00 02/04/2012 21:31
[SM=g1740763] A tutti quei Cattolici che rivendicano questo Documento per dire che la Chiesa lascia libero chiunque di scrivere ciò che vuole, in campo dottrinale, risottolineamo che non è così.... il Documento dice:


Per rispondere alle suindicate domande, questa Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, dopo aver interrogato il Beatissimo Padre, comunica che l'Indice rimane moralmente impegnativo, in quanto ammonisce la coscienza dei cristiani a guardarsi, per una esigenza che scaturisce dallo stesso diritto naturale, da quegli scritti che possono mettere in pericolo la fede e i costumi; ma in pari tempo avverte che esso non ha più forza di legge ecclesiastica con le annesse censure.

Pertanto la Chiesa confida nella matura coscienza dei fedeli, soprattutto degli autori e degli editori cattolici e di coloro che si occupano della educazione dei giovani. Ripone la sua più ferma speranza nella sollecitudine vigile dei singoli Ordinari e delle Conferenze Episcopali, cui spetta il diritto e il dovere di esaminare e anche di prevenire la pubblicazione di libri nocivi e, qualora si dia il caso, di riprenderne gli autori e di ammonirli.



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la libertà è subordinata all'onestà e ad una responsabilità che deve tenere avanti a sè il BENE dei fedeli e non ingannarli.... e che questa libertà non potrà mai sostituire la Chiesa in campo DOTTRINALE......
Non esiste più l'indice dei libri "proibiti" ma rimane alla Chiesa il giudizio riguardante le questioni dottrinali, dice infatti:
Ripone la sua più ferma speranza nella sollecitudine vigile dei singoli Ordinari e delle Conferenze Episcopali, cui spetta il diritto e il dovere di esaminare e anche di prevenire la pubblicazione di libri nocivi e, qualora si dia il caso, di riprenderne gli autori e di ammonirli.

La vigilanza non viene meno....non è venuta meno..... [SM=g1740762]


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)