RIFORMA DEI MEDIA VATICANI la Segreteria di Stato diventa autonoma e perde autonomia la Radio

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Caterina63
00sabato 9 gennaio 2016 14:24

La sala Giovanni Paolo II della sala stampa della Santa Sede

 

Poco prima di Natale, il 21 dicembre del 2015, nei media vaticani è arrivato il primo scossone targato Papa Francesco. Non è stato un evento epocale, ma a leggerlo bene con alcune carte in mano si capisce che è la riforma dei media che da anni si favoleggiava.

Lo scorso 27 giugno il Papa con un Motu Proprio ha fatto nascere un nuovo organismo di organizzazione e controllo delle comunicazioni vaticane, lo ha chiamato Segreteria seguendo uno stile preciso, e ha scelto come prefetto un sacerdote che dirigeva il Centro Televisivo Vaticano: monsignor Dario Viganò.

Intanto si lavora agli statuti. Anche questo nello stile Francesco, prima si crea la struttura poi si decide come farla funzionare. E si parla di quattro anni di tempo, come riferito in uno degli incontri della Commissione cardinalizia che affianca il Papa nella gestione della Curia e per la sua riforma.

A dicembre arriva appunto il primo scossone. Il Papa sceglie quello che fino ad ora è stato il responsabile tecnico del CTV come direttore, lasciando intendere così che la vera direzione politica ed editoriale rimanga in mano alla Segreteria e quindi a Viganò, e sostituisce uno dei due vice direttori della Sala Stampa, il passionista padre Ciro Benedettini, che va in pensione per “raggiunti limiti di età”, e che si occupa tra l’altro della gestione del personale, il 30 gennaio 2016 con Greg Burke, fino ad ora consulente mediatico della Segreteria di Stato. Un ruolo che di fatto era stato inventato per lui e con lui nell’estate del 2012 e che lasciava capire che la sua strada non si sarebbe fermata lì.

Ma quello che è successo in più il 21 dicembre è che il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Parolin,invia una lettera a Padre Lombardi per informarlo del nuovo assetto del lavoro della Sala Stampa a partire dal primo gennaio del 2016.

Rimane chiaro, per ora, che nella competenza della Prima sezione della Segreteria di Stato c’è quella di “pubblicare e divulgare, mediante lo speciale ufficio che da essa dipende ed è chiamato sala stampa, le comunicazioni ufficiali riguardanti sia gli atti del sommo Pontefice sia l'attività della Santa Sede” secondo le indicazioni della Pastor bonuns, costituzione che continua a regolare il lavoro in Curia. Ma comunica anche che la “ Segreteria per la comunicazione assumerà la responsabilità e la gestione delle risorse amministrative, tecnologiche ed umane della Sala Stampa, risorse di cui la Segreteria stessa potrà disporre direttamente”.

Quindi, di fatto la sala stampa perde autonomia. Che cosa farà dal primo febbraio Greg Burke, brillante ex giornalista della Fox, numerario dell’ Opus Dei? E’ solo uno degli interrogativi che si levano in queste giornate nel mondo dei media vaticani. Altri vengono da Palazzo Pio, dalla Radio Vaticana, dove sembra che la intera struttura informatica possa passare sotto il controllo della Segreteria. Ma la Radio è anche fin dall’inizio un’opera che il Papa ha affidato ai gesuiti, e Papa Francesco tiene molto alla Compagnia da cui proviene.

Solo un primo scossone per ora. Per il resto ci sono ancora tre o quattro anni di lavori in corso.






Caterina63
00martedì 23 febbraio 2016 12:52




 Radio Vaticana: p. Lombardi conclude servizio.

Procede unificazione con Ctv
 
Il Padre Federico Lombardi - AP

Il Padre Federico Lombardi - AP

22/02/2016 

In vista della conclusione del servizio presso la Radio Vaticana del direttore generale, padre Federico Lombardi, e del direttore amministrativo, dott. Alberto Gasbarri, a fine febbraio, il prefetto della Segreteria per la Comunicazione, mons. Dario Edoardo Viganò – acquisita l’indicazione della Segreteria di Stato – ha nominato ad interim dal primo marzo prossimo il dott. Giacomo Ghisani, legale rappresentante dell’emittente e responsabile della direzione amministrativa della Radio Vaticana, “affinché curi l’ordinaria amministrazione” della Radio “nel contesto attuale della ristrutturazione dei media vaticani”. Padre Federico Lombardi lascia la "Radio del Papa" dopo 26 anni di straordinario servizio: nel 1990 era arrivato a Palazzo Pio come direttore dei programmi, quindi nel 2005 è stato nominato direttore generale. In occasione di tale decisione, la Segreteria per la Comunicazione ha pubblicato una nota su cui ci riferisce Alessandro Gisotti:

Prosegue il processo di unificazione dei media vaticani, in linea con il Motu proprio  di Francesco che il 27 giugno scorso istituiva la Segreteria per la Comunicazione affinché tutte le realtà che si occupano di comunicazione "vengano accorpate in un nuovo Dicastero della Curia Romana": si tratta di Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Sala Stampa della Santa Sede, Servizio Internet Vaticano, Radio Vaticana, Centro Televisivo Vaticano, L'Osservatore Romano, Tipografia Vaticana, Servizio Fotografico, Libreria Editrice Vaticana. Già dal primo gennaio scorso, il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e la Sala Stampa della Santa Sede sono realtà accorpate, “dal punto di vista amministrativo e di management”. Nulla viene invece “modificato circa la competenza della Segereteria di Stato per quanto attiene alla comunicazione istituzionale”.

Nel 2016 accorpamento di Radio Vaticana e Centro Televisivo Vaticano
Il 2016, si legge in una nota del dicastero presieduto da mons. Dario Edoardo Viganò, secondo la tabella di marcia “presentata e approvata, prevede il lavoro complesso ma certamente positivo di accorpamento di Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano (Ctv), unificazione in parte già avviata nella pratica per alcuni servizi”. La nota cita ad esempio “il servizio cerimonie per la produzione e la distribuzione dell’audio e del video delle cerimonie papali e di altri importanti eventi vaticani e per il migliore impiego di alcune risorse umane”. In questo quadro, prosegue il comunicato, “si comprende il motivo per cui, all’uscita – alla fine del mese di febbraio – per ragioni di scadenza dei rispettivi mandati quinquennali e pensionistiche di due figure dirigenziali”, il direttore generale padre Federico Lombardi e il direttore amministrativo, Alberto Gasbarri, “non si proceda alla loro sostituzione con analoghe figure dirigenziali, ma alla nomina di un Legale rappresentante e di un responsabile dell’ufficio amministrativo, nell’unica figura del dott. Giacomo Ghisani, attualmente già vicedirettore della Direzione generale della Segreteria per la Comunicazione e ottimo conoscitore della realtà della Radio Vaticana per avervi lavorato molti anni come responsabile dell’ufficio legale e relazioni internazionali”.

Radio e Ctv, insieme per valorizzare patrimonio dei due media 
Ancora, si evidenzia che il “processo di ristrutturazione si accompagna a quello della formulazione di nuovi Statuti non solo del dicastero, ma anche del previsto Ente Collegato che garantirà la rappresentanza legale sia nelle sedi istituzionali che in quelle europee ed internazionali”. Oltre ai “nuovi Statuti – informa la nota – si provvederà anche nella riformulazione delle Tabelle organiche della nuova realtà unificata”. “Il lavoro che ci attende – si legge ancora – è una grande occasione per poter valorizzare, in entrambi gli Enti, le aree di eccellenza e il patrimonio costituito dal multilinguismo e multiculturalismo”. In questa fase, informa la Segreteria per la Comunicazione, il Ctv continuerà a fare riferimento a Stefano D’Agostini “per l’ordinaria amministrazione”. Il personale di Radio Vaticana, oltre al dott. Giacomo Ghisani per le questioni amministrative, farà rifermento – per quanto riguarda l’attività redazionale e la situazione delle diverse redazioni linguistiche, (cioè l’attuale direzione dei Programmi), al padre Andrezej Majewski, mentre per gli aspetti tecnologici, compresi acquisti e sviluppo progetti (cioè l’attività e le competenze dell’attuale direzione tecnica) all’ing. Sandro Piervenanzi. La Segreteria per la Comunicazione, prosegue la nota, “seguirà con cura e attenzione tale processo, per agevolare soluzioni di eventuali difficoltà e garantirne il successo”. 

 




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