Cara Caterina,
dato che, come giustamente ha detto Raptor (ha solo dimenticato le nostre adunanze settimanali), ho molti impegni e poco tempo, e dato il tuo interesse per il mio tempo, se costi poco (meglio niente), potrei prenderti in considerazione come segretaria.
Venendo ora a cose più serie, dato che dopo aver detto “non aggiungerò altro”, invece altro hai aggiunto, vorrei anch’io fare alcune precisazioni.
Le fonti, compresa l’Agenzia Fides, sono concordi sulla sospensione completa del culto pubblico (durata circa 3 anni) e nel carattere inusuale, eccezionale dell’evento.
Dove si esercita il culto pubblico cattolico?
Cosa si intende per culto pubblico cattolico?
Nel tuo post n.51 scrivi “NON metto in dubbio i tempi critici, ma il fatto che NON venisse più celebrata la Messa è una notizia FALSA.....”
In armonia con le fonti cattoliche ho solo affermato che non venisse più celebrata la messa pubblicamente nelle chiese, non che non si celebrassero più messe.
Del resto tu stessa ammetti “.....certo, forse non la facevano pubblicamente, la Chiesa in Cina quella clandestina, fa la Messa DI NASCOSTO......”
dal sito kattoliko.it:
“I vescovi messicani, sostenuti da Papa Pio Xl, ordinarono di chiudere al culto le chiese, dal momento che ne andava della vita stessa dei sacerdoti e della libertà del popolo di Dio.
31 luglio 1926: per la prima volta, dopo più di 400 anni, i vescovi decidono di sospendere il culto pubblico in tutte le chiese del Messico. Si vive come in un lutto nazionale.
Il 29 giugno 1929, festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, le chiese del Messico si riaprirono al culto, e le campane tornarono a suonare nel paese: vennero celebrate Messe ovunque, tra l'entusiasmo della popolazione”
Quindi non capisco le tue accuse di manipolazione.
Nel mio messaggio iniziale parlavo di persecuzione contro la Chiesa Cattolica ad opera dello Stato Messicano.
Circa la paura per le rappresaglie contro la popolazione e i sacerdoti cattolici(che sicuramente fu anche in parte la motivazione del provvedimento) leggo però sul sito adsum.it:
Dopo tre anni di battaglie, i Crociati sono ormai vittoriosi sul piano militare. I governativi sono in rotta e la loro sconfitta definitiva è vicinissima. Ed è allora che si consuma uno dei tradimenti più infamanti della storia, quello per cui il Papa dovrebbe chiedere scusa ai cattolici messicani, invece che agli ebrei.
Pio XI cerca a tutti i costi un accordo con i massoni e gli americani. Il suo legato apostolico, Mos. Crespi, moltiplica le concessioni agli assassini anticristiani senza ottenere nulla in cambio. Il 21/6/29, il Vaticano , nonostante le vittorie militari dei cattolici, fa un passo mortale e sigla i famigerati Arreglos con Calles, tesi a porre fine alla Cristiana, svendendo letteralmente i Crociati alla massoneria. Inizia così la grande mattanza contro i guerriglieri di Cristo Re.
Circa i martirilogi, se ben ricordo, mi sembra che ci furono 22 sacerdoti diocesani e 3 laici canonizzati dall’attuale Papa.
Nel tuo post n.55 scrivi: “Riguardo alla tua domanda non comprendo dove tu voglia arrivare: che la Chiesa contribuì alla guerra civile? se anche fosse qual'è il problema? evidentemente non c'eri ne tu ne io per determinare la gravità della situazione....a giudicare una notizia e da una notizia si fa presto......se la Chiesa diede quelle disposizioni evidentemente aveva necessità di RESPONSABILZZARE i fedeli ad un risveglio della coscienza cristiana.....”
Forse hai scritto quanto sopra di getto, non riflettendoci molto, riconfermi quello che hai scritto?
Cosa ne pensano gli altri cattolici della comunità?
TGfonte
<o:p></o:p>