Scusatemi se faccio un doppione.......ma poichè abbiamo dedicato qusto forum alla condivisione con altri cristiani, forse qui, il testo di Domenica della Lectio Divina nostra, sta anche meglio.....
Quando leggo il Vangelo cerco di lasciarmi catturare da diversi aspetti....e di trovarli, analizzarli nel loro contesto.....ed ogni volta sono una sorpresa perchè scopro sempre cose nuove, meditazioni che in un primo momento sfuggono, o forse perchè in quel momento lo Spirito a me dice una cosa, ad un altro fa cogliere ciò che il suo stato d'animo in quel momento esige..... Come sarà di versa la mia meditazione da quella di Gino o dalla Suora che ci offre questa base di partenza......o da voi se vorrete intervenire.....
Guardando, ad esempio, dove è collocato questo brano nel contesto del Vangelo di Mc, vediamo che chiude la lunga sezione consacrata alla tematica della sequela. Dopo il cap. 8 della sezione di Cesarea "chi vuole venire con me deve prendere la sua croce e seguirmi", inizia l'ingresso messianico in Gerusalemme. E questa sezione trova la sua conclusione proprio nel racconto del cieco di Gerico.
Bartimeo è il protagonista cieco del racconto, ma non è solo il personaggio più importante bensì colui attorno al quale si snoda tutto il discorso. Anche Gesù appare un secondo piano, in modo incidentale....... Tuttavia non è male se ognuno di noi che legge si rendesse al tempo stesso protagonista del racconto, questo ci faciliterà l'incontro con Cristo......
Possiamo analizzare fin anche dei particolari: di Bartimeo ad esempio sappiamo molto, è figlio di Timeo, è un mendicante che stava lungo la strada, e anche la fine del racconto è indirizzata a lui che si mette così al seguito di Gesù, lungo la strada, gridando di gioia..... Pensavo a questi particolari abbinandoli alla mia vita, al mio nome, al nome di chi sono figlia, al mio essere "mendicante", a quell'attesa di mettermi "al seguito di Gesù" e poterlo gridare per le strade della vita....... senza vergognarmi...
Mi soffermo allora a meditare cominciando sul quel "sedeva lungo la strada": alla fine si legge, colui che era immobile adesso si muove "e si mise a seguirlo per la via"....... Pensavo qui all'attesa, a quell'attesa che ognuno di noi VIVE nel proprio ed intimo contesto personale....siamo come in attesa, fermi lungo la strada della vita A MENDICARE.... ciechi....Era al bordo della strada e invece adesso lascia il suo posto per andare al centro, nel gruppo. La sequenza che segue ha dell'incredibile: uno immobile che si muove, uno cieco che vede, un emarginato che entra far parte del gruppo e tutto questo perchè?, Perchè....la tua fede ti ha salvato.
Il comportamento di Bartimeo è interpretato come la manifestazione della sua fede, che gli merita la salvezza, che è un dono molto più grande che la vista. Fino a che non giunge a "vedere" Gesù con la vista del cuore, resta a mendicare....resta emarginato...
La prima domanda ora... è cercare di capire come si è comportata la fede di Bartimeo: anche se lo sappiamo, fermiamoci a pensare...: la tua fede ti ha salvato.
Lui stava a mendicare presso il bordo della strada, sente un brusio, e domanda chi è, e quando gli dicono che è Gesù comincia a gridare: Figlio di Davide, abbi pietà di me. lo sgridano, ma lui insiste sempre di più, e il grido da sempre fastidio, crea confusione e reazione negativa da parte degli astanti. Quale tipo di catechesi poteva mai avere questo Bartimeo? Solo delle voci che correvano fra le gente del suo tempo, sul conto di questo Gesù....un "Tizio che fa miracoli", gli avranno detto..." dice di essere il Messi che aspettavamo" gli avranno detto.... e chissà, forse Bartimeo nel suo mendicare avrà qualche volta sperato d'incontrarlo. Ecco l'occasione...."Gesù sta passando proprio qui, davanti a me".....
E allora GRIDA....GRIDA FORTE IL SUO NOME.... ma non è disperato, forse è stanco di mendicare, forse avrà pensato "se potessi VEDERE non dovrei più mendicare"..... Lo rimproverano, non importa, "in questo momento VOGLIO INCONTRARE GESU' " .... Questo grido ripetuto è innanzitutto una preghiera, ma insieme suppone la fede. E poi la sua forza è credere che lui abbia un potere per guarirlo dalla sua infermità di vista: "se potrò vedere non sarò più emarginato...."
Bartimeo chiama Gesù con vari termini, Gesù che è il suo nome, e insieme lo chiama anche Figlio di Davide, o rabbunì che ha un significato inizialmente regale.
È il tono di una confidenza umile, anche se audace. Ma oltre a manifestare la fede c'è un altro aspetto importante: sapendo che Gesù lo chiama, il cieco si slancia verso di lui, viene guarito, ci vede... poi si mette ad andargli dietro. E' una sequenza veloce, IMMEDIATA che potrebbe passare inosservata....., ma c'è un altro particolare:
gettato via il mantello balzò in piedi e venne da Gesù. Il primo gesto è quello di buttare via il mantello, e non è soltanto un tratto pittoresco, nella Bibbia nulla è scritto a caso e tutto ha un senso...: un po' prima in 10,28 si è parlato dei discepoli che avevano lasciato tutto per seguire Gesù. Avevano abbandonato le reti, e lo avevano seguito. Qui si parla del mantello, che era stato interpretato come il lasciarsi alle spalle i vestiti per accedere nudi al battesimo. E' l'immagine del lasciarsi alle spalle tutto ciò che impedisce la sequela del Signore. E balzando in piedi immagine di slancio e di apertura al mistero. La fede di Bartimeo necessita così di UNA CONFERMA visibile....getta il mantello, getta tutto ciò che potrebbe impedirgli di essere UNA ZAVORRA...
C'è un altro particolare: Gesù dice "Va, la tua fede ti ha salvato", ma Bartimeo non se ne va, ma si mette a seguirlo, caso unico in Marco di un miracolato che entra al seguito di Gesù. Anche all'indemoniato che aveva chiesto di potere restare con lui Gesù aveva opposto un rifiuto.
In questo frangente sembra proprio che Gesù OFFRA A Bartimeo la possibilità di un nuovo impegno. proprio perché ha conquistato la vista, egli può mettersi in cammino verso Gerusalemme con Gesù. Non è un racconto di conversione, ma di vocazione o crescita nella fede, simile alla chiamata dei primi discepoli. Perchè non è di conversione? Perchè Bartimeo CREDEVA.....evidentemente già aveva saputo di questo Gesù, dei miracoli che faceva e il particolare nel chiamarlo non "Figlio di Giuseppe o del falegname", ma bensì FIGLIO DI DAVIDE, lascia presupporre che in qualche modo egli credesse in questo Messia.....In un altra occasione Gesù al ricco che gli chiede cosa debba fare per avere la vita eterna, dice " VA, VENDI QUELLO CHE HAI....ecc...", ecco un altro "VAI"...ma che è un invito a ponderare bene DOVE ANDARE.....il ricco NON seguirà Gesù perchè, dice il Vangelo "AVEVA TROPPI BENI", qui Bartimeo l'unica cosa preziosa che forse possedeva era proprio quel MANTELLO.....e lo getta via....non possiede più nulla, ora che ha avuto la vista, può seguire il Maestro, se vuole...se voglio...se vogliamo...
È la logica della fede che dopo aver chiesto la guarigione ed essersi lanciato verso di lui lasciando il mantello, il recupero della vista gli da la possibilità di poter vedere Gesù e di seguirlo. La sua condotta è quella di un credente che va fino in fondo nella logica della sua fede. Dopo aver fatto l'esperienza della sua presenza, il credente non vuole più separarsi da colui che ha conosciuto come suo maestro.
Vediamo adesso l'atteggiamento di Gesù.
La sua prima reazione, sentendo il grido, è quello di fermarsi. Nel suo cammino verso Gerusalemme niente lo interrompe tranne il grido, e lui sta andando verso Gerusalemme, verso la morte. Si ferma, prende la Parola, e ci vengono riportate tre parole. Chiamatelo, a questa attenzione di Gesù, l'atteggiamento della gente si modifica. "Coraggio, alzati, ti chiama". Gesù fa forza sulla sua capacità e autorità per far maturare i suoi discepoli, o ascoltatori.
E poi la domanda: "che cosa vuoi che io ti faccia?", permettendo così all'interlocutore di poter esprimere la sua fede, di far venire alla luce quello che è nel suo cuore.
Come Bartimeo anche noi siamo chiamati ad esprimerci....siamo chiamati a GIOCARCI TUTTO, a dare sempre una risposta a quel che vogliamo da Dio.....E infine Gesù dice "Va, la tua fede ti ha salvato!", è il racconto della salvezza donata, non guarigione da una malattia, ma l'impegno ad andare secondo il progetto del dono del Signore. Sembrerebbe tutto finito, invece c'è quel "VA"..... Mi piace pensare a che il favore ricevuto non comporta alcun obbligo, Gesù non chiede nulla a chi ha donato la salvezza, e la salute interiore. Solo la fede può ispirargli questa adesione al progetto di Dio, al di fuori di ogni pressione esterna. GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE.....La persona va dietro al Signore perché risucchiata da lui, dal suo amore, non per costrizione o per ricatto grazie al dono della salute.
Facciamo una piccola nota al contesto generale per chiudere..... Marco nota la funzione della folla: a noi viene chiesto di fare da intermediari tra Gesù e chi è lungo la strada.
Lui è separato a causa della sua immobilità, e anche qui il seguito di Gesù interviene tre volte: prima per informarlo sulla causa di quel rumore. Così informato Bartimeo si mette a gridare.
E vediamo subito che da neutro (mendicante seduto sul bordo della strada, emarginato) diviene subito aggressivo e protagonista: molti di loro gridavano di farlo tacere. Gesù è ben difeso, questo gruppo in cui dobbiamo imparare a identificarci si comporta come se Gesù fosse loro proprietà.
Allora qui Gesù, che all'inizio ha un ruolo negativo, adesso cambia. Perché l'atteggiamento della folla era un attacco a chi tentava di avvicinarsi al Signore mendicando, da cieco, ma con cuore puro...., e vediamo la fatica di Bartimeo per arrivare a lui. Marco fa presagire... un rimprovero per noi comunità cristiana: non possiamo e non dovremmo FERMARE LE PERSONE che si accostano al Signore PER ALTRE VIE....BENSì, essere sempre in funzione del Cristo, un dito puntato sul Signore affinchè i tanti Bartimeo possano incontralo e avvicinarlo.....O la comunità porta a Cristo, o è un fallimento, è un ostacolo e non un aiuto che indica la via. E Gesù si rivolge a quelli che lo circondano dice: "Chiamatelo!". Quest'ordine trasforma il loro atteggiamento. Prima erano barriera, adesso, diviene impegno di vita.
È la lezione per tutti noi: essere segno, semplice, povero ma trasparente, non impedimento per il cammino di chi avendo un cuore puro, attende l'incontro per altre vie.
Tra il seguito di Gesù, chiunque esso sia, la fede deve essere accolta e proclamata per quello che è: fede nella parola viva del Signore.
La fede rende liberi, pochi versetti come abbiamo visto, ma estremamente significativi per il nostro cammino di credenti, perché significativi di uno stile di vita diverso, e di una logica Evangelica che cambia la vita, la trasforma.......permettendoci di metterci alla sequela del Cristo......
Fraternamente Caterina