00 15/01/2012 17:14
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Consiglia Messaggio 22 di 159 nella discussione 
Da: fraverInviato: 16/10/2003 0.30

Trovo di grande interesse le meditazioni inserite nonché le preghiere di lode e di adorazione a Dio.

Rispondo in particolare a Mariastella che forse si è un po’ risentita non vedendo ancora miei interventi in questa discussione.

Condivido ed approvo questa ricerca di dialogo affinché ciascuno, anche se inserito in un gruppo religioso diverso si avvicini sempre più all’esempio perfetto di Cristo. Non è buono evidenziare ciò che divide, in quanto tale agire tende a portare rancori e contrapposizioni non positive per nessuno e certamente non volute ne approvate da Dio.

Evidenziamo piuttosto ciò su cui concordiamo, affinché in questo possiamo sempre più migliorare prendendoci il buono da tutti.

Certamente ci sono tante cose su cui probabilmente la vediamo allo stesso modo e possiamo addirittura completarci a vicenda, qualche esempio:

Gesù Salvatore del mondo,

Dio è amore, ed i veri Cristiani amano, amano addirittura anche i propri nemici,

dobbiamo vivere una vita santa,

dobbiamo ubbidire a Dio,

dobbiamo leggere la Bibbia,

ecc.

C’è un verso nella Bibbia, rivolto a quanti vogliono fare la volontà di Dio, di grande insegnamento:

"cerca la pace e procacciala"

prodighiamoci per la pace, così, mostreremo di essere figliuoli di pace, e senz’altro Iddio guarderà la nostra vita.

 

Iddio è amore.

Fraver


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Consiglia Messaggio 23 di 159 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°63CaterinaInviato: 20/10/2003 23.12
Non dobbiamo mai avere paura di portare le nostre "contraddizioni" in un mondo che non sa che cosa vuol dire essere di Cristo, appartenergli, fare la sua volontà. Le membra vere del Corpo di Cristo, visibili nella sua Chiesa, non temono le contraddizioni, non si lasciano offuscare dalle mode, non temono il martirio, non temono le calunnie: esse rispettano tutte le culture del mondo, sanno convivere con gli altri perchè Cristo sa vivere in mezzo agli uomini e se siamo "un altro Cristo", anche noi che siamo le sue membra vive, dobbiamo imparare a stare con tutti.
Noi viviamo come una palpitante contraddizione, perchè il cristiano non scende a compromessi, ma si dona o tutto o nulla.
L'Amore più grande di Cristo resta nel mistero della sua frase: "HO SETE", senza questa "SETE" io non avrei fatto nulla di ciò che ho fatto, perchè sono stata una semplice matita nelle mani di Dio, io non ho fatto nulla!
Se non l'avete ancora capito, provate a chiudere i vostri rubenetti dell'acqua per una settimana, quando comincerete a provare quell'arsura che induce la mente ad impazzire, allora forse comprenderete di che cosa stiamo parlando!
I Figli della Chiesa non hanno paura delle contraddizioni del mondo, ma temono la divisione, perchè è innaturale che dei fratelli restino divisi a lungo, è innaturale che i fratelli si facciano la guerra, è innaturale che si possa provare tanta cattiveria.
Una famiglia veramente cristiana non può condividere nè essere d'accordo sull'aborto, perchè la Pace vera comincia dal seno materno e il mondo non avrà mai Pace fino a quando questa non comincerà dal grembo di una madre, specialmente se è una cristiana.
Un vero cristiano semina la cultura dell'amore e della pace, non scende a compromessi, il cristianesimo non è una merce che può essere svenduta, si può convivere con gli altri, ma non si può rinnegare ciò che Gesù ci ha dato.
Io non avrei fatto nulla, se alle mie spalle non avessi avuto una Madre così travolgente nell'Amore e nella Preghiera, la Chiesa, verso la quale sarò sempre debitrice. E quando dico Chiesa intendo ringraziare tutti i fratelli e le sorelle sparsi nel mondo che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno spirituale e materiale.
Quando non trovate risposte alle vostre domande, allora è più conveniente affidarsi alla Provvidenza, abbandonarsi a Lei con profonda umiltà, perchè al Signore non interessano coloro che credono di avere tutte le soluzioni.

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Consiglia Messaggio 24 di 159 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 22/10/2003 19.50
Una CONDIVISIONE PER TUTTI.....
 
 
Cliccate sopra per la presentazione.......
 
Fraternamente Caterina

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Consiglia Messaggio 25 di 159 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 25/10/2003 0.08
Scusatemi se faccio un doppione.......ma poichè abbiamo dedicato qusto forum alla condivisione con altri cristiani, forse qui, il testo di Domenica della Lectio Divina nostra, sta anche meglio.....
 
Mc.10,46-52
Il Cieco di Gerico
 
Quando leggo il Vangelo cerco di lasciarmi catturare da diversi aspetti....e di trovarli, analizzarli nel loro contesto.....ed ogni volta sono una sorpresa perchè scopro sempre cose nuove, meditazioni che in un primo momento sfuggono, o forse perchè in quel momento lo Spirito a me dice una cosa, ad un altro fa cogliere ciò che il suo stato d'animo in quel momento esige.....
Come sarà di versa la mia meditazione da quella di Gino o dalla Suora che ci offre questa base di partenza......o da voi se vorrete intervenire.....
 
Guardando, ad esempio,  dove è collocato questo brano nel contesto del Vangelo di Mc, vediamo che chiude la lunga sezione consacrata alla tematica della sequela. Dopo il cap. 8 della sezione di Cesarea "chi vuole venire con me deve prendere la sua croce e seguirmi", inizia l'ingresso messianico in Gerusalemme. E questa sezione trova la sua conclusione proprio nel racconto del cieco di Gerico.
Bartimeo è il protagonista cieco del racconto, ma non è solo il personaggio più importante bensì colui attorno al quale si snoda tutto il discorso. Anche Gesù appare un secondo piano, in modo incidentale....... Tuttavia non è male se ognuno di noi che legge si rendesse al tempo stesso protagonista del racconto, questo ci faciliterà l'incontro con Cristo......
 
Possiamo analizzare fin anche dei particolari: di Bartimeo ad esempio sappiamo molto, è figlio di Timeo, è un mendicante che stava lungo la strada, e anche la fine del racconto è indirizzata a lui che  si mette così al seguito di Gesù, lungo la strada, gridando di gioia..... Pensavo a questi particolari abbinandoli alla mia vita, al mio nome, al nome di chi sono figlia, al mio essere "mendicante", a quell'attesa di mettermi "al seguito di Gesù" e poterlo gridare per le strade della vita....... senza vergognarmi...
 
Mi soffermo allora a meditare cominciando sul quel "sedeva lungo la strada": alla fine si legge, colui che era immobile adesso si muove "e si mise a seguirlo per la via"....... Pensavo qui all'attesa, a quell'attesa che ognuno di noi VIVE nel proprio ed intimo contesto personale....siamo come in attesa,  fermi lungo la strada della vita  A MENDICARE.... ciechi....Era al bordo della strada e invece adesso lascia il suo posto per andare al centro, nel gruppo. La sequenza che segue ha dell'incredibile: uno immobile che si muoveuno cieco che vedeun emarginato che entra far parte del gruppo e tutto questo perchè?, Perchè....la tua fede ti ha salvato.
 
Il comportamento di Bartimeo è interpretato come la manifestazione della sua fede, che gli merita la salvezza, che è un dono molto più grande che la vista. Fino a che non giunge a "vedere" Gesù con la vista del cuore, resta a mendicare....resta emarginato...
 
La prima domanda ora... è cercare di capire come si è comportata la fede di Bartimeo: anche se lo sappiamo, fermiamoci a pensare...: la tua fede ti ha salvato.
 
Lui stava a mendicare presso il bordo della strada, sente un brusio, e domanda chi è, e quando gli dicono che è Gesù comincia a gridare: Figlio di Davide, abbi pietà di me. lo sgridano, ma lui insiste sempre di più, e il grido da sempre fastidio, crea confusione e reazione negativa da parte degli astanti. Quale tipo di catechesi poteva mai avere questo Bartimeo? Solo delle voci che correvano fra le gente del suo tempo, sul conto di questo Gesù....un "Tizio che fa miracoli", gli avranno detto..." dice di essere il Messi che aspettavamo" gli avranno detto.... e chissà, forse Bartimeo nel suo mendicare avrà qualche volta sperato d'incontrarlo. Ecco l'occasione...."Gesù sta passando proprio qui, davanti a me".....
 
E allora GRIDA....GRIDA FORTE IL SUO NOME.... ma non è disperato, forse è stanco di mendicare, forse avrà pensato "se potessi VEDERE non dovrei più mendicare"..... Lo rimproverano, non importa, "in questo momento VOGLIO INCONTRARE GESU' " .... Questo grido ripetuto è innanzitutto una preghiera, ma insieme suppone la fede. E poi la sua forza è credere che lui abbia un potere per guarirlo dalla sua infermità di vista: "se potrò vedere non sarò più emarginato...."
 
Bartimeo chiama Gesù con vari termini, Gesù che è il suo nome, e insieme lo chiama anche Figlio di Davide, o rabbunì che ha un significato inizialmente regale.
È il tono di una confidenza umile, anche se audace. Ma oltre a manifestare la fede c'è un altro aspetto importante: sapendo che Gesù lo chiama, il cieco si slancia verso di lui, viene guarito, ci vede... poi si mette ad andargli dietro. E' una sequenza veloce, IMMEDIATA che potrebbe passare inosservata....., ma c'è un altro particolare:
 
gettato via il mantello balzò in piedi e venne da Gesù. Il primo gesto è quello di buttare via il mantello, e non è soltanto un tratto pittoresco, nella Bibbia nulla è scritto a caso e tutto ha un senso...: un po' prima in 10,28 si è parlato dei discepoli che avevano lasciato tutto per seguire GesùAvevano abbandonato le reti, e lo avevano seguitoQui si parla del mantelloche era stato interpretato come il lasciarsi alle spalle i vestiti per accedere nudi al battesimoE' l'immagine del lasciarsi alle spalle tutto ciò che impedisce la sequela del Signore. E balzando in piedi immagine di slancio e di apertura al mistero. La fede di Bartimeo necessita così di UNA CONFERMA visibile....getta il mantello, getta tutto ciò che potrebbe impedirgli di essere UNA ZAVORRA...
 
C'è un altro particolare: Gesù dice "Va, la tua fede ti ha salvato", ma Bartimeo non se ne va, ma si mette a seguirlo, caso unico in Marco di un miracolato che entra al seguito di Gesù. Anche all'indemoniato che aveva chiesto di potere restare con lui Gesù aveva opposto un rifiuto.
 
In questo frangente sembra proprio che Gesù OFFRA A Bartimeo la possibilità di un nuovo impegno. proprio perché ha conquistato la vista, egli può mettersi in cammino verso Gerusalemme con Gesù. Non è un racconto di conversione, ma di vocazione o crescita nella fede, simile alla chiamata dei primi discepoli. Perchè non è di conversione? Perchè Bartimeo CREDEVA.....evidentemente già aveva saputo di questo Gesù, dei miracoli che faceva e il particolare nel chiamarlo non "Figlio di Giuseppe o del falegname", ma bensì FIGLIO DI DAVIDE, lascia presupporre che in qualche modo egli credesse in questo Messia.....In un altra occasione Gesù al ricco che gli chiede cosa debba fare per avere la vita eterna, dice " VA, VENDI QUELLO CHE HAI....ecc...", ecco un altro "VAI"...ma che è un invito a ponderare bene DOVE ANDARE.....il ricco NON seguirà Gesù perchè, dice il Vangelo "AVEVA TROPPI BENI", qui Bartimeo l'unica cosa preziosa che forse possedeva era proprio quel MANTELLO.....e lo getta via....non possiede più nulla, ora che ha avuto la vista, può seguire il Maestro, se vuole...se voglio...se vogliamo...
 
È la logica della fede che dopo aver chiesto la guarigione ed essersi lanciato verso di lui lasciando il mantello, il recupero della vista gli da la possibilità di poter vedere Gesù e di seguirlo. La sua condotta è quella di un credente che va fino in fondo nella logica della sua fede. Dopo aver fatto l'esperienza della sua presenza, il credente non vuole più separarsi da colui che ha conosciuto come suo maestro.
 
Vediamo adesso l'atteggiamento di Gesù.
 
La sua prima reazione, sentendo il grido, è quello di fermarsi. Nel suo cammino verso Gerusalemme niente lo interrompe tranne il grido, e lui sta andando verso Gerusalemme, verso la morte. Si ferma, prende la Parola, e ci vengono riportate tre parole. Chiamatelo, a questa attenzione di Gesù, l'atteggiamento della gente si modifica. "Coraggio, alzati, ti chiama". Gesù fa forza sulla sua capacità e autorità per far maturare i suoi discepoli, o ascoltatori.
 
E poi la domanda: "che cosa vuoi che io ti faccia?", permettendo così all'interlocutore di poter esprimere la sua fede, di far venire alla luce quello che è nel suo cuore
 
Come Bartimeo anche noi siamo chiamati ad esprimerci....siamo chiamati a GIOCARCI TUTTO, a dare sempre una risposta a quel che vogliamo da Dio.....E infine Gesù dice "Va, la tua fede ti ha salvato!", è il racconto della salvezza donata, non guarigione da una malattia, ma l'impegno ad andare secondo il progetto del dono del Signore. Sembrerebbe tutto finito, invece c'è quel "VA"..... Mi piace pensare a che il favore ricevuto non comporta alcun obbligo, Gesù non chiede nulla a chi ha donato la salvezza, e la salute interiore. Solo la fede può ispirargli questa adesione al progetto di Dio, al di fuori di ogni pressione esterna. GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE.....La persona va dietro al Signore perché risucchiata da lui, dal suo amore, non per costrizione o per ricatto grazie al dono della salute.
 
Facciamo una piccola nota al contesto generale per chiudere..... Marco nota la funzione della follaa noi viene chiesto di fare da intermediari tra Gesù e chi è lungo la strada.
 
Lui è separato a causa della sua immobilità, e anche qui il seguito di Gesù interviene tre volte: prima per informarlo sulla causa di quel rumore. Così informato Bartimeo si mette a gridare.
 
E vediamo subito che da neutro (mendicante seduto sul bordo della strada, emarginato) diviene subito aggressivo e protagonista: molti di loro gridavano di farlo tacere. Gesù è ben difeso, questo gruppo in cui dobbiamo imparare a identificarci si comporta come se Gesù fosse loro proprietà
 
Allora qui Gesù, che all'inizio ha un ruolo negativo, adesso cambiaPerché l'atteggiamento della folla era un attacco a chi tentava di avvicinarsi al Signore mendicando, da cieco, ma con cuore puro...., e vediamo la fatica di Bartimeo per arrivare a luiMarco fa presagire... un rimprovero per noi comunità cristiana: non possiamo e non dovremmo FERMARE LE PERSONE che si accostano al Signore PER ALTRE VIE....BENSì, essere sempre in funzione del Cristo, un dito puntato sul Signore affinchè i tanti Bartimeo possano incontralo e avvicinarlo.....O la comunità porta a Cristo, o è un fallimento, è un ostacolo e non un aiuto che indica la via. E Gesù si rivolge a quelli che lo circondano dice: "Chiamatelo!". Quest'ordine trasforma il loro atteggiamento. Prima erano barriera, adesso, diviene impegno di vita.
 
È la lezione per tutti noi: essere segno, semplice, povero ma trasparente, non impedimento per il  cammino di chi avendo un cuore puro, attende l'incontro per altre vie.
 
Tra il seguito di Gesù, chiunque esso sia, la fede deve essere accolta e proclamata per quello che è: fede nella parola viva del Signore.
 
La fede rende liberi, pochi versetti come abbiamo visto, ma estremamente significativi per il nostro cammino di credenti, perché significativi di uno stile di vita diverso, e di una logica Evangelica che cambia la vita, la trasforma.......permettendoci di metterci alla sequela del Cristo......

Fraternamente Caterina


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Consiglia Messaggio 26 di 159 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 25/10/2003 12.26
Condivido le parole di Ivan,
cominciamo dal poco rispetto che c'è tra i cristiani di differente denominazione, e non facciamo finta che non è vero. Esistono dei muri tra noi ed i pentecostali ad esempio, e questi muri vengono sostenuti dal finto amore che spesso pervade certi cuori.
Ognuno esamini se stesso e cerchi di capire se nutre vero amore verso il fratello di denominazione diversa, o se invece ama vincere ogni scontro verbale, intestardendosi, e rifugiandosi nel crogiolo abitato dai solo fratelli di denominazione, dove naturalmente si ricevono solo consensi e incoraggiamenti.
Ma un vero cristiano deve andare oltre, a volte deve lasciar stare (dando il misurato peso) i suggerimenti dei fratelli di comunità, deve imparare a ragionare con la propria testa, ci vuole pazienza, tenacia, si andrà incontro ad umiliazioni, difficoltà dubbi temporanei, ma alla fine nei cuori veramente sincerità la Verità trionferà.
I preconcetti avvelenano i rapporti tra cristiani di differente denominazione, e i preconcetti non vengono da Dio, ma dalla nostra miseria umana.
 
Pace
Salvatore

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Consiglia Messaggio 27 di 159 nella discussione 
Da: francesco2Inviato: 29/10/2003 10.38
Pace a tutti in Gesù.
 
Desidero far presente a tutti i fratelli evangelici che sarò lieto di pregare in spirito con loro e con tutti i santi che abbiamo in condivisione per l'amore verso Gesù e che ora ci hanno preceduti e sono accanto a Gesù nella verità tutta intera.
 
Desidero che in questo giorno che commemoriamo tutti i santi del mondo, senza bandiere e senza frontiere e senze barriere di chiese, ma tutti e solo per Gesù, di stare uniti con loro in una preghiarea unica che raggiunga il Cuore misericordioso di Gesù affinchè ci aiuti e ci sostenga nel portare la sua testimonianza di amore verso il nostro prossimo.
 
Sia lodato Gesù Cristo, nostro Signore