00 24/02/2013 22:30
[SM=g1740717] [SM=g1740720] “Il Signore mi chiama a ‘salire sul monte’, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione.
Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo è proprio perché io possa
continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui l’ho fatto fino ad ora, ma in un modo
più adatto alla mia età e alle mie forze”.

“…il primato della preghiera, senza la quale tutto l’impegno dell’apostolato e della carità si riduce ad attivismo.
Nella Quaresima impariamo a dare il giusto tempo alla preghiera, personale e comunitaria, che dà respiro alla nostra
vita spirituale. Inoltre, la preghiera non è un isolarsi dal mondo e dalle sue contraddizioni, come sul Tabor avrebbe
voluto fare Pietro, ma l’orazione riconduce al cammino, all’azione”.

“Vi ringrazio per l’affetto e la condivisione, specialmente nella preghiera, di questo momento particolare per la mia persona
e per la Chiesa. A tutti auguro una buona domenica e una buona settimana. Grazie, nella preghiera siamo sempre vicini!”.


Sono queste le parole con le quali Benedetto XVI si è congedato questa mattina dalle oltre 100 mila persone che hanno gremito Piazza San Pietro e l’inizio di Via della Conciliazione, nell’ultimo Angelus del Pontificato.
In sette lingue, il Papa ha ringraziato tutti i fedeli “per l’affetto e la condivisione” dimostratigli in questo “momento particolare” per lui e per la Chiesa.
segue il video della diretta.

www.gloria.tv/?media=404946





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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)