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Vi meraviglierete III – Libertà come arma contundente

C’è da meravigliarsi come la parola libertà non sia stata bandita dal vocabolario, visto come talvolta è stata usata.

I rivoluzionari francesi l’hanno adoperata come primo elemento della loro trinità. In nome della libertà di culto e di opinione hanno imposto al clero la costituzione civile, cioè la completa sottomissione allo Stato, massacrando quanti non erano d’accordo.  Non si era liberi di non adorare la libertà.

D’altronde il liberalismo è “il rifiuto di accettare una verità o una legge imposta all’uomo dall’esterno“. Il liberale, nella sua accezione originaria ottocentesca, accetta come unica verità quella che si trova da sé, e non esita ad imporla a quanti stanno attorno. Se la mia libertà ha il suo limite nella libertà dell’altro, allora basta eliminare l’altro per rendere la mia libertà illimitata.

E’ in questo senso che l’idea di libertà viene portata avanti da quei circoli massonici che, giunti al massimo del potere all’inizio dell’800, influenzeranno in maniera pesantissima la politica mondiale. “Al 30° grado abbiamo appreso che la Libertà, e in primo luogo la libertà di coscienza con tutti i suoi corollari era il primo obbiettivo del nostro Ordine” si legge nei rituali del Rito Scozzese Antico ed Accettato dei Liberi Massoni.

I “fratelli” sono liberi nel senso che si ritengono sciolti da qualsiasi vincolo o limite, da ogni Dogma o Rivelazione. Sono essi stessi a stabilire quale sia ciò che si deve credere: I princìpi massonici devono divenire “legge effettiva e suprema di tutti li atti di vita individuale, domestica e civile“, specifica all’articolo 3 la Costituente del 1863. La stessa che nell’articolo 8 indica che l’Ordine deve “raccogliere tutti gli uomini liberi in una gran famiglia, la quale debba e possa a poco a poco succedere a tutte le chiese (…) per costruire la vera e sola chiesa dell’umanità“.

E’ quindi ovvio che la Chiesa, che osa dire che la Verità debba precedere la Libertà e che non ha nessuna intenzione di abbandonare Cristo per un Gran Maestro sia il primo nemico da abbattere.

Queste Associazioni segrete di cui la carboneria sarà in Italia il braccio armato sono esattamente ciò a cui si riferisce Gregorio XVI nella Mirari Vos dove parla di quelle Società nelle quali sembra essersi raccolto, come in sozza sentina, quanto v’ha di sacrilego, di abominevole e di empio nelle eresie e nelle sette più scellerate“.

Vedremo nei prossimi post che l’allarme di Gregorio non era affatto campato per aria.

[Modificato da Caterina63 01/12/2011 11:00]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)