00 12/01/2014 13:56

  Il Papa annuncia la nomina di 19 cardinali, di cui 16 elettori




All’Angelus, nella Festa del Battesimo del Signore, 12 gennaio 2014, Papa Francesco ha annunciato la creazione di 19 nuovi cardinali, di cui 3 arcivescovi emeriti.
Sedici nuovi porporati verranno creati dal Papa nel Concistoro del 22 febbraio prossimo, festa della Cattedra di San Pietro.
Gli arcivescovi residenziali, che saranno nominati cardinali, appartengono a 12 nazioni di ogni parte della terra.
Questi, ha detto il Papa, “rappresentano il profondo rapporto ecclesiale fra la Chiesa di Roma e le altre Chiese sparse per il mondo”. Prima dell’importante annuncio, il Pontefice aveva sottolineato che con la nascita di Gesù “è iniziato il grande tempo della misericordia” sulla Terra. 






Come cambia il Collegio cardinalizio, dopo l’annuncio di Papa Francesco



Il Papa, informa padre Federico Lombardi, si è attenuto alla regola dei 120 elettori sotto gli 80 anni compiuti. Attualmente vi erano 13 posti “vacanti”, altri 3 rimarranno “vacanti” entro il prossimo mese di maggio. Perciò il Papa ha scelto 16 elettori.

Dei 16 elettori, 4 sono membri della Curia e 12 sono arcivescovi o vescovi residenziali di Paesi tutti diversi fra loro. La distribuzione dei Presuli residenziali elettori è ben distribuita fra i diversi continenti: Europa 2, America del Nord e Centrale 3, America Meridionale 3, Africa 2, Asia 2.

La scelta di cardinali del Burkina Faso e di Haiti, prosegue padre Lombardi, indica l’attenzione per i popoli provati dalla povertà. Sono stati scelti presuli residenziali anche da Sedi non tradizionalmente “cardinalizie” (ad esempio Perugia in Italia; Cotabato nell’Isola di Mindanao nelle Filippine). Fra i cardinali non elettori si nota la figura di mons. Capovilla, segretario di Papa Giovanni XXIII, che sarà canonizzato fra breve tempo nel 50.mo del Concilio Vaticano II.
Il più anziano è proprio mons. Capovilla (98 anni), il più giovane mons. Langlois (55 anni).


LETTERA DI PAPA FRANCESCO
AI CARDINALI CHE SARANNO CREATI
NEL CONCISTORO DEL 22 FEBBRAIO

 

Caro Fratello,

nel giorno in cui si rende pubblica la tua designazione a far parte del Collegio Cardinalizio, desidero farti giungere un cordiale saluto insieme all’assicurazione della mia vicinanza e della mia preghiera. Desidero che, in quanto aggregato alla Chiesa di Roma, rivestito delle virtù e dei sentimenti del Signore Gesù (cfr Rm 13,14), tu possa aiutarmi con fraterna efficacia nel mio servizio alla Chiesa universale.

Il Cardinalato non significa una promozione, né un onore, né una decorazione; semplicemente è un servizio che esige di ampliare lo sguardo e allargare il cuore. E, benché sembri un paradosso, questo poter guardare più lontano e amare più universalmente con maggiore intensità si può acquistare solamente seguendo la stessa via del Signore: la via dell’abbassamento e dell’umiltà, prendendo forma di servitore (cfr Fil 2,5-8). Perciò ti chiedo, per favore, di ricevere questa designazione con un cuore semplice e umile. E, sebbene tu debba farlo con gaudio e con gioia, fa’ in modo che questo sentimento sia lontano da qualsiasi espressione di mondanità, da qualsiasi festeggiamento estraneo allo spirito evangelico di austerità, sobrietà e povertà.

Arrivederci, quindi, al prossimo 20 febbraio, in cui cominceremo i due giorni di riflessione sulla famiglia. Resto a tua disposizione e, per favore, ti chiedo di pregare e far pregare per me.

Gesù ti benedica e la Vergine Santa ti protegga.

Fraternamente,

FRANCESCO

Dal Vaticano, 12 gennaio 2014










FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE

PAPA FRANCESCO

ANGELUS

Piazza San Pietro
Domenica, 12 gennaio 2014

Video

 

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi è la festa del Battesimo del Signore. Stamattina ho battezzato trentadue neonati. Ringrazio con voi il Signore per queste creature e per ogni nuova vita. A me piace battezzare bambini. Mi piace tanto! Ogni bambino che nasce è un dono di gioia e di speranza, e ogni bambino che viene battezzato è un prodigio della fede e una festa per la famiglia di Dio.

L’odierna pagina del Vangelo sottolinea che, quando Gesù ebbe ricevuto il battesimo da Giovanni nel fiume Giordano, «si aprirono per lui i cieli» (Mt 3,16). Questo realizza le profezie. Infatti, c’è una invocazione che la liturgia ci fa ripetere nel tempo di Avvento: «Se tu squarciassi i cieli e scendessi!» (Is 63,19). Se i cieli rimangono chiusi, il nostro orizzonte in questa vita terrena è buio, senza speranza. Invece, celebrando il Natale, la fede ancora una volta ci ha dato la certezza che i cieli si sono squarciati con la venuta di Gesù.
E nel giorno del battesimo di Cristo ancora contempliamo i cieli aperti. La manifestazione del Figlio di Dio sulla terra segna l’inizio del grande tempo della misericordia, dopo che il peccato aveva chiuso i cieli, elevando come una barriera tra l’essere umano e il suo Creatore. Con la nascita di Gesù i cieli si aprono! Dio ci dà nel Cristo la garanzia di un amore indistruttibile. Da quando il Verbo si è fatto carne è dunque possibile vedere i cieli aperti. È stato possibile per i pastori di Betlemme, per i Magi d’Oriente, per il Battista, per gli Apostoli di Gesù, per santo Stefano, il primo martire, che esclamò: «Contemplo i cieli aperti!» (At 7,56). Ed è possibile anche per ognuno di noi, se ci lasciamo invadere dall’amore di Dio, che ci viene donato la prima volta nel Battesimo per mezzo dello Spirito Santo. Lasciamoci invadere dall’amore di Dio! Questo è il grande tempo della misericordia! Non dimenticatelo: questo è il grande tempo della misericordia!

Quando Gesù ricevette il battesimo di penitenza da Giovanni il Batti­sta, solidarizzando con il popolo penitente - Lui senza peccato e non bisognoso di con­versione -, Dio Padre fece udire la sua voce dal cielo: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento» (v.17). Gesù riceve l’approvazione del Padre celeste, che l’ha inviato proprio perché accetti di condividere la nostra condizione, la nostra povertà. Condividere è il vero modo di amare. Gesù non si dissocia da noi, ci considera fratelli e condivide con noi. E così ci rende figli, insieme con Lui, di Dio Padre. Questa è la rivelazione e la fonte del vero amore. E questo è il grande tempo della misericordia!

Non vi sembra che nel no­stro tempo ci sia bisogno di un supplemento di condivisione fraterna e di amore? Non vi sembra che ab­biamo tutti bisogno di un supplemento di carità? Non quella che si accontenta dell’aiuto estempo­raneo che non coinvolge, non mette in gioco, ma quella carità che condivide, che si fa carico del disagio e della sofferenza del fratello. Quale sapore acquista la vita, quando ci si lascia inondare dall’amore di Dio!

Chiediamo alla Vergine Santa di sostenerci con la sua intercessione nel nostro impegno di seguire Cristo sulla via della fede e della carità, la via tracciata dal nostro Battesimo.

 


Dopo l'Angelus:

Cari fratelli e sorelle,

rivolgo a tutti voi il mio saluto cordiale, in particolare alle famiglie e ai fedeli venuti da diverse parrocchie dall’Italia e da altri Paesi, come pure alle associazioni e ai vari gruppi.

Oggi un pensiero speciale vorrei rivolgerlo ai genitori che hanno portato i loro figli al Battesimo e a coloro che stanno preparando il Battesimo di un loro figlio. Mi unisco alla gioia di queste famiglie, ringrazio con loro il Signore, e prego perché il Battesimo dei bambini aiuti gli stessi genitori a riscoprire la bellezza della fede e a ritornare in modo nuovo ai Sacramenti e alla comunità.

Come è stato già annunciato il prossimo 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro, avrò la gioia di tenere un Concistoro, durante il quale nominerò 16 nuovi Cardinali, che - appartenenti a 12 nazioni di ogni parte del mondo - rappresentano il profondo rapporto ecclesiale fra la Chiesa di Roma e le altre Chiese sparse per il mondo.

Il giorno seguente presiederò una solenne concelebrazione con i nuovi Cardinali, mentre il 20 e il 21 febbraio terrò un Concistoro con tutti i cardinali per riflettere sul tema della famiglia.

Ecco i nomi dei nuovi Cardinali:

1 – Mons. Pietro Parolin, Arcivescovo titolare di Acquapendente, Segretario di Stato.

2 – Mons. Lorenzo Baldisseri, Arcivescovo titolare di Diocleziana, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

3 - Mons. Gerhard Ludwig Müller, Arcivescovo-Vescovo emerito di Regensburg, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

4 – Mons. Beniamino Stella, Arcivescovo titolare di Midila, Prefetto della Congregazione per il Clero.

5 – Mons. Vincent Gerard Nichols, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna).

6 – Mons. Leopoldo José Brenes Solórzano, Arcivescovo di Managua (Nicaragua).

7 – Mons. Gérald Cyprien Lacroix, Arcivescovo di Québec (Canada).

8 – Mons. Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan (Costa d’Avorio).

9 – Mons. Orani João Tempesta, O.Cist., Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile).

10 – Mons. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (Italia).

11 – Mons. Mario Aurelio Poli, Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina).

12 – Mons. Andrew Yeom Soo jung, Arcivescovo di Seoul (Korea).

13 – Mons. Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., Arcivescovo di Santiago del Cile (Cile).

14 – Mons. Philippe Nakellentuba Ouédraogo, Arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso).

15 – Mons. Orlando B. Quevedo, O.M.I., Arcivescovo di Cotabato (Filippine).

16 – Mons. Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes (Haïti).

Insieme ad essi, unirò ai membri del Collegio Cardinalizio tre Arcivescovi emeriti che si sono distinti per il loro servizio alla Santa Sede e alla Chiesa:

Mons. Loris Francesco Capovilla, Arcivescovo titolare di Mesembria;

Mons. Fernando Sebastián Aguilar, Arcivescovo emerito di Pamplona;

Mons. Kelvin Edward Felix, Arcivescovo emerito di Castries, nelle Antille.

Preghiamo per i nuovi Cardinali, affinché rivestiti delle virtù e dei sentimenti del Signore Gesù, Buon Pastore, possano aiutare più efficacemente il Vescovo di Roma nel suo servizio alla Chiesa universale.

A tutti auguro una buona domenica




 

[Modificato da Caterina63 13/01/2014 14:18]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)