Perchè i Vescovi e i Cardinali usano la CAPPA MAGNA?

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Caterina63
00martedì 6 luglio 2010 13:45

Proseguendo da questo thread:
Cosa veste il Papa per la Liturgia?

interessante l'articolo che segue dal blog Cantuale antonianum:





martedì 6 luglio 2010

La cappa magna e i cappafobici


Molti lettori conoscono già la malattia grave che si va diffondendo in parecchi ambienti ecclesiali. Si sta riaccendendo una specie di allergia che si pensava debellata una volta per tutte. E invece l'allergene sta tornando, e continua a far la sua comparsa ora qui ora lì, approfittando delle robuste spalle di vescovi che ospitano il parassita. Si tratta della "Cappa Magna", un mantello a strascico di circa 3,5 metri di stoffa di lana paonazza, che fa parte dell'abbigliamento episcopale (6 metri di seta per i cardinali!).

Dico "fa parte" e non "faceva parte", come i più gravi cappafobici vorrebbero, perchè purtroppo è ben certo che l'orrenda Cappa Magna - che essi davano per estinta a seguito della disinfestazione operata sopo il Concilio Vaticano II - è invece ancor viva di fatto e di diritto.

Nel 1984, allorchè fu pubblicato il Caeremoniale Episcoporum oggi in vigore, al paragrafo 1200, dedicato agli abiti dei vescovi, così venne stabilito: "Magna cappa violacea, sine hermellino, in diœcesi tantum et sollemnissimis festivitatibus adhiberi potest", ovvero: "La cappa magna paonazza, senza ermellino, può essere usata soltanto in diocesi e nelle festività più solenni." (ma si veda anche il num. 64, e i nn. 126 e 192 che spiegano dove, come e quando toglierla prima delle funzioni liturgiche)

L'uso della cappa veniva circoscritto, ma nessuno l'ha mai abolita. Ed è dunque facoltà degli eccellentissimi vescovi utilizzarla nella propria diocesi per solennizzare visite pastorali, feste patronali o altri eventi degni di nota.

La cappa, come il resto degli abiti corali dei vescovi, si usa come descritto nel paragrato1202 dello stesso Caeremoniale: "Gli abiti sopra descritti sono usati dal vescovo tutte le volte in cui si reca pubblicamente in una chiesa o da essa se ne parte, quando è presente alla liturgia o ad una azione sacra senza presiederla, e negli altri casi previsti in questo Cerimoniale".

Visto che questo indumento sta riprendendo vigore e uso, non solo tra i vescovi, ma anche tra i cardinali, dobbiamo consigliare a tutti coloro che sono affetti da forme più o meno maligne di "cappafobia", di astenersi dalla partecipazione a qualunque celebrazione liturgica a cui presenzi il vescovo diocesano o un cardinale (specie particolarmente pericolosa per il colore più acceso della cappa e per il fatto che i cardinali la possono mostrare ovunque!).

Alcuni più o meno recenti avvistamenti di cappa magna:

USA, Washington DC, 24 aprile 2010 (davvero smisurata. Che sia fuori ordinanza?)
http://www.youtube.com/watch?v=a888HYbYk30&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=tDcwyXiLc0w&feature=player_embedded


24 Giugno 2009, Londra, Brompton Oratory, il Card. O'Brien alla festa dei Cavalieri di Malta:

L'arcivescovo di Malta, Paul Cremona OP, durante la processione della festa del naufragio di San Paolo, 9 febbraio 2009:

Il Cardinal Pell alla Giornata Mondiale della Gioventù 2005 in Germania:

Roma, parrocchia di San Cesareo in Palatio, anni tra il 1967 e il 1969 (quando la Ut sive sollicite proibì ai cardinali di usare la cappa magna a Roma) un giovane cardinal Wojtyla in cappa magna cardinalizia:

Un bel post sull'uso e significato simbolico della svestizione pubblica della cappa magna è apparso ieri su NLM. Ve ne do una rapida traduzione:

"La Cappa magna rappresenta efficacemente la raffinatezza del mondo, il potere e il prestigio. Ecco perché dopo il suo ingresso in chiesa il prelato che la indossa viene pubblicamente spogliato di questo indumento sontuoso e simbolicamente umiliato davanti all'assemblea.

Poi, paramento dopo paramento, il vescovo è rivestito dell'uomo nuovo, di cui parla san Paolo. Ecco il camice, l'alba battesimale, la dalmatica della carità, la stola del perdono e la casula della misericordia. Quindi, infine, vestito di Cristo, il prelato fa un secondo ingresso in chiesa per iniziare la celebrazione eucaristica in persona Christi, capo visibile del corpo, la chiesa.

La svestizione della cappa era, perciò, una chiara dichiarazione che il potere e il prestigio del mondo non hanno posto presso l'altare, ma tutto questo viene espresso in un rituale liturgico, tramite i simboli, che, purtroppo, spesso sono rari e carenti nei riti contemporanei e per questo diventano difficili da cogliere nel loro significato" o addirittura si prestano ad essere fraintesi.


 


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