SAGGIA DECISIONE DELLA DIOCESI DI VERONA, RINGRAZIAMO IL VESCOVO!

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Caterina63
00sabato 2 ottobre 2010 15:18

Bella notizia da Verona


Storico passo della Curia di Verona.

Dopo cinque anni di suppliche e preghiere da parte dei tradizionalisti scaligeri, da domenica prossima, 3 ottobre, i luterani lasceranno la chiesa e casa natale del co-Patrono di Verona, San Pietro Martire, che finalmente ritorna esclusivamente nelle mani dei cattolici.

Il trasferimento dei protestanti era comunque da tempo nell’aria, specialmente dopo la decisione, da parte luterana, di benedire le coppie omosessuali. San Pietro Martire sarebbe divenuto il primo tempio cattolico d’Italia, in cui si sarebbero potute celebrare le “nozze” sodomitiche, con immenso scandalo. E questo sarebbe stato inaccettabile.

I fedeli e i cittadini veronesi, hanno molto sofferto in questi anni nel vedere la chiesa del loro co-Patrono, divenuta sede di culto acattolico e, peggio ancora, possibile proscenio delle unioni contro natura. L’auspicio è che ora sia data soluzione alle questioni che toccano l’autentica Fede cattolica e che interessano i cristiani legati alla Tradizione, il cui numero si accresce di giorno in giorno in tutto l'orbe cattolico.


un grazie a Cordialiter, raggiungibile dal link del titolo, per la tempestiva notizia!




Caterina63
00lunedì 4 ottobre 2010 10:53

La chiesa di S. Pietro Martire (Verona) ritorna cattolica

Anni di combattimento e battaglie sono stati premiati. Ecco il comunicato del Comitato perché la chiesa di San Pietro Martire resti cattolica e contro il relativismo religioso che a questo punto, conseguita la prima parte dello scopo associativo, è pure costretto a cambiar nome e diviene semplicemente il Comitato contro il relativismo religioso. Vincere anche questa seconda battaglia sarà, temiamo, assai più arduo.


Da domenica prossima, 3 ottobre 2010, i luterani non saranno più nella chiesa e casa natale del co-Patrono di Verona, San Pietro Martire, che ritorna cattolica. Il tempio intitolato al grande Santo e che ne vide i natali, si trova in Via Sant’Alessio, in quartiere Santo Stefano, a Verona.

I luterani si trasferiscono nell’ex chiesa di San Domenico, sconsacrata in seguito alle leggi eversive napoleoniche e attualmente di proprietà del Comune di Verona. L’annunzio è stato dato in una nota congiunta della Curia di Verona e dei luterani stessi del 23 settembre 2010 (link), riportata sul sito della diocesi di Verona e pubblicata sul settimanale diocesano Verona Fedele (p. 17) del 26 u.s.

Si chiude così una pagina dolorosa, che si trascinava dal lontano 2005 e che ebbe il suo apice nella formale concessione di San Pietro Martire ai protestanti da parte del precedente Vescovo di Verona, il cappuccino Flavio Roberto Carraro, nel gennaio 2007: quella concessione fu fonte d’infinite polemiche e sofferenze nella cattolicità scaligera e nel mondo, stante la dimensione planetaria della devozione al Santo frate domenicano, nativo di Verona.

Il trasferimento dei protestanti era comunque da tempo nell’aria, specialmente dopo la decisione, da parte luterana, di benedire le coppie omosessuali: San Pietro Martire sarebbe divenuta la prima chiesa d’Italia, catto-luterana, in cui si sarebbero potute celebrare le “nozze” sodomitiche, con immenso scandalo. E questo sarebbe stato inaccettabile. I fedeli e i cittadini veronesi, dei cui sentimenti i cattolici tradizionalisti si sono fatti interpreti, hanno molto sofferto in questi anni nel vedere la chiesa del loro co-Patrono, divenuta sede di culti acattolici e, peggio ancora, possibile proscenio delle unioni contro natura.

L’auspicio è che ora sia data soluzione alle questioni che toccano l’autentica Fede cattolica e che interessano i cristiani legati alla Tradizione, il cui numero si accresce di giorno in giorno in tutto il mondo.

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