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[SM=g1740758] P. Vittorio Genovesi S.J.
Contro gli Errori dei Protestanti


con la conferma scritturale alle singole risposte

edizione riveduta e aggiornata
a cura di L.D.P. Galanti

Milano, 2010


PRESENTAZIONE

Recentemente ho sentito dire da alcuni bambini che si preparavano per la Cresima: “E’ sbagliato invocare i santi e la Madonna: noi dovremmo pregare solo Dio” e poi “Noi non dovremmo circondarci di immagini sacre perché Dio ha proibito ogni raffigurazione”. Sono rimasto molto sorpreso dal sentire affermazioni che sembrava riaffiorassero dalle epoche drammatiche dell’Iconclastia o della Riforma luterana. Mi sono invece reso conto che tali domande originavano dalla contiguità dei bambini con alcuni amichetti cristiani immigrati da regioni di cultura protestante.

Mi sono quindi rivolto alle più fornite librerie cattoliche della mia città per cercare una pubblicazione dedicata a confutare le principali basi delle teorie protestanti. Mi bastava un semplice testo che aiutasse a replicare a tali affermazioni, spiegandone l’erroneità.

Grande è stata quindi la mia meraviglia nel sentirmi apostrofare dai librai con frasi del tipo “un libro del genere non esiste, sarebbe offensivo verso i fratelli protestanti e andrebbe contro quaranta anni di dialogo ecumenico” oppure “non è possibile parlare di
errore in chi ha una fede diversa dalla nostra, sarebbe presuntuoso e contro l’ecumenismo”.

Siccome l’ignoranza della propria fede non mi sembra il punto di partenza migliore per dialogare con le altre, e per evitare di lasciare senza replica affermazioni del tipo di quelle sopra riportate, ho quindi trovato utile recuperare un testo scritto dal padre Vittorio Genovesi ed edito nel 1951 come appendice al Catechismo di San Pio X. Tale pubblicazione non si limita ad elencare una serie di domande e risposte, secondo la struttura tipica del Catechismo
della Chiesa Cattolica, ma aggiunge per ogni argomento una serie di chiari e precisi riferimenti alle fonti bibliche, cui proprio le sette protestanti sono solite fare riferimento secondo il principio luterano della “sola Scriptura”, a scapito della Tradizione tramandata dalla Chiesa Cattolica attraverso gli apostoli e i loro successori.

Pur conservando tale prezioso lavoro del padre Genovesi tutta la sua attualità, ed anzi essendo forse ancora più utile oggi che sessanta anni fa, mi sono permesso di tentare un aggiornamento dei testi biblici, verificando tutte le citazioni sulla base delle versioni attualmente utilizzate (in particolare il testo CEI ed. 2003) e di inserire qualche nota relativa a documenti ufficiali successivi al II Concilio Vaticano. L’ultimo Concilio, infatti, pur non modificando “il Deposito della Fede”, ovvero la “dottrina certa ed immutabile” della Chiesa Cattolica, è stato convocato per esporre tale dottrina “secondo quanto è richiesto dai nostri tempi, … sempre però nello stesso senso e nella stessa accezione” (secondo il discorso dell’11 ottobre 1962 con cui il papa Giovanni XXIII ha aperto il Concilio).

Spero quindi che la riproposizione di questa importante ed introvabile opera possa costituire non un ostacolo ma un ausilio nel dialogo ecumenico, nel quale lo spirito di carità verso i fratelli separati non può prescindere dalla necessità di affermare la verità, ricordando sempre che se è necessario condannare l’errore, si deve sempre rispettare e amare l’errante. I meriti dell’opera sono dell’Autore, i difetti e le lacune sono solo del revisore.


L.D.P.G.
Milano, 2010


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)