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Il viaggio immobile. Nel passato e futuro della Chiesa: Katharina Emmerick. TAPPA 3

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IL VIAGGIO IMMOBILE

nel passato e nel futuro della Chiesa

vita, sangue e profezia in

Anna Katharina Emmerick

Terza tappa

 

La terza tappa del viaggio immobile della beata Anna Katharina Emmerick,  con le sue visioni raccolte dallo scrittore Brentano. Le profezie sulla storia travagliata della Chiesa, i nemici esterni e interni, le persecuzioni. La vittoria dei “bianchi” che fa pensare all’avvento del Regno di Dio. L’enigmatico riferimento alla parabola della vite e dei tralci che forse si riferisce alle tribolazioni dei cristiani in terra santa. La visione dei peccati: da quello di Adamo a quello dei sacerdoti che parlano con saggezza ma non convincono. Le riflessioni da recuperare per l’Anno della Fede.

Tea Lancellotti

Dorotea Lancellotti

Veniamo alle famose visioni o profezie sulla Chiesa militante, che si trovano al capitolo V, molte delle quali, seppur conosciute, purtroppo sono spesso estrapolate, isolate dal contesto ed usate come fossero una specie di rivelazioni apocalittiche di cui aver paura.

Senza dubbio i malvagi, gli operatori di iniquità, i peccatori recidivi, devono o dovrebbero tremare di fronte a queste visioni ma non senza uno scopo: la conversione. Comprendere, pertanto, l’amore di Dio e la Sua misericordia, finché si è ancora in vita, e sapere che si è sempre in tempo per convertirsi.

Queste visioni, come quelle di tutto il libro, vanno perciò lette tenendo a mente i seguenti risvolti che sono stati evidenziati dallo stesso Brentano, che li ha considerati come raccomandazioni, in vista di una corretta lettura:

1. il trionfo del Cuore Immacolato di Maria;

2. la promessa di nostro Signore: e le porte degli inferi non prevarranno;

3. il ruolo di san Michele Arcangelo e di tutti i Santi a protezione della Chiesa e delle membra buone.

Questi tre punti hanno un unico fine: il trionfo di ogni battaglia ingaggiata dalla Chiesa contro le forze delle tenebre. O con Dio o contro Dio: questo ci viene chiesto a conclusione delle visioni stesse. La vera Apocalisse è per il cattolico il trionfo di Cristo, la Sua vittoria, mentre è disperazione e tenebra per chi rifiuterà di convertirsi e per chi, recidivo, offendendo la propria dignità di redento, morirà nel peccato mortale.

PROFEZIE PER I NOSTRI TEMPI

La Emmerick, ritratta nel suo letto. Luogo di sofferenza per lei, ma anche di consolazione per gli altri.

Nel tempo di Pasqua del 1820, la beata Emmerick ricevette una particolare visione nella quale le venne mostrata tutta l’intera situazione della Chiesa militante, la devastante apostasia portata dalla miscredenza all’interno della Chiesa, ma anche il futuro rinnovamento della stessa istituzione.

In queste visioni, la beata non fa una cronologia di eventi: piuttosto parla di sette periodi di tempo, descritti dal Brentano, il quale riporta le interpretazioni e le spiegazioni della stessa beata, in undici capitoli. Purtroppo – ci viene spiegato – la pia suora non fu in grado di definire questi tempi, né di ricostruirli in ordine cronologico, ma ciò che ci appare chiaro è come alcune profezie ci sembrano davvero relative al nostro tempo: come, per esempio, l’apostasia (per altro denunciata sia da Paolo VI che da Giovanni Paolo II) e la denuncia del relativismo e del sincretismo, oggi portata avanti da Benedetto XVI.

Prima di analizzare alcuni particolari di queste visioni, vi suggeriamo di acquistare il libro e di leggerlo integralmente, dall’inizio alla fine, senza estrapolare e senza forzare l’interpretazione, ma cercando di coglierne il senso solo alla fine di una lettura meditata.

I SETTE PERIODI

 Un primo periodo di questi sette tempi è facilmente individuabile nella situazione storica in cui visse la Emmerick, specialmente quando parla di persone da lei conosciute personalmente; un secondo periodo, e forse anche il terzo, è associabile al tempo della Questione Romana, alla caduta del potere temporale, alla sofferenza del Pontefice, così come al trionfo del Dogma di Maria Immacolata: possiamo trovare persino un accenno al Concilio Vaticano I. Infine ci si riferisce anche alla devozione del Cuore Immacolato di Maria ed alla profezia del suo trionfo, così come la stessa Vergine Maria confermerà a Fatima un secolo dopo.

Ci sembra poi di poter individuare gli altri quattro o cinque periodi a partire dal Novecento fino ai giorni nostri. Naturalmente, trattandosi di profezie, queste vanno anche oltre il nostro tempo e non è facile individuare un momento storico più preciso, in ossequio anche alle stesse parole di Nostro Signore: “quanto al giorno e all’ora, nessuno lo sa, neppure il Figlio dell’uomo…”, che pure, tuttavia, ci rammenta: “guardate ai segni dei tempi”.

IL GENOCIDIO VANDEANO E ALTRI MISFATTI, MA LA FEDE TRIONFA CON GESÙ E MARIA

Il genocidio vandeano: una durissima persecuzione contro i cattolici.

Nel Capitolo VI, le prime 8 pagine, che trattano di alcune visioni drammatiche nella Chiesa (presumiamo siano i primi due tempi di questo periodo e il procedere nei nostri tempi), terminano con un finale glorioso spiegato dallo stesso Brentano. Evidentemente, egli aveva ricevuto dalla stessa beata la spiegazione di queste visioni. Si riferiscono al sorgere della “Fratellanza del Santissimo Cuore di Maria”, principio del rinnovamento della vita cristiana. La chiesa più povera di Parigi, “Maria della Vittoria”, è divenuta, poi, una delle prime chiese della terra e simbolo di fedeltà proprio perché Maria Santissima schiaccia il capo alla miscredenza e annienta ogni eresia. Dice infatti la Emmerick: “Così tutto venne rigenerato e rinnovato…(…) vidi costruire nuove chiese e nuovi conventi…”. Effettivamente la Chiesa, specialmente in Francia, ritrovò una nuova fioritura dopo le scorribande napoleoniche, risorgimentali e rivoluzionarie.

Non è da escludere che questa prima vittoria possa riferirsi, nei primi 7 periodi, anche a quella battaglia che avvenne durante e dopo la Rivoluzione Francese. Oppure si pensi ai vandeani, i quali, combattendo sotto l’insegna del Sacro Cuore, coraggiosi e idealisti ma inferiori per numero ed equipaggiamento, furono letteralmente massacrati dalle “fraterne” truppe parigine: ci furono oltre 117.000 morti, fra il 1793 e il 1794, in quello che fu primo genocidio della storia moderna. Non dimentichiamo che nella sola Francia sparirono nel nulla oltre diecimila sacerdoti; i monasteri vennero profanati e le monache costrette a dismettere gli abiti religiosi. A questo si aggiunse il dilagare della massoneria. La stessa Emmerick, però, pone la vittoria finale sotto il vessillo del trionfo dell’Immacolata Concezione (il cui dogma fu proclamato nel 1854 dal beato Pio IX) e del Cuore di Gesù.

NUOVE TRAGEDIE ECCLESIALI IN AGGUATO. I FALSI AMICI DEL PAPA E IL LAVACRO NEL SANGUE

A Natale del 1819, riprende la descrizione di nuove tragedie ecclesiali. La suora raccontò al Brentano quanto segue: “Io vidi intorno alla Chiesa di Pietro una enorme quantità di persone, alcune occupate a distruggerla e molte altre, invece, a ripristinarla. Vidi il Papa in preghiera circondato da falsi amici, i quali spesso agivano in contrasto alle sue disposizioni. Un individuo piccolo e nero agiva freneticamente contro la Chiesa di Dio, e mentre quest’ultima veniva così abbattuta, dall’altra parte era anche ricostruita, ma, per la verità, senza molto vigore…(…) Poi vidi giungere un nuovo Papa con una processione. Sebbene questo fosse più giovane del Papa precedente, era anche molto più severo. Venne accolto con i più grandi festeggiamenti…(…) Prima che il Papa iniziasse la celebrazione il suo contorno era già preparato alle varie sostituzioni; vidi uscire dall’assemblea un certo numero di persone distinte e strettamente religiose che senza obiezioni proseguirono il loro cammino in altra direzione, mentre altri lasciarono l’assemblea con rabbia e brontolii. Il Papa allora, dopo aver proceduto alle sostituzioni di laici e religiosi, iniziò la grande celebrazione nella Chiesa di san Pietro”.

Il 30 dicembre dice: “Di nuovo vidi la Chiesa di san Pietro con la sua cupola, san Michele stava lì sopra luccicante, nella sua veste rosso sangue, con una grande bandiera di guerra nella mano. Frattanto nel mondo si svolgeva un grande conflitto. Verdi e blu lottavano contro i bianchi sui quali pendeva una spada e sembravano soccombere; ma nessuno conosceva il motivo per cui lottava. La Chiesa aveva pure assunto interamente il colore rosso-fuoco come quello dell’Arcangelo, e mi fu detto: « Essa sarà lavata nel sangue» e quanto più durava la battaglia, tanto più il colore della Chiesa diventava sempre più acceso.

LA VITTORIA DEI BIANCHI. MA NON È FINITA…

Clemens Brentano. Raccolse con pazienza le visioni della suora.

Questo racconto della beata si unisce ad altri che sembrano concludere ognuno dei 7 periodi di questo tempo. Infatti, dopo la descrizione della battaglia, e la vittoria dei bianchi e dunque della Chiesa, dice: “…Quando la battaglia sulla terra ebbe termine (..) sotto la Chiesa apparivano reciprocamente mortificazione e riconciliazione. Vidi vescovi e pastori avvicinarsi e scambiarsi i loro libri. Le sette riconobbero la santa Chiesa, convinte dalla meravigliosa vittoria dei bianchi e dalle luci della Rivelazione che avevano visto scendere su di loro. (..) Quando io vidi tutto ciò ebbi la profonda sensazione che il Regno di Dio fosse vicino… (…) in tutti gli uomini cresceva, infatti, un’attività interiore sacra, come al tempo della nascita di Cristo. Sentii tutto questo così tanto vicino, che esultai!”

Il Brentano nella trascrizione riporta un seguito nel quale le aspre lotte, dopo questo tempo di pace sopra descritto, riprendono: “Sempre presa dal presentimento dell’avvicinarsi del Regno del Signore, mi comparve una grande celebrazione nella Chiesa che, dopo il superamento della battaglia, risplendeva come un sole… ma i nemici si erano sparpagliati e non furono perseguitati..”

Poi il Brentano riporta che dal principio di agosto e fino alla fine di ottobre del 1820, la pia suora venne sottoposta a durissime Visioni che la fecero soffrire immensamente tanto da impegnarla in ininterrotte  preghiere ed esercizi di intercessione in favore del santo Padre duramente perseguitato. Attraverso immagini simboliche le venne mostrata tutta la situazione della Chiesa di Pietro, sottoposta a continue guerre ininterrotte di annientamento su tutto l’emisfero terrestre. Qui la beata comincia ad intravedere come queste guerre contro la Chiesa fossero guidate dal radicato impero dell’Anticristo che così cominciava ad uscire allo scoperto, e il Brentano spiega: ” Queste visioni sono piene di lacune, ma quello che lei ha visto in queste forme e simbologie e che riesce a descrivere con molta fatica, si accosta molto alle forme della Rivelazione di Giovanni, sebbene essa non abbia mai studiato sulle Sacre Scritture. Quando racconta le sue Visioni sembra che legga in un libro, come se vedesse e guardasse cose lontane, ma tuttavia presenti…”. Poi la pia suora racconta: ” Io vidi nuovi martiri, non di adesso, bensì del futuro, io vidi…vidi la gente precipitarsi verso la Chiesa, si unì anche un animale disgustoso e tremendo, appena emerso dal mare (…) la sua bocca era ben affiatata con i nemici e i distruttori della Chiesa. Quando questi lavoravano contro la Chiesa, la bestia era sempre in mezzo a loro…” e ancora, in un passo più sotto dice: ” Qualche volta mi appare l’immagine della situazione generale della Chiesa, allora vedo tra occidente e settentrione, un buco nero profondo, dove non penetra nessun raggio di luce: mi sembra che questo sia l’Inferno…”

IL VIAGGIO CON L’ANGELO CUSTODE E LE PERSECUZIONI DEI CRISTIANI IN TERRA SANTA

C’è forse un riferimento alla vite e i tralci nelle visioni della beata?

Nel 2 novembre 1820 la pia suora racconta di come l’Angelo Custode l’abbia portata nei luoghi deserti “dove sono stati i Patriarchi e poi i figli di Israele. Mi mostrò, chiari nella notte, e lontani, quei luoghi deserti con grandi paludi, torri crollate e alberi piegati. Egli mi disse che quando questi luoghi sarebbero stati di nuovo coltivati e abitati dai cristiani, allora sarebbe giunta la fine dei tempi…”

Non spetta a noi trarre le conclusioni di certe profezie, ma è senza dubbio saggio e ragionevole constatare, a questo punto, la reale popolazione cristiana presente in Terra Santa… e, continua nella visione la Emmerick: “…continuammo attraverso la Persia, e poi verso il luogo dove Gesù venne crocefisso. In questo luogo non c’erano più i begli alberi di frutta dei tempi in cui il Signore era sulla terra, ed anche non vidi più traccia della vite che il Signore piantò…”

Che la beata Emmerick si interessi nelle visioni di viticultura ci appare un po’ strano. Più verosimilmente, ci sembra che ella, anche se in modo enigmatico, possa riferirsi alla vite e i tralci di cui si parla nella parabola di san Giovanni 15,1-8, come a sottolineare che in questa visione la pia Suora non vede nel futuro della Chiesa, in Terra Santa, questa radice, questa vite: la Chiesa! Le persecuzioni dei cristiani in Terra Santa ci invitano a guardare i “segni dei tempi”.

DAL PECCATO DI ADAMO A QUELLO… DEI TEOLOGI MODERNISTI

Un ripasso della Emmerick durante l’Anno della Fede non può fare che bene…

Nel capitolo V la beata tratta della Chiesa Militante. Qui – ammette al Brentano – non le basterebbe un anno per spiegare “nel modo opportuno” le sue visioni, né sarebbe in grado di esprimerle adeguatamente. Spiega come il Signore le permise di vedere tutte le cause del peccato, dalla caduta degli angeli ribelli, da Adamo, e via a seguire fino ad oggi tutte le colpe e tutti i preparativi per la salvezza con l’Incarnazione di Dio  in Cristo Gesù, la sua morte in Croce e la Risurrezione: “…e vidi la condizione di mancanza e la caduta del sacerdozio e le sue cause; le punizioni, il frutto del compiacimento, la guerra futura e i pericoli… Tutte queste conoscenze mi erano spiegate come nelle parabole, rappresentate nel modo più chiaro e nel contesto più comprensibile…”

Sono una decina di pagine che vi consigliamo di leggere e di meditare direttamente dal libro!

Interessante questo passo che ci sembra screditare certi teologi modernisti con le loro teorie strane. Dice, infatti, la Emmerick: “Mi ha mostrato il piano e le vie della salvezza fin dal principio e tutto ciò che Egli aveva fatto. Compresi che non è corretto dire che Dio non avrebbe avuto bisogno di morire per noi sulla croce poiché con la sua potenza avrebbe potuto agire in altro modo; Egli agisce usando la Sua infinita giustizia, perfezione e misericordia, questo significa che in Dio non c’è nessun obbligo e non si può giudicare il suo agire con l’intelletto, è necessario comprendere che Egli agisce come agisce ed è Colui che è…. (..) così vidi brillanti sacerdoti, pieni di scienza, predicare con certa saggezza però senza alcun effetto concreto per l’aiuto dell’uomo, dall’altra parte preti semplici e timorati di Dio, poveri di spirito, ma così presi dal Divino Ufficio e dalla Santa Messa, mostrare la potenza del sacerdozio attraverso i Sacramenti della salvezza a vantaggio di molte anime…”

Leggendo questo quadro della Emmerick ci viene a mente il santo Curato d’Ars, san Giovanni Maria Vianney,che dovrebbe essere un modello per tutti i sacerdoti….

“Mi venne mostrato che questo dono, cioè di sottrarre la terra e le regioni alla potenza di Satana, è simbolizzato nell’espressione “Voi siete il sale della terra” (Mt.5,13) e che proprio questo sale è un ingrediente dell’acqua benedetta, dell’acqua santa che molti preti non si curano più di benedire e di raccomandare ai fedeli… Appresi con attenzione che quei paesi dove il cristianesimo non ha trovato una continuità, adesso siano tristemente infecondi. Dovrebbero essere benedetti, per divenire in futuro di nuovo fertili, in modo da offrire frutta magnifica quando gli altri si saranno inselvatichiti.. (…) Capii per esempio, perché molti preti non saranno più in grado di aiutare e salvare, e il motivo per cui non ne sono più capaci, oppure raramente e in modo così diverso da come vorrebbe il Signore…”

L’Anno della Fede che Benedetto XVI ha aperto per la nuova evangelizzazione, ci sembra correre proprio su queste linee: riflettiamoci seriamente!

 

LA PRIMA PARTE DEL VIAGGIO

LA SECONDA PARTE DEL VIAGGIO



continua....... [SM=g1740733]

[Modificato da Caterina63 09/02/2013 00:29]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)