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[SM=g1740758] 2. “Capitale famiglia” e lavoro

Proprio a partire da questa visione di fondo, i Vescovi si sono soffermati sulla difficile
situazione economica, ribadendo che le iniziative introdotte a caro prezzo dal Governo per
ridare affidabilità e autorevolezza al Paese devono costituire la base di un rilancio
indifferibile. Il dramma della disoccupazione, specialmente giovanile, come l’incertezza e
l’instabilità causate dal precariato hanno portato i membri del Consiglio Permanente a
spendere parole di apprezzamento e di incoraggiamento per quanti – aziende e dipendenti
– accettano forme di solidarietà volte ad aiutarsi reciprocamente. Tale generosità,
avvertono, non può però distogliere chi ha precise responsabilità – a partire dall’ente
pubblico – in termini di spreco di denaro e di risorse, di insolvenza dei propri debiti,
quando non anche di speculazione.
In ordine all’uscita dalla crisi i Vescovi hanno, quindi, additato il valore insostituibile
della famiglia. In essa, hanno evidenziato, si ritrova un impagabile capitale di stima e di
fiducia, che precede lo stesso capitale economico; la sua tenuta è di carattere affettivo e
ricorda come la stessa economia necessiti non solo di regole, ma anche delle risorse di
senso che le vengono dalla centralità della persona, dal “fare famiglia” e dal generare. Si
tratta di realtà primarie del bene comune per la tutela e la promozione delle quali la Chiesa
non sarà mai stanca di spendersi e di richiamare tutte le forze politiche.
In quest’ottica si colloca l’appello, in occasione del prossimo appuntamento elettorale,
alla partecipazione al voto da parte di tutti i cittadini.

3. Se oratorio fa rima con laboratorio

Memoria e attualità, fondamenti e dinamiche, impegno e responsabilità ecclesiale: si
articola attorno a questi tre ambiti la Nota pastorale sul valore e la missione degli oratori,
approvata dal Consiglio Episcopale Permanente e ora affidata alla Segreteria Generale per
la pubblicazione.
Il testo, frutto del lavoro congiunto di due Commissioni Episcopali – quella per la
cultura e le comunicazioni sociali e quella per la famiglia e la vita – si inserisce nel quadro
degli Orientamenti pastorali per il decennio; costituisce un segno di riconoscimento per il
servizio educativo che viene assicurato da tanti oratori e un incoraggiamento per un loro
ulteriore sviluppo nelle diocesi italiane.
In particolare, la Nota evidenzia il profilo identitario di tale presenza, il suo legame
inscindibile con la missione educativa della Chiesa, la necessità della formazione degli
animatori e di una rinnovata collaborazione con la famiglia.
Infatti, “il laboratorio dei talenti” – come, fin dal titolo del documento, l’oratorio viene
definito – è avvertito quale percorso privilegiato per la trasmissione della fede: di qui
l’apertura a tutti, senza che questa accoglienza vada a scapito della chiarezza della
proposta.

4. Sull’educare

La proposta della Presidenza di convocare un’Assemblea Generale straordinaria,
dedicata alla verifica e alla riflessione circa la preparazione dei candidati al presbiterato e
la formazione permanente del clero, è stata occasione per un ampio confronto, a
testimonianza di come il tema stia a cuore ai Vescovi. Il Consiglio Permanente ha fissato
l’assise per il novembre 2014, riservandosi così un congruo periodo di preparazione, che
consenta di coinvolgere anche le Conferenze Episcopali Regionali.
Ad analoga conclusione il Consiglio Permanente è giunto anche in merito alla proposta
di Indice circa un testo di orientamenti per la catechesi. Partendo dalla trasmissione della
fede in un cammino di incontro con Cristo nella comunità ecclesiale, i Vescovi guardano
alla catechesi quale momento irrinunciabile, di cui avvertono la necessità di chiarire
termini, contenuti e collegamenti: solo allora il “sapere” della fede coglie la centralità
della dimensione celebrativa, che a sua volta apre alla carità.

Conclusa la stagione delle sperimentazioni, l’attesa diffusa concerne indicazioni
precise, anche riguardo all’utilizzo dei Catechismi. Nel contesto odierno si tratta di aiutare
le Chiese a un comune impegno nell’annuncio della fede, con una più incisiva azione
pastorale in quest’ambito e una condivisa formazione dei catechisti.
Per la rilevanza del tema, si è stabilito che l’Indice – arricchito dal confronto franco e
fraterno all’interno del Consiglio Permanente – sia inviato alle Conferenze Episcopali
Regionali per integrarlo con eventuali ulteriori suggerimenti.

I Vescovi si sono, quindi, confrontati sul tema principale dell’Assemblea Generale del
prossimo maggio. Le scansioni annuali con cui vengono declinati contenuti e funzioni
degli Orientamenti pastorali del decennio prevedono l’approfondimento sugli educatori
nella comunità cristiana. Su tale argomento, una relazione fondativa presenterà il quadro
di riferimento, nel quale si svolgerà il lavoro dei gruppi di studio. È stato proposto di
valorizzare un approccio esperienziale, nonché di delineare le figure educative e di
collocarne identità e responsabilità nel contesto della comunità ecclesiale: quest’ultima
rimane il soggetto centrale, il luogo in cui – attraverso percorsi di formazione e di
accompagnamento – prende forma ogni vocazione educativa.

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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)