00 04/02/2013 11:54
[SM=g1740758]Il 19 gennaio 2009 il Papa inviava una Lettera alla STAMPA CATTOLICA, ai giornali che si dicono Cattolici, con queste raccomandazioni:

"Voi siete impegnati, ne sono ben consapevole, in un compito sempre più esigente, nel quale gli spazi di libertà sono spesso minacciati e gli interessi economici e politici hanno non di rado il sopravvento sullo spirito di servizio e sul criterio del bene comune.
Vi esorto a non cedere a compromessi in valori tanto importanti, ma ad avere il coraggio della coerenza, anche a costo di pagare di persona: la serenità della coscienza non ha prezzo. "

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nel 2010 il cardinale Tarcisio Bertone interviene per dire al giornalismo Cattolico cosa è bene fare:

Nel dibattito pubblico senza tradire la verità


I media cattolici hanno una grande responsabilità:  "come gli altri, sono chiamati a informare e formare", ma devono anche contribuire "all'annuncio di Cristo e all'apertura della società a Dio". Lo ha ricordato il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, ai partecipanti al congresso della stampa cattolica promosso dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, durante la messa celebrata mercoledì mattina, 6 ottobre 2010, nella Basilica Vaticana.
Ai giornalisti giunti da tutto il mondo per confrontarsi sul ruolo della stampa cattolica nell'era digitale, il porporato ha indicato anche modalità operative, esortando i presenti a saper mostrare "la plausibilità del rapporto che lega ragione e fede in un confronto rispettoso e chiaro con le diverse posizioni presenti nel dibattito pubblico". E - ha ammonito - "senza cedere alla tentazione di dare spazio a interessi di parte o settari - politici, economici o persino religiosi - per servire senza tradimenti soltanto quello che Manzoni chiamò "il santo vero", la verità". [SM=g1740733]
Il cardinale Bertone ha anche sottolineato come i media non siano mai mezzi del tutto "neutri". Al contrario essi sono "mezzo e messaggio" che genera "una nuova cultura". Pertanto i responsabili dei processi comunicativi, come ha osservato Benedetto XVI in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali dello scorso anno, sono chiamati a "promuovere una cultura di rispetto per la dignità e il valore della persona umana".

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Ma ancora più chiaramente così si espresse il Papa AI SETTIMANALI CATTOLICI:

La verità, di cui l'uomo è assetato, è una persona:  il Signore Gesù. Nell'incontro con questa Verità, nel conoscerla ed amarla, noi troviamo la vera pace e la vera felicità. La missione della Chiesa consiste nel creare le condizioni perché si realizzi questo incontro dell'uomo con Cristo. Collaborando a questo compito, gli organi di informazione sono chiamati a servire con coraggio la verità, per aiutare l'opinione pubblica a guardare e a leggere la realtà da un punto di vista evangelico. Si tratta di presentare le ragioni della fede, che, in quanto tali, vanno al di là di qualsiasi visione ideologica e hanno pieno diritto di cittadinanza nel dibattito pubblico.
Da questa esigenza nasce il vostro impegno costante a dare voce ad un punto di vista che rispecchi il pensiero cattolico in tutte le questioni etiche e sociali.

Cari amici, l'importanza della vostra presenza è testimoniata dalla diffusione capillare delle testate giornalistiche che rappresentate. Questa diffusione passa attraverso il mezzo della carta stampata, che, proprio per la sua semplicità, continua ad essere efficace cassa di risonanza di quanto avviene all'interno delle diverse realtà diocesane.
Vi esorto perciò a proseguire nel vostro servizio di informazione sulle vicende che segnano il cammino delle comunità, sul loro vissuto quotidiano, sulle tante iniziative caritative e benefiche che esse promuovono.
(..)
Continuate a mantenervi nella comunione ecclesiale con i vostri Pastori, così da poter cooperare con essi, come direttori, redattori e amministratori di settimanali cattolici, alla missione evangelizzatrice della Chiesa.


(27.11.2010)

Ma chi ascolta ancora il Papa?
BUTTATE FAMIGLIA(S)CRISTIANA NEL CESTINO!!!

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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)