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L’apparizione del Signore ad Abramo, formella della navata centrale, Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

L’apparizione del Signore ad Abramo, formella della navata centrale, Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

La custodia della dottrina tramandata non è meno importante del compito di chi tramanda

A dire il vero un altro motivo di preoccupazione presso Celestino accomunava fin da allora Nestorio ai vescovi della Provenza: l’aver prevaricato le norme tradizionali in merito alle elezioni episcopali. Il vescovo, per Celestino, deve essere scelto di mezzo al clero della propria Chiesa, dovendo trattarsi di un candidato che abbia già dato buona prova di sé nei vari gradi degli ordini minori e maggiori.

Lo spiega nella lettera appena citata: «A nessuno sia imposto un vescovo indesiderato. Sia richiesto il consenso e si tenga conto del desiderio del clero, del popolo e degli appartenenti agli ordini. Si elegga un altro, appartenente a un’altra Chiesa, allorquando non si sia potuto trovare alcuno degno tra i chierici della città per la quale si deve ordinare un vescovo, eventualità che non crediamo si verifichi. Infatti in tal caso bisogna prima riprovare quei chierici, acciocché siano preferiti giustamente alcuni appartenenti ad altre Chiese. Ciascuno raggiunga il frutto del proprio servizio nella Chiesa nella quale ha trascorso il tempo della propria vita svolgendo tutte le funzioni. Nessuno assolutamente metta le mani su servizi, e nessuno osi pretendere per sé la ricompensa dovuta ad altri. I chierici abbiano la facoltà di fare opposizione, se ritengono di sopportare un peso troppo grave, e non temano di rifiutare quelli che vedono che sono introdotti per vie traverse; devono esprimere liberamente il loro parere su colui che li dovrà governare, se non è la persona che meritano» (pp. 67-68).

Qualche anno dopo, lodando il nuovo vescovo di Costantinopoli, Celestino contesterà a Nestorio (che ormai era stato allontanato da Costantinopoli) anche la sua condizione di teologo famoso venuto da altrove: «[Massimiano] non è sconosciuto, non è stato portato da un’altra località. Avete avuto un giudizio elogiativo su una persona che è tra di voi, voi che nel recente passato siete stati ingannati, per sua disgrazia, dalla fama di un personaggio assente». Al clero e al popolo di Costantinopoli, 15 marzo 432 (p. 180).

 





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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)