00 30/07/2013 17:04

Padre Lombardi:

Allora, adesso diamo la parola ad una rappresentante di lingua portoghese, Aura Miguel, che è di Radio Renascença:

Aura Miguel:

Santità, volevo chiedere perché Lei chiede così insistentemente che si preghi per Lei? Non è normale, abituale, ascoltare un Papa chiedere così tanto di pregare per Lui …

Papa Francesco:

Io sempre ho chiesto questo. Quando ero prete lo chiedevo, ma non tanto frequentemente; ho cominciato a chiederlo con una certa frequenza nel lavoro di vescovo, perché io sento che se il Signore non aiuta in questo lavoro di aiutare il Popolo di Dio ad andare avanti, uno non può… Io davvero mi sento con tanti limiti, con tanti problemi, anche peccatore - voi lo sapete! - e devo chiedere questo. Ma, mi viene da dentro! Anche alla Madonna chiedo che preghi per me il Signore. E’ un’abitudine, ma è un’abitudine che mi viene dal cuore e anche dalla necessità che ho per il mio lavoro. Io sento che devo chiedere… non so, è così…

Padre Lombardi:

Adesso passiamo al gruppo di lingua inglese, e diamo la parola al nostro collega Pullella di Reuters, che è qui davanti.

Philip Pullella:

Santità, grazie per la sua disponibilità, a nome del gruppo inglese. Il collega de Lara ha già fatto la domanda che noi volevamo fare, quindi proseguo un po’ su quelle linee lì, poco, però: Lei, nella ricerca di fare questi cambiamenti, mi ricordo che Lei ha detto al gruppo di America Latina che ci sono tanti santi che lavorano in Vaticano, ma anche persone che sono un po’ meno sante, no? Lei ha trovato resistenza a questo suo desiderio di cambiare le cose in Vaticano? Ha trovato resistenza? La seconda domanda è: Lei vive in un modo molto austero, è rimasto a Santa Marta, eccetera… Lei vuole che i Suoi collaboratori, anche i cardinali, seguano questo esempio e forse vivano in comunità, o è una cosa solo per Lei?

Papa Francesco:

I cambiamenti… i cambiamenti vengono anche da due versanti: quello che noi cardinali abbiamo chiesto, e quello che viene dalla mia personalità. Lei parlava del fatto che sono rimasto a Santa Marta: ma io non potrei vivere da solo nel Palazzo, e non è lussuoso. L’appartamento pontificio non è tanto lussuoso! E’ largo, è grande, ma non è lussuoso. Ma io non posso vivere da solo o con un piccolo gruppetto! Ho bisogno di gente, di trovare gente, di parlare con la gente… E per questo quando i ragazzi delle scuole gesuite mi hanno fatto la domanda: “Perché Lei? Per austerità, per povertà?”. No, no: per motivi psichiatrici, semplicemente, perché psicologicamente non posso. Ognuno deve portare avanti la sua vita, con il suo modo di vivere, di essere.
I cardinali che lavorano in Curia non vivono da ricchi e da fastosi: vivono in un appartamentino, sono austeri, loro, sono austeri.
Quelli che conosco, questi appartamenti che l’APSA dà ai cardinali. Poi, mi sembra che ci sia un’altra cosa che volevo dire.
Ognuno deve vivere come il Signore gli chiede di vivere. Ma l’austerità – un’austerità generale – credo che sia necessaria per tutti noi che lavoriamo al servizio della Chiesa. Ci sono tante sfumature sulle austerità… ognuno deve cercare il suo cammino. Rispetto ai santi, questo è vero, ce ne sono, santi: cardinali, preti, vescovi, suore, laici; gente che prega, gente che lavora tanto, e anche che va dai poveri, di nascosto. Io so di alcuni che si preoccupano di dare da mangiare ai poveri o poi, nel tempo libero, vanno a fare ministero in una chiesa o in un’altra… Sono preti.
Ci sono santi in Curia. E anche c’è qualcuno che non è tanto santo, e questi sono quelli che fanno più rumore. Voi sapete che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. E questo a me fa dolore quando ci sono queste cose. Ma ci sono alcuni che danno scandalo, alcuni. Noi abbiamo questo monsignore in galera, credo che ancora prosegue in galera; non è andato in galera perché assomigliava alla beata Imelda precisamente, non era un Beato.
Sono scandali, questi, che fanno male.
Una cosa - questo non l’ho mai detto, ma me ne sono accorto - credo che la Curia sia un poco calata dal livello che aveva un tempo, di quei vecchi curiali… il profilo del vecchio curiale, fedele, che faceva il suo lavoro. Abbiamo bisogno di queste persone.
Credo… ci sono, ma non sono tanti come un tempo. Il profilo del vecchio curiale: io direi così. Dobbiamo averne di più, di questi.
Se trovo resistenza? Mah! Se c’è resistenza, ancora io non l’ho vista. E’ vero che non ho fatto tante cose, ma si può parlare che sì, io ho trovato aiuto, e anche ho trovato gente leale. Per esempio, a me piace quando una persona mi dice: “Io non sono d’accordo”, e questo l’ho trovato. “Ma questo non lo vedo, non sono d’accordo: io lo dico, Lei faccia”. Questo è un vero collaboratore. E questo l’ho trovato, in Curia. E questo è buono. Ma quando ci sono quelli che dicono: “Ah, che bello, che bello, che bello”, e poi dicono il contrario dall’altra parte… Ancora non me ne sono accorto. Forse sì, ci sono alcuni, ma non me ne sono accorto. La resistenza: in quattro mesi non si può trovare tanto …

Padre Lombardi:

Allora, adesso passiamo ad una brasiliana, mi sembra giusto. Allora, c’è Patricia Zorzan, magari si avvicina Izoard così poi abbiamo anche un francese.

Patricia Zorzan:

Hablando en nombre de los brasileños. La sociedad ha cambiado, los jóvenes han cambiado, y vemos en Brasil muchos jóvenes. Usted no ha hablado sobre el aborto, el matrimonio entre personas del mismo sexo. En Brasil han aprobado una ley que amplía el derecho al aborto y ha permitido el matrimonio entre personas del mismo sexo. ¿Por qué no ha hablado sobre esto?

[Parlando a nome dei brasiliani. La società è cambiata, i giovani sono cambiati e si vedono in Brasile tanti giovani. Lei non ha parlato sull’aborto, sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. In Brasile è stata approvata una legge che amplia il diritto all’aborto e ha permesso il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Perché non ha parlato su questo?]

Papa Francesco:

La Iglesia se ha expresado ya perfectamente sobre eso. No era necesario volver sobre eso, como tampoco hablé sobre la estafa o la mentira, o otras cosas, en las cuales la Iglesia tiene una doctrina clara.

[La Chiesa si è già espressa perfettamente su questo. Non era necessario tornarci, come non ho parlato neppure della frode, della menzogna o di altre cose sulle quali la Chiesa ha una dottrina chiara!]

Patricia Zorzan:

Pero es un asunto que interesa a los jóvenes…

[Ma è un argomento che interessa ai giovani…]

Papa Francesco:

Sí, pero no era necesario hablar de eso, sino de las cosas positivas que abren camino a los chicos, ¿no es cierto? Además los jóvenes saben perfectamente cuál es la postura de la Iglesia.

[Sì, ma non era necessario parlare di questo, bensì delle cose positive che aprono il cammino ai ragazzi. Non è vero? Inoltre, i giovani sanno perfettamente qual è la posizione della Chiesa!]

Patricia Zorzan:

¿Cuál es la postura de su Santidad, puede hablarnos?

[Qual è la posizione di Vostra Santità, ce ne può parlare?]

Papa Francesco:

La de la Iglesia. Soy hijo de la Iglesia.

[Quella della Chiesa. Sono figlio della Chiesa!]

Padre Lombardi:

Allora, ritorniamo al gruppo spagnolo: Dario Menor Torres… ah, scusate, Izoard, che abbiamo già convocato, così abbiamo uno del gruppo francese … e poi, Dario Menor.

Antoine-Marie Izoard:

Buongiorno, Santità. A nome dei colleghi di lingua francese del volo – siamo 9 su questo volo. Per un Papa che non vuole fare interviste, veramente Le siamo grati. Lei dal 13 marzo già si presenta come il Vescovo di Roma, con una grandissima, fortissima insistenza. Quindi, vorremmo capire qual è il senso profondo di questa insistenza, se per caso più che di collegialità si parla forse di ecumenismo, per caso, di essere primus inter pares della Chiesa? Grazie.

Papa Francesco:

Si, in questo non si deve andare più avanti di quello che si dice. Il Papa è vescovo, Vescovo di Roma, e perché è Vescovo di Roma è successore di Pietro, Vicario di Cristo. Sono altri titoli, ma il primo titolo è “Vescovo di Roma”, e da lì viene tutto. Parlare, pensare che questo voglia dire essere primus inter pares, no, questo non è conseguenza di questo. Semplicemente, è il titolo primo del Papa: Vescovo di Roma. Ma ci sono anche gli altri … Credo che lei abbia detto qualcosa di ecumenismo: credo che questo favorisca un po’ l’ecumenismo. Ma, soltanto questo …

Padre Lombardi:

Ora, Dario Menor de La Razón, della Spagna:

Dario Menor Torres:

Una pregunta sobre sus sentimientos. Comentó hace una semana de aquel niño que le preguntó que cómo se sentía, si alguno se podía imaginar cómo se podía ser Papa y si lo podía desear. Decía, que había que estar loco para ello. Después de su primera experiencia multitudinaria como han sido estos días en Río, si nos puede contar cómo se siente siendo Papa, si es muy duro, si es feliz siéndolo y, si además, también de alguna manera, ha acrecentado su fe o por el contrario, ha tenido alguna duda. Gracias.

[Una domanda sui suoi sentimenti. Una settimana fa lei ha commentato di come un bambino le chiese come si sentiva, se qualcuno si poteva immaginare di essere Papa e se poteva desiderare di esserlo. Lei disse che bisognava essere pazzi per questo. Dopo la sua prima esperienza tra la moltitudine di gente, come sono stati questi giorni in Rio, può raccontare come si sente ad essere Papa, se è molto duro, se è felice nell’esserlo, e se ancora, in qualche modo, ha accresciuto la sua fede o, al contrario, ha avuto qualche dubbio. Grazie.]

Papa Francesco:

Fare il lavoro di vescovo è una cosa bella, è bella. Il problema è quando uno cerca quel lavoro: questo non è tanto bello, questo non è del Signore. Ma quando il Signore chiama un prete a diventare vescovo, questo è bello. C’è sempre il pericolo di pensarsi un po’ superiori agli altri, non come gli altri, un po’ principe. Sono pericoli e peccati. Ma il lavoro di vescovo è bello: è aiutare i fratelli ad andare avanti. Il vescovo davanti ai fedeli, per segnare la strada; il vescovo in mezzo ai fedeli, per aiutare la comunione; e il vescovo dietro ai fedeli, perché i fedeli tante volte hanno il fiuto della strada. Il vescovo dev’essere così. La domanda diceva se a me piaceva? A me piace fare il vescovo, mi piace. A Buenos Aires ero tanto felice, tanto felice! Sono stato felice, è vero. Il Signore mi ha assistito in quello. Ma come prete sono stato felice, e come vescovo sono stato felice. In questo senso dico: mi piace!

Domanda fuori campo:

E fare il Papa?

Papa Francesco:

Anche, anche! Quando il Signore ti mette lì, se tu fai quello che il Signore vuole, sei felice. Questo è il mio sentimento, quello che sento.



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)