00 31/07/2013 17:16

Da qui inizia il vero sfascio della Famiglia.

Ci troviamo così di fronte al rifiuto gnostico e sacrilego della vita umana attraverso la genitorialità responsabile: spremuto del proprio seme, il maschio perde se stesso nel circolo folle dell'ipnosi seduttrice e si rende via-via "se-ducente" verso l'inconscio annientamento del proprio specifico sessuale: il dilagare dei figli di Sodoma ne è la squallida, miserevole cartina di tornasole. Così come cartina tornasole è la stessa crisi interna alla Chiesa, l'apostasia, donne che vogliono fare i preti, preti che vogliono le donne in un triste impasse di profonda inquietudine nella quale gli istinti non trovano pace.

Scavando un poco alle origini del problema troviamo quella visione culturale che abbiamo assorbito grazie alla idolatria della "Libertà" (o come dicevamo sopra "l'utero è mio e lo gestisco io") regalataci dapprima dalle varie rivoluzioni liberali e giacobine, ma a livello di massa ed in via immediata dalla cultura americana, «un paese che - come hanno scritto ne "Il male americano" due autori certo problematici come Giorgio Locchi e Alain de Benoist - nato da una rottura con l'Europa, era troppo portato a subire un «complesso di Edipo» verso un "padre" respinto ed odiato»(1).

Il modello educativo odierno, sviluppatosi specialmente nella terra dei Padri Pellegrini americani, è un modello interamente coniugato al femminile, da cui il padre è espunto ed in cui tutto è spesso giocato nei rapporti tra madre e figli.

E tuttavia prima della Rivoluzione americana vi era stata la Rivoluzione delle Teste rotonde (2) e prima ancora la rottura dell'ecumene medievale con lo scisma anglicano e l'eresia protestante nella quale, ahimè, troviamo le radici di certo liberismo giunto, esasperato, nel nostro tempo.

Se infatti il popolo inglese fu educato dall'umanesimo, dalla Bibbia e dal mare, sarà Lutero che, spostando l’esperienza sacramentale del matrimonio nell'ordine terreno, secolarizzerà il matrimonio e la famiglia togliendole di fatto il trascendente.

Scrive Claudio Rise: «Come nota l'antropologo Dietrich Lenzen "si può affermare che la dottrina di Lutero sul matrimonio aprì la porta alla successiva statalizzazione della paternità. E quindi toglie alla figura del padre quel riflesso di figura del Padre divino, che le conferisce enormi responsabilità, ma da cui derivava il suo specifico significato nell'ordine simbolico, sconvolto appunto dalla secolarizzazione. [...] Poche generazioni dopo nessuno sapeva più, quantomeno nella tradizione protestante, cosa avesse significato paternità, smettendo così questo termine di essere quel testimone umano della norma del Padre creatore» (3). Oggi Lutero è ancora tra noi, e molti protestanti, seppur non come comunità ma senz'altro come pensiero, sono perversamente vezzeggiati nella Chiesa e da non pochi Vescovi che li chiamano persino a predicare nelle proprie diocesi e parrocchie.

 




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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)