00 12/04/2016 19:33

Papa in Georgia e Azerbaigian messaggero di pace e dialogo


Mons. Giuseppe Pasotto - RV

Mons. Giuseppe Pasotto - RV





12/04/2016 




“Messaggero di pace e di dialogo”. Mons. Giuseppe Pasotto, amministratore apostolico del Caucaso, descrive così i “punti di forza” che caratterizzeranno il viaggio di Papa Francesco, in Georgia e Azerbaigian dal 30 settembre al 2 ottobre. Ed aggiunge: “Il Papa verrà anche per dare coraggio alle comunità”. Sia in Georgia sia in Azerbaigian - riporta l'agenzia Sir - i cattolici sono una piccola minoranza. Il vescovo Pasotto punto di riferimento in Georgia, Armenia e Azerbaigian per i cattolici latini, fa il quadro della presenza cattolica in quei Paesi.


Tra i cattolici dell'Azerbaigian molti lavoratori stranieri
In Azerbaigian si contano in tutto 300/400 cattolici divisi in due comunità: una costituita dagli stranieri che lavorano nel Paese, e l’altra dai locali con una presenza forte di salesiani. L’Azerbaigian (visitato da Giovanni Paolo II nel 2002) è invece un Paese a maggioranza musulmana: il 62% degli abitanti sono musulmani sciiti; il 26% sunniti e il 12% ortodossi legati al Patriarcato di Mosca.

Anche in Georgia i cattolici sono una minoranza
In Georgia – Paese a maggioranza ortodossa – la presenza cattolica è più consistente con i suoi 50mila fedeli. “Si tratta quindi – riassume il vescovo Pasotto – di Stati con situazioni completamente diversi ma dove i cattolici sono una minoranza e la Chiesa cattolica vive con altre confessioni e religioni di maggioranza.

La visita del Papa in queste terre è significativa per almeno due ragioni
La prima è che il Papa arriva in due Paesi (l’Armenia e l’Azerbaigian) che sono in conflitto e speriamo che nel Nagorno-Karabash regga la tregua. Ed è significativa perché il Papa raggiunge una regione quella del Caucaso dove le comunità cattoliche non hanno una grande importanza numerica ma hanno un grande valore perché allacciano rapporti con situazioni diverse vivendo ciò che fin dall’inizio ha indicato il Papa”. Per la Georgia, il programma della visita del Papa è ancora tutto da mettere a punto. “Abbiamo pregato tanto e adesso pregheremo perché sia anche un’occasione per prendere coscienza del ruolo del Santo Padre come figura per l’unità della Chiesa”. (R.P.)





Giubileo e viaggi, l'agenda del Papa da settembre a novembre 2016

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06/09/2016 

Due viaggi internazionali – in Georgia e Azerbaigian e poi in Svezia – e quattro cerimonie giubilari, oltre alla Messa di chiusura dell’Anno Santo della misericordia. Sono gli appuntamenti che spiccano sull’agenda papale da qui a fine novembre, resa nota dal maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, mons. Guido Marini. Il servizio di Alessandro De Carolis

Tre mesi ancora strettamente legati dal filo della misericordia, col quale Francesco ha voluto intessere la trama di un anno speciale. Quattro domeniche giubilari – il 25 settembre con i catechisti e il 9 ottobre per il Giubileo mariano, quest’ultimo preceduto il pomeriggio prima da una Veglia in Piazza San Pietro – quindi un finale in “crescendo”, perché a suggellare l’Anno Santo saranno le due “periferie” attese dal Papa nella Basilica Vaticana, il 6 novembre con il Giubileo dei carcerati e sette giorni dopo con il Giubileo dei senza fissa dimora – l’ultimo abbraccio riservato agli ultimi, gli “scartati” che Francesco mai dimentica.

Nel mezzo anche due viaggi apostolici. Tra meno di un mese, dal 30 settembre al 2 ottobre, il ritorno del Papa nella regione del Caucaso per la doppia visita in Georgia e Azerbaigian, dopo i giorni di fine giugno trascorsi in Armenia. Un mese più tardi, il 31 ottobre, Francesco volerà in Svezia per prendere parte, nella cattedrale di Lund, alla commemorazione ecumenica congiunta luterano-cattolica a 500 anni dalla Riforma. Una visita che terminerà la mattina successiva, primo novembre, quando il Papa presiederà la Messa attorniato dalla comunità cattolica svedese.

Da annotare anche, il 16 ottobre in Piazza San Pietro, la Messa di Canonizzazione di sette Beati – tra cui il “Cura Brochero”, il Santo gaucho argentino – e la Messa del 4 novembre in suffragio dei cardinali e dei vescovi morti durante l’anno.

Infine, l’atto conclusivo del Giubileo fissato per domenica 20 novembre, con la Messa di chiusura dell’Anno Santo della Misericordia nella Solennità di Cristo Re dell’universo.





Il programma del viaggio del Papa a Milano il 25 marzo 2017

Il Papa con il cardinale arcivescovo di Milano Angelo Scola - AFP

Il Papa con il cardinale arcivescovo di Milano Angelo Scola - AFP

17/11/2016

L’arcidiocesi di Milano ha diffuso oggi il programma della visita che Papa Francesco compirà nella città lombarda il 25 marzo 2017. Il Pontefice partirà alle 7.10 dall’aeroporto di Ciampino. Alle 8 è previsto l’arrivo all’aeroporto di Milano-Linate, dove sarà accolto dall’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, e dalle istituzioni. La prima tappa, alle 8.30, alle Case Bianche di via Salomone-via Zama, nella parrocchia di San Galdino: Papa Francesco visiterà due famiglie. Alle 9, sul piazzale, rivolgerà un breve saluto e incontrerà i rappresentanti delle famiglie residenti e di famiglie rom, islamiche, immigrate.

Poi lo spostamento in auto verso il Duomo, con arrivo previsto alle 10, dove sarà accolto dai vescovi ausiliari, dall’arciprete e dal Capitolo metropolitano. In Cattedrale si recherà nello scurolo di San Carlo. Lo scurolo è una piccola ma preziosissima cappella ottagonale, realizzata nel  1606 da Francesco Maria Richini, in cui riposa il corpo di san Carlo Borromeo racchiuso in una bara di cristallo di rocca e d’argento. Qui il Papa si soffermerà per l’adorazione del Santissimo Sacramento e la venerazione delle reliquie di San Carlo; quindi, incontrerà i sacerdoti e i consacrati; riceverà il saluto del cardinale Scola; risponderà ad alcune domande dei sacerdoti. Alle 11 saluterà i fedeli radunati in piazza Duomo, reciterà l’Angelus e benedirà i fedeli sulla piazza.

Quindi, il trasferimento al carcere di San Vittore, dove alle 11.30 saluterà il personale della direzione e della polizia penitenziaria, incontrerà i detenuti ed entrerà in alcune celle. Alle 12.30, nel Terzo raggio, il pranzo con 100 detenuti.

Alle 13.45 Papa Francesco lascerà San Vittore e si trasferirà in auto al parco di Monza, dove, nell’area dell’ex ippodromo, attraverserà i vari reparti in cui è suddivisa l’area, salutando i fedeli. Nella zona della sacrestia sarà accolto dalle autorità locali e avrà un breve incontro con i vescovi concelebranti e gli organizzatori della visita. Alle 15 avrà inizio la concelebrazione eucaristica, dopo la quale il cardinale Scola porgerà il suo «grazie» al Papa.

Alle 16.30 il trasferimento per l’ultima tappa allo Stadio Meazza a San Siro dove, alle 17.30, incontrerà i ragazzi cresimati, i genitori, i padrini e le madrine, rispondendo ad alcune domande di un cresimato, di un genitore e di un catechista.

Alle 18 Papa Francesco lascerà lo stadio Meazza e raggiungerà l’aeroporto di Milano-Linate, dove alle 18.30 è previsto il congedo. Alle 19.30 l’atterraggio all’aeroporto di Ciampino.







[Modificato da Caterina63 17/11/2016 16:14]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)