00 15/09/2013 20:00

[SM=g1740758]  dai commenti su papalepapale.com riporto questo molto utile anche qui:


  1. Fabrizio on 15/09/2013 at 08:23 said:

    Mah… tutto sicuramente giusto, ma permettetemi di focalizzarmi su un singolo punto. Giustamente riportate dal pensiero di Sant’Ignazio: “deve esporre fedelmente il soggetto della meditazione”. Poi, in una didascalia, scrivete: “La Verità assoluta c’è: è Gesù Cristo. Ma non è un possesso, è una relazione.”. Ecco, poche parole chiare, che Francesco poteva mettere nella lettera a corredo della sua idea ed evitare un grave fraintendimento; non l’ha fatto, tant’è che molti giornali, Repubblica inclusa, hanno titolato “La verità assoluta non c’è”, e giù di commenti alla rivoluzione nei confronti del pensiero di Benedetto XVI. Mi spiegate qui dove sarebbe l’astuzia? Io vedo un danno senza motivo: masse di persone che leggono i giornali non vengono poi su Papale Papale e sui pochi altri siti cattolici che si sforzano di spiegare il pensiero del Papa (tra parentesi, mentre non si ode neanche *un* vescovo che si senta in dovere di farlo). Ricordiamoci che la crisi della Chiesa non è solo data da chi perde la fede e diventa ateo, ma anche da chi si dichiara cristiano cattolico e poi si ritaglia una fede a suo uso e consumo: lo dice Francesco stesso. Poi, scusate, il Papa deve spiegare Cristo, che senso ha che poi qualcuno debba spiegare la spiegazione, su punti chiave poi? Faccio mio quindi il commento di Alessio; credo che voler vedere tutto come perfetto e astuto sia un wishful thinking.


    la mia risposta:

    • LDCaterina63 on 15/09/2013 at 15:36 said:

      Gentile Fabrizio, grazie per le sue riflessioni a me utilissime.
      Ha ragione quando chiede, sulla questione della frase riguardo alla verità assoluta, lei chiedi “dove starebbe l’astuzia” se appunto i Media hanno potuto usare la frase per finire di devastare il vero insegnamento della Chiesa?
      Il punto è che se si leggesse bene la frase senza estrapolare un solo rigo, Papa Francesco non parla della Verità=Cristo in quel “assolutismo”, ma dice chiaramente:
      “io non parlerei, nemmeno per chi crede, di verità “assoluta”, nel senso che assoluto è ciò che è slegato, ciò che è privo di ogni relazione. Ora, la verità, secondo la fede cristiana, è l’amore di Dio per noi in Gesù Cristo. Dunque, la verità è una relazione! “.
      ;-)
      io non sono certo un genio, ma non si fa neppure difficoltà a comprendere che ciò che è privo di relazione non è assoluto, qui poi parliamo di una relazione che parte dall’alto ;-) non dal basso, è trascendentale…. quindi il Papa si riferiva alla domanda di Scalfari: “..mi chiede se il pensiero secondo il quale non esiste alcun assoluto e quindi neppure una verità assoluta, ma solo una serie di verità relative e soggettive, sia un errore o un peccato….”
      e non al Cristo predicato dalla Chiesa il quale non è neppure identificabile come “verità relativa, soggettiva” ;-)
      Scalfari ha chiesto in sostanza se negare questo assoluto in favore di verità soggettive sia un peccato o meno….. ;-)
      l’astuzia del Papa sta nel fatto che non gli risponde con un si o con un no, ma gli spiega a parole sue che assoluto non è ciò che parte da noi, ma la Verità ( il Cristo) che ci possiede…. e glielo dice fornendogli non una soluzione al suo problema, ma con una domanda in cui mette in evidenza che Cristo ha detto: IO SONO…. LA VERITA’…. con tutto ciò che ne consegue, un prendere o un lasciare ;-)
      qui sta l’assolutismo e quindi da qui deriva questa relazione con Cristo, per questo non si può parlare di verità se questa non parte dal Cristo il quale non è un nostro possesso, ma una relazione, è Lui che ci possiede se noi gli apriamo la nostra coscienza…..
      I Media continueranno sempre a fare i loro giochetti, tocca a noi smascherarli….



[SM=g1740733]

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)