00 06/07/2013 22:07
[SM=g1740758] Bellissimo incontro di Papa Francesco con i Seminaristi.....




Pomeriggio di festa per i seminaristi e i novizi delle famiglie religiose di tutto il mondo in attesa domani di celebrare l’ Anno delle Fede con la messa presieduta dal Papa in San Pietro. E intanto il Papa oggi pomeriggio nell’ Aula Paolo VI ha portato la sua testimonianza alle migliaia di ragazzi che da qualche giorno animano le vie intorno a San Pietro con la loro festosa presenza.
Testimonianze e canti hanno preceduto l’arrivo di Papa Francesco che ha percorso il corridoio centrale dell’ Aula protetto dai gendarmi e dalle guardie svizzere. Migliaia di mani cercavano le sue e alla fine il maggiore Kloter ha sollevato di peso una anziana suorina per farla arrivare a salutare il Papa tra gli applausi di tutti. Anche di quella suorina ha parlato Francesco nel suo discorso. Del sorriso e della serenità che ha visto nei suoi occhi. La gioia di chi ha preso una decisione “per sempre” nella vita religiosa, che non si è lasciata trascinare dalla provvisorietà e che ha saputo scegliere la semplicità.


           



“La scelta per Cristo - ha detto il Papa parlando a braccio- non è provvisoria. E' definitiva. So che in quest'epoca le scelte definitive non sono facili. Dobbiamo imparare a chiudere dall'interno la porta della nostra cella interiore.” Insomma non si lascia uno spiraglio per tornare indietro, dice il Papa. E poi spiega la gioia cristiana, che non viene dal possesso, ma dall’ amore. “Mi fa male - dice il Papa- un prete o una suora con la macchina ultimo modello. La macchina è necessaria me deve essere umile. La gioia non deriva dalle cose che abbiamo.

Esempi ne fa tanti il Papa e poi dice: “La vera gioia nasce dall'incontro, dalla relazione con gli altri, dal sentirsi accettati e amate; dall'accettare e dall'amare dalla gratuità di un incontro.” E questo amore Dio ce lo fa sentire nella preghiera. Gioia quindi perchè “non c’è santità nella tristezza” dice Francesco e ripete una delle sue frasi ormai note: “ Per favore, mai preti o suore con il volto triste, con la faccia di peperoncino sotto aceto.”

Spiega anche l’importanza del celibato che deve crescere e maturare fino a diventare fecondità spirituale, parla della necessaria coerenza di vita dei religiosi: “L'autenticità è fondamentale. Non piacciono i preti e le suore che non sono autentici.” Spiega che si deve essere autentici soprattuto nella confessione: “Ricorda: stai parlando con Gesù, che ti perdona sempre tutto. Lui sa tutto, ma aspetta la tua confessione.”

«LA CULTURA DEL PROVVISORIO CI BASTONA» - Siamo tutti sotto pressione per questa cultura del provvisorio, che fa dire: "Io mi sposo finchè dura l'amore". Oppure: "sarò suora per un pochino"» ha detto Papa Francesco.
«Oggi siete in festa - ha esordito Francesco - perchè vivete un tempo di nozze, applaudite, fate festa. Ma quando finisce la luna di miele che succede?». Parlando a braccio, il Pontefice ha citato «un seminarista bravo che gli aveva confidato di voler servire Cristo per 10 anni e poi ricominciare». «Questo - ha affermato - è pericoloso». «Non rimprovero voi», ha detto ai giovani che hanno scelto la vita consacrata. «Rimprovero - ha spiegato - questa cultura del provvisorio che ci bastona tutti». «Ai miei tempi - ha aggiunto Francesco - era più facile, la cultura favoriva una scelta definitiva»

«Penso - ha esemplificato Bergoglio - a Madre Teresa: era brava questa suora. Non aveva paura di niente. E non aveva paura di inginocchiarsi due ore davanti al Signore. Siate coraggiosi per pregare e andare controcorrente». «Non imparate da noi che non siamo più giovani quello sport che noi, i vecchi facciamo spesso: lo sport del lamento. Il culto della dea lamentela, che è una dea», ha ammonito Bergoglio rivolto ai seminaristi e alle novizie.

«Siate positivi. Siate capaci di incontrare le persone. E pregate il rosario per favore. Tenete sempre Maria con voi nella vostra casa», ha chiesto il Papa ai giovani consacrati. «Non dimenticate poi - ha concluso - che anche io ho bisogno di preghiere che sono un povero peccatore. Avanti con gioia, coerenza, col coraggio di dire la verità di uscire da se stessi per annunciare il Vangelo».

Scherza spesso con l’uditorio il Papa.. Ma il Papa va avanti e parla della formazione che deve essere spirituale, intellettuale, apostolica e comunitaria. “Per quest'ultima- dice- è necessario che la formazione sia in comunità. E' meglio il seminario peggiore che nessun seminario. Su questi quattro pilastri si edifica la propria vocazione. In questa formazione le relazioni di amicizia e di fraternità sono importanti.” Poi torna ancora sui temi che abbiamo imparato a conoscere, condanna le chiacchiere, le lamentele, la mancanza di fraternità e ribadisce: “occorre grande e autentica fraternità per combattere le invidie, le ambizioni.”

Il mandato finale per i giovani che si preparano a scegliere Dio per sempre è missionario: “uscite da voi stessi per annunciare il Vangelo” e spiega: “Ci sono due uscite: una verso Gesù, verso la trascendenza e un'altra verso gli altri. E queste due uscite vanno insieme.” Saluta i ragazzi così. “Voglio una chiesa missionaria, che non ha paura, perché sostenuta nella preghiera a Gesù” e li affida a Maria invitandoli a pregare sempre il rosario.

Pregate per me dice, perchè sono un peccatore: “ Grazie tante. Avanti! Con gioia, coerenza, col coraggio nel dire la verità, col coraggio di uscire da sé stessi per annunciare Gesù con fecondità apostolica.” I giovani lo applaudono poi si preparano a recitare appunto il rosario con una processione nei Giardini vaticani. Domattina di nuovo con il Papa per la Messa.



[SM=g1740733]  appena possibile metteremo il testo che il Papa ha fatto a braccio....







Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)