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San Vincenzo Ferreri (1346-1419) visse, come S. Caterina, di cui era coetaneo, durante il travagliato periodo caratterizzato dalla cosiddetta Cattività avignonese del Papato e dal grande Scisma che sconvolse la Cristianità, dal 1378 al 1415. Appartenente all'Ordine di S. Domenico e dotato da Dio di grazie eccezionali che lo resero il santo più famoso del suo tempo, fu profeta, taumaturgo, straordinario predicatore itinerante, domenicano dalla vita austerissima contro la tiepidezza del nascente Umanesimo. Venne da moltissimi considerato come l'Angelo dell'Apocalisse, descritto al capitolo XIV di quel testo biblico.
Scrisse il breve Tractatus de vita spirituali, piccolo capolavoro che è quasi un aggiornamento della "Imitazione di Cristo", letto e riletto di frequente da molti santi, tra cui S. Vincenzo de' Paoli. In esso traccia, con poche e semplici linee, la figura ideale del perfetto apostolo, indicando nel contempo, in un futuro ancora lontano, quei "santi degli ultimi tempi" (di cui parlerà successivamente il Montfort), i quali, assoggettandosi spontaneamente alle direttive morali del suo scritto, un giorno condurranno la Chiesa alla sua massima perfezione e fioritura


(Mons. Tanquerey)

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In allegato scaricabille gratis il "Trattato della vita spirituale".



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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)