Perchè dovrebbero integrarsi i Musulmani in una società priva di morale e di etica?

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Caterina63
00martedì 22 settembre 2009 15:32
[SM=g1740733] Amici...queste brevi riflessioni nascono dopo aver visto ieri sera il Porta a Porta del dott. Bruno Vespa che tentava appunto di comprendere le motivazioni dell'efferrato omicidio di un padre musulmano che uccide la propria figlia perchè aderisce al modo di vivere occidentale...

Ferma restando la condanna a tali mezzi, cerchiamo però di comprendere anche perchè alcune Famiglie musulmane NON riescono ad integrarsi nella nostra "cultura"...

Innanzi tutto occorre approfondire cosa intendiamo per cultura...e se per cultura è da intendersi anche il libertinaggio con il quale la nostra società ci ha costretti a convivere...e che spesse volte ha causato danni anche alle nostre Famiglie...perchè quello di ammazzare i propri figli non è solo un problema legato all'integrazione di altre etnie nella nostra, ma come ben sappiamo UCCIDERE i propri figli è anche una legittima scelta Occidentale, difesa anche dalla legge, noi lo chiamiamo ABORTO!
Che differenza c'è, culturalmente parlando, tra un padre che uccide la figlia già grande ed una madre che uccide il proprio figlio che deve ancora nascere?

Fra tutte le cose che sono state dette durante la trasmissione, molto interessanti e molto vere, è mancato tuttavia un solo accenno alla eventuale motivazione: perchè i musulmani dovrebbero modificare la propria morale familiare a rischio di danni più gravi?

In un certo senso si vorrebbe imporre ai musulmani la NOSTRA CONCEZIONE DI VITA prendendo come spunto l'obbligo del velo...
Ora è anche vero che le loro restrizioni conducono ad una ASOCIALITA', ma è anche vero che se NON diamo ad essi un vero motivo per cui integrarsi, essi continueranno a CHIUDERSI...

Infatti il problema che non è stato affrontato è questo chiudersi, perchè certe famiglie musulmane si chiudono in sè stesse?
PER PAURA! hanno paura che l'adeguarsi alla cultura Occidentale corrompa la loro morale...

Che poi la loro morale sia da correggere siamo tutti d'accordo, ma non si può banalizzare o ritenere errata la loro paura verso un Occidente che cresce i propri figli senza alcuna morale, senza l'etica...SENZA DIO....

Fino a quando il problema con l'Islam sarà affrontato dai Media esclusivamente per le Moschee, per il Corano, o per il loro pregare cinque volte al giorno occupando i nostri marciapiedi, DANDO AGLI ASCOLTATORI DELLE FALSE ED IPOCRITE MOTIVAZIONI POLITICHE, sarà impossibile per il musulmano trovare una motivazione autentica del perchè mai debba integrarsi...
La morale infatti NON è religione...non è appannaggio o monopolio di un Credo o di una fede...è piuttosto PATRIMONIO DELL'UMANITA'...anche un ateo deve osservare la morale e l'etica se vuole INTEGRARSI nella società...

La morale infatti sta alla base di ogni ordinamento giuridico...e quando l'etica viene infranta, sappiamo bene che la stessa morale diventa immoralità e genera lo scandalo, l'ingiustizia, l'oppressione!

La puntata di Porta a Porta ha cercato di comprendere le motivazioni di un gesto tanto efferrato, si è compreso benissimo che la mamma di Sanaa che ha tentato di spiegare la frase "Perdono mio marito, mia figlia ha sbagliato"....non ha saputo dare una spiegazione razionale... si capiva perfettamente che la donna era lei stessa vittima di un sistema di ACCERCHIAMENTO, una sorta di "protezione" da parte di tutto il clan che l'aveva accompagnata, ed è probabile che lei stessa sia vittima di un marito integralista...

In cosa avrebbe sbagliato questa figlia che ha pagato con la propria vita?
Non doveva andare a convivere.....

E' uno sbaglio? bè attenzione, secondo la vera morale SI...secondo la cultura Occidentale NO...al di là della reazione del padre che tutti condanniamo, ciò che NON si è voluto affrontare è stato proprio il discorso della morale, buttando il tutto esclusivamente sul gesto del padre...che seppur condannabile quanto vogliamo, ha per noi stessi una motivazione da approfondire, da ricercare, da meditare...

Solo se riusciremo a capire NOI stessi quali rischi corrono i nostri figli, le nostre figlie...lasciate in balia di una cultura dove il concetto di LIBERTA' ha minato I DOVERI che anch'essi sono chiamati a rispondere, allora riusciremo anche ad aiutare queste persone AD USCIRE dalle loro paure per poterle affrontare insieme...

Nella trasmissione NON si è parlato minimamente del Quarto Comandamento: ONORA IL PADRE E LA MADRE...
è ovvio che essendo il musulmano un osservante integralista, questo Comandamento che è anch'esso nel Corano, diventa, portato alle estreme conseguenze, un ALIBI per il padre di giungere perfino ad uccidere i propri figli se non obbediscono...
Tuttavia proviamo, dopo aver condannato giustamente l'atto omicida del padre che per altro viene nel Quinto Comandamento: NON UCCIDERE! proviamo ad approfondire LA DISOBBEDIENZA DEI NOSTRI FIGLI...

La nostra società scristianizzata NON insegna più i DOVERI...il concetto che ognuno è libero di fare ciò che vuole è di fatto portato a delle estreme conseguenze che esasperano la condizione umana sia da parte dei figli, sia da parte dei genitori..
Il musulmano alla fine è portato a chiedersi: scusami, se tu hai rinunciato alla tua morale, se tu hai abbracciato una cultura scristianizzata, perchè ora io devo rinunciare alla mia?
A questa domanda cosa gli risponderemo?
In nome della LIBERTA'?
si, ma di quale libertà parliamo?

Infine ha parlato Mohammed Quatiq, Imam della comunità islamica di Pordenone.... idee molto confuse, risposte misurate al millimetro, si è capito subito che stava molto a disagio ma non sapeva come spiegarlo...
Da una parte cercava di condannare questo omicidio, dall'altra parte cercava di giustificare la salvaguardia della loro morale educativa...non c'è riuscito affatto, anzi, si è avuta l'impressione che il futuro non sarà roseo...
Ha parlato infatti una ragazza di 18 anni della loro comunità, con il velo...risposte AGGHIACCIANTI sull'omicidio, arrivando a dire che in fondo la ragazza SE L'ERA CERCATA!...

Questa risposta non può lasciarci indifferenti, tuttavia evitiamo ogni ipocrisia, non diciamo forse anche noi la stessa cosa quando qualcuno, compiendo un atto che riteniamo non buono, finisce per pagare duramente LA SUA SCELTA?
Quante volte anche noi abbiamo detto: bè se l'è cercata!
il punto allora NON è che ora dobbiamo scandalizzarci perchè è venuta meno una vita, questa è ipocrisia, è SENTIMENTALISMO E' PIETISMO (attenzione sempre condannando il gesto finale ell'omicidio che non è mai giustificabile se non per legittima difesa)...ma dobbiamo occuparci del fatto che per alcuni esiste ancora una morale...e che invece di attaccarli per questo o peggio, di banalizzare, occorre che anche NOI ci integriamo nella morale vera che se ben vissuta ed applicata ci risparmierebbe un mucchio di drammi...

Mi ha fatto impressione infine che l'Imam, quando gli è stato chiesto se la ragazza che aveva parlato fosse stata libera di togliersi il velo, egli ha risposto all'incirca così:
"certo che è libera! Protare il velo significa CREDERE, se non vuole più portarlo, lei non crede più NON E' PIU' CREDENTE, E' UNA SUA SCELTA..."
Queste parole mi hanno fatto riflettere molto:
giudicare la fede di una persona in base al velo che porta lo trovo esagerato...ma tuttavia non viviamo forse noi di SEGNI E DI SIMBOLI? la stessa società Occidentale scristianizzata che vuole imporci di togliere i Crocifissi, non vive essa stessa di simboli e di segni associati alle mode del momento?
La Livia Turco, atea e scristianizzata, presente alla trasmissione, IMPONEVA L'OBBLIGO di RICULTURIZZARE I MUSULMANI ALLA MANIERA OCCIDENTALE...credo che qui si stia passando da un eccesso all'altro: d'accordo tutti sull'integrazione, ma non possiamo essere d'accordo sull'imporre per legge agli altri la moda dell'Occidente...

Ecco allora che tutto questo di cui nella trasmissione NON si è parlato...è di fatto la vera motivazione (quella buona naturalmente e che come cristiani dobbiamo condividere) per cui molte Famiglie Musulmane HANNO PAURA DI INTEGRARSI E NON VOGLIONO...e si chiudono all'interno dei loro Clan fino a quando, l'esasperazione e L'IGNORANZA, la PAURA E LA DIFFIDENZA daranno origine ad un altro omicidio per il quale l'Occidente si scandalizzerà, ma senza mai fermarsi a pensare che esso stesso non è divenuto meno ignorante nel momento in cui ha legittimato l'omicidio di milioni di figli mediante l'aborto...non si abortisce forse per ignoranza, per paura, per diffidenza?

Se vogliamo che altre etnie si integrino con la nostra cultura, occorre che essa ritorni ad essere CRISTIANA...

Tra i molti discorsi di san Francesco d'Assisi dimenticati...c'è questo che fa il caso nostro:
ecco cosa proferì nell’assai politicamente scorretta Lettera ai reggitori dei popoli:
“Considerate e vedete che il giorno della morte si avvicina. Vi supplico perciò di non dimenticare il Signore, assorbiti come siete dalle cure e dalle preoccupazioni di questo mondo, poiché tutti coloro che dimenticano il Signore e si allontanano dai Comandamenti di lui, sono maledetti e saranno dimenticati da lui. E quando verrà il giorno della morte, tutte quelle cose che credevano di possedere saranno loro tolte. E quanto più sapienti e potenti saranno stati in questo mondo, tanto maggiori saranno i tormenti che dovranno patire all’inferno..”


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