00 06/08/2015 00:14

IL CARDINALE MULLER
Il cardinale Gerhard Müller
 

Il Sinodo dovrà affrontare «la sfida di trovare vie pastorali per una più forte integrazione nella comunità» dei divorziati «senza riduzioni della parola di Gesù e del conseguente insegnamento della Chiesa». Lo dice il cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. E su Medjugorie...

di Lorenzo Bertocchi


 

Nell'intervista concessa a katholische.de, pubblicata il 3 agosto scorso, il prefetto dell'ex Santo Ufficio (..)

In un'intervista che affronta molti temi, non è mancata anche la domanda sui rapporti tra il Vaticano e la Fraternità S. Pio X, il gruppo sacerdotale fondato da monsignor Marcel Lefevbre che da tempo è impegnato in un confronto con la Santa Sede quanto alla piena comunione con Roma. Il cardinale Müller ha risposto dicendo che «non ci sono novità sostanziali» e il Papa vuole che si prosegua con «tenacia e pazienza» (in italiano nel testo in tedesco a indicare le parole precise del pontefice). 
Negli ultimi mesi, ha specificato Müller, «ci sono stati incontri di vario genere, volte a migliorare la fiducia reciproca».  
In questo ambito negli ultimi tempi vi sono stati effettivamente alcuni fatti interessanti tra cui la nomina di monsignor Fellay, superiore generale della Fratermità, a giudice di prima istanza nel procedimento contro un prete lefebvriano macchiatosi di un grave delitto. Tale nomina è stata formalmente ratificata proprio dalla Congregazione della Dottrina della Fede e, al di là della questione specifica, mostra comunque di essere un «segno di benevolenza e magnanimità», come ha dichiarato al proposito monsignor Pozzo, segretario della Pontificia CommissioneEcclesia Dei

Un altro fatto interessante arriva dalla diocesi di Buenos Aires da cui proviene papa Francesco. In questo caso l'attuale arcivescovo, Aurelio Poli, che ha sostituito il cardinale Bergoglio dopo l'elezione al soglio di Pietro, ha dato il via libera perché i lefebvriani venissero registrati dal governo dell'Argentina come “associazione diocesana”. Nel caso della Fraternità S.Pio X «l'esigenza di una completa riconciliazione”, ha specificato Müller a katolische.de, «è la firma di un preambolo dottrinale, per garantire la piena conformità alle questioni essenziali della fede». Ma i segni di “benevolenza”, con papa Francesco regnante, non mancano affatto.


 


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)