L'AUTENTICO SETTIMANALE DI S.PADRE PIO DEI FRATI DELL'IMMACOLATA

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Caterina63
00sabato 20 febbraio 2010 19:35
Volentieri, dalla Redazione di Messa in Latino pubblichiamo:


Il Settimanale di Padre Pio

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:


Carissimi fratelli in Cristo,

da anni curiamo una rivista settimanale che forse già conoscete: Il Settimanale di Padre Pio pensata e voluta unicamente per portare luce nelle famiglie italiane, con la speranza anche che la rivista possa prendere il posto di tanta stampa purtroppo non buona e di cui ormai quotidianamente ci si nutre.

Dall’uscita del Motu proprio Summorum Pontificum abbiamo anche inserito una rubrica sulla Liturgia e la Tradizione, mentre quest’anno, in occasione dell’Anno Sacerdotale abbiamo inserito una rubrica omonima per tutti i sacerdoti.

Veniamo a chiedervi la carità, ma solo se ciò potesse essere possibile,
di informare i lettori del vostro sito che, chi desidera, può ricevere gratuitamente a casa delle copie saggio della nostra rivista “Il Settimanale di Padre Pio”
Chi è interessato può inviare il proprio indirizzo postale all’indirizzo e-mail della redazione: settimanaleppio@immacolata.com o visitare il nostro sito: www.settimanaleppio.it

Intanto inseriamo di seguito delle informazioni sulla nostra rivista, se potessero essere utili:

Il Settimanale di Padre Pio ha come unico scopo la formazione cattolica della famiglia attraverso gli insegnamenti della Santa Madre Chiesa, alla scuola di San Pio da Pietrelcina.

Il nostro impegno, di Francescani dell’Immacolata, pertanto, è quello di offrire, ai lettori – di ogni fascia di età –, argomenti utili e necessari per la crescita spirituale, alla luce della vera dottrina cattolica, in ogni campo: morale, religioso e sociale.

Quest’opera editoriale è curata in tutto da noi Francescani dell’Immacolata, Frati e Suore, un giovane Istituto mariano-missionario, di diritto pontificio, che è presente e opera nei cinque Continenti. Ispirandoci al santo martire San Massimiliano M. Kolbe, la specificità del nostro carisma è proprio quella dell’Evangelizzazione attraverso i mass-media, mezzi di comunicazione sociale che, con la loro diffusione, permettono di portare la luce del Vangelo ad un numero sempre maggiore di anime.

Il Settimanale di Padre Pio, avendo come unico scopo l’evangelizzazione, non ha fini di lucro, pertanto si sostiene unicamente con le offerte degli abbonamenti.

Chi si abbona alla nostra rivista potrà anche usufruire dei benefici spirituali di una Santa Messa mensile, celebrata da un sacerdote Francescano dell’Immacolata.

Queste le rubriche:

Padre Pio
Spiritualità
Mariano
Catechesi
Attualità
Giovani
Religione
Fede e Cultura
Famiglia
Anno Sacerdotale
Liturgia e Tradizione
Recensioni
Fede e Scienza

Tra i nostri collaboratori:

Padre Stefano M. Manelli, FI
Padre Alessandro M. Apollonio, FI
Corrado Gnerre
Fabrizio Cannone
Alessandro Gnocchi
Mario Palmaro
Francesco Agnoli
Paolo Risso
Maurizio Brunetti
Don Nello Castello

Vi ringraziamo di cuore anche per tutto il lavoro davvero eccellente e per il bene che fate attraverso il vostro sito.
La Vergine Santa voglia ricompensarvi abbondantemente!
In unione di preghiera

In Corde MatrisSuore Francescane dell’Immacolata
Redazione Il Settimanale di Padre Pio
http://www.settimanaleppio.it/index.cfm?Pianeta=2



 
Caterina63
00martedì 27 aprile 2010 14:16
Amici....Gesù ci dice che chi avrà dato anche un solo bicchiere d'acqua ai SUOI, riceverà una grande ricompensa...

Se siete dubbiosi su cosa fare con il 5 per mille delle vostre imposte, che come saprete può essere destinato ad opere umanitarie o assistenziali indicando il codice fiscale dell'ente beneficiario, ecco una proposta interessante:

Frati dell'Immacolata


IL 5 X MILLE 2010
Un modo che non costa nulla per sostenere le nostre missioni


La finanziaria 2010 dà l'opportunità di destinare una quota pari al 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a sostegno del volontariato e delle organizzazioni di utilità sociale.
Destinando all'associazione Missio Immaculatae International Onlus il tuo cinque per mille, contribuisci a realizzare gli obiettivi dell'associazione senza alcun aggravio delle imposte.

Basta firmare nell'apposito spazio della dichiarazione dei redditi («sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale») e indicare nello spazio sottostante il nostro codice fiscale:

900 105 806 46

Questa ONLUS è nata per sostenere le missioni all'estero dei Frati e delle Suore Francescane dell'Immacolata, che vivono la spiritualità francescana con spirito tradizionale e con particolare attenzione alla cura liturgica e alle celebrazioni Vetus Ordo.

Ecco le iniziative cui sarà destinato nel 2010 il 5 per mille:

http://www.missioimmaculatae.org/documents/VOLANTINO5XMILLE2010light.pdf

Sosteniamo numerosi questi fratelli e sorelle e il loro meritevole impegno!

Fate girare questo appello, fatelo conoscere a quante più persone potete....


                                    

Caterina63
00domenica 9 gennaio 2011 16:06

   

"Sempre e comunque... insieme a lei"

 

Le Missionarie dell’Immacolata-Padre Kolbe offrono ai giovani una proposta per vivere un’esperienza estiva alternativa: 

Per informazioni: tel. 051-67.82.01.4.

 


Caterina63
00venerdì 24 febbraio 2012 10:21

I francescani con Maria per evangelizzare il mondo.

Il carisma dei Frati Francescani dell'Immacolata
di Antonio Gaspari

ROMA, giovedì 23 febbraio 2012 (ZENIT.org).-Uniscono il carisma di San Francesco d’Assisi alla devozione per l’Immacolata. Uno dei loro riferimenti è San Massimiliano Kolbe. Sono stati fondati da un figlio spirituale di padre Pio. Vivono testimoniando il Vangelo cercando di accendere l’amore per Cristo come faceva San Francesco. Sono molto attivi soprattutto nei santuari mariani.
Stiamo parlando dei Frati Francescani dell'Immacolata, un istituto religioso nato nel 1970 ed in grande crescita.
Per conoscerli meglio ZENIT ha intervistato Padre Alfonso M. A. Bruno F.I., Direttore Ufficio Comunicazione dei Frati Francescani dell'Immacolata

- Chi sono i Francescani dell’Immacolata?
Padre Alfonso: Siamo un'istituto religioso di diritto pontifico. Le nostre origini hanno radici profonde, come ramo della plurisecolare pianta francescana, ma la nostra nascita è relativamente recente.

- Quando nascono? Perche? Con quale carisma? Che cosa fanno?
Padre Alfonso: Il 2 agosto 1970, il francescano conventuale p. Stefano M. Manelli, figlio spirituale di P. Pio da Pietrelcina, chiese ed ottenne dai suoi superiori maggiori di iniziare un'esperienza di vita che seguisse più da vicino le origini di S. Francesco, con la stessa povertà, la stessa penitenza, da rivivere oggi. Fu scelto uno dei conventi più diroccati e isolati, a Frigento, sui monti dell'Irpinia. Il Vaticano II aveva invitato i religiosi a un ritorno alle fonti e p. Manelli vide in questa sua iniziativa una risposta coerente ed efficace della Chiesa contro il gelo vocazionale dell'epoca e la rivoluzione sessantottina. Occorreva un rinnovamento della vita religiosa che conciliasse il carisma dei fondatori con le esigenze di una società che stava cambiando. Paolo VI all'epoca diceva che il mondo ha più bisogno di testimoni che di maestri. Il modello di vita francescana rinnovata fu quello del francescano polacco S. Massimiliano M. Kolbe, conosciuto per aver offerto la sua vita per salvare un padre di famiglia condannato a morte ad Auschwitz. In realtà p. Kolbe fu anche e soprattutto l'ideatore delle cosiddette "Città dell'Immacolata", cioè dei complessi conventuali dove la comunità dei frati promuoveva in maniera organizzata la conoscenza e la devozione all'Immacolata, attraverso soprattutto i media, di cui il martire polacco ne fu un profetico anticipatore nell'utilizzo in campo ecclesiale. Nel 1990, l'esperienza della "Casa Mariana" di Frigento, per volontà di Giovanni Paolo II, sempre vicino a noi e al nostro ideale mariano e francescano, venne riconosciuta ed elevata canonicamente a Istituto religioso. La nostra è una vita di fraternità vissuta nella preghiera, povertà, penitenza, missionarietà nello spirito della totale consacrazione all'Immacolata. Ci impegniamo in virtù di un voto, che noi chiamiamo "mariano", ad imitare la Madonna nella dimensione dell'essere e dell'agire. Si tratta di riprodurre nella nostra vita e nel rapporto con il prossimo le virtù di Maria, di illuminare i voti religiosi attraverso l'esempio di Maria e come Lei offrire Cristo al mondo con un apostolato che ci coinvolge anche nella missione ad gentes, nelle terre più lontane e difficili. Da un punto di vista operativo, oltre al lavoro nei mezzi di comunicazione sociale, approfondiamo la ricerca teologica con studi, convegni e pubblicazioni e dirigiamo pastoralmente vari santuari mariani nel mondo.

- Quale relazione tra San Francesco e l’Immacolata?
Padre Alfonso: L'Ordine francescano è nato a S. Maria degli Angeli, alla Porziuncola di Assisi. E' un luogo evocativo che rivela il profondo legame spirituale tra il Serafico Padre e la Madre di Dio. S. Francesco rivolgeva alla Madonna lodi bellissime, la elesse quale "Avvocata" dell'Ordine e soprattutto la sua intuizione mistica lo portò ad attribuirle l'originale titolo di "Vergine fatta Chiesa". Memori di questa eredità spirituale i figli del Serafico hanno sempre approfondito il mistero di Maria. Il beato Giovanni Duns Scoto difese già nel XIV secolo la realtà dell'Immacolata Concezione di Maria e da allora, l'impegno per la definizione dogmatica di questo privilegio mariano è stato come il filo d'oro che ha guidato la storia del francescanesimo dalle origini fino ad oggi. S. Massimiliano Maria Kolbe è forse la più alta espressione di santo francescano e mariano poiché durante tutta la sua vita si preoccupò di fare conoscere ed amare l'Immacolata attraverso la stampa, la predicazione e la missione ad gentes che lo vide anche impegnato per sei anni in Giappone. Fu lì che per la prima volta p. Kolbe professò insieme ai suoi frati il voto di consacrazione illimitata all'Immacolata. Esso è per noi il voto costitutivo della nostra forma di vita riconosciuta dalla Chiesa come francescana e mariana o, potremmo anche dire, kolbiana.

- Quanti e dove sono oggi nel mondo i Francescani dell’Immacolata?

Padre Alfonso: Da p. Stefano M. Manelli che trovò in p. Gabriele M. Pellettieri il primo compagno di cordata nell'esperienza di Frigento (AV), grazie a una straordinaria fioritura vocazionale siamo arrivati oggi a circa cinquecento membri, una cifra che raggiungono anche le nostre suore. Abbiamo anno per anno aperto case nei cinque continenti. I nostri conventi si chiamano "case mariane". Ne abbiamo circa una trentina in Italia, da Nord a Sud; siamo poi presenti in paesi europei come la Francia, l'Austria, la Gran Bretagna, la Polonia e il Portogallo. Nelle Isole Filippine abbiamo sei case, cinque negli USA, due in Benin, Nigeria, Brasile, Kazakistan e Australia, una in Argentina, India, Camerun e Ciad.

- Il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto l’anno della fede ed ha chiesto di impegnarsi nella Nuova Evangelizzazione. In Che modo il vostro ordine pensa di rispondere all’appello del Pontefice?
Padre Alfonso: Fedeli al nostro carisma e alla nostra vocazione, sensibili alle direttive del Magistero e agli inviti del Santo Padre, approfondiremo e presenteremo la dottrina della fede con la parola e con l'esempio di vita. Giovani che ogni anno, da ogni parte del mondo, lasciano tutto per seguire Cristo casto, povero e crocifisso rivestendo il saio francescano, insieme ad altrettanti giovani che ricevono il sacramento dell'Ordine con la stessa cadenza, sono la testimonianza più bella di fede e di vitalità della vita religiosa. E' un segno di speranza per il mondo, frutto di una fede genuina e teologale. Ci impegneremo innanzitutto al rinnovamento della fede nel popolo di Dio intensificando la nostra preghiera per un nuovo slancio nella sua trasmissione alle nuove generazioni. Penso infine all'impegno nostro nella nuova evangelizzazione con rinnovata fedeltà e generosità nei confronti del Papa, per la sana dottrina e l'azione caritativa ai più bisognosi, specie nei paesi più poveri dove siamo presenti.

- Siamo in Quaresima, tempo di conversione. Cosa suggeriscono i Frati Francescani dell’Immacolata?
Padre Alfonso:Il Discorso delle Beatitudini di Gesù è la sintesi della novità del messaggio di Cristo e del nostro atteggiamento come discepoli suoi. Siamo invitati alle opere di misericordia corporale e spirituale. La Quaresima è il tempo privilegiato di conversione e di riconciliazione con il Signore. Noi suggeriamo una sincera ed umile confessione, con propositi di vita nuova e l'intensificazione della vita sacramentale con l'Eucarestia, degnamente ricevuta e profondamente adorata. Incoraggiamo poi i fedeli a riconoscere il ruolo particolare di Maria nel mistero della salvezza, ad amarla filialmente e a seguirne la fede e le virtù. Digiunare inoltre significa saper rinunciare a tante cose mondane e superflue, che però credevamo importanti. Dobbiamo piuttosto arricchirci di Dio. E' solo così che, con S. Francesco, potremo augurare agli uomini di oggi ogni pace e ogni bene nella perfetta letizia che è la consapevolezza di essere figli di Dio chiamati alla santità, al Paradiso.

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Caterina63
00martedì 28 agosto 2012 19:16

Benin: il primo mini-villaggio del fanciullo dedicato a Massimiliano Kolbe


Una risposta concreta dei Francescani dell'Immacolata agli inviti dell'Africae Munus di Benedetto XVI


di p. Alfonso M. A. Bruno, F.I.

ROMA, lunedì, 27 agosto 2012 (ZENIT.org) - Sabato 25 agosto 2012, a Bembereké, in Repubblica del Benin, nell’anno del XXX anniversario della canonizzazione di San Massimiliano M. Kolbe, è stato inaugurato il primo orfanotrofio che gli è dedicato in questo paese dell’Africa Occidentale. Si tratta di una realizzazione dei Frati Francescani dell’Immacolata, presenti in Benin dal 1991.

Oltre a professare la Regola Bollata del I Ordine, l’istituto religioso di diritto pontificio rivive nel suo carisma l’esperienza di vita e d’azione delle “Città dell’Immacolata”, fondate dal santo martire francescano in Polonia e in Giappone negli anni Trenta.

I Frati Francescani dell’Immacolata dopo la realizzazione della radio cattolica nazionale Radio Immaculée Conception e del santuario mariano diocesano “Notre Dame de la Divine Miséricorde” ad Allada, si sono lanciati anche nell’attività socio caritativa nella regione settentrionale del Paese, economicamente più depressa e islamizzata, per favorire i bambini più poveri.

Le Suore Francescane dell’Immacolata che ne rappresentano il ramo femminile condividendo con i frati la fondazione e la spiritualità, si stanno a loro volta prodigando nel Sud del Benin con la costruzione già avviata di una “Casa della Carità” a favore delle bambine più povere.

La benedizione del complesso logistico ed educativo “San Massimiliano M. Kolbe” di Bembereké è stata assicurata dal vescovo di N’Dali, mons. Martin Adjou, in presenza del prefetto dell’Atakora, il sindaco di Bembereké e una delegazione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il finanziamento è stato opera soprattutto della ONLUS “AMIM” (Associazione Missione dell’Immacolata Mediatrice) composta nella quasi totalità da laici appartenenti al Terz’Ordine dei Francescani dell’Immacolata.

Non a caso la data dell’inaugurazione è caduta nella memoria liturgica di San Luigi IX, re di Francia, patrono del Terz’Ordine francescano.

A cornice dell’avvenimento, nel vicino santuario mariano “Madonna della Pace”, si era precedentemente svolta la cerimonia di vestizione religiosa e di Professione religiosa di nove giovani provenienti da Benin, Camerun e Ciad, che hanno rispettivamente inaugurato e concluso l’anno di noviziato nei Francescani dell’Immacolata, la cui casa di formazione per l’Africa francofona è proprio a Bembereké.

Una numerosissima presenza di fedeli locali, una delegazione di benefattori italiani e persino di dignitari musulmani del luogo, ha accompagnato l’evento manifestando apprezzamento nei confronti dell’opera.

È un seme di speranza in una regione povera del Benin, a maggioranza islamica, dove l’infanzia è particolarmente esposta alle conseguenze del sottosviluppo.

Dall’originale pianta a forma di “M”, a significare “Maria” e “Massimiliano”, il complesso dispone di infrastrutture studiate per offrire fino a una cinquantina di bambini e adolescenti, un soggiorno felice e fruttuoso attraverso sale di studio e aree da gioco.

L’obiettivo della realizzazione è offrire ai bambini più poveri, privilegiando coloro che hanno perso uno o entrambi i genitori, l’opportunità di seguire almeno un corso d’istruzione primaria e un’educazione umana e religiosa di alta qualità.

Se lo sviluppo parte dall’educazione, questa realizzazione vuole essere una risposta concreta al monito “Alzati e cammina” dell’esortazione apostolica Africae Munus che Benedetto XVI ha firmato e consegnato all’episcopato del Continente Africano e di Madagascar proprio in occasione del suo viaggio apostolico in Benin del novembre scorso.




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