00 15/01/2012 17:13
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Consiglia Messaggio 15 di 159 nella discussione 
Da: francesco2Inviato: 13/10/2003 15.01
Pace a te cara lisa che con te  condivido il tuo tremore e il tuo amore cristiano.
Sono addolarato di dover constatare che in altro gruppo invece di condividerci le belle testimonianze di essere cristiani insieme se anche in luoghi diversi, si continui a fomentare la divisione e l'odio.
Si scrivono spesse volte le solite cose quasi a diventare ripetibili, ma si continua ad ignorarle fomentando confusione come quella di insegnare che i cattolici hanno come capo il papa, ingannando con questo modo quanti cercano il Signore Gesù, perchè dicono che nella Chiesa Egli non c'è.
Si continua ad insegnare che la Chiesa dica che solo da lei c'è tutta la Verità della nostra fede, ma è un inganno anche questo, vi riporto le parole del Papa che dice il contrario di quello che altri insegnano per ingannare.
Il dialogo si fonda sulla speranza e la carità, e porterà frutti nello Spirito.
Le altre religioni costituiscono una sfida positiva per la Chiesa: la stimolano, infatti, sia a scoprire e a riconoscere i segni della presenza del Cristo e dell'azione dello Spirito sia ad approfondire la propria identità e a testimoniare l'integrità della rivelazione, di cui è depositaria per il bene di tutti.
(Giovanni Paolo II, Redmptoris Missio, n. 56)
 
Insegnare che la Chiesa dice che in altri non c'è lo Spirito che li anima e li fa vivere è una bugia. Dicono che la Chiesa fa fare cose contrarie al Vangelo quando noi poniamo le mani per un dialogo di confronto e di come dimostriamo che le dottrine sono dentro il Vangelo, ma siccome non sanno alcuni come rispondere allora ci accusano seminando la zizzania e la menzogna. Ci accusano che quello che dice la Chiesa è superiore al Vangelo, ma poi non vogliono confrontarsi su quello dice la Chiesa e non lo sanno, perchè si fermano alle apparenze, non leggono i documenti, io ho scoperto sulla mia esperienza che cosa vuole dire interpretarsi la Bibbia da soli, quando cade questa eresia cadranno una ad una tutte le altre accuse, per questo difendono la dottrina della Sola Scrittura, perchè sanno benissimo che qualcun altro dovrà interpretarla, e che questo qualcuno può essere solo la Chiesa.
 
Loro possono anche dire  come accusa che abbiamo la fedeltà all'insegnamento della Chiesa, loro hanno messo davanti la loro interpretazione personale sulla verità della Bibbia stessa.
A me tutto questo fa male!
 
Preghiamo fratelli tutti, lo chiedo anche agli Evangelici fratelli per me di un Gesù scoperto nella mia adolescenza con voi. Non vi ho mai dimenticati e vi amo perchè Gesù è tutto quello che ci unisce, perdonatemi di essere diventato cattolico, e perdonatemi se nelle mie povere preghiere faccio ancora oggi i vostri nomi con la certezza che il Cuore di Gesù che è grande e immenso e che non fa differenze, ci avvolge tutti e ci riscalda e ci anima. Abbiamo l'umiltà di conoscere i nostri limiti e quando non sappiamo come spiegare una cosa, non insegnamola come accusa rivolta a qualcuno, ma cerchiamo di scoprire quanto è grande l'amore in Gesù e per Gesù che ci unisce e che ci dice che siamo fratelli.
 
Pace in Cristo
 
 
 

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Consiglia Messaggio 16 di 159 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 13/10/2003 17.40
Lo Spirito Santo soffia dove vuole,
non forza mai nessuno, lo Spirito vede chi è veramente in buona fede nel professare la propria fede.
Se ogni cristiano si limitirebbe a credere senza andare ad accusare altri di colpe che spesso non hanno, allora l'unità sarebbe ad un passo, veramente vicina.
 
Ma putroppo noi uomini non sappiamo concentrarci solo su Cristo, e spesso ci andiamo a prendere pensieri che ci avvelenano la serenità.
 
Perchè Dio permette questi continui scambi di accuse tra cristiani?
Per mantenere vivo il nostro interesse per la Bibbia, senza le divergenze di opinione si sarebbe arrivati presto ad una fase di stagno, verso un indurimento dei cuori, che ormai certi di conoscere bene la Bibbia, ci si sarebbe accampati nella noia e nell'ozio più totale, non trovando più stimoli al continuo studio.
 
Quindi il dialogo tra cristiani, che interpretano la Bibbia in maniera differente è utile a mantenere vivo l'interesse per le Scritture.
Certi atteggiamenti assolutistici, messi in giro da alcuni protestanti, però avvelenano il clima di dialogo. Praticamento loro sono i veri cristini, e noi cattolici saremmo nel migliore dei casi, dei cristiani di serie C, oppure "quelli del mondo" e quindi pagani da evangelizzare.
Bè, l'orgoglio è opera di satana, il sentirsi superiore (anche solo culturalmente) a qualcuno è opera di satana, spesso si assiste a evidenti manifestazioni di orgoglio pentecostale, e a continui alti e bassi, tipo onda, che vedono accuse e scuse, accuse e scuse, alcune volte le scuse non si vedono neppure.
 
Io penso che se ognuno di noi farebbe un serio, dico serio, esame di coscienza, e invece di sentirsi "a posto" con la coscienza, cominciasse a focalizzare la propria attenzione su certi atteggiamenti messi in campo contro il pensiero di altri fratelli di diversa denominazione, allora ognuno di noi qualcosa la troverebbe da migliorare nel proprio modo di scrivere e di pensare.
Migliorare per piacere meglio a Cristo, migliorare per poter essere più vicini allo stato d'animo dei fratelli di fede diversa.
Ma dirlo o scriverlo è molto più facile, che metterlo in atto, di solito il nostro istinto umano ci porta a prendere di petto il fratello, tanto siamo così "sicuri" che noi e solo noi siamo nel giusto, che quasi ricalcando le orme dei grandi apostoli, ci sentiamo in "dovere" di difendere la nostra fede, spesso calpestando l'altro, mostrando un certo orgoglio di fondo, che scaturisce dal sentirsi sicuri di quello che si scrive, arrivando ad usare disinvoltamente termini offesivi, quali "idolatra" "papisti", "eretici" ecc..
 
Queste sferzate che cosa producono in chi le riceve?
 
Producono ravvedimento?
 
No, il più delle volte producono solo reazioni veementi, che di cristiano hanno proprio poco, e si vedono dipinti scenari pieni di insulti, che di cristiano hanno sempre avuto poco o nulla.
 
L'auto analisi, l'autocritica può produrre solo effetti positivi sulla propria personalità, sul proprio carattere, ma deve essere fatta quasi quotidianamente, altrimenti resta solo vapore, buone intenzioni mai realizzate, e niente di più.
E' difficile dominare il proprio carattere, ma il cristiano è proprio da qui che dovrebbe cominciare, per poter produrre frutti migliori.
 
Pace
Salvatore
Consiglia Messaggio 17 di 159 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 13/10/2003 18.11
Amici......proviamo anche noi...a condividerci testi che ci uniscono......
 
Riporto dal momento che tale autorizzazione è stata rilasciata....una meditazione riportata dal gestore del gruppo "cristianievangelici":
 
Fraternamente Caterina
 
 
Gesù disse: " Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare i giusti, mai peccatori (Matteo 2:17).Furono queste le parole del Maestro che ancora una volta misero a tacere i Scribi e i Farisei, che lo avevano accusato avendoLo visto mangiare con i pubblicani in casa di Levi d'Alfeo. Sono queste parole che ci aprono il cuore e ci donano gioia, ma soprattutto ci fanno comprendere che Gesù è venuto per visitare i peccatori e per redimerli. Egli offre amore e perdono a tutti e a nessuno è preclusa la strada che porta in cielo. Quindi sbarazziamoci da ogni superbia, di ogni invidia, di ogni sciocco orgoglio, di ogni gelosia ed ascoltiamo le Sue parole, perchè Egli è il nostro Condottiero, che ci condurrà amorosamente alla vittoria finale.
Gesù è venuto per quanti ammettono la gravità della situazione in cui versano: il peccato è la malattia mortale che fa di ogni uomo un condannato a morte. L'opera di Cristo e quella dei veri credenti turba e scandalizza la mentalità religiosa, denunciando la frode della religione, smascherando l'inganno di quanti avvolgono la verità nelle nebbie della menzogna per tener nascosta agli uomini l'urgenza del bisogno di redenzione. Andiamo quindi per il mondo, e parliamo di Lui a coloro che attendono di essere salvati e guariti. Portiamo loro l'unica vera medicina efficace contro il peccato: La Parola di Cristo Gesù.
Dal nostro testo troviamo espressioni di amore incontenibile: Cristo con la Sua venuta ha rivelato al mondo intero un sentimento nuovo, anzi antico: l'amore di Dio. Non si può mettere il vino nuovo in otri vecchi, non si può annunciare l'Evangelo restando legati alle vecchie leggi ed ai vecchi pregiudizi. L'evangelo è un annuncio di amore, è il dono di Dio a tutti gli uomini.
 
Da: "La Parola giorno per giorno"
 
 
 
 

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Consiglia Messaggio 18 di 159 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 13/10/2003 19.26

San Teofilo, Vescovo di Antiochia (II secolo d.C.), fu autore di molte opere, alcune delle quali ci sono pervenute, mentre di altre conosciamo soltanto il titolo.
Dalle pagine di queste opere, possiamo riudire la parola del Santo, in difesa della dottrina e della fede cristiana, anche allora oggetto di accuse da parte dei miscredenti e dei viziosi.
Ma se tu mi dici - scriveva l'antico Vescovo: - Mostrami il tuo Dio, io ti dirò: Mostrami il tuo uomo, e io ti mostrerò il mio Dio. Mostrami dunque che vedono chiaro, gli occhi della tua anima, e che bene intendono gli orecchi del tuo cuore...


" Dio si mostra a coloro che possono vederlo, quando hanno aperti gli occhi dell'anima. Tutti hanno i loro bravi occhi, ma qualcuno li ha velati, incapaci di vedere la luce del sole. Il fatto però che i ciechi non vedono, non dimostra affatto come la luce del sole non appaia. I ciechi se la prendano con loro stessi, e con i loro occhi.


" Allo stesso modo, ragazzo mio, se tu hai gli occhi dell'anima velati dalle tue colpe e dalle tue cattive abitudini, non potrai vedere la luce. Come uno specchio limpido: ecco come l'uomo deve tenere la propria anima pura.


" Se lo specchio è arrugginito, il volto dell'uomo non appare sulla sua superficie. Nello stesso modo, se l'uomo è peccatore, quest'uomo non può contemplare Dio ".


L'autore di queste frasi, che più tardi lo stesso Sant'Agostino avrebbe ripreso, era nato in una regione dell'Oriente, presso il Tigri e l'Eufrate. Era pagano, e ricevette un'educazione di stampo ellenistico. Si convertì osservando i costumi dei cristiani, chiaramente superiori a quelli dei pagani, e leggendo la Bibbia. Delle sue esperienze di convertito, e della sua conoscenza della cultura profana, si sarebbe poi servito abilmente nella polemica contro i miscredenti e i filosofi ellenizzanti.


Venne eletto Vescovo di Antiochia nel 169, e reggeva ancora il pastorale della grande città, dove lo stesso San Pietro aveva avuto la sua prima cattedra, alla morte di Marc'Aurelio, nel 180. Forse vide anche i primi anni dell'Impero di Commodo, suo successore.
Le cure apostoliche, in mezzo a una delle comunità più popolose e anche più agitate dei primo mondo cristiano, non lo distolsero dagli studi e dall'attività intellettuale. Scrisse opere polemiche, contro gli eretici del tempo, opere di catechesi, a commento delle Scritture, opere di storia, per sfrondare i miti pagani. Fu insomma un Vescovo che lasciò forte impronta della sua intelligenza e della sua cultura nella storia del tempo, come lasciò traccia della sua carità e della sua misericordia nelle anime a lui affidate.


Fonte:
Archivio Parrocchia

Caro Teofilo.....oggi ricorreva questo onomastico...e dal momento che usi questo nome per il tuo servizio.....che lo stesso grande vescovo Teofilo guidi il tuo cuore alla fedeltà sempre in Cristo e che tu possa continuare a sostenere la santa evangelizzazione a vantaggio e per l'edificazione di tutti.....

 


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Consiglia Messaggio 19 di 159 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 13/10/2003 22.04
Fiori Carmelitani new 
Iscrivendosi a questa newsletter si riceve ogni giorno, dal lunedì al venerdì, un breve pensiero dei santi del Carmelo: San Giovanni della Croce, Santa Teresa D'Avila, Santa Teresa di Lisieux, Edith Stein e tanti altri ancora.
 
 

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Consiglia Messaggio 20 di 159 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 15/10/2003 19.37
Non si può mettere il vino nuovo in otri vecchi, non si può annunciare l'Evangelo restando legati alle vecchie leggi ed ai vecchi pregiudizi. L'evangelo è un annuncio di amore, è il dono di Dio a tutti gli uomini.
 
Ma se tutto questo rimane una semplice affermazione, se tutto questo non diventa vita, a cosa serve proclamarlo?
Cosa mai ci resterà quando, dopo esserci quasi commossi di fronte a queste parole, richiudiamo il libro con un sospiro e dopo qualche ora ritorniamo ad essere quelli di prima?
Troppe volte ci riempiamo la bocca con la parola "amore", ma sappiamo veramente cosa essa significhi? L'amore non è emozionalità, l'amore è una spinta interiore che porta verso tutti indistintamente, non perchè così dobbiamo fare, ma perchè non possiamo fare altro che così, perchè è un moto istintivo che non tiene conto delle differenze di razza, di religione, di simpatie, antipatie e di niente altro se non del fatto di sentirsi veramente fratelli.
Proviamo a pensare a quanto noi riusciamo veramente ad amarci, ed avremo la misura di quanto noi amiamo Dio, e quando potremo veramente dire di aver imparato ad amare, avremo una pallida idea di ciò che è l'amore divino.
Ci sentiamo ancora lontani?
Allora cominciamo dal poco: il rispetto.
 
Fraternamente
iyvan
 

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Consiglia Messaggio 21 di 159 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 15/10/2003 22.38
 
 
"Per fede Noè...preparò un'arca per la salvezza della propria famiglia" (Ebrei 11:7)
 
Che sfera umile e modesta per l'esercizio della fede! Qualcuno direbbe che lo scopo era sproporzionato rispetto all'opera. L'arca era una grande impresa, ma per chi avrebbe dovuta realizzarla Noè? Per salvare la sua famiglia. Una sfera così circoscritta è degna di essere l'obiettivo della fede? Una scena così comune come la vita di un ristretto nucleo familiare può essere definita un santuario del servizio di Dio?
Quando hai terminato le tue preghiere e concluso le tue meditazioni, non dire che hai terminato di compiere il volere del Signore. Il grande piano di Dio per te include sicuramente la tua casa. La tua famiglia è il primo campo di missione nel quale impegnarti; è un aspetto prioritario dell'opera di Dio per te. Sentirai che ognuno dei doveri ad essi collegati è un atto di sublime comunione con il Padre celeste. Quindi fa in modo che la tua casa diventa la Sua casa. Consacra a Lui ogni parola, sguardo e atto che ha luogo nella tua famiglia.
Costruisci la tua arca di salvezza con premura, ogni giorno, per accogliervi i tuoi cari.
Come Noè, la tua fatica d'amore sarà definita un atto di fede.