiani.
Sebbene questo cristianesimo anonimo possa apparire confortante a taluni, altri, le cui riflessioni li hanno portati a considerare il cristianesimo anonimo indebitamente trionfalistico, in quanto presume di porre il cristianesimo al di sopra delle altre religioni , lo considerano un abominio. Fondamentalmente, le teorie del cristianesimo anonimo vogliono mantenere l'aspirazione della Chiesa, includendo nei suoi confini (in)visibili il maggior numero possibile di persone. Tuttavia, tra il cristianesimo implicito come cammino per la salvezza e le religioni non cristiane come cammino per la salvezza il passo è breve. Perché Cristo dovrebbe essere l'unico mediatore della salvezza? Quando si tratta della salvezza, è importante essere o non essere cristiano? Non sorprende, quindi, scoprire che la breve distanza tra i due concetti viene superata da tutti coloro che vorrebbero rendere il cristianesimo una specie di primus inter pares tra le religioni, come ad esempio Jacques Dupuis . Il libro di Dupuis ha già ricevuto grande attenzione da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, e non ci soffermeremo qui su tale testo, soprattutto in considerazione del fatto che la dichiarazione Dominus Iesus della Congregazione ha già risposto alle difficoltà in questione .
In effetti, non tutti gli uomini sono - in modo implicito o esplicito - cristiani. E il cristianesimo, l'incorporazione in Cristo e nella Sua Chiesa attraverso il sacramento del battesimo, in ultimo e alla fine dei tempi, sarà importante. Pensarla diversamente significa sbagliare. Fino a che punto può arrivare un tale errore? Quanto profondamente può influire sullo sforzo missionario della Chiesa? Riflettiamo sulle osservazioni di un sacerdote missionario americano in Bangladesh sulle persone che egli serve: "Non m'interessa che diventino cristiani. Voglio che siano i migliori musulmani possibili".
Questo modo di pensare non può conciliarsi con il comandamento del Signore: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Matteo 28, 19-20)

continua.........abbiate ancora pazienza^___^


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 29/05/2003 22.01

Tutti vengono salvati?

Pur volendo ammettere, per amor di discussione, che tutti gli uomini, cristiani e non, sono giustificati, resterebbe sempre il problema dei reprobi. Sebbene i diversi determinismi sembrerebbero escludere ogni colpevolezza, gli Stalin del secolo scorso e i Domiziani del primo secolo fanno esitare. Nondimeno, la teoria della salvezza universale, secondo cui tutti gli uomini alla fine godranno della visione beatifica, è certamente di moda. Tale nozione è radicata nel concetto di una apokatastasis pant*n (restaurazione di tutte le cose) alla fine dei tempi. Esso è stato introdotto come eresia da San Clemente d'Alessandria , e spesso si afferma che sia stato sostenuto da Origene. In breve, la teoria dell'apokatastasis afferma l'eventuale rinnovamento di tutte le persone e di tutte le cose in Cristo; anche gli angeli caduti saranno reintegrati e ovviamente l'inferno finirà. Per ovvie ragioni, l'apokatastasis è stata ampiamente criticata nella Chiesa primordiale .
Attualmente la nozione della salvezza universale è strettamente associata all'opera di Hans Urs von Balthasar, il cui universalismo continua a ispirare dibattiti. Sebbene abbia prontamente distinto le sue riflessioni dall'apokatastasis, il modo di pensare di Balthasar è abbastanza simile. Secondo lui, la misericordia di Dio ci obbliga a sperare che tutti siano salvati e che l'inferno sia riservato soltanto agli angeli caduti. Per quanto riguarda gli uomini, che sono diversi nell'ordine creato e incapaci di prendere le decisioni finali degli angeli, Balthasar sostiene la possibilità dell'inferno solo come teoria (che però deve essere conservata in quanto aiuta a motivare l'uomo al bene). Balthasar afferma: "L'amore misericordioso può quindi discendere su tutti. Riteniamo che lo faccia. E ora, possiamo assumere che vi siano anime che rimangono perpetuamente chiuse a tale amore? Si tratta di una possibilità che per principio non può essere respinta. Nella realtà essa può diventare infinitesimale - proprio per ciò che la grazia preparatoria può realizzare nell'anima". In altre parole, la grazia continua ad operare nell'anima, nella vita presente e futura, finché l'anima non si predispone alla redenzione. Poiché non vi sono limiti alla misericordia e all'amore divini, non possono esservi limiti alla nostra speranza di redenzione per tutte le anime. Secondo Balthasar, è nostro dovere mantenere la speranza teologica che nessun'anima sarà dannata. In termini semplici, possiamo nutrire una speranza umana che tutte le anime siano salvate, ma la speranza teologica viene esclusa dalla rivelazione divina. Come ha domandato C. S. Lewis: "Sarei disposto a pagare qualsiasi cifra per poter dire sinceramente 'tutti saranno salvati'. Ma la mia ragione risponde 'per loro volontà o senza di essa?'. Se dico 'senza la loro volontà', scorgo subito una contraddizione: come può l'atto volontario supremo dell'arrendevolezza essere involontario? Se dico 'per loro volontà', la mia ragione risponde: 'in che modo, se non si arrendono?'" .
In sostanza, Balthasar afferma l'esistenza dell'inferno, ma nega che un uomo possa andarvi, affermando che una tale probabilità è infinitesimale. Ciò equivale a respingere la dottrina dell'inferno e a negare il libero arbitrio dell'uomo. Balthasar aggira la questione dell'esistenza dell'inferno lasciandovi gli angeli caduti. Per quanto riguarda invece l'arbitrio dell'uomo, egli affronta il problema parlando della contrapposizione della volontà divina che tutti siano salvati e il libero arbitrio dell'uomo, facendolo però in modo inadeguato. Balthasar afferma: "La libertà dell'uomo non può essere infranta o neutralizzata dalla libertà divina, ma può benissimo essere, per così dire, superata in astuzia". Superata in astuzia? Per quanto tale affermazione possa essere intelligente, essa non è né esplicativa né illuminante. Sembrerebbe che il modo di intendere la misericordia e l'amore divini di Balthasar calpesti la giustizia divina e la libertà umana. Non ha senso parlare di libertà umana se il fine ultimo di ogni uomo è determinato in partenza , ma è quasi un inganno divino che gli uomini vengano manovrati abilmente nelle loro scelte più importanti (anche se attraverso una specie di perpetua purgazione divina). Inoltre, la tesi di Balthasar ignora un'intuizione espressa in modo molto eloquente da John Henry Newman che, nel commentare la Lettera agli Ebrei 12, 14, ha affermato che "anche supponendo che si accettasse che un uomo che non abbia condotto una vita santa entri in cielo, egli non vi sarebbe felice; non sarebbe quindi un atto di misericordia permettergli di entrarvi". La misericordia divina, per come ne parla Balthasar, sembra essere o un annullamento della libertà dell'uomo o un'inosservanza della sua volontà. Newman prosegue: "Oserei anche andare oltre - fa paura, ma è giusto dirlo - se volessimo immaginare una punizione per un'anima empia, reproba, forse non potremmo immaginarne una maggiore che chiamarla in cielo".
Di fatti, esiste un inferno - non solo per gli angeli caduti, ma anche per i peccatori impenitenti, cristiani e non, che prendono le loro decisioni in questa vita - e alcuni vi andranno. La parabola di Gesù su Lazzaro ed Epulone (Luca 16, 19-31) mette sufficientemente in guardia dalla possibilità di andare all'inferno e le osservazioni di Gesù sulla porta stretta (Matteo 7, 13-14) non fanno che accrescere tale possibilità. Sebbene Balthasar e tutti coloro che sostengono la teoria della salvezza universale abbiano ragione quando affermano che la Chiesa non ha mai formalmente parlato di una persona che è all'inferno come invece fa delle singole persone in cielo di fronte al processo di canonizzazione, sostenere che all'inferno non vi sia nessuno è tutt'altra cosa. La "seconda morte" (Apocalisse 2, 11; 20, 6,14; 21, 8), è una possibilità reale. Come afferma il Santo Padre, "le parole di Cristo sono inequivocabili. Nel Vangelo di Matteo Egli parla chiaramente di coloro che andranno al supplizio eterno (cfr. Matteo 25, 46)". Pensarla diversamente significa sbagliare. Fino a che punto può arrivare un simile errore? Quanto profondamente può influire sul ministero pastorale della Chiesa? Si pensi alle omelie, ora molto comuni, che spesso vengono pronunciate ai funerali cristiani, secondo cui il defunto è passato direttamente da questo mondo a quello celeste, senza che venga fatta menzione del peccato, del giudizio particolare o dell'inferno, e nemmeno del purgatorio. Tale modo di pensare non può essere conciliato con le parole del Signore relative ai malvagi: "E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna" (Matteo 25, 46).

continua il finale.........


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 29/05/2003 22.03

Conclusione.

L'ammonimento di nostro Signore, secondo cui quanti hanno fatto il bene avranno una risurrezione della vita e quanti hanno fatto il male avranno una risurrezione di condanna (Giovanni 5, 29) è un articolo della fede. Ci serve a ricordare che la nostra è una religione di rivelazione divina e non di razionalizzazione umana. Mentre noi potremmo avere difficoltà a conciliare la misericordia e la giustizia di Dio, per Lui non è così. Giacché la Chiesa è il "sacramento della salvezza", essa non può tirarsi indietro nella sua missione di salvare il mondo attraverso la proclamazione della verità su Gesù Cristo come Salvatore e Giudice dell'umanità, unico e universale. Attualmente sono sorte numerose ambiguità circa la fine dei tempi, ma nessuna di queste è più pericolosa ed errata di quelle che negano la necessità del battesimo per la salvezza e affermano la salvezza di tutti. Tale negazione è deleteria per gli sforzi missionari della Chiesa; tale affermazione è deleteria per il ministero pastorale della Chiesa. Dobbiamo sempre ricordare che la fede in Cristo e il comportamento morale in questa vita sono vincolati inesorabilmente alla vita futura e all'eschaton. Dobbiamo sempre ricordare che ciò che crediamo e ciò che facciamo alla fine conterà. In caso contrario, rischiamo di diluire la fede in un pluralismo e una presunzione tali, da doverci far temere la peggior risposta possibile alla domanda del Signore in Luca 18, 8: "Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?".

Fonte: http://www.clerus.org/clerus/index_ita.html

(Teofilo)
00mercoledì 18 novembre 2009 10:19
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Consiglia Elimina    Messaggio 9 di 40 nella discussione 
Da: quovadisInviato: 29/05/2003 22.58

Hai fatto una "fatica" immane Caterina ...sicuramente non andrai all'Inferno!

Si in effetti Il grande Von Balthasar ha parlato di "Speranza di inferno vuoto" questo in epoca di relativismo e sincretismo è pericoloso perchè può ridimensionare l'insegnamento della Chiesa sul Giudizio Particolare e sul Giudizio Finale.

Diciamo pure che il modo di speculare moderno porta a vedere L'Inferno più come uno stato che come un luogo ( un luogo sarebbe stato creato da Dio , Dio non ha creato il Male e l'Inferno è una conseguenza del Male)

Le rivelazioni private la dicono lunga , io mi considero uno scolaro di Maria  , quindi immaginate come la penso... Fa riflettere comunque ( per chi ci crede ... e farebbero bene a crederci tutti ! ) che Maria insista da più di cento anni sulla questione....forse è necessario che ricordi ai Cristiani che sono loro che devono garantire in futuro la salvezza di tutti  con la loro preghiera  .


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Consiglia Elimina    Messaggio 10 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 29/05/2003 23.26
....sccccccccchhhhhhhh. ei quovadis.....non lo diciamo forte.....ma il testo ce l'avevo già............magari me bastasse questo per non andare all'inferno.......vabbè...io tanto me so aggrappata alla croce e nun me ce stacco più......
comunque sia........
credo che effettivamente questo enfatizzare l'inferno è un pericolo....basti pensare alla questione morale.......come essa è stata smessa di essere quella guida per non peccare.....l'immoralità sta veramente prevaricando ogni confine.......
Però ammazza per l'AIDS come si sono mossi...."se lo conosci lo eviti"...diceva la propaganda......e qual'è stata la soluzione? il profilattico....mica la prevenzione di un discorso morale........!!
Tuttavia stiamo sempre li...e credo che sia bello che su questo ci ritroviamo:
........i cristiani devono garantire la salvezza per tutti...con la preghiera e la testimonianza........e mi commuove quando penso alla Messa...a questo perenne Sacrificio che ad ogni ora del giorno è ripetuto in tutto il mondo proprio per la salvezza di TUTTI gli uomini........
Grazie Signore......

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Consiglia Elimina    Messaggio 11 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 30/05/2003 0.02
A prescindere a chi crede o meno all'apparizione di Fatima.....la Vergine li comunque, non fa altro che confermare la Bibbia...."un luogo di tormenti"......i tre fanciulli lo videro tanto che i testimoni li videro tremare di paura...
Cara Caterina, in quale altro modo la Vergine avrebbe potuto far comprendere, se non con una raffigurazione comprensibile ai tre ragazzi, lo stato di sofferenza degli spiriti?
Gesù certamente non raccontava favole, ma credo che il problema si incentri sul termine "dannazione eterna", e cioè se deve intendersi irrevocabilmente senza fine ..  oppure senza scadenza.
Per quale colpa, sia pure molto grave, può essere sancita la dannazione eterna? Può essere solo un consapevole rifiuto di Dio che persiste anche dopo la morte fisica nello stato di spirito, ma non perchè sia Dio a volere questo, ma per volontà dello stesso spirito che non vuole riconoscere la Luce.
La nostra esperienza nella materia ci pone su piani diversi l'uno dall'altro. Troppi elementi ci differenziano e ci condizionano, alcuni anche innati: un bimbo può essere da subito portato ad esprimere violenza, a differenza di un altro che non ha questo istinto, l'intelligenza è diversa, le opportunità sono diverse, tutto può essere diverso .. e allora? ... Uno diventa santo e l'altro un delinquente ... perchè? ... Perchè questi istinti anche innati che ci fanno agire in modi tanto diversi? ... Perchè uno sente il senso di colpa e un altro no? ...
In queste diversità è come se disponessimo di armi impari, e questo cosa significa, forse che Dio ci abbia discriminati? Certamente no!
La spiegazione potrebbe esserci, ma ognuno deve arrivarci da solo.
Perchè questo discorso? Solo per far riflettere .. che gli errori commessi nel corso di una vita, per quanto grandi siano, non possono essere puniti con un'irrevocabile sentenza di dannazione eterna.
Si potrebbe dire: "Ma Dio lascia la possibilità di salvarsi attraverso il pentimento, anche dell'ultimo momento" E se questo pentimento non avviene in quanto l'individuo non ha compreso e non prova rimorsi ...
sarà condannato per l'eternità? E non è invece possibile che la sua condanna sia semplicemente senza scadenza, e cioè fino a quando e se riuscirà a comprendere?
Fraternamente
Iyvan
  

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Consiglia Elimina    Messaggio 12 di 40 nella discussione 
Da: nylusInviato: 30/05/2003 10.18
Non voglio discutere qui sulla veridicità dell'apparizione a Fatima.
Però mi sembra giusto considerare che ciò che i ragazzi hanno visto e "sentito" non poteva prescindere dalle loro esperienze e dalle loro cognizioni religiose.
Se "la Madonna" disse loro che i peccatori sarebbero stati mandati all'inferno è chiaro che i ragazzi abbinarono quelle parole con l'idea che avevano dell'inferno, e cioè le fiamme eterne, le anime che urlano, corpi straziati dal fuoco.
Ma da qui a dire che la Madonna avesse dato quell'immagine dell'inferno, ce ne corre.
Nylus

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/05/2003 14.11
Iyva.......partiamo da un aspetto importante......più che Dio a condannare.....è l'uomo che si pone NEL RIFIUTO......questo ci collega al famoso peccato CONTRO LO SPIRITO SANTO........che NON sarà perdonato nè ora, ne mai......
Che cosa è questo peccato contro lo Spirito Santo? E' IL RIFIUTO..........ma NON tanto come insegnano alcuni pentecostali.....di negare quel LORO..."rinascere di nuovo".....dove lo Spirito assume un ruolo da protagonista "teatrale"........quanto quel saper accogliere nel concreto e nella sostanza il messaggio della salvezza......
Se vuoi...possiamo collegarci anche ai seminatori di zizzania....attenzione che Gesù non intende i NON cristiani...ma proprio i cristiani........quali seminatori di falsità.....qui scatta la consapevolezza ad esempio....di quanto io comprenda di essere un SEMINATORE DI ZIZZANIA....e quindi il RIFIUTO ALLO'OPERA DELLO SPIRITO........nella Chiesa....quale CUSTODE della dottrina cristiana.......se consapevolmente combatterò la Chiesa.....allora sarò nei guai fino al collo perchè IO mi sarò opposta con tutte le mie forze a Lei........Che fine farà la zizzania? lo sappiamo tutti leggendo il brano evangelico.....
Come possiamo leggere....Gesù parla chiaro più volte di CONDANNA ETERNA.....e...per collegarmi a Nylus.....direi, se vuoi, di lasciar perdere il messaggio di Fatima...perchè li o si crede o non si crede.....ed è idem per il Vangelo.......Gesù NON parla in modo figurativo.....parla di CONDANNA......che s'intreccia con una AUTOcondanna nel momento in cui io....rifiuto la Verità......
Tuttavia Dio vuole che da cristiani......noi ci limitiamo a ricordare agli altri che il suo Amore vuole che gli uomini si salvino...il compito più duro spetta alla Chiesa quando INSEGNA appunto.....la Verità evangelica.......
Diceva bene quovadis......NOI DOBBIAMO PREGARE ED OFFRIRE OGNI SORTA DI SACRIFICIO O RINUNCIE.....insomma darsi tutto.......affinchè "gli altri vedano e credano.....che TU MI HAI MANDATO"........ecco perchè è importante l'unità....l'amore verso il prossimo inserito da Gesù come comandamento.......
L'Inferno esiste....ed è già purtroppo abitato.....Fatima, per chi vuol credere....ha solo confermato il Vangelo......ma, sempre per chi vuol credere....cosa disse la Madonna? PREGATE, PREGATE PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI, IL CUORE DI GESU' E' MOLTO TRISTE PER LE OFFESE CHE RICEVE E TANTE SONO LE ANIME CHE RISCHIANO DI DANNARSI PER SEMPRE.......SIETE PRONTI VOI PER SACRIFICARVI PER LA SALVEZZA DELLE ANIME??.....credere o meno a Fatima......in queste parole....non ha importanza.....poichè non sono antievangeliche......
Chiediamoci...."Credo nel Vangelo e a tutto ciò che dice?" bene......il Vangelo parla di MISERICORDIA......ma parla anche di candanna......parla di GIUSTIZIA DI DIO......Egli, Dio è difensore dei poveri, delle vedove, degli orfani.....degli sfruttati, dei perseguitati.....in Apocalisse il pianto dei martiri si sente.......chiedono addirittura VENDETTA A DIO.......chiedono di fare giustizia......per il sangue versato.....Certo, ci sembrano parole dure e assurde......e forse nella realtà del compimento non ci sembrerà più spietato....tuttavia attenzione....noi spesso confondiamo l'Amore di Dio ad una sorta di "volemose bene".......UMANIZZATO.......mentre quel volersi bene evangelico.....esige addirittura...DI DARE LA PROPRIA VITA IN CAMBIO........
Siamo disposti a dare la nostra vita per la salvezza dei peccatori?
Fraternamente C.

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Da: quovadisInviato: 30/05/2003 17.46

Il problema sta in quale significato dare all'esistenza terrena , francamente mi sembra strano per un Cristiano arrivare a concepire che l'accettare la Misericordia di Dio sia qualcosa di procrastinabile aldilà della morte fisica.

(Avevo pochi giorni fa posto una domanda su Maria Simma che torna di attualità anche qui .) Caro Iyvan se fosse come sostieni tu , questa esistenza terrena sarebbe solo un trastullo divino , tanto prima o poi risalirebbero tutti ....mica sono scemi gli spiriti .

Come ha spiegato Caterina il Nuovo Testamento lascia ben pochi dubbi Cristo tornerà come Giudice e non come Redentore , separerà le sue pecore dai capri e non trasformerà questi in pecore...Il tempo della Misericordia è questo ed è quello che stiamo vivendo , guai a quelli che rifiutano la Misericordia ....bisogna pregare per quello perchè nessuno si perda. Giuda forse si è perso ( non sappiamo cosa ha pensato prima di morire impiccato...) perchè ha rifiutato la Misericordia .L'inferno non è vuoto forse è il vuoto!

Ciao Q.



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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 31/05/2003 4.04
Cara Caterina,
due bimbi nascono. Il primo ha la fortuna di nascere in una famiglia che gli imprime una giusta morale, che lo segue e lo indirizza al meglio.
In più questo bambino è molto intelligente, ha un'indole buona, si sente chiamato verso la santità e si volge in questa direzione perchè sente che è la sua strada, diventa santo.
Il secondo nasce in una famiglia il cui esempio gli imprime un marchio negativo, vive in modo immorale, non è seguito. In più non è molto intelligente, ha un'indole violenta che lo porta a godere quando riesce ad infliggere una sofferenza, non conosce il senso del rimorso e non riesce a credere nella divinità. Diventa un delinquente ed uccide senza provare alcun senso di colpa.
Siamo di fronte a due situazioni completamente diverse in cui i due bambini si sono trovati e siamo anche di fronte a due personalità altrettanto diverse.
Credo che si possa dire, senza tema di smentita,  che il primo è stato largamente agevolato rispetto al secondo.
Due domande: in quale modo si giustifica l'apparente discriminazione tra i due? Ma veramente si può parlare di pena eterna per la persona che suo malgrado non ha avuto la fortuna di possedere quelle caratteristiche che hanno portato il primo alla santità?
La giustizia umana non può guardare a queste differenze, ma la giustizia divina?
Come vedi, non è la giustizia divina che sto umanizzando, tutt'altro!
Caro Quovadis,
perchè deve sembrarti strano quanto ho affermato? Gli esempi estremizzati che ho riportato non potrebbero far sorgere il dubbio che, forse, la Misericordia di Dio potrebbe veramente essere procrastinabile aldilà della morte fisica?
Tu dici: " .. se così fosse l'esistenza terrena sarebbe solo un trastullo divino, tanto prima o poi risalirebbero tutti .." Non credo che la questione possa essere posta in termini così semplici. Per risalire occorre comprendere i propri errori e questo potrebbe avvenire dopo mille o un milione di anni terrestri, o forse mai .. e dopo aver compreso subentra la sofferenza per il rimorso di ciò che si è fatto ... Tutto questo non mi sembra per niente un trastullo.
Forse, se noi conoscessimo veramente la vera Giustizia Divina, le nostre deboli concezioni umane ne sarebbero sconvolte.
Non credo, con quanto ho detto, di essere in conflitto con quanto affermato nei Vangeli: l'inferno esiste, in quanto sofferenza dello spirito costretto a comprendere e successivamente purificarsi.
La dannazione potrebbe anche assumere carattere di eternità se lo spirito persistesse nella sua negazione.
Ma attenzione ... ogni termine temporale è solo una costruzione umana, il tempo esiste solo perchè le nostre sensazioni lo fanno esistere, ma aldilà dell'esistenza terrena è solo "eterno presente",
cioè uno stato ... Dio è.
Il Divino non può esprimersi con noi se non nel modo in cui i nostri  limitati sensi possono comprendere.
Fraternamente
Iyvan

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 31/05/2003 10.43
Caro Iyvan....è vero.....i CONDIZIONAMENTI sono importanti.....basti pensare alle riflessione dell'amico Vincenzo sui ragazzi che stanno in carcere............
Tuttavia che è venuto a fare il Cristo allora?................e qual'è il compito del cristiano?
NON certo di farsi LUI da solo tutore della Bibbia, ma di PREDICARE IL MESSAGGIO DELLA SALVEZZA A TUTTI.......la Chiesa ti dona la Parola, tu apprendi, accogli e......NON tieni per te, ma la devi esportare.......siamo TUTTI missionari e sacerdoti, non dimenticarlo........
i genitori sono i primi MISSSIONARI.....ecco l'importanza del Sacramento matrimoniale...ma anche nel mondo del lavoro, negli uffici, nelle università......ovunque siamo......siamo CRISTIANI ANNUNCIATORI DI UN MESSAGGIO DI SPERANZA...ogni lavoro che intraprenderemo...è una VOCAZIONE UNA CHIAMATA....alla quale, diciamocelo.....NON si corrisponde spesso in modo evangelico............ognuno di noi è RESPONSABILE MORALMENTE ED ANCHE  qualche volta concretamente........DEL DISASTRO DELLA EVANGELIZZAZIONE........chi si tira indietro da questa responsabilità fin anche morale, si è già posto contro il Vangelo........
Cosa vuol dire "MORALMENTE RESPONSABILI"?.........
la Preghiera Iyvan......l'amore verso il prossimo che non è solo il vestirlo e nutrirlo, ma anche TESTIMONIARGLI il Cristo......Vuol dire anche SOFFRIRE per la conversione dei peccatori.......implorare da Dio la loro salvezza........ripeto...il pensare che tutti si salveranno....è bellissimo, è evangelico.......ed è spiritualmente parlando la Carità......la compassione........il per-dono "Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori"........tale richiesta attenzione ha un peso enorme....e stravolgente.......ma.........attenzione ancora....il Vangelo parla anche di candanna e qui non ci piove........o ci crediamo o non ci crediamo.......
NON esiste una via di mezzo Iyvan.......
l'unica via che abbiamo è quella che ti ho spiegato ora.......e rimettere a Dio la salvezza di tutti.....
Comprenderemo allora il significato della Messa.......e del valore della Preghiera che essa pone ai piedi di Dio......per TUTTO il genere umano vivi e defunti......passato presente e futuro.........Ecco l'errore di chi NON crede alla Messa........ LE DISCRIMINAZIONI LE FA L'UOMO IYVAN E NON DIO.......le facciamo noi cristiani divisi...e non Cristo........e di questo saremo responsabili....comprenderemo allora le parole di Gesù "Non chi dice Signore, Signore......entrerà nel Regno dei cieli..." e allora si che avremo delle belle sorprese lassù.........
I giudei si scandalizzarono per il rapporto d'amore fraterno di Gesù con la prostituta, con l'esattore delle tasse, con i peccatori......per tutti Gesù ci ha dimostrato come superare l'ostacolo, ma ci ha detto anche "come ho fatto io, così voglio che facciate anche voi".....e Gesù è finito sulla croce.......i primi martiri hanno innaffiato la giovane Chiesa con il proprio sangue......ma per amore di chi? di sè stessi?......o perchè anche i pagani si convertissero?......oggi siamo capaci di sporcarci le mani per fare questo? l'amico Vincenzo lavora in questo ambiente che hai descritto Iyvan.......ed è un carcerato che si prodiga ad aiutare questi ragazzi sfortunati a ritrovare i valori della vita........Un fratello carcerato ci.............
diciamoci la verità Iyvan.....noi prendiamo ciò che più ci fa comodo del Vangelo.........non lo facciamo apposta...........tante volte siamo anche in buona fede.......ma è così che agiamo.......ci sono dei messaggi evangelici che proprio NON LI DIGERIAMO.......non ci entrano nel cuore perchè l'istinto nostro ce lo impedisce........s.Paolo a tratti fa del mea culpa molto profondo.......si sente peccatore.....e si sente di non aver fatto tutto....poi dice di si......poi spera.......
l'atteggiamento del cristiano NON è quello di giudicare L'OPERA DI DIO......di salvezza o di dannazione, ma di esportare un messaggio che non è tanto di impaurire....."se non credi e muori vai all'inferno"....sig questo errore dicevamo lo fece la Chiesa in passato......quanto di gridare al mondo: Dio esiste!! Gesù è vivo e vero.......e......CI AMA.....TI AMA....VI AMA.......
chi è posto nella scala della maestria "non tutti siamo apostoli, dottori ecc.." dice Paolo.......LORO hanno il compito di sottolineare ALTRE SFUMATURE che chiamiamo appunto dottrine, magistero..........a l resto delle membra..........importantissime per l'andamento del Corpo secondo la descrizione di Paolo, spetta di TESTIMONIARE CON LA PROPRIA VITA QUESTO PROGETTO DELL'AMORE DI DIO.........
Il potere di legare e sciogliere che s'intreccia al dialogo........è dato AI VESCOVI.....NON AI LAICI.........durante la Messa il sacerdote per i defunti dice "Ti affidiamo o PADRE, TUTTI....(indistintamente) i nostri defunti DEI QUALI TU SOLO HAI CONOSCIUTO LA FEDE.....concedi anche a loro di ritrovarci insieme a godere del bene promesso....insieme con tutti i tuoi eletti...."
Opera mirabile della Chiesa.........!!!! Amore e compassione...non giudizio di condanna........ma Dio al momento opportuno GIUDICHERA'........Gesù, come diceva quovadis........TORNERA' DA GIUDICE.........e per i non meritevoli sarà, dice Gesù attenzione "PIANTO E STRIDOR DI DENTI"........si quovadis.....QUESTO è IL TEMPO DELLA MISERICORDIA.........è il tempo per strappare da Dio, PADRE........la salvezza........
Ricapitolando....sappiamo rispondere alla domanda" Sono in grado di saper dare la mia vita o qualsiasi altra cosa ....per la salvezza di un peccatore?".........
Se sarà si....questo è il vero RINASCERE DI NUOVO.....e la vita la si può offrire in mille modi.........
Fraternamente C.
(Teofilo)
00mercoledì 18 novembre 2009 10:22
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Da: AlexInviato: 31/05/2003 11.56

Questo è un argomento interessante...la Scrittura non parla molto di questo, l'unico argomento chiaro sono questi due versetti:

Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano (Mt 7,13-14)

Quel poco che sappiamo dice chiaramente una cosa....che quelli che si salvano sono meno (pochi) di quelli che si dannano (molti).....


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Consiglia Elimina    Messaggio 18 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 31/05/2003 12.37
Cara Caterina,
non pensare che io non sia d'accordo nella sostanza con quanto hai affermato.
Ciò che io ho espresso nulla toglie alle tue osservazioni, tuttavia non puoi considerare discriminazione umana certi elementi innati che caratterizzano la personalità di un individuo rispetto ad un altro, e neppure è discriminazione umana il nascere in un contesto più o meno favorevole.
Io ho anche detto che non è certo Dio a discriminare, è vero e lo riaffermo.
Comunque, la discriminazione c'è, non puoi negarla. Il problema è se si vuole oppure no tentare una risposta a questa "apparente" ingiustizia.
Ho detto "apparente"  .. quindi ammetto che essa può essere spiegabile, ma ciascuno deve da sè trovare da sè la risposta ... se lo vuole.
Tu dici: "Cosa sarebbe venuto a fare Cristo?" ... e io potrei rispondere: "Ad aprire il nostro cuore e la nostra mente, a seminare la Sua Parola nel modo in cui noi possiamo comprendere. Non a caso era costretto a servirsi delle parabole per farsi capire. Lui ci ha indicato la strada per giungere al Padre, che è l'unica percorribile ...La domanda che io mi sono posta è solo se questa strada può essere limitata alla sola esperienza terrena. Non è un'esigenza soggettiva, credo che la mia domanda abbia una sua oggettività e nulla toglie o aggiunge al messaggio di salvezza di Cristo.
Fraternamente, Iyvan

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Da: quovadisInviato: 31/05/2003 14.10

La paura dell'inferno non va sottovalutata... didatticamente è un buon inizio poi bisogna camminare nella conversione ( un consiglio lo spiega molto bene nelle sue catechesi il "vulcanico" Padre Livio di Radio Maria...)e quindi nel perfezionare la propria capacità di Amare.Per come mi hanno insegnato le anime sono in una posizione piuttosto passiva , dovresti ricordare Iyvan che c'è la Resurrezione della carne nel nostro Credo.Alex richiamava  i versetti di Matteo , io non sarei così pessimista sul numero dei salvati forse Gesù parlava di naturale inclinazione dell'uomo al male col discorso della porta larga.

Ciao




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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 31/05/2003 14.18
Quanto ho espresso nel mio post precedente vale anche per il passo riportato da Alex.
Gesù afferma che la strada verso la santità è irta di ostacoli e che sono pochi coloro che la sanno intraprendere ... e questo dipende dalla misura in cui noi abbiamo veramente compreso e quindi mettiamo in pratica la Sua Parola.
Ma la capacità di comprendere è forse la stessa in ognuno di noi?
Ci vengono date molte opportunità per comprendere ... ma se ciò non succede dipende solo da un nostro non voler accettare, oppure da una vera e propria nostra incapacità?
Riflettiamo bene su questo ... non diamo risposte affrettate.
Io credo molto alla forza della preghiera, della quale ho avuto modo di sperimentare più volte l'efficacia. Le nostre preghiere possono anche servire come traccia per gli spiriti in sofferenza, sono come lampi di luce che ne squarciano l'oscurità portandoli verso Dio. E non può essere questa una prova che il cammino verso la santità prosegua anche dopo l'esperienza terrena?
Fraternamente,
Iyvan 

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Consiglia Elimina    Messaggio 21 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 31/05/2003 14.50
Caro Quovadis,
L'anima non può che essere protesa al ricongiungimento con la sua Matrice Divina ... come puoi pensarla in un stato passivo? .... La tensione che spinge lo spirito verso Dio non può che porlo in uno stato di continua dinamicità.
Per quanto riguarda la resurrezione della carne, occorre ben comprendere cosa s'intende. Non dimentichiamo che materia ed energia sono la stessa cosa in un diverso stato vibrazionale, e questa non è un'ipotesi. Gesù stesso lo mostrò con la trasfigurazione e con l'Ascensione. In ogni caso, il fatto che ci sia questa resurrezione non
significa che lo spirito viva nel frattempo una condizione passiva, o almeno .. non lo prova.
Fraternamente
Iyvan

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 22 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 31/05/2003 15.33
In linea generale concordo Iyvan......sono i particolari che si differenziano....tuttavia credo che ci siamo se pur lo percepiamo in modo diverso......Alex ci ha appena dimostrato il fondamentalismo pericoloso della denominazione protestante Pentecostale.......Ci auguriamo che la maggior parte della gente non la pensi come voi Alex....perchè sarebbe una grave cattiveria all'umanità......non credere di essere certo di essere fra quei "pochi" salvato..solo perchè sei Pentecostali..e ricordati che Gesù dice "sarete giudicati in base all'amore" e negare la speranza a chi crediamo attenti...crediamo essere fuori.......è la cosa peggiore che un cristiano possa fare......rileggiti la zizzania...e rileggiti attentamente i Vangeli........perchè dicono molto dipiù del solo versetto che hai citato.......
Ti auguro di trovare quella sfera dell'amore cristiano che dimostri di NON avere...poi forse nella vita...... sicuramente sarai migliore di me...ma da come scrivi....ti manca la carità............se la possiedi....tirala fuori anche quando scrivi......
Fraternamente C.
(Teofilo)
00mercoledì 18 novembre 2009 10:24
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Consiglia Elimina    Messaggio 23 di 40 nella discussione 
Da: quovadisInviato: 31/05/2003 23.54

Passività riferita alla possibilità di salvezza dell'anima che comunque è attiva nella preghiera... è un discorso forse più attinente alla dottrina del purgatorio , che mi  sembra corretto. La Chiesa non ci insegna a pregare e a dedicare l'Eucarestia ai defunti?

Penso tutto sommato che "dannarsi"sia comunque difficile. Se commetto errori dottrinali vi prego di correggermi sono qui soprattutto per imparare e non per insegnare.

Ciao Q.


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Consiglia Elimina    Messaggio 24 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 01/06/2003 3.07
Io credo che si possa parlare di dannazione solo in presenza di un consapevole rifiuto di Dio, ma in questo caso non sarebbe Dio a condannare, bensì  lo spirito stesso che con il suo consapevole rifiuto non accetta la salvezza.
Fraternamente
Iyvan

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Consiglia Elimina    Messaggio 25 di 40 nella discussione 
Da: quovadisInviato: 01/06/2003 7.21

Su questa ultima affermazione siamo daccordo... è anche in linea su quanto ci dicono da Medjiugorie ( mi pare che sei un sostenitore... ) ovvero che all'Inferno va solo chi ci vuole andare.

Ciao


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Consiglia Elimina    Messaggio 26 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 01/06/2003 19.04
Amici, volevo scrivere di più, ma ho dei problemi al PC e forse è stato un bene.....perchè gli ultimi due messaggi sono centrali con il terzo che ci riporta a parlare del Purgatorio......molto importante e rifutato da una parte di cristiani.......infatti alla domanda seguente, la risposta non è mai giunta e forse alex può aiutarci:
se uno che si è "rinato din nuovo", ma non ha mai fatto la famosa "volontà" del Padre.....e muore in stato peccaminoso....è ovvio che come ci dicel il Vangelo...in Paradiso non avrà accesso immediato.....ma neanche all'inferno perchè comunque è un "Battezzato"...insomma un tiepido della fede....i piccoli famosi peccati veniali....che non dovreBBERO......comportare una condanna definitiva.....allora dove stanno queste anime in attesa del Giudizio?
Non sottovalutate queste riflessioni..........
Idem per gli Ebrei, Musulmani ecc.......credono nell'Unico vero Dio, ma non hanno conosciuto il Cristo: dunque...in Paradiso no, ma attenzione, per i cattolici gli Ebrei praticanti l'accesso possono averlo al Paradiso, ma per i protestanti è un "no" secco......benissimo.....tutti quegli Ebrei, solo un esempio, morti nei campi di sterminio.....dove stanno ADESSO??? in Paradiso per loro NO...ma all'inferno insomma mi sembra eccessivo, parliamo anche di bambini di genete inerme........di anziani......dove stanno?
Fraternamente C.

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Consiglia Elimina    Messaggio 27 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 02/06/2003 1.46
Cara Caterina,
io credo che sia grave presunzione per l'uomo stabilire chi deve o meno essere salvato, questa presunzione è talmente enorme da suonare quasi come una bestemmia verso la Giustizia Divina.
Mi sembra quasi impossibile che uomini di fede possano incorrere in un così grande errore: attribuire a Dio una logica umana.
Dio è il Dio di tutti,  anche se chiamato con altri nomi, non ci sono privilegi e non ci sono differenze. Chi pensa di far parte della schiera degli eletti, salvi solo per grazia in quanto basta solo riconoscere questa grazia indipendentemente dalle opere, credo che veramente si sbagli di grosso.
Conoscere Cristo non significa tanto conoscerne la Persona, quanto agire secondo i suoi insegnamenti. Gesù è questo che predicava.
Ora, se un uomo, pur di altra fede, agisce comunque secondo la morale che Cristo ha insegnato, quell'uomo è in Cristo pur non conoscendolo.
E' fondamentale comprendere questo. Il negarlo è come negare l'opera di Gesù. Il Suo sacrificio non era per pochi eletti, ma per tutta l'umanità, e credo che su questo non ci piova.
L'uomo sarà giudicato in base all'amore che avrà saputo dare. Forse che musulmani, ebrei e altri non sanno amare?
E dato che Dio è chiamato Allah o Geova, o altro, tutti costoro non potranno entrare nel Regno di Dio?
A volte mi chiedo cosa potrebbe dirci Gesù se per una volta scendesse a parlarci. Forse ci direbbe semplicemente: dopo tutto questo tempo non avete ancora imparato ad amare? E' possibile che ancora non abbiate capito? Pensate forse di avere più diritti di altri solo perchè potete invocare il mio nome? Eppure ve lo dissi: non chi dirà .. Padre, Padre ... entrerà nel mio regno, ma chi farà la sua volontà.
E qual'è questa volontà? ... per me non ci sono dubbi ... è l'amore e la carità verso tutti i fratelli, non certo la diversità di un nome.
Quindi, io penso che la sorte dello spirito sia solo conseguenza di come avrà o non avrà praticato la carità e l'amore, indipendentemente dal credo professato.
Fraternamente, Iyvan

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Consiglia Elimina    Messaggio 28 di 40 nella discussione 
Da: quovadisInviato: 02/06/2003 9.40

Caro Iyvan la Misericordia di Dio è un Oceano infinito . Io sono convinto che se nascevo nello Yemen sarei stato sicuramente Mussulmano e forse lo saresti stato anche tu , Caterina ,Teofilo ecc. ecc.Abbiamo avuto la Grazia di conoscere Cristo e spero che non gli volteremo le spalle.... Molti per nascita non hanno avuto questa Grazia e per questi ci dobbiamo pensare NOI poi siccome siamo tutti un pò difettosi ci affidiamo alla sua infinita Misericordia.

Il grosso problema è la sorte di quelli che appartenevano alla Famiglia di Gesù ed improvvisamente decidono di abbandonarlo, se non tornano a Casa come finiranno?

Io non ho una risposta


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Consiglia Elimina    Messaggio 29 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 02/06/2003 11.34
Caro Quovadis,
Cristo lo si abbandona ogni volta che il nostro pensiero o le nostre azioni diventano disarmoniche rispetto a ciò che Egli ci ha insegnato,
questo è il vero abbandono!
Dio è Egli stesso carità e amore .. due nomi diversi per esprimerlo ...
Se veramente abbiamo compreso, e non semplicemente capito, queste due virtù, non possiamo che essere sempre in Lui e Lui in noi.
Non sono le "convinzioni" personali ad allontanarci, ma è la purezza del cuore a creare il Suo Santuario.
Se tu avessi un figlio, cos'è più importante, che egli si comporti nella giustezza della morale che tu gli hai insegnato, oppure che non faccia scelte secondo le sue convinzioni?
Spero di non essere frainteso ... In realtà, se veramente abbiamo compreso il Cristo, non è più possibile vivere senza che il Suo nome diventi il nostro stesso respiro, ma questo fa parte del nostro sentire individuale.
Sono convinto che Dio guardi solo nel nostro cuore e che è solo il nostro cuore ad essere giudicato ... non sarà certo un giudizio umano
quello che ci aspetta ... per fortuna!
Fraternamente
Iyvan

Rispondi
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 02/06/2003 15.35
Speravo una risposta da Alex...........^__^
Caro Iyvan, concordo pienamente........è altamente presuntuoso tentare di convertire le persone basandosi sul concetto di una sorta di "lista" di salvati o meno......Guardate come viene a delinearsi, in questo dialogo......l'importanza della gerarchia ecclesiale....la quale ha quel famoso potere(=COMPITO=SERVIZIO) del "legare e sciogliere".......di insegnare le dottrine......di INTERPRETARE.....la Parola......a "noi" non è dato di sprecare questa vita per GIUDICARE chi saranno i "salvati" o meno, ma di SPERARE.....che "tutti si convertano e credano"......a cominciare da noi....e qui mi collego a quovadis........col quale concordo...."IO NON HO UNA RISPOSTA".........
Amici....se ci soffermassimo su questo concentrato di umiltà e di riconoscimento dei nostri limiti....credo che molti cuori si ammorbidirebbero.......
Q. dice:
Abbiamo avuto la Grazia di conoscere Cristo e spero che non gli volteremo le spalle.... Molti per nascita non hanno avuto questa Grazia e per questi ci dobbiamo pensare NOI poi siccome siamo tutti un pò difettosi ci affidiamo alla sua infinita Misericordia....
....
perfetto....è vero......ma....lo sapevate che un buon cristiano in virtù di questa Grazia della conversione ha la possibilità attraverso la preghiera e l'offerta del sacrificio Eucaristico SALVARE coloro che son morti NON riconoscendo il Cristo?.......Cosa dice Gesù? "Che credano IN TE O PADRE......e nel tuo Figlio...".........ci sono DUE azioni in questa frase.......la precedenza stessa del Cristo è rivolta al PADRE.......condividendo l'esempio di quovadis......non si può arrivare ad insegnare che "gli altri" saranno tutti dei non salvato solo perchè NON hanno riconosciuto Cristo......l'abbiamo detto, dipende dalla CONSAPEVOLEZZA DI TALE RIFIUTO.........se un musulmano ad esempio, o Ebreo......non riescono proprio a scoprire Cristo per tanti motivi.......è antievangelico insegnare che per essi NON esista una salvezza......
Per gli stessi cristiani (TUTTI i cristiani), il concetto del Purgatorio quale luogo di attesa resta in piedi, almeno fino a quando qualcuno BIBLICAMENTE PARLANDO, non trovi e non porti prove contrarie....fino ad oggi (anche nel nostro piccolo in questa ML), NESSUNO ha portato prove di un falso da parte della Chiesa, ma soltanto personali opinioni.....
Senza il Purgatorio (che NON un luogo ma uno stato dell'anima) le domande poste al mess.26 restano in piedi.....
Infatti Iyvan.....riporto questa tua riflessione molto importante:
Ora, se un uomo, pur di altra fede, agisce comunque secondo la morale che Cristo ha insegnato, quell'uomo è in Cristo pur non conoscendolo.
E' fondamentale comprendere questo. Il negarlo è come negare l'opera di Gesù. Il Suo sacrificio non era per pochi eletti, ma per tutta l'umanità, e credo che su questo non ci piova.
L'uomo sarà giudicato in base all'amore che avrà saputo dare. Forse che musulmani, ebrei e altri non sanno amare?
...........
....solo un appunto Iyvan.....il nome "Geova" è nato da una distorsione d'interpretazione.......la dottrina geovista che pretende di essere "cristiana"....è pericolossisima.....perchè NON crede in Cristo "venuto nella carne"......non crede in Gesù Figlio di Dio in senso proprio.....non crede nella vita eterna in Paradiso, ma ad una sorta di reincarnazione.....e non crede che saremo salvati nel nome di Gesù, ma di Geova.....e.....NON crede nella Trinità........
quindi attenzione.......
Ovviamente sorte diversa sarà per coloro che in buona fede hanno creduto CON L'ONESTA' del cuore e quindi AMANDO anche gli altri.......pur restando geovisti....perchè crediamo alla misericordia di Dio che avrà pietà di coloro che sono stati ingannati......ma ritorniamo al messaggio 26....anche er costoro che in definitiva meritare l'inferno credo sia eccessivo.....attenderanno in questo stato (forse, ma io credo a questo) di comprendere pienamente la misericordia di Dio e la possibilità di riconoscere CRISTO in pienezza....
Diversamente, per coloro che non credono al Purgatorio, dovrebbero dire allora quale potrebbe essere.... un altra soluzione......
Fraternamente C.

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Consiglia Elimina    Messaggio 31 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 02/06/2003 17.30
Vorrei aggiungere qualcosa a sostegno di quello stato dello spirito che viene identificato col nome di "purgatorio".
Se, nel corso dell'esistenza terrena, lo spirito non è riuscito a comprendere, per accidia o per limitatezza, i propri errori,  quale altro modo potrebbe esistere, per portarlo alla comprensione, se non l'essere costretto a macerare in se stesso, e quindi con sofferenza, finchè possa vedere con chiarezza e prendere consapevolezza di questi errori? Solo dopo che questi errori saranno diventati un sentire di coscienza si potranno considerare superati e quindi lo spirito avrà fatto un ulteriore gradino evolutivo verso Dio.
Che senso avrebbe un giudizio finale se il giudicato non fosse in grado di comprendere a fondo le sue colpe e di accettare consapevolmente il giudizio?
Per chi crede nello spirito non dovrebbe essere difficile vedere questo passaggio come unico e indispensabile. Diversamente dovrebbe saper spiegare in quale altro modo si possa giungere alla consapevolezza.
Fraternamente
Iyvan 

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Da: AlexInviato: 02/06/2003 19.02
Si apre una serie di discorsi piuttosto interessanti, ma devono essere basati sulla Scrittura per avere solidità.
Non credo affatto che SOLO i pentecostali saranno salvati, ma sarà salvato senz'altro chi mette Cristo al centro della propria vita.
Per esempio io ritengo che persone come Caterina da Siena e Padre Pio, fossero cristiani sinceri che amassero il Signore con cuore sincero, ma ebbero di Lui una visione deformata per colpa delle dottrine cattoliche.
Allo stesso modo i pentecostali unitariani che non riconoscono la Trinità amano Gesù sinceramente e saranno salvati anch'essi.
Cristo non ci chiede di essere dei teologi, ma di amarLo con tutto il cuore.
Riguardo a chi sente annunciare il Vangelo e NON lo accetta, in base al NT si direbbe che non sarà salvato.
Gesù parla di alcune città che rifiutarono la Parola predicata e dice che saranno "abbassate nell'ade"...
Purtroppo il Dio della Bibbia non è il DIO-FATTO-SOLO-DI-AMORE tipico del newage in cui "basta essere sinceri"
Pensiamo al diluvio: il mondo era popolato, immerso nella corruzione e nel vizio, Noè annunciò che quel mondo sarebbe stato spazzato via e così accadde.
In quel mondo pre-diluviano vivevano anche donne, bambini, anziani e penso che molte di quelle persone fossero in buona fede!
Inoltre i vv. che avete citato in  si riferiscono non a tutti gli esseri umani, ma "ai minimi fratelli e sorelle di Cristo" (Mt 25,40)
Chi sono i fratelli e le sorelle di Cristo?: chi fa la sua volontà!
Chi fa la sua volontà? Chi lo accetta come Signore e Salvatore e vive la Nuova Nascita!
Alex
(Teofilo)
00mercoledì 18 novembre 2009 10:26
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 02/06/2003 20.01
Per esempio io ritengo che persone come Caterina da Siena e Padre Pio, fossero cristiani sinceri che amassero il Signore con cuore sincero, ma ebbero di Lui una visione deformata per colpa delle dottrine cattoliche.
Allo stesso modo i pentecostali unitariani che non riconoscono la Trinità amano Gesù sinceramente e saranno salvati anch'essi.
Cristo non ci chiede di essere dei teologi, ma di amarLo con tutto il cuore.
............
......rispettando ciò che tu credi....parto da questo che hai scritto e ti chiedo:
se tu dici che non erano nella perfezione questi due santi.....dunque il Paradiso non l'avrebbero guadagnato...dal momento che chi va in Paradiso sono solo coloro che hanno raggiunto una certa perfezione quaggiù......se leggiamo il Vangelo, Alex, nell'esempio del ricco epulone...Abramo è già in paradiso.......e Gesù NON era ancora morto............
Ora non dovrebbero stare nemmeno all'inferno poichè tu stesso riconosci che queste due persone avevano al centro loro Gesù.....dunque dove starebbero ora?
Poi attento perchè i Pentecostali credono che loro sono la Chiesa vera ed unica di Gesù....starne fuori è dunque antievangelico Alex........
Poi dici:
Chi sono i fratelli e le sorelle di Cristo?: chi fa la sua volontà!
Chi fa la sua volontà? Chi lo accetta come Signore e Salvatore e vive la Nuova Nascita!
...........
certo....non fa una grinza.......e coloro che muoiono prima di accettarlo? che non sono battezzati ma hanno vissuto accanto al Cristo senza riuscire a riconoscerlo? che fine fanno?
e i morti Ebrei nei campi di sterminio mi dici dove sono?
Grazie
Fraternamente C.

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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 03/06/2003 1.16
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Da: AlexInviato: 03/06/2003 16.46
Cominciamo col dire che nessuno raggiunge la perfezione qui sulla terra, nè ci si arriva per gradi ma abbandonandosi a Dio.
Nessuno si guadagna il paradiso, tutto quello che un'essere umano si può "guadagnare" è l'inferno.
Il salario (paga, retribuzione) del peccato è la morte, ma il dono (regalo, immeritato) di Dio è la vita eterna (Rom 6)
Chiunque crede in Gesù col cuore sincero e lo fa Signore nel suo cuore, è davanti a Dio puro ed immacolato (Ef 5,27) non per suoi meriti, ma per ciò che Cristo ha fatto sulla croce.
Certamente non è perfetto, ma lo è agli occhi di Dio in virtù del sacrificio di Suo Figlio.
Se una persona è oppressa dai demoni come era Padre Pio e viene continuamente torturato da essi, (febbre, ferite sangunianti, infermità, ecc...) non per questo non è un credente.
Molti santi cattolici anche se amavano il Signore erano oppressi dai demoni che causavano in loro enormi dolori e sofferenze, nonchè visioni ed allucinazioni...opera degli spiriti di infermità.
Questo però non ha nulla a che vedere con la salvezza.
Quello che dici su Lc 16 dimostra ignoranza della Parola di Dio: fino alla discesa di Gesù nell'Ades i giusti erano in attesa di andare alla presenza di Dio ma non lo contemplavano ancora faccia a faccia, il "Seno di Abramo" non era il paradiso, ma un luogo di attesa per i giusti morti prima della venuta di Cristo.
Noi non crediamo che diventare membri di una chiesa pentecostale sia salvifico: è salvifico vivere la Nuova Nascita.
è Gesù che salva, non un gruppo di esseri umani. (chiese)
Se una persona vive la Nuova Nascita sarà salvata anche se non mette mai piede in una comunità pentecostale.
Se una persona vive tutta la vita in una comunità pentecostale e non vive la Nuova Nascita perchè non si interessa di Dio, sarà condannata.
Riguardo a chi muore prima di accettarlo, Dio essendo onniscente sa come si sarebbero comportati qualora avessero ricevuto l'annuncio dell'Evangelo per quello che realmente è ed agisce di conseguenza.
Il discorso diventa complicato, rimane il fatto che Dio tiene conto della diversità di conoscenza della verità che ogni essere umano ha, ma sa anche come si sarebbero comportati gli ebrei se avessero potuto conoscere la verità della Parola di Dio.
Stesso discorso vale per chi non ha mai sentito parlare di Gesù: un esempio ce lo abbiamo in Cornelio, era un uomo sincero che amava Dio e lo pregava, era un pagano ma le sue  preghiere salirono lo stesso davanti al Trono di Dio.
Se fosse morto prima di incontrare gli apostoli, sarebbe stato salvato lo stesso.
Quello che è invece grave è per le persone che di Gesù hanno sempre sentito parlare, e semplicemente se ne fregano di Lui.
Pensa: se la tua chiesa è nell'errore e noi pentecostali abbiamo ragione, come ti giudicherà Dio?
Alex

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Da: Soprannome MSN°63CaterinaInviato: 03/06/2003 19.01
Attento Alex....stai dicendo una cosa contro il Vangelo....Gesù dice "VOGLIO CHE SIATE PERFETTI".......
se Gesù l'ha detto è segno evidente che l'uomo può arrivarci.....ciò che tu non comprendi è che poni il senso della perfezione ad una testimonianza di BRAV'UOMO.......tutta umana e terrena......no Alex...non hai capito il senso evangelico della perfezione....i MARTIRI TI DICONO NULLA???, essi l'hanno raggiunto..... "Dare la vita per il proprio fratello" è un grado di perfezione evangelico.....
vi è un altro passo, caro Alex dove Paolo ai Romani 3,29  dice....leggi attentamente:
"O forse Dio è solo  dei Giudei? Non lo è forse anche dei pagani? poichè vi è un solo Dio che GIUSTIFICHERA' i circoncisi in base alla fede, gli INcirconcisi per mezzo della fede. Aboliamo dunque la legge per mezzo della fede? NON SIA MAI DETTO! Al contrariop diamo UNA BASE ALLA LEGGE..."
Attento allora Alex...come vedi Paolo insegna che Dio GIUSTIFICHERA'....non ha detto giudicherà o condannerà......i CIRCONCISI.......in abase alla fede.....come vedi, non solo i cristiani.......
E' antievangelico dire che "nessuno si guadagnerà il paradiso"......perchè il Buon Ladrone sulla croce te lo ha dimostrato......senza essere battezzato.......ma riconoscendo semplicemente che il Cristo era "il Giusto".....attento, non ha detto "Figlio di Dio........."....Gesù guardò il cuore del Buon Ladrone che si guadagnò, con la sua professione, il Paradiso....
L'uomo è in grado di guadagnarsi sia la salvezza che la condanna.....se potesse guadagnarsi solo la condanna, non ci sarebbe una scelta nella vita che facesse da ago della bilancia....e noi saremo dei robot.....e taluni già condannati all'inferno prima ancora di nascere......
Mi dici che su Lc.16 nella storia del Ricco Epulone e il dialogo con Abramo io sia ignorante, non mi offendo, ma prova tu a spiegare dove era Abramo nel racconto uscito dalla bocca di Gesù......c'è forse un altro luogo oltre il Paradiso che noi non conosciamo? Al verso 23 leggiamo:
"Finito negli inferi fra i tormenti, ALZANDO LO SGUARDO VERSO L'ALTO VIDE DA LONTANO ABRAMO E LAZZARO CHE ERA CON LUI......." mi dai dell'ignorante (e lo sono) ma non ci spieghi il significato delle parole.....e dici:
ma un luogo di attesa per i giusti morti prima della venuta di Cristo..
puoi darmi altri versi biblici che diano ragione al tuo credo?
quindi un luogo di attesa che prima di Cristo c'era...e che non ce n'era bisogno dal momento che la sua risurrezione li avrebbe liberati, ma negate uno stato dell'anima in purificazione dopo l'Assunzione di Gesù......nel momento in cui invece l'uomo avrà bisogno di uno stato di purificazione per non dannarsi eternamente...bè...mi pare altamente contro il Vangelo.......
Poi dici:
........Riguardo a chi muore prima di accettarlo, Dio essendo onniscente sa come si sarebbero comportati qualora avessero ricevuto l'annuncio dell'Evangelo per quello che realmente è ed agisce di conseguenza..
........
..insomma...secondo te Dio farebbe un processo alle intenzioni........, quindi se uno è morto in peccato ma Dio sa che continuando a vivere lo avrebbe riconosciuto....lo salva e lo porta subito in Paradiso....giusto??......bè...allora avremo un Dio ingiusto....ingiusto nei confronti dei martiri......ed ingiusto verso LA LIBERTA' DELL'UOMO E L'INTELLIGENZA E I SENTIMENTI DI CUI LO HA FORNITO......quindi in Paradiso per te ci vanno tutti a questo punto....peccato che i Pentecostali insegnano il contrario....non so chi ti istruisce o se la tua buona volontà ti spinge a restare con in piedi in due staffe.......tutto sommato non lo vedo come un difetto, ma come finestra sull'Ecumenismo.......
E dici:
Pensa: se la tua chiesa è nell'errore e noi pentecostali abbiamo ragione, come ti giudicherà Dio?
..........
la tua chiesa Pentecostale per avere "ragione" dovrebbe avere le fondamenta apostoliche...peccato che loro...non si riconoscano...o meglio....dopo la morte degli apostoli fino al 1900.....non si sa nulla..........diverso è il discorso sulle PERSONE....non dubito a che molti Pentecostali abbiano meritato e meritano il paradiso....ma da qui a chiudere voi le porte ai cattolici mi sembra un tantino al di fuori della predicazione apostolica.....
Alcune domande sono rimaste senza dialogo:
1) e i morti Ebrei nei campi di sterminio mi dici dove sono?
2) insomma s.Caterina e Padre pio..secondo il tuo ragionamento sarebbero in Paradiso....giusto? ma allora, perchè chiedere se "la chiesa Pentecostale avesse ragione e la cattolica torto"? che senso ha? tanta basta augurarsi di essere nelle grazie di Dio pur non sapendolo....oppure....domanda seguente:
3) a questo punto chi nasce musulmano e muore musulmano è condannato? e si collega alla domanda (1).......
Fraternamente C.

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 03/06/2003 22.54

Carissimi,

nella lettera ai Romani, dove si parla della giustificazione per fede, S. Paolo, nel capitolo secondo, pone l’accento sulle opere e accenna al giudizio dei pagani che non hanno avuto cognizione della Legge né cognizione della fede in Cristo.

Siccome ne stavate parlando, volevo evidenziare che la salvezza per chi non ha avuto occasione di poter credere in Cristo come lo abbiamo avuto noi, è preso in considerazione anche dalla Scrittura stessa e non è semplicemente una pia riflessione di qualcuno.

Ecco cosa si afferma in merito al destino eterno tanto dei non credenti che dei Giudei:

Romani 2,4 : O ti prendi gioco della ricchezza della sua bontà, della sua tolleranza e della sua pazienza, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione? 5Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, 6il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: 7la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; 8sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all'ingiustizia. 9 Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; 10 gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, 11perché presso Dio non c'è parzialità.

12Tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge. 13Perché non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati. 14Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; 15essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. 16Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo.

Naturalmente occorre tener presente che nessun uomo è senza peccato, e tutti, chi più chi meno abbiamo trasgredito i comandi di Dio. Dobbiamo allora ritenere che nessuno si possa salvare tra i pagani che si sono sforzati di seguire la legge naturale del loro cuore?

Sono convinto che per ciascun uomo Cristo Giudice riservi una delle quattro condizioni prospettate in Luca 12,44 ss :

  1. il posto tra i fedeli,
  2. punizione rigorosa tra gli infedeli,
  3. oppure:

47 Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; 48quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

Le parole finali di questa citazione pongono in evidenza che il giudizio sarà commisurato alle opportunità offerto a ciascuno nella vita e perciò il premio o la pena sarà anche proporzionale a quanto a ciascuno è stato dato. Ciò risponde anche alla domanda circa l’esempio addotto sulle esperienze vissute da due bambini in condizioni differenti di vita, di cultura, di condizionamenti sociali ecc.

Nelle parole di Gesù inoltre vi sono prospettati il Paradiso, l’inferno e il Purgatorio. Quest’ultimo non viene chiamato in tal modo ma di fatto Cristo indica una condizione che non è né un premio immediato, né un eterno e irreversibile castigo ma che prevede MOLTE O POCHE PERCOSSE: il termine Purgatorio descrive in modo semplice e chiaro in una sola parola, la condizione che molti dovranno sperimentare dopo la propria morte e che Cristo indicava metaforicamente con delle PERCOSSE.

Da notare soprattutto che questo non avverrà durante la vita terrena del servo; Gesù infatti precisa che ciò avverrà al ritorno del Padrone, cosa che potrebbe essere intesa anche come incontro col proprio Signore nel giudizio particolare e non necessariamente in quello universale: si tratta in ogni caso di uno stato di purificazione temporanea in cui il servo parzialmente osservante, non del tutto fedele, dovrà rendersi presentabile davanti allo splendore della Gloria e della Bellezza di Dio, così come pure ricorda S.Paolo dicendo che "nessuno senza la santificazione vedrà mai il Signore".

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate a proposito di questa riflessione sul testo di Luca 12,44ss

Per quanto riguarda l'inferno, la Scrittura è molto esplicita e solo interpretazioni devianti possono farle dire che non esista o che alla fine tutti saranno salvati come in un amnistia generale. Parole come quelle di Cristo in cui dice che: chi avrà bestemmato contro lo Spirito Santo non sarà mai perdonato nè nella vita presente nè in quella futura" dovrebbero far molto riflettere. Preghiamo per tutti, anche per quanti non sanno quello che fanno, implorando la misericordia di Dio per noi e per quanti non si rendono conto della gravità del peccato.

Con affetto





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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 04/06/2003 8.57
Caro Teofilo, ripartendo dalla tua citazione paolina che non riporto talmente è ben leggibile, aggiungo le mie riflessioni.....
Dal verso (14) si evince la questione della salveza PER TUTTI...chiediamoci "come avviene e come può essere"? Ecco il Cristo e il suo sacrificio EUCARISTICO. La Chiesa, durante la Messa....NON prega solo per i cattolici......MA PER TUTTI......quel sacrificio che NOI, in qualità di sacerdoti mediante il Battesimo, offriamo con il sacerdote scelto da Cristo per questo SERVIZIO, non è solo in funzione della nostra singolare salvezza, ma è offerto da noi al Padre per tutto il genere umano......
CRISTO HA SPALANCATO LE PORTE DEL PARADISO per TUTTI indistintamente, questa è la base di partenza che dobbiamo imparare.......e su questa base dobbiamo costruire il nostro rapporto con il prossimo, amandolo, se possibile correggendolo CON la Carità.......e con lui migliorarci sempre.......
Un vero cristiano NON è geloso degli altri, nè se il Dio di Abramo, di Isacco e Giacobbe...accoglierà nel suo seno eterno qualche santo musulmano.......o santi Ebrei....ciò che una fascia del Protestantesimo rifiuta E' QUESTA APERTURA DEL CRISTO a 360 gradi....finendo per insegnare un Cristo LIMITATO alla nostre percezioni umane......cioè, se "io oltre non riesco a vedere...vuol dire che non è così e gli altri si sbagliano"..........ma questo è sbagliato!
Quando Paolo parla della salvezza con i cristiani.....il discorso cambia perchè diverse saranno le responsabilità.....i famosi talenti che non atutti son dati alla stessa maniera.....
Più volte diversi Apostoli dicomo "per mezzo di Gesù TUTTI CONOSCERANNO DIO"....il discorso centrale resta dunque la conoscenza di DIO......e da li si apriranno poi diverse strade.......a seconda della volontà dello Spirito Santo.....
Altro errore di una fascia Protestante....è questo limitare lo Spirito Santo alle proprie capacità conoscitive e sensitive....dimenticando forse la cosa più importante che lo Spirito Santo E' DIO E COME TALE AGISCE NELLA VITA DELL'UOMO......
QUESTO FA PARTE DEL FAMOSO PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO CHE NON SARA' PERDONATO NE IN QUESTA TERRA NE NELL'ALTRO MONDO......
Lo Spirito è vita ed è ciò che vivifica la Parola stessa (l'Incarnazione ricordate?), non è un fenomeno teatrale esibizionistico.......Esso può anche agire NEL SILENZIO DEL CUORE DELL'UOMO.....ed operare frutti che nessuno è in grado di riconoscere ma che noi tutti ne beneficiamo......basti pensare alla forma DEL VOLONTARIATO di questo ultimo secolo, avete idea di quanti che si definiscono "atei-comunisti" ci lavorano? Pensare che questi morendo, senza aver ricevuto questa "rinascita pentecostale", possano essere dannati per l'eternità, E' UN INSULTO ALL'OPERA CREATIVA DI DIO MEDIANTE LO SPIRITO SANTO inviato da Cristo per questo scopo.......
rileggiamo e meditiamo queste parole:
48quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più....
.......
AFFIDATO..........alla Chiesa è stato affidato un compito.......forse il peggiore......ed è proprio per questo che Cristo ha assicurato che "le porte degli inferi non avrebbero prevalso"....poichè conoscendo Egli la nostra debolezza, NON CONTASSIMO SULLE NOSTRE FORZE, MA SU DI LUI........in questo sta il senso paolino dell'essere SALVATI PER GRAZIA, PER FEDE E NON PER MERITI PROPRI.....è in questo senso che l'uomo è incapace di salvarsi da solo.....o pensarlo di farlo senza il supporto di Dio......ma se un cuore è onesto giungerà a comprenderlo perchè Gesù lo ha detto "NON voglio la morte del peccatore, ma che si converta e creda....."
Pretendere che nel mondo tutti ci si converta alla maniera pentecostale, giudicando falsa la conversione al cattolicesimo, è quanto di più antievangelico si possa insegnare.......basti leggere la storia del fondatore del pentacolismo e della mania di protagonismo che attorno vi aleggia, per comprendere che alla base di questo NON vi è la Chiesa, ma il volersi sostituire ad essa......
Fraternamente C.

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Consiglia Elimina    Messaggio 39 di 40 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 04/06/2003 14.25
Riguardo a chi muore prima di accettarlo, Dio essendo onniscente sa come si sarebbero comportati qualora avessero ricevuto l'annuncio dell'Evangelo per quello che realmente è ed agisce di conseguenza.
---
A questo punto mi chiedo per quale motivo dobbiamo essere costretti all'esistenza terrena.
Tanto varrebbe che Dio ce lo eviti condannandoci o premiandoci senza neppure farci nascere nella materia ... visto che Lui sa già come ci saremmo comportati.  

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 04/06/2003 19.32
Infatti Iyvan.....è la negazione del libero arbitrio....un Dio mostruoso poichè avrebbe usato Giuda causandogli LUI stesso il suicidio......oppure.....Gesù stesso esibendosi come in un teatrino sulla corcifissione quando il buon ladrone SI GUADAGNERA' IL PARADISO....soltanto per aver creduto che quell'uomo..."ERA UN GIUSTO".........dunque il buon ladrone è stato USATO??
Oppure pensiamo ai martiri.....nessuno di essi sarebbe morto sciegliendo consapevolmente di amare Cristo FINO IN FONDO....ma Dio li avrebbe condotti al martirio senza fargli capire un tubo.........?????
Ma dico stiamo scherzando??
(Teofilo)
00mercoledì 18 novembre 2009 10:41
La signora Gloria Polo racconta in questa testimonianza, la sua esperienza vissuta durante le ore seguite alla sua morte causata da un fulmine che l'ha carbonizzata in diverse parti vitali del corpo.
La sua storia è eccezionale proprio per il ritorno alla vita dopo un evento mortale oggettivo.



Vi sono altri video che completano questa testimonianza eccezionale e che si possono visualizzare al seguente collegamento:

www.youtube.com/user/crediama#grid/user/5E520E24EE4A2CA2

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