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  2. La Vergine Maria nella formazione intellettuale e spirituale

La ricerca mariologica

23. Dai dati esposti nella prima parte di questa Lettera risulta che la mariologia è oggi viva e impegnata in questioni rilevanti nel campo della dottrina e della pastorale. Pertanto, è necessario che essa, insieme con l'attenzione ai problemi pastorali via via emergenti, curi anzitutto il rigore della ricerca, condotta con criteri scientifici.

24. Anche per la mariologia vale la parola del Concilio: "La sacra teologia si basa come su un fondamento perenne sulla Parola di Dio scritta, insieme con la sacra Tradizione, e in quella vigorosamente si consolida e ringiovanisce sempre, scrutando alla luce della fede ogni verità racchiusa nel mistero di Cristo".(55) Lo studio della sacra Scrittura deve essere dunque come l'anima della mariologia.(56)

25. Inoltre è imprescindibile per la ricerca mariologica lo studio della Tradizione poiché, come insegna il Vaticano II, "la sacra Tradizione e la sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della Parola di Dio affidato alla Chiesa".(57) Lo studio della Tradizione si rivela peraltro particolarmente fecondo per la qualità e la quantità del patrimonio mariano dei Padri della Chiesa e delle diverse Liturgie.

26. La ricerca sulla Scrittura e sulla Tradizione, condotta secondo le metodologie più feconde e con i più validi strumenti della critica, deve essere guidata dal Magistero, perché ad esso è stato affidato il deposito della Parola di Dio per la sua custodia e la sua autentica interpretazione;(58) e dovrà essere, all'occorrenza, confortata e integrata dalle acquisizioni più sicure dell'antropologia e delle scienze umane.

L'insegnamento della mariologia

27. Considerata l'importanza della figura della Vergine nella storia della salvezza e nella vita del popolo di Dio, e dopo le indicazioni del Vaticano II e dei Sommi Pontefici, sarebbe impensabile che oggi l'insegnamento della mariologia fosse trascurato: occorre, pertanto, dare ad esso il giusto posto nei seminari e nelle facoltà teologiche.

28. Tale insegnamento, consistente in una "trattazione sistematica" sarà:

1. organico, inserito, cioè, adeguatamente nel piano di studi del curricolo teologico;

2. completo, in modo che la persona della Vergine sia considerata nell'intera storia della salvezza, cioè nel suo rapporto con Dio; con Cristo, Verbo incarnato, salvatore e mediatore; con lo Spirito Santo, santificatore e datore di vita; con la Chiesa, sacramento di salvezza; con l'uomo - le sue origini e il suo sviluppo nella vita della grazia, il suo destino di gloria -;

3. rispondente ai vari tipi di istituzione (centri di cultura religiosa, seminari, facoltà teologiche ... ) e al livello degli studenti: futuri sacerdoti e docenti di mariologia, animatori della pietà mariana nelle diocesi, formatori di vita religiosa, catechisti, conferenzieri e quanti sono desiderosi di approfondire la conoscenza mariana.

29. Un insegnamento così impartito eviterà presentazioni unilaterali della figura e della missione di Maria, a detrimento della visione d'insieme del suo mistero, e costituirà uno stimolo per ricerche approfondite - attraverso seminari e l'elaborazione di tesi di licenza e di laurea - sulle fonti della Rivelazione e sui documenti del Magistero. Inoltre, i vari docenti, in una corretta e feconda visione interdisciplinare, potranno utilmente rilevare nello svolgimento del loro insegnamento gli eventuali riferimenti alla Vergine.

30. È necessario, quindi, che ogni centro di studi teologici - secondo la propria fisionomia - preveda nella Ratio studiorum l'insegnamento della mariologia in modo definito e con le caratteristiche sopra enunciate; e che, di conseguenza, i docenti di mariologia abbiano una preparazione adeguata.

31. A questo proposito è da rilevare che le Norme applicative della Costituzione apostolica Sapientia christiana prevedono la licenza e la laurea in teologia con specializzazione in mariologia.(59)

Il servizio della mariologia alla pastorale e alla pietà mariana

32. Come ogni disciplina teologica anche la mariologia offre un prezioso contributo alla pastorale. A questo proposito la Marialis cultus sottolinea che "la pietà verso la beata Vergine, subordinatamente alla pietà verso il divin Salvatore ed in connessione con essa, ha un grande valore pastorale e costituisce una forza innovatrice del costume cristiano".(60) Inoltre, essa è chiamata a dare il suo apporto nel vasto campo dell'evangelizzazione.(61)

33. La ricerca e l'insegnamento della mariologia, ed il suo servizio alla pastorale tendono alla promozione di un'autentica pietà mariana che deve caratterizzare la vita di ogni cristiano e particolarmente di coloro che si dedicano agli studi teologici e si preparano al Sacerdozio. La Congregazione per l'Educazione Cattolica intende attirare in special modo l'attenzione degli Educatori dei Seminari sulla necessità di suscitare un'autentica pietà mariana nei seminaristi, in coloro, cioè, che saranno un giorno i principali operatori della pastorale della Chiesa. Il Vaticano II, allorché tratta della necessità per i seminaristi di una approfondita vita spirituale, raccomanda che essi "con fiducia filiale amino e venerino la beatissima Vergine Maria che fu data come Madre da Gesù Cristo, morente in croce, al suo discepolo".(62) Da parte sua, questa Congregazione, in conformità del pensiero del Concilio, ha più volte sottolineato il valore della pietà mariana nella formazione de gl i alunni del seminario:

- nella Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis chiede al seminarista che "ami ardentemente, secondo lo spirito della Chiesa, la Vergine Maria, madre del Cristo, a lui associata in modo speciale nell'opera della redenzione";(63)

- nella "Lettera circolare su alcuni aspetti più urgenti della formazzone spirituale nei seminari" (6 gennaio 1980) osserva che "niente può, meglio della vera devozione alla Vergine Maria, concepita come uno sforzo sempre più completo di imitazione, introdurre nella gioia di credere",(64) così importante per chi dovrà fare della propria vita un continuo esercizio di fede.

Il Codice di Diritto Canonico, trattando della formazione dei candidati al Sacerdozio, raccomanda il culto della beata Vergine Maria, alimentato da quegli esercizi di pietà con cui gli alunni acquistano lo spirito di preghiera e consolidano la vocazione.(65) 



 




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)