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Continua lo stesso ragionamento.

8. 27. Ma a questo punto cercherai di controbbattermi adducendo in contrario l'esempio di quel giusto che fu trovato l'unico degno di essere salvato con la sua casa dal diluvio 74. Lo vedi quanto sei ancora lontano dalla giustizia? Finché rimani ad essere l'ottavo, coi tuoi sette seguaci, non possiamo affatto, chiamarti giusto; tanto più che - come dicevo più sopra - codesta giustizia potrebbe essersela portata via qualcuno prima della setta di Donato e per un plausibile motivo coi suoi sette essersi allontanato chissà in quale altra parte: in tal modo sarebbe riuscito a salvarsi dal diluvio di questo mondo. Voi non sapete se questa ipotesi si è avverata, o non ve n'è giunta notizia, come non è stato mai udito il nome di Donato da tanti popoli cristiani stanziati in terre lontane: non potete quindi sapere con certezza dove si trovi la Chiesa. Essa si troverà dove per la prima volta è avvenuto ciò che voi avete fatto in seguito, se pure vi poté essere alcun giusto motivo che vi abbia indotto a separarvi dalla comunione di tutti i popoli Cristiani!


Le prove della sacra Scrittura a favore della Chiesa.

9. 28. Noi, al contrario, siamo certi che nessuno si è potuto separare per un giusto motivo dalla comunione di tutti i popoli Cristiani, per il fatto che ognuno di noi non vede la Chiesa avverata nella propria giustizia personale, ma la cerca nelle Scritture e la vede realmente esistere come era stata da esse vaticinata. Di essa infatti si legge: Come il giglio tra le spine, così è la mia amata tra le figlie 75. Orbene, non si potrebbero chiamare spine se non per il pervertimento dei costumi, né figlie se non in quanto partecipano dei medesimi Sacramenti. In un altro salmo infatti è sempre la Chiesa che dice: Dalle estremità della terra a te grido tra gli affanni del mio cuore 76E in un altro salmo dice pure: Mi prese l'affanno per causa dei peccatori che abbandonano la tua legge e nel vedere gli apostati, mi struggevo dal dolore 77. Così pure è la stessa Chiesa che dice al suo sposo: Dove pascoli il gregge, dove ti riposi sul mezzogiorno, affinché io non rimanga come velata, dietro il gregge dei tuoi compagni 78A ciò corrisponde quanto si legge in un altro passo: Fammi conoscere la tua destra e i saggi di mente per la sapienza 79ossia coloro nei quali, splendenti di luce e ferventi di carità, ti riposi come nel mezzogiorno; non vorrei per caso rimanere velata, cioè nascosta e sconosciuta, e mescolarmi alle greggi dei tuoi compagni, cioè degli eretici, anziché rimanere unita al tuo gregge. Li chiama compagni, come chiama spine le figlie, in quanto partecipano dei medesimi Sacramenti. A proposito di questi tali, si legge in un altro passo: Ma tu che formi come un'anima sola con me, mia guida e mio familiare, che insieme con me prendevi i dolci pasti: camminavamo d'accordo nella casa del Signore. Venga su loro la morte e scendano vivi agl'inferi 80 come Datan e Abiron, autori dell'empio scisma 81.


Altre allegoriche prefigurazioni bibliche della Chiesa.

9. 29. E' la Chiesa colei alla quale viene data subito dopo questa risposta: Se non conoscerai te stessa, o bellissima tra le donne, esci fuori, dietro le orme dei greggi, e pasci i tuoi capretti presso le tende dei pastori 82; oh, risposta dell'amabilissimo sposo! Se non conoscerai te stessa, Egli dice; perché non può certamente rimanere nascosta una città situata su un monte 83 e perciò tu non sei come velata né puoi correre il rischio di mescolarti alle greggi dei tuoi compagni. Sono io infatti il monte preparato sulla vetta dei monti, al quale accorreranno tutte le genti 84Ti dico dunque: Se non conoscerai te stessa, non già nelle ciance dei calunniatori, ma nelle affermazioni solenni della mia Scrittura: se non conoscerai te stessa, ti ripeto, perché di te è stato detto: Allunga le funi delle tende, rafforza i robusti pioli; estenditi a destra e a sinistra. I tuoi discendenti erediteranno le nazioni e tu abiterai le città già deserte. Non hai nulla da temere, perché tu prevarrai, né da arrossire per essere stata biasimevole. Poiché dimenticherai per sempre la vergogna, come non serberai memoria dell'onta della tua vedovanza, poiché io sono il Signore che ti crea; e Signore è il suo nome. E chi ti salva è il Dio d'Israele, Dio di tutta la terra 85. Se non conoscerai te stessa, o bellissima fra le donne 86ti ripeto, perché di te è detto: Il re si è innamorato della tua bellezza; perché di te è detto poco dopo: In luogo dei tuoi padri ti sono nati dei figli, li costituirai principi su tutta la terra 87. Se, dunque, non conoscerai te stessa, esci fuori 88non sono io a scacciarti, ma esci da te, affinché di te possa dirsi: Sono usciti dalle nostre file, ma non erano dei nostri 89. Esci sulle orme delle greggi, non già sulle mie orme, ma sulle orme delle greggi, e non già di un sol gregge, ma delle greggi divise e sbandate. E pasci i tuoi capretti, non già come Pietro, al quale è detto: Pasci le mie pecore 90ma: Pasci i tuoi capretti nelle tende dei pastori e non già nella tenda del pastore, dove uno solo è il gregge e uno solo il pastore 91. Ma la sposa già conosce se stessa e perciò non può capitarle quanto accadde a coloro, che non si sono riconosciuti in essa.


Cattivi e buoni nella Chiesa.

9. 30. L'espressione: Angusta e stretta è la via, che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la percorrono 92è quanto mai appropriata alla Chiesa, il numero dei cui membri è piccolo in confronto dei cattivi. Viceversa, del gran numero dei suoi membri si legge: La tua discendenza sarà come le stelle del cielo e come l'arena del mare 93In realtà gli stessi fedeli santi e buoni sono bensì pochi a paragone di tanti cattivi di cui abbonda la terra, ma per se stessi sono molti, perché molti sono i figli della donna rimasta sola, più numerosi di quelli della maritata, molti verranno dall'Oriente e dall'Occidente e si assideranno con Abramo, Isacco e Giacobbe, nel regno dei cieli 94. Così pure Dio si è formato un popolo numeroso e zelante per le opere buone 95. Nell'Apocalisse inoltre appaiono tante migliaia di anime, che nessuno riesce a contare, di ogni tribù e lingua, in bianche vesti, con in mano le palme della vittoria 96. E' poi ancora la Chiesa che talvolta si oscura e si offusca per la gran quantità di scandali, quando i peccatori tendono l'arco, nell'oscurità della notte, per saettare i retti di cuore 97Anche allora però la Chiesa risplende per la saldissima fede di alcuni suoi membri. Caso mai fosse possibile una distinzione nelle affermazioni divine, forse non senza motivo, a proposito della discendenza di Abramo, è detto che sarebbe stata paragonabile alle stelle del cielo e all'arena del mare 98: forse si può intendere che nelle stelle del cielo sono designati quelli che formano il gruppo meno numeroso dei fedeli, e cioè i più saldi e i più illustri; nell'arena del mare invece il gran numero dei deboli e dei carnali, che talvolta appare quieto e sereno nei periodi di tranquillità, talvolta invece è oppresso e sconvolto dai flutti della tribolazione e della tentazione.


Buoni e cattivi nella Chiesa fino alla fine del mondo.

9. 31. Tale era il periodo burrascoso al quale si riferiva la frase di Ilario, con la quale hai pensato di farci cadere in trappola contro tante affermazioni divine, come la Chiesa fosse scomparsa dalla faccia della terra. Con tale sistema potresti pure affermare che non c'erano più Chiese nella Galazia, quando l'Apostolo esclamava: O stolti Galati, chi vi ha ammaliati fino al punto che, dopo aver cominciato con lo spirito, ora volete farvi condurre alla perfezione con la carne? 99 In quel modo infatti tu attribuisci una falsa opinione a quel dotto, che rimproverava apertamente i tardi di mente e i paurosi, che egli cercava di dare nuovamente alla luce, fino a che si formasse in loro Cristo 100. Chi: non sa, infatti, come in quel tempo molte persone di scarso giudizio si erano lasciate ingannare da certe espressioni oscure, fino a pensare che la fede degli Ariani non era affatto diversa dalla loro? Altri invece avevano ceduto per paura e avevano finto di approvare la dottrina degli Ariani non camminando rettamente secondo la verità del Vangelo 101. Costoro, che poi si corressero, tu non li vorresti perdonare solo perché non ti è nota la loro conversione? Vuol proprio dire che non conosci la Scrittura! Leggi allora che cosa ha scritto Paolo a proposito di Pietro e che cosa ne ha pensato pure Cipriano 102. Non ti dispiaccia poi la mitezza della Chiesa, che cerca di riunire le membra disperse di Cristo, ma non le disperde quando sono unite. E sebbene anche quelli che si mantennero in quel tempo saldissimi nella fede e poterono capire i tranelli degli eretici fossero ben pochi a paragone degli altri, tuttavia anche alcuni di essi soffrirono da forti l'esilio per la fede, altri rimasero nascosti nelle varie parti del mondo. Per tal motivo la Chiesa, che cresce tra tutti i popoli, s'è conservata nel buon grano del Signore e si conserverà sino alla fine, sino a quando cioè essa abbraccerà tutti i popoli, inclusi i barbari. La Chiesa infatti si trova nel buon seme, seminato dal Figlio dell'Uomo; seme che, secondo la sua predizione, crescerà sino alla mietitura in mezzo alla zizzania. Il campo infatti è il mondo, la mietitura la fine del mondo 103.


Spiega un passo di S. Ilario citato a sproposito.

9. 32. Ilario dunque biasimava la zizzania e non il grano delle dieci province dell'Asia, oppure si credeva in dovere di biasimare con maggiore energia, e perciò con maggiore vantaggio, il grano che per qualche difetto si trovava esposto al pericolo. E' tanto vero, che pure nelle Scritture canoniche si riscontra questo modo di rimproverare, quasi rivolgendo la parola a tutti, per farla arrivare a determinate persone. Così quando l'Apostolo dice ai Corinti: Come mai alcuni, di voi affermano che non c'è la risurrezione dei morti? 104, fa capire chiaramente che non tutti la pensavano allo stesso modo, e d'altra parte attesta che quei tali non erano degli estranei, ma erano in mezzo ad essi. E affinché non fossero ingannati da quei tali coloro che la pensavano diversamente, poco dopo li ammonisce dicendo: Non lasciatevi ingannare: le cattive conversazioni corrompono i buoni costumi. Siate sobri e giusti e non peccate, perché vi sono alcuni che ignorano Dio: lo dico a vostra vergogna 105. Dice inoltre: Siccome sono tra voi gelosie e litigi, non siete forse carnali e non camminate forse alla maniera umana? 106 Lo dice come se rivolgesse il rimprovero a tutti. E tu vedi bene quanto sia grave il rimprovero che egli fa. Se perciò nella medesima sua lettera non leggessimo le seguenti parole: Io ringrazio continuamente il mio Dio per voi a motivo della grazia di Dio a voi concessa in Gesù Cristo, perché siete divenuti ricchi di tutte le cose in lui, in ogni discorso e in ogni scienza, secondo che la parola di Cristo si è fermata in mezzo a voi, di modo che non vi manchi più alcun dono di grazia 107,penseremmo che tutti i Corinti fossero carnali ed animali, incapaci di comprendere le cose dello Spirito di Dio 108, litigiosi e invidiosi, che vegetassero soltanto! E' vero pure che tutto il mondo è in potere del maligno 109 proprio a causa della zizzania sparsa in tutto il mondo, ma è pur vero che Cristo è propiziatore dei nostri peccati e non dei nostri soltanto, ma anche di quelli di tutto il mondo 110, grazie al grano che si trova in tutto il mondo.


I cattivi non nuocciono ai buoni.

9. 33. Si raffredda poi la carità di molti 111, per il dilagare degli scandali, e quanto maggiore è il numero dei fedeli che, dopo la glorificazione del nome di Cristo, sono riuniti nella comunione dei suoi sacramenti, tanto maggiore è pure il numero dei malvagi davvero perversi per la loro ostinazione. Costoro sono come la paglia nell'aia del Signore, che sarà separata solo nell'ultima vagliatura 112. Essi peraltro non soffocano il frumento del Signore, il quale se pure è poco abbondante a paragone di quella, è però abbondante per se stesso: né i cattivi soffocano gli eletti di Dio, destinati ad essere adunati alla fine del mondo dai quattro venti, da un'estremità all'altra dei cieli, come dice il Vangelo 113. Sono essi che gridano: Salvami, o Signore, perché non vi è più alcun santo e la verità è venuta meno tra i figli degli uomini 114. Proprio di essi, nel dilagare dell'iniquità, il Signore dice pure: Chi persevererà fino alla fine, sarà salvo 115. Finalmente l'espressione seguente dello stesso salmo ci fa capire che non si riferisce ad una sola persona, ma a molte, dicendo: Tu ci salverai, o Signore, e ci difenderai da tale genia in eterno 116A proposito sempre del dilagare dell'iniquità, che il Signore predisse si sarebbe verificata, è anche scritto: Pensi forse che, quando tornerà il Figlio dell'Uomo, troverà fede sulla terra? 117 Tale dubbio dell'Onnisciente prefigurava il dubbio nella sua promessa, che ci assalirà quando la Chiesa resterà delusa da tanti, nei quali aveva riposto grandi speranze, per averli trovati diversi da quanto si aspettava ne resterà talmente turbata, da non voler credere facilmente alcun bene nei confronti di alcuno di loro. Non è tuttavia lecito dubitare che gli stessi eletti, in cui il Signore troverà fede al suo ritorno sulla terra, cresceranno in tutto il campo con la zizzania.


La Chiesa è simile alla rete piena di pesci di ogni genere.

9. 34. La Chiesa dunque è la stessa che, nella rete del Signore, nuota insieme coi pesci cattivi 118, dai quali però rimane separata per i sentimenti e per i costumi e si distacca per presentarsi al suo sposo tutta splendente, senza macchia o ruga 119. Essa intanto, in attesa della separazione materiale, che avverrà sulla riva del mare 120, cioè alla fine del mondo, corregge quelli che può e tollera quelli che non riesce a correggere, senza però abbandonare l'unità dei buoni per causa di quelli di cui non riesce a correggere l'iniquità.


Autorità degli scrittori ecclesiastici inferiore a quella della sacra Scrittura.

10. 35. Di fronte a così numerose, a così chiare e incontrovertibili testimonianze divine, non volere, o fratello, raccogliere e distorcere contro la verità frasi tratte dagli scritti di vescovi nostri come Ilario, o di quelli anteriori allo scisma di Donato, come Cipriano e Agrippino. Anzitutto perché l'autorità di un tal genere di scritti deve essere considerata di grado ben diverso da quella dei Libri canonici. Pertanto non vanno letti per desumerne delle affermazioni che non ammettono un'opinione diversa, qualora gli autori la pensassero in maniera non del tutto ortodossa. Nel numero di tali autori sono evidentemente anch'io e non disdegno di accogliere come diretto a me quanto dice l'Apostolo: Se poi in qualche cosa la pensate diversamente, Dio vi illuminerà anche su ciò. Sennonché al punto in cui siamo giunti, cerchiamo di procedere nella stessa fila 121, cioè nella via che è Cristo 122. Di tal via così dice il salmo: Dio abbia pietà di noi e ci benedica; faccia risplendere su di noi la luce del suo volto ed abbia pietà di noi, affinché conosciamo sulla terra la tua via e la tua salvezza fra tutte le genti 123.

 


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)