Ordo Missae celebrandae: il testo, presentazione e suggerimenti sul come usarlo

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Caterina63
00giovedì 7 gennaio 2010 12:47

Da Rinascimento Sacro raggiungibile dal collegamento qui sotto, volentieri presentiamo:

Ordo Missae celebrandae et divini Officii persolvendi: presentazione


ORDO

MISSAE CELEBRANDAE
ET DIVINI OFFICII PERSOLVENDI

secundum antiquam vel extraordinariam
ritus romani formam

a cura di Daniele Di Sorco

Associazione culturale Rinascimento Sacro

Edizioni Cantagalli


Quest’anno con una lettera di presentazione di mons. Guido Pozzo,
Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei



Nuova edizione in due volumi


VOL. I: PARS GENERALIS

complectens documenta, tabellas et schemata
ad sacram liturgiam ordinandam

formato: 14x21
pagine: 77




VOL. II: PARS SPECIALIS

complectens directorium liturgicum
pro anno Domini 2010
iuxta calendarium Ecclesiae universae

formato: 14x21
pagine: 147



La lettera di presentazione di mons. Guido Pozzo


Che cos’è l’Ordo Missae celebrandi et divini Officii persolvendi?

È la guida annuale alla celebrazione della forma straordinaria del rito romano. Perfettamente conforme alle disposizioni del motu proprio Summorum Pontificum, l’Ordo Missae celebrandae et divini Officii persolvendi, curato da Daniele Di Sorco, rappresenta un sussidio indispensabile per tutte le chiese e le cappelle in cui si celebra la santa Messa secondo il Messale romano del 1962, come pure per tutti i sacerdoti, i religiosi o i fedeli che, in privato o in pubblico, recitano il Breviario romano tradizionale.


Perché, quest’anno, è suddiviso in due volumi?

Per rendere più pratica la consultazione e anche per diminuire i costi. Infatti il primo volume, che contiene le indicazioni generali sulla celebrazione della Messa e la recita dell’Ufficio, si acquista una volta per tutte, mentre il secondo, che riporta l’agenda liturgica per l’anno in corso, viene ripubblicato di anno in anno.

Solo per quest’anno, i due volumi in vendita sono indivisibili e non possono essere acquistati separatamente.


Che cosa contiene?

Il primo volume comprende:

- il testo integrale, estratto dagli Acta Apostolicae Sedis, del motu proprio Summorum Pontificum;
- le norme sul digiuno e l’astinenza;
- le rubriche relative al calendario da impiegarsi nella celebrazione della Messa e nella recita dell’Ufficio;
- tabelle sulla precedenza, l’occorrenza e la concorrenza dei giorni liturgici;
- numerosi schemi, semplici e accurati, su come ordinare le diverse parti dell’Ufficio divino e della Messa a seconda del giorno liturgico;
- un’esposizione concisa e schematica delle norme che regolano il tono di voce e l’uso del canto nelle diverse specie di Messa (letta, cantata, solenne);
- un estratto dell’Instructio de Musica sacra et sacra Liturgia, promulgata dalla S. Congregazione dei Riti il 3 settembre 1958, sulla partecipazione attiva dei fedeli alla santa Messa;
- una raccolta di documenti della Santa Sede riguardanti la celebrazione della Messa o la recita dell’Ufficio;
- tabelle e indicazioni sulla celebrazione delle Messe votive di IV classe;
- il testo integrale delle preghiere da recitarsi, a norma delle disposizioni vaticane, in alcuni giorni dell’anno liturgico (novena allo Spirito Santo; atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria; atto di riparazione al SS. Cuore di Gesù; preghiera a S. Giuseppe; atto di consacrazione del genere umano a Cristo Re);
- un’appendice per l’Italia, con gli Uffici propri dei Patroni S. Caterina da Siena e S. Francesco d’Assisi.

Il secondo volume comprende:

- la lettera di presentazione di Mons. Guido Pozzo, Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei;
- la tabella dei giorni mobili per l’anno in corso, la formula per l’annuncio delle feste mobili il giorno dell’Epifania e un promemoria per la prassi quotidiana, che richiama alla mente le principali norme relative all’Ufficio e alla Messa;
- il direttorio liturgico completo per l'anno in corso, secondo il calendario romano universale, con istruzioni precise e dettagliate, giorno per giorno, sulla recita del Breviario e del Martirologio e sulla celebrazione della santa Messa.


Come si usa?

Usare l’Ordo Missae celebrandae et divini Officii persolvendi è semplicissimo.

Il primo volume consente di avere sempre sotto mano, in forma chiara, schematica e concisa, tutte le principali norme che regolano la forma straordinaria del rito romano.

Il secondo volume permette di ordinare, giorno per giorno, l’Ufficio e la Messa, senza alcuna difficoltà e, soprattutto, senza bisogno di andare ogni volta a consultare le rubriche.

In breve, l’Ordo Missae celebrandae et divini Officii persolvendii consente a tutti, anche ai meno esperti, di celebrare la liturgia tradizionale in modo conforme alle rubriche e alle disposizioni della Santa Sede.


L’impiego della lingua latina crea difficoltà?

Il latino con cui è redatto l’Ordo è accessibile anche a coloro che hanno una conoscenza poco approfondita di questa lingua, e permette l’utilizzo dell’opera da parte dei cattolici di tutto il mondo.


Dove si acquista?

Presso qualunque libreria (il codice ISBN dei due volumi indivisibili è 978-88-8272-514-3) o direttamente dal
sito della casa editrice Cantagalli.

A partire dall’anno prossimo, il secondo volume (relativo al 2011) sarà acquistabile separatamente.














Esempio di consultazione


Supponiamo di voler ordinare l’Ufficio e la Messa del giorno 14 aprile 2010.

L’Ordo, come vediamo nella pagina qui di seguito riprodotta, ci fornisce per prima cosa le informazioni generali, valide sia per l’Ufficio che per la Messa: il colore dei paramenti (rosso), il giorno della settimana (feria IV, cioè mercoledì), il giorno liturgico che si celebra (la festa di S. Giustino Martire) e la sua classe (III).

Seguono le informazioni relative all’Ufficio divino. L’indicazione Off. ordinarium rimanda ad uno dei cinque schemi generali di Ufficio (domenicale, festivo, semifestivo, ordinario e feriale) previsti dalle rubriche del Breviario romano e riportati dettagliatamente nel primo volume. In questo modo è possibile conoscere subito quali parti devono essere prese dal Salterio o dall’Ordinario, quali dal Comune, quali ancora dal Proprio. All’indicazione dello schema generale, l’Ordo fa seguire le norme particolari per il giorno liturgico in corso. In particolare, si specifica che, a Mattutino, la prima e la seconda lettura vanno prese dalla Scrittura occorrente e che la seconda si forma congiungendo quelle che, nel Breviario, sono indicate come seconda e terza; la terza lettura, invece, è propria della festa, consiste cioè in una breve agiografia del Santo; al termine del Mattutino, si recita il Te Deum. Alle Lodi è prevista la commemorazione dei Ss. Tiburzio, Valeriano e Massimo, Martiri, di cui si specificano l’antifona e il versetto da impiegarsi.

La santa Messa è propria, segue cioè un formulario particolare riportato nel Messale romano nel Proprio, al giorno in corso. Si dice il Gloria, si fa commemorazione dei Ss. Tiburzio e compagni (si tratta di una commemorazione ordinaria, da farsi solo alle Messe lette e conventuali; se fosse stata una commemorazione privilegiata, da farsi in tutte le Messe, sarebbe stata scritta in carattere corsivo) e si dice, come prefazio del Tempo, il prefazio pasquale.

Infine, una nota relativa ai Vespri, che, nel nostro caso, sono della festa, seguono cioè lo schema normale dell’Ufficio ordinario e non presentano commemorazioni.


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