Lo Spirito Santo soffia dove vuole,
non forza mai nessuno, lo Spirito vede chi è veramente in buona fede nel professare la propria fede.
Se ogni cristiano si limitirebbe a credere senza andare ad accusare altri di colpe che spesso non hanno, allora l'unità sarebbe ad un passo, veramente vicina.
Ma putroppo noi uomini non sappiamo concentrarci solo su Cristo, e spesso ci andiamo a prendere pensieri che ci avvelenano la serenità.
Perchè Dio permette questi continui scambi di accuse tra cristiani?
Per mantenere vivo il nostro interesse per la Bibbia, senza le divergenze di opinione si sarebbe arrivati presto ad una fase di stagno, verso un indurimento dei cuori, che ormai certi di conoscere bene la Bibbia, ci si sarebbe accampati nella noia e nell'ozio più totale, non trovando più stimoli al continuo studio.
Quindi il dialogo tra cristiani, che interpretano la Bibbia in maniera differente è utile a mantenere vivo l'interesse per le Scritture.
Certi atteggiamenti assolutistici, messi in giro da alcuni protestanti, però avvelenano il clima di dialogo. Praticamento loro sono i veri cristini, e noi cattolici saremmo nel migliore dei casi, dei cristiani di serie C, oppure "quelli del mondo" e quindi pagani da evangelizzare.
Bè, l'orgoglio è opera di satana, il sentirsi superiore (anche solo culturalmente) a qualcuno è opera di satana, spesso si assiste a evidenti manifestazioni di orgoglio pentecostale, e a continui alti e bassi, tipo onda, che vedono accuse e scuse, accuse e scuse, alcune volte le scuse non si vedono neppure.
Io penso che se ognuno di noi farebbe un serio, dico serio, esame di coscienza, e invece di sentirsi "a posto" con la coscienza, cominciasse a focalizzare la propria attenzione su certi atteggiamenti messi in campo contro il pensiero di altri fratelli di diversa denominazione, allora ognuno di noi qualcosa la troverebbe da migliorare nel proprio modo di scrivere e di pensare.
Migliorare per piacere meglio a Cristo, migliorare per poter essere più vicini allo stato d'animo dei fratelli di fede diversa.
Ma dirlo o scriverlo è molto più facile, che metterlo in atto, di solito il nostro istinto umano ci porta a prendere di petto il fratello, tanto siamo così "sicuri" che noi e solo noi siamo nel giusto, che quasi ricalcando le orme dei grandi apostoli, ci sentiamo in "dovere" di difendere la nostra fede, spesso calpestando l'altro, mostrando un certo orgoglio di fondo, che scaturisce dal sentirsi sicuri di quello che si scrive, arrivando ad usare disinvoltamente termini offesivi, quali "idolatra" "papisti", "eretici" ecc..
Queste sferzate che cosa producono in chi le riceve?
Producono ravvedimento?
No, il più delle volte producono solo reazioni veementi, che di cristiano hanno proprio poco, e si vedono dipinti scenari pieni di insulti, che di cristiano hanno sempre avuto poco o nulla.
L'auto analisi, l'autocritica può produrre solo effetti positivi sulla propria personalità, sul proprio carattere, ma deve essere fatta quasi quotidianamente, altrimenti resta solo vapore, buone intenzioni mai realizzate, e niente di più.
E' difficile dominare il proprio carattere, ma il cristiano è proprio da qui che dovrebbe cominciare, per poter produrre frutti migliori.
Pace
Salvatore