Piccolo incidente per Benedetto XVI che ora sta bene ^__^

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Caterina63
00venerdì 17 luglio 2009 20:40
Sorriso ecchime a condividere con voi questo piccolo incidente da Trieste.....

ero per altro in ospedale a Cattinara perchè è stato operato il marito della mia carissima amica.... e appena saputa la notizia mi sono preoccupata non per il polso, ma per il motivo della caduta....in fondo cadendo si è appoggiato sulla mano evitandosi così una rischiosa frattura del femore....speroamo dunque che non ci sia altro di cui preoccuparsi...[SM=g1740738]

Proprio oggi avevo terminato alle 15 la Coroncina della Divina Misericordia con la mia amica.... Occhiolino

ecco alcune foto in cui si vede la buona salute del Papa.... Occhiolino

Santità, non ci faccia preoccupare mi raccomando.... Ghigno
[SM=g1740727]








 Sorriso

[SM=g1740738]
Cattolico_Romano
00venerdì 17 luglio 2009 20:50
Vedi quello che fa fare andare in ferie?

Caterina63
00venerdì 17 luglio 2009 20:53
Re:
Cattolico_Romano, 17/07/2009 20.50:

Vedi quello che fa fare andare in ferie?





[SM=g1740725] da come mi sono mossa da Varese non faccio altro che visitare ospedali e cimiteri.....[SM=g1740733]
ti dirò....l'aria condizionata in questi posti è apprezzabilissima....per il resto siamo davvero nelle mani di Dio[SM=g1740717] [SM=g1740720]

Caterina63
00sabato 18 luglio 2009 18:18
Confermato l'appuntamento in programma domenica mattina, 19 luglio

Il Papa a Romano Canavese
per la recita dell'Angelus



  Benedict XVI

Benedetto XVI sarà domani a Romano Canavese per la recita dell'Angelus. È stato confermato infatti l'appuntamento in programma per domenica mattina, 19 luglio, nel piccolo centro piemontese che ha dato i natali al cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato. Il Pontefice vi giungerà in elicottero e guiderà con i fedeli presenti la preghiera mariana. Anche per il pranzo - come ha riferito il direttore della Sala Stampa della Santa Sede padre Federico Lombardi - il Papa prevede di trattenersi a Romano Canavese.

Quanto alle giornate successive, il programma del soggiorno estivo di Benedetto XVI rimane invariato. Il Pontefice resterà nello chalet valdostano fino al 29 luglio. Durante questo periodo sono previsti la celebrazione dei vespri nella cattedrale di Aosta venerdì 24 e l'Angelus a Les Combes domenica 26.

Dopo l'intervento subito in seguito all'incidente occorsogli nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17, Benedetto XVI ha lasciato l'ospedale del capoluogo nel pomeriggio di ieri. Rientrato alla residenza di Les Combes di Introd - riferisce ancora padre Lombardi - ha trascorso la notte tranquillamente e le sue condizioni generali sono buone. Stamattina ha celebrato come sempre la messa e ha fatto colazione. In pratica la giornata si svolge in modo normale e il Papa sta anche "imparando" a convivere con l'ingessatura e con i piccoli inconvenienti che ne derivano. Per lui - ha puntualizzato il direttore della Sala Stampa - il più doloroso è quello di dover rinunciare a scrivere a mano, cosa che avrebbe voluto fare di frequente in questi giorni.


(©L'Osservatore Romano - 19 luglio 2009)




[SM=g1740733]
Caterina63
00domenica 19 luglio 2009 15:58

Da lunedì 13 luglio, il Santo Padre Benedetto XVI si trova a Les Combes (Introd), in Valle d’Aosta, per trascorrere un periodo di riposo.


Oggi, a mezzogiorno, il Papa guida la recita dell’Angelus nella Piazza Ruggia antistante la chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Solutore a Romano Canavese (Piemonte).


Nell’atto di introdurre la preghiera mariana, il Santo Padre ha pronunciato (in gran parte a braccio) le parole che seguono:


 

  • PRIMA DELL’ANGELUS


  • Cari fratelli e sorelle!

    Sono venuto con grande gioia nella vostra bella città, nella vostra bella chiesa, la città nativa del mio primo collaboratore, cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, con il quale avevo già collaborato anni nella Congregazione per la Dottrina della Fede.


    Come vedete, a causa del mio infortunio, sono un po’ limitato nella mia agilità, ma la presenza del cuore è piena, e sono con voi con grande gioia!


    Vorrei in questo momento dire grazie con tutto il mio cuore a tutti: sono stati tanti che hanno mostrato, in questo momento, la loro vicinanza, la loro simpatia, il loro affetto per me e hanno pregato per me, e così si è rafforzata la rete della preghiera che ci unisce in tutte le parti del mondo.


    Innanzitutto, vorrei dire grazie ai medici e al personale medico di Aosta che mi ha trattato con tanta diligenza, con tanta competenza ed amicizia e – vedete – con successo – speriamo! – finale.

    Vorrei dire grazie anche alle autorità di Stato, della Chiesa e a tutti i semplici che mi hanno scritto o mi hanno fatto vedere il loro affetto e la loro vicinanza.


    Salutare vorrei poi soprattutto il vostro vescovo, Mons. Arrigo Miglio, e ringraziarlo per le gentili parole piene di amicizia, che mi ha anche insegnato un po’ la situazione storica e presente di questa vostra città. E vorrei ringraziare anche Sua Eccellenza Luigi Bettazzi per la sua presenza. Saluto il Sindaco, che mi ha dato un bellissimo dono, le Autorità civili e militari, saluto il Parroco e gli altri sacerdoti, i religiosi e le religiose, i responsabili delle associazioni e dei movimenti ecclesiali e l’intera cittadinanza, con un pensiero speciale per i bambini, i giovani, le famiglie, i malati, le persone bisognose. A tutti e ciascuno va il mio più vivo ringraziamento per l’accoglienza che mi avete riservato in questo breve soggiorno fra voi.


    Questa mattina avete celebrato l’Eucaristia e il Cardinale Tarcisio Bertone vi ha già certamente illustrato la Parola di Dio, che la liturgia offre alla nostra meditazione in questa XVI domenica del Tempo Ordinario. Come il Signore invita i discepoli a ritirarsi in disparte per ascoltarlo nell’intimità, così anch’io vorrei intrattenermi con voi, ricordando che proprio l’ascolto e l’accoglienza del Vangelo hanno dato vita alla vostra comunità cittadina, il cui nome richiama i legami bimillenari del Canavese con Roma. La vostra terra fu ben presto bagnata, come ha detto Sua Eccellenza, dal sangue dei martiri, tra i quali san Solutore – devo confessare che finora non conoscevo il suo nome, ma sono sempre grato di conoscere nuovi Santi Intercessori! – e insieme a San Pietro, l’Apostolo, è titolare della vostra chiesa. Testimonianza eloquente di una lunga storia di fede è la vostra imponente chiesa parrocchiale, che domina una larga parte della terra canavesana, la cui gente è ben nota per il suo amore e il suo attaccamento al lavoro.

    Attualmente, però, so che anche qui, nella zona di Ivrea, molte famiglie sperimentano una situazione di difficoltà economiche a causa della carenza di occupazioni lavorative. Su questo problema – come ha ricordato anche Sua Eccellenza – sono intervenuto più volte ed ho voluto affrontarlo più approfonditamente nella recente Enciclica Caritas in veritate. Spero che possa mobilitare le forze positive per rinnovare il mondo!


    Cari amici, non scoraggiatevi! La Provvidenza aiuta sempre chi opera il bene e si impegna per la giustizia; aiuta quanti non pensano solo a sé, ma anche a chi sta peggio di loro. E voi lo sapete bene, perché i vostri nonni furono costretti ad emigrare per carenza di lavoro, ma poi lo sviluppo economico ha portato benessere e altri sono immigrati qui dall’Italia e dall’estero. I valori fondamentali della famiglia e del rispetto della vita umana, la sensibilità per la giustizia sociale, la capacità di affrontare la fatica e il sacrificio, il forte legame con la fede cristiana attraverso la vita parrocchiale e specialmente la partecipazione alla santa Messa, sono stati lungo i secoli la vostra vera forza. Saranno questi stessi valori a permettere alle generazioni di oggi di costruire con speranza il proprio futuro, dando vita a una società veramente solidale e fraterna, dove tutti i vari ambiti, le istituzioni e l’economia siano permeati di spirito evangelico.


    In modo speciale mi rivolgo ai giovani, ai quali occorre pensare in prospettiva educativa. Qui, come dappertutto, bisogna domandarsi quale tipo di cultura vi viene; quali esempi e modelli vengano proposti, e valutare se siano tali da incoraggiarvi a seguire le vie del Vangelo e della libertà autentica. La gioventù è piena di risorse, ma va aiutata a vincere la tentazione di vie facili e illusorie, per trovare la strada della Vita vera e piena.


    Cari fratelli e sorelle! In questa vostra terra, ricca di tradizioni cristiane e di valori umani, sono fiorite numerose vocazioni maschili e femminili, in particolare per la Famiglia Salesiana; come quella del Cardinale Bertone, che è nato proprio in questa vostra parrocchia, è stato battezzato in questa chiesa, ed cresciuto in una famiglia dove ha assimilato una fede genuina. La vostra Diocesi deve molto ai figli e alle figlie di Don Bosco, per la loro presenza diffusa e feconda in tutta la zona fin dagli anni in cui era ancora in vita il Santo Fondatore. Sia questo un ulteriore incoraggiamento per la vostra comunità diocesana ad impegnarsi sempre più nel campo dell’educazione e dell’accompagnamento vocazionale.

    Invochiamo per questo la protezione di Maria, la Vergine Assunta Patrona della Diocesi, Aiuto dei cristiani, Madre amata e venerata in modo speciale nei numerosi santuari a Lei dedicati tra i monti del Gran Paradiso e la pianura del Po. La sua presenza materna indichi a tutti la via della speranza e ve li conduca come la stella che guidò i santi Magi. La Madonna della Stella vegli su voi tutti dal colle che domina Ivrea, il Monte Stella dedicato a Lei e ai Re Magi. Affidiamoci ora con fiducia filiale alla Madonna invocandola con la preghiera dell’Angelus.


    [01145-01.01] [Testo originale: Italiano]


    [SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740717]

    [SM=g1740738]

    angelus
    polso rotto
    Papa Angelus
    Papa polso

    Papa ospedale


    [SM=g1740738]

    Caterina63
    00domenica 19 luglio 2009 16:26






    Caterina63
    00sabato 25 luglio 2009 16:43
    View as List »  clicca sulle foto o sui collegamenti per le immagini....[SM=g1740721]
    1. In this photo made available by the Vatican newspaper L'Osservatore Romano, Pope Benedict XVI acknowledges faithful as he arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    2. In this photo made available by the Vatican newspaper L'Osservatore Romano, Pope Benedict XVI arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    3. Pope Benedict XVI acknowledges faithful after a Vesper prayer at the Aosta's Cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    4. In this photo made available by the Vatican newspaper L'Osservatore Romano, Pope Benedict XVI greets a child as he arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    5. Pope Benedict XVI delivers his blessing to faithful as he arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    1. In this photo made available by the Vatican newspaper L'Osservatore Romano, Pope Benedict XVI arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    2. Pope Benedict XVI greets children after holding Vespers prayers at the cathedral in Aosta July 24, 2009. The pontiff is on his annual holidays in the Italian Alps.
    3. Pope Benedict XVI acknowledges faithful as he arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    4. Pope Benedict XVI acknowledges faithful as he arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    5. Pope Benedict XVI acknowledges faithful after a Vesper prayer at the Aosta's Cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    1. Pope Benedict XVI leads Vespers prayers at the cathedral in Aosta July 24, 2009. The pontiff is on his annual holidays in the Italian Alps.
    2. Pope Benedict XVI greets children after holding Vespers prayers at the cathedral in Aosta July 24, 2009. The pontiff is on his annual holidays in the Italian Alps.
    3. Pope Benedict XVI acknowledges the faithful as he arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    4. Pope Benedict XVI arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    5. Pope Benedict XVI arrives to lead Vespers prayers at the cathedral in Aosta July 24, 2009. The pontiff is on his annual holidays in the Italian Alps.
    1. Pope Benedict XVI leaves the cathedral after Vespers prayers in Aosta July 24, 2009. The pontiff is on his annual holidays in the Italian Alps.
    2. Pope Benedict XVI arrives to lead Vespers prayers at the cathedral in Aosta July 24, 2009. The pontiff is on his annual holidays in the Italian Alps.
    3. In this photo made available by the Vatican newspaper L'Osservatore Romano, Pope Benedict XVI kisses a crucifix as he arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    4. In this photo made available by the Vatican newspaper L'Osservatore Romano, Pope Benedict XVI acknowledges faithful as he arrives for a Vesper prayer at the Aosta's cathedral, northern Italy, Friday, July 24, 2009.
    5. Pope Benedict XVI walks in the Italian Alps with his personal secretary Bishop Georg Gaenswein (R) while on vacation in Les Combes July 24, 2009.
    Caterina63
    00domenica 23 agosto 2009 16:18
                                Benedetto XVI senza gesso

    Angelus da Castelgandolfo, 23 ago.

    Benedetto XVI ha scherzato oggi sulla fisioterapia alla quale deve sottoporsi in questi giorni, dopo la rimozione del gesso che gli immobilizzava la mano destra a seguito della frattura dello scorso 17 luglio.
    Affacciandosi dal balcone sul cortile della residenza estiva, ha infatti mostrato ai fedeli che lo applaudivano il polso finalmente senza gesso.

    ''Vedete -
    ha detto - la mano e' liberata dal gesso, ma ancora e' un po' pigra. Ho ancora bisogno della scuola della pazienza''.

    Nell'ambulatorio medico del Palazzo Apostolico di Castelgandolfo, appositamente attrezzato, il Papa e' stato sottoposto venerdi' mattina alla ''rimozione dell'apparecchio gessato e dei mezzi di sintesi gia' applicati il 17 luglio scorso presso l'ospedale di Aosta in seguito alla frattura del polso destro''.

    Ne ha dato notizia il medico personale, dott. Patrizio Polisca, precisando che ''e' stata effettuata una radiografa di controllo che ha evidenziato la consolidazione della frattura''.

    Nel suo
    comunicato il dottor Polisca afferma che ''il risultato finale nel suo complesso puo' definirsi ottimale'', ma ''il recupero funzionale, immediatamente iniziato, sara' completato mediante un adeguato programma riabilitativo''.



                       Papa toglie il gesso

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