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  IL PREZIOSISSIMO SANGUE CONFERMA LA FEDE

 
 
Nel santo Battesimo il Signore ha infuso nell'anima nostra il prezioso dono della fede e dalle tenebre ci ha chiamati alla sua ammirabile luce. Dono prezioso che ha dato a noi, a preferenza di tante altre anime che brancolano lontane dalla fede, fuori da quell'arca di salvezza che è la Chiesa.
 
II Battesimo è il dono che ci fa figli di Dio e ci otterrà il paradiso, se sapremo tradurlo in opere buone. E' per meritarci questo dono e per suggellare le cose che aveva insegnato con la parola e con l'esempio che Gesù ha sparso il suo Sangue.
 

La devozione a questo Sangue divino conserverà nel nostro cuore la fede ricevuta nel Battesimo, la alimenterà e la renderà sempre più salda.

I martiri trovarono la forza di dare la loro vita, in difesa della fede, perché sorretti dal pensiero che anche Gesù aveva dato la sua vita per testimoniare fino in fondo le verità che aveva insegnato. Quanti cristiani, uomini e donne, bambini e adulti, vergini e sposati, hanno sacrificato la vita animati dalla fede in quel Sangue divino!
 
E noi, come imitiamo questi esempi? Nelle nostre opere siamo coerenti con la fede che professiamo? O invece ci accontentiamo di una fede debole e moribonda perché non nutrita dalle opere buone?
 
Non facciamo forse, almeno qualche volta, come le vergini stolte di cui parla il vangelo, che tennero la lampada della fede senza l'olio della carità?
 
Fioretto: Recita adagio e attentamente il "Credo".
 
ESEMPIO S. Eleazaro, conte di Ariano (Avellino) fu provato da Dio con grandi tribolazioni. spogliato dei suoi beni, perseguitato da calunnie infami, trovò la forza di sopportare tutto con eroica pazienza.

Interpellato dalla moglie che gli chiedeva quale fosse il segreto di tanta forza, rispose: "Quando mi si presenta qualcosa di disgustoso mi na­scondo nelle piaghe di Gesù, penso a quanto egli ha sofferto per me e non mi allontano da questi pensieri finché in quelle ferite e in quel Sangue non sento alleggerita e confortata ogni mia pena".

Nato in Provenza, morì a soli quarant'anni nel 1323 e fu sepolto ad Apt, accanto alla sua sposa, la beata Delfina.

CREDO Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di la verrà a giudicare i vivi e i morti.
 
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.



 

“IL SANGUE DI CRISTO E’ LA CHIAVE DEL PARADISO.”

 (S. Tommaso d’Aquíno )

 

luglio.

LA FESTA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE

Proprio all’inizio di questo mese, dedicato a celebrare le glorie e i benefici del Preziosissimo Sangue di Gesù, la Chiesa ci ha fatto cele­brare fino a qualche tempo fa, in onore di questo Sangue, una festa solenne, quasi a coronamento del mese del S. Cuore.

L’origine di questa festa non è antica: risale a Pio IX, il cui pontifi­cato fu una delle epoche più gloriose per lo sviluppo di questa devozione. Già si celebrava in qualche luogo una festa del Preziosissi­mo Sangue nel venerdì della quarta settimana di quaresima, ma fu Pio IX a voler istituire una festa universale alla prima domenica di luglio, come un monumento alle vicissitudini della S. Sede e come un “Te Deum” perpetuo di ringraziamento per l’ottenuta liberazione dall’esilio di Gaeta. La festa fu poi fissata da S. Pio X al primo luglio.

II significato di questa solennità che si celebrava è del tutto affine a quello del S. Cuore, con cui aveva in comune il Vangelo della Messa. C’è un’intima relazione tra il Cuore e il Sangue, non solo perché dal Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia, sgorgò acqua e Sangue: ma anche perché il primo calice nel quale quel Sangue divino fu consacrato e vivificato, fu proprio il Cuore dei Verbo incarnato. La S. Messa esalta l’efficacia redentrice del Preziosissimo Sangue e ci invita a dissetarci alle fonti divine delle piaghe di Gesù, affinché il suo Sangue sia pegno per noi di vita eterna.

Fioretto: Esperimenta l’efficacia purificatrice dei Preziosissimo Sangue in una buona Confessione e tieni sotto controllo le disordinate passioni ricevendo spesso a larghi sorsi, nella santa Comunione, quel Sangue che fa germogliare la verginità nei cuori.

ORIGINE DELLA CONFRATERNITA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE.  Fin dal 1600 in più luoghi della Spagna esistevano già confraternite dei Preziosissimo Sangue. Ce n’era una anche a Ravenna e un’altra fu eretta a Roma sotto Gregorio XIII. Ma il pontificato di Pio VII fu la grande epoca della storia di questa devozione. Albertini, Vescovo di Terracina, Bonanni, Vescovo di Norcia e S. Gaspare del Bufalo eressero in Roma, nella chiesa di S. Nicola in Carcere, un’arciconfraternita a cui ne furono in seguito aggregate altre sparse in tutto il mondo.

2 luglio.

STORIA DELLA DEVOZIONE AL PREZIOSISSIMO SANGUE

“In un certo senso – scrive P. Faber – tutta la storia della Chiesa è la storia della devozione al Preziosissimo Sangue”, perché è la storia della predicazione del Vangelo e dell’amministrazione dei sacramenti. Come devozione speciale e separata è certamente esistita nella mente e nel cuore dell’apostolo Paolo; lo si può vedere dall’insistenza con cui ne parla nelle sue lettere. S. Paolo si può chiamare a ragione il “dottore del Preziosissimo Sangue” e può essere considerato come l’iniziatore della sua speciale devozione. La forza della sua missione apostolica scaturiva proprio da questa devozione.

Fra i santi Padri della Chiesa abbiamo S. Giovanni Crisostomo in Oriente e S. Agostino in Occidente, che possono essere considerati come tra i più notevoli esempi di una speciale devozione al Preziosissimo Sangue. II grande zelo che ardeva nel Crisostomo e l’entusiasmo divenuto in S. Agostino una vera passione, per il Sangue di Gesù che operò la nostra redenzione, spiegano la preminenza di questa devozione nei loro scritti.

Le rivelazioni di S. Geltrude sono piene delle più soavi e profonde espressioni riguardo al Preziosissimo Sangue di Gesù. Ma questa devozione pare aver preso la sua forma moderna e la sua consistenza in S. Caterina da Siena, che può essere giustamente chiamata la ‘profetessa del Preziosissimo Sangue’ (P. Faber).

Fioretto: Recita adagio le litanie del Preziosissimo Sangue, in cui sono raccolte le sue principali glorie e i suoi preziosi benefici.

ESEMPIO In S. Lubgarda e in S. Angela da Foligno, che pure ebbero la grazia di essere invitate da Gesù stesso a posare le loro labbra sul suo costato aperto, il ricordo del Preziosissimo Sangue è intermitten­te. In S. Caterina sarà invece un pensiero costante, l’ansia di ogni ora, un’idea fissa, un bisogno irrinunciabile. Fino a un certo punto le sue lettere cominceranno così: “lo vi scrivo nel prezioso Sangue…”. Al suo confessore, Raimondo da Capua, raccomanda: “Immergetevi nel San­gue di Gesù Crocifisso, bagnatevi in quel Sangue, inebriatevi con quel Sangue, crescete e fortificatevi in quel Sangue”. “In mezzo ai miei lavori – scriveva ancora – voglio essere accompagnata da quel Sangue”.

3 luglio.

L’OGGETTO DEL CULTO DEL PREZIOSISSIMO SANGUE

L’oggetto primario del culto al Preziosissimo Sangue è la persona adorabile di Gesù, l’oggetto secondario è il suo Sangue.II motivo generale è come per il S. Cuore: la dignità divina di Cristo, a cui quel Sangue appartiene; mentre il motivo speciale del culto al Preziosissimo Sangue sta nel fatto che Dio ha voluto che quel Sangue fosse il prezzo della nostra redenzione.

Dio poteva redimere l’umanità anche senza l’Incarnazione. Ma anche dopo aver deciso l’Incarnazione Dio poteva far sì che fossero sufficienti le prime lacrime del Bambino Gesù, oppure le poche gocce di Sangue versate nel momento della circoncisione.

L’infinita Giustizia, Sapienza e Bontà che è Dio ha invece voluto che la nostra redenzione fosse condizionata ai versamento di tutto il Sangue dell’Uomo-Dio. Ed era quel Preziosissimo Sangue che rende­va gradito a Dio il sangue delle vittime dell’Antica Alleanza, le quali vittime erano delle figure anticipatrici del vero Agnello che avrebbe tolto i peccati dei mondo.

Guai a noi se Gesù non fosse venuto sulla terra a redimerci!

Il Sangue di Cristo non solo ci ha riscattati, ma è anche la sorgente di ogni grazia, il prezzo di ogni favore che ci viene da Dio.

Quale profonda gratitudine e quale grande amore dovremmo sentire per questo prezioso tesoro da cui ci è venuto e da cui possiamo aspet­tarci ogni bene!

Fioretto: Rifletti sul fatto che sei stato comprato da Cristo e che, quindi, sei cosa sua e a lui solo devi servire. Stai vivendo per Gesù Cristo, o per il mondo, per le creature e per le tue passioni?

ESEMPIO Francesca della Madre di Dio, suora carmelitana, un giorno, prima di ricevere la Santa Comunione, fu profondamente colpita da queste parole contenute nel libro dell’Apocalisse: “Egli ci ha amato e ha lavato i nostri peccati col suo Sangue”. Subito dopo il Signore le disse internamente. “Io ho versato il mio Sangue per i vostri peccati e ora vengo nella S. Comunione a lavare le altre macchie che vi sono rimaste”. E ricevuta la Comunione vide la sua anima tutta ricoperta del Sangue di Gesù.

LITANIE DEL PREZIOSISSIMO SANGUE

Signore, pietà Signore, pie­tà

Cristo, pietà Cristo, pietà

Signore, pietà Signore, pietà

Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci

Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici

Padre dei cielo, che sei Dio abbi pietà di noi

Figlio redentore del mondo, che sei Dio abbi pietà di noi

Spirito Santo, che sei Dio abbi pietà di noi

Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi

Sangue di Cristo, Unigenito dell’eterno Padre salvaci

Sangue di Cristo, Verbo di Dio incarnato salvaci

Sangue di Cristo, Nuovo ed Eterno Testamento salvaci

Sangue di Cristo, disceso fino a terra nell’agonia salvaci

Sangue di Cristo, profuso nella flagellazione salvaci

Sangue di Cristo, che emani nella coronazione di spine salvaci

Sangue di Cristo, versato sulla croce salvaci

Sangue di Cristo, prezzo della nostra salvezza salvaci

Sangue di Cristo, senza il quale non c’è perdono salvaci

Sangue di Cristo, presente nell’Eucaristia salvaci

Sangue di Cristo, fiume di misericordia salvaci

Sangue di Cristo, vincitore dei demoni salvaci

Sangue di Cristo, fortezza dei martiri salvaci

Sangue di Cristo, vigore dei confessori salvaci

Sangue di Cristo, che generi i vergini    salvaci

Sangue di Cristo, sostegno nei pericoli salvaci

Sangue di Cristo, aiuto degli oppressi   salvaci

Sangue di Cristo, conforto nel pianto salvaci

Sangue di Cristo, speranza dei penitenti salvaci

Sangue di Cristo, sollievo dei moribondi salvaci

Sangue di Cristo, pace e dolcezza dei cuori salvaci

Sangue di Cristo, pegno di vita eterna salvaci

Sangue di Cristo, che liberi le anime del purgatorio salvaci

Sangue di Cristo, degnissimo di ogni onore e gloria salvaci

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo perdonaci, Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo esaudiscici, Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi

4 luglio.

IL PREZIOSISSIMO SANGUE E’ IL PREZZO DELLE ANIME

II pregio di una perla preziosa si valuta dal prezzo che si è disposti a pagare per averla; e quanto più alto è il prezzo, tanto più quella perla è considerata preziosa.

Ora, la nostra anima non è stata comprata con l’oro o con l’argento, ma con un prezzo inestimabile, infinitamente più alto, cioè col Sangue Preziosissimo che il Figlio di Dio ha sparso per noi in alcuni momenti della sua vita e soprattutto sulla croce alla fine della sua esistenza terrena. Quanto è grande dunque la dignità della nostra anima!

Già tanto preziosa perché creata a immagine e somiglianza di Dio, è resa ancora più preziosa dalla sua redenzione, perché riscattata da Gesù a prezzo del suo Sangue e della sua vita.

Quanto siamo costati al Signore!

A nulla ci serviranno gli onori, le ricchezze, i piaceri se poi perdiamo l’anima. Ecco l’affare più importante di cui dobbiamo occuparci in questa vita: salvare la nostra anima, per redimere la quale Gesù ha tanto sofferto.

Anche noi dobbiamo saper soffrire con coraggio e, se ci è possibile, volentieri, per amore suo e per salvarci, altrimenti a nulla ci servirà il suo Sangue.

“Quel Dio che ti ha creato senza di te – ci dice S. Agostino – non può salvarti senza di te”.

Fioretto: Recita la terza parte del Rosario meditando i misteri dolorosi.

ESEMPIO Il Ven. Buonsignore Caccinguerra, amico e compa­gno di S. Filippo Neri, era entusiasta di questa devozione. Un giorno, mentre si lamentava al pensiero che i pagani, gli ebrei e i musulmani non potessero approfittare del Sangue del Salvatore, nostro Signore gli apparve col Sangue sgorgante dal suo costato e gli disse: “E’ per tutti e per chiunque ne vuole”.

Quando lo stesso S. Filippo Neri istituì a Roma la visita alle sette chiese, intendeva offrire al fedeli la possibilità di una devozione alle sette principali effusioni del Sangue di Gesù e assegnò una effusione speciale di quel Sangue a ognuna di quelle sette chiese.

MISTERI DOLOROSI

Primo mistero:

 L’agonia del Getsemani “Gesù andò con i suoi discepoli in un luogo chiamato Getsemani e cominciò a provare tristezza e angoscia” (Mt 26, 36-37). “Ed entrato in agonia, pregava più intensamente e il suo sudore di­venne come gocce di sangue che scor­revano fino a terra” (Lc 22,43-44).  Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria, Gesù mio.

Secondo Mistero:

La flagellazione “Quelli ancor più gridavano: Crocifig­gilo! Allora Pilato, volendo tare il popolo, liberò Barabba e, do­po aver fatto flagellare Gesù, lo con­segnò perché fosse crocifisso” (Mt 15,13-15). Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria, Gesù mio.

Terzo Mistero:

L’incoronazione di spine “I soldati lo condussero nell’atrio del Pretorio. Lo rivestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela conficcarono sul capo. Si misero poi a salutarlo: Salve, o Re dei Giudei!” (Mc 15,16-18). Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quarto Mistero:

La “Via Crucis” “Presero dunque Gesù e lo condussero via. Ed egli, portando la croce, uscì verso il luogo chiamato Calvario, in ebraico Golgota, dove lo crocifissero” (Gv 19, 16-17). Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria, Gesù mio.

Quinto Mistero:

Crocifissione e morte di Gesù “Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle quindici” (Mc 15,33). “Gesù gridando a gran voce disse: Padre, nelle tue mani affido il mio spirito. Detto questo, spirò” (Lc 23,46).  Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria, Gesù mio. Salve Regina.  

Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria

5 luglio.

IL IL PREZIOSISSIMO SANGUE E IL PECCATO

“Chiunque commette il peccato è schiavo del peccato” (Gv 8, 34), cioè cade sotto il dominio tirannico del demonio, in balìa del potere malvagio di colui che “li ha presi nella rete perché facessero la sua volontà” (2 Tm 2, 26).

Questo dominio del diavolo si è attuato nel trionfo del paganesimo, nel quale egli, sotto nomi diversi, era adorato come un dio. Si è rivelato anche nei molti casi di possessione diabolica, in cui, non contento di possedere le anime, si impadroniva anche dei corpi e li tormentava. Ma è venuto Gesù a vincerlo. E’ venuto a lavare le nostre colpe, che sono l’unica cosa che può dare al demonio un vero potere su di noi.

II Preziosissimo Sangue di Gesù non solo cancella le nostre colpe, ma rimedia anche agli orribili mali causati dal peccato. Per il peccato sono entrate nel mondo la morte temporale, la morte spirituale e la morte eterna.

II peccato spoglia l’anima della grazia santificante e la rende ripugnante agli occhi purissimi di Dio, la rende deforme e schiava dei demonio. E oltre a ciò offende la maestà del Signore e provoca la sua divina giustizia. Ora, chi può rimediare a tanti mali se non il Sangue di Cristo, balsamo salutare che sana ogni ferita dell’anima? Solo il Sangue di Gesù calma lo sdegno di Dio, ci riconcilia con la divina giustizia, ci purifica da ogni colpa e ci ridona i meriti perduti. Quanto è grande la bontà di Gesù che ci dona, col suo Sangue, così tanti e così grandi rimedi! Quanto devo turbarmi se considero il numero, la gravità e la malizia dei miei peccati! Ma se rivolgo uno sguardo alle piaghe dei Crocifisso che gronda Sangue… quanto diventa facile confidare nella sua misericordia e nel suo perdono!

Fioretto: Fa devotamente il pio esercizio della “Via Crucis”.

ESEMPIO Si legge di Osanna da Mantova che aveva una devozione così grande al Preziosissimo Sangue che ogni volta che vedeva sangue umano veniva rapita in estasi.

S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe (Napoli) fu comunicata dall’arcangelo Raffaele con il calice, che per un po’ venne a mancare al sacerdote sull’altare. E’ stata, questa, una risposta al vivissimo desiderio che ella aveva di quel Sangue e un premio per questa sua devozione.

VIA CRUCIS

Il Venerdì Santo, 30 Marzo 1923, Ge­sù dettò a Josefa le preghiere dette alla Via Crucis

“Vieni a contemplarmi durante il do­loroso cammino del Calvario, dove sto per spargere il mio Sangue, adoralo ed offrilo al mio Padre celeste affinché serva per la salvezza delle anime”.

1° STAZIONE

 - Ascolta come pro­nunciano contro di Me la sentenza di morte. Considera con quale silenzio, con quale pazienza e con quale man­suetudine la riceve il mio Cuore.

Anime che cercate d’imitare la mia condotta, imparate a mantenere il si­lenzio e la serenità di fronte a ciò che vi mortifica e contraria.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime». 

2° STAZIONE

 - Guarda la Croce che mettono sulle mie spalle. II suo pe­so è grande, ma l’amore che sento verso le anime è molto più grande. Anime che mi amate, confrontate la vostra sofferenza con l’amore che mi portate, e non permettete che l’abbattimento spenga la fiamma di questo amore.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

3° STAZIONE

- Il peso della Croce mi fa cadere a terra, ma lo zelo per la salvezza delle anime mi fa risollevare, prendere nuovamente animo e prose­guire il cammino.

Anime che ho invitato a dividere il peso della mia Croce, vedete un po’ se il vostro zelo per le anime vi infonde nuova energia per andare avanti nel cammino dell’abnegazione e della ri­nuncia di voi stesse, oppure se l’ecces­sivo amor proprio atterra le vostre for­ze e non vi lascia sopportare il peso della Croce.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

4° STAZIONE

- Qui incontro la mia Santissima e diletta Madre. Considera il martirio che soffrono i nostri due Cuori! Tuttavia il dolore dell’uno e del­l’altro si uniscono vicendevolmente, e l’amore per quanto doloroso, trionfa.

Anime che camminate per lo stesso sentiero e che avete di mira gli stessi intenti, la vista delle vostre sofferenze vicendevoli vi animi e vi fortifichi af­finché l’amore trionfi. L’unione nel do­lore vi sostenga, e vi faccia abbracciare generosamente le spine del cammino.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

5° STAZIONE

- Considera come Si­mone di Cirene accetta questo peso crudele e penoso per un meschino inte­resse e come il mio Corpo va perdendo le forze.

O anime se vi vengono meno le forze alla vista della lotta continua contro la propria natura, considerate che portate la mia Croce, non già per un piccolo premio o per un godimento terreno e passeggero, ma per acquistare la vita eterna e per procurare la stessa felicità ad altre anime.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime». 

6° STAZIONE

- Considera la carità con cui questa donna (la Veronica) vie­ne a tergere il mio volto, e come per amore vince ogni rispetto umano.

Ah! non permettete che un futile ti­more di perdere la reputazione o la fama vi impedisca ora di tergere il mio volto con atti di generosità e di amore. Vedete come il sangue lo inonda!

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

7° STAZIONE

 - La Croce va esau­rendo le mie forze. Il cammino è lungo e penoso; nessuno si avvicina per por­germi aiuto: e il mio affanno è tale che cado una seconda volta.

Anime che camminate alla mia se­quela, non perdetevi di coraggio se nel­la vostra vita senza consolazioni umane e piena di aridità vi vedete private di ogni consolazione spirituale. Prendete animo alla vista del vostro Modello sul cammino del Calvario. Vedete, è la se­conda volta che cade, ma si rialza e prosegue il cammino fino al termine. Se volete attingere un po’ di forza, ve­nite e baciategli i piedi!

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime». 

8° STAZIONE

 - Vedendomi in tale stato di ignominia le donne di Gerusa­lemme piangono.

Il mondo piange dinanzi alla soffe­renza: ma Io vi dico, o anime che mi seguite per il cammino stretto, che un giorno, il mondo vi vedrà camminare per ampie e fiorite praterie, mentre lui e i suoi seguaci cammineranno sopra il fuoco che essi stessi si preparano coi lo­ro godimenti.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

9° STAZIONE

 - Considera che qua­si sono prossimo al Calvario e cado per la terza volta. Così darò forza a quelle povere anime che, in pericolo di morte eterna, si rammolliranno col Sangue delle ferite che produce questa terza caduta: otterrò loro grazia per rialzarsi e giungere ad ottenere la vita eterna.

Anime che desiderate imitarmi, non ricusate mai il più piccolo atto, anche se vi produce nuove ferite. Non impor­ta! Questo sangue darà la vita ad un’a­nima! Imitate il vostro Gesù che avanza verso il Calvario!

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime». 

10° STAZIONE -

Considera con quanta crudeltà mi spogliano delle ve­sti! Contempla come Io rimango in si­lenzio e in un totale abbandono!

Lasciatevi spogliare di quanto posse­dete, sia dei beni che della propria vo­lontà. In cambio lo vi rivestirò con la tunica della purezza e coi tesori del mio Cuore.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

11° STAZIONE

- Già sono giunto sulla cima dove mi daranno la morte. Già mi stendono e mi inchiodano sulla Croce! Non ho più nulla… Neppure la libertà di muovere una mano… un pie­de… Non sono i chiodi che mi tratten­gono, ma l’amore! Perciò dalle mie lab­bra non cade né un lamento né un so­spiro.

Voi siete inchiodate sulla croce e siete trattenute dai chiodi. Non lagna­tevi, non mormorate quando questi chiodi benedetti vi lacerano le mani e i piedi.

Venite e baciate i Miei: qui troverete la forza.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

12° STAZIONE

 - La Croce è la mia compagna sul cammino del Calvario, sulla Croce esalo l’ultimo respiro.

Anime che avete avuto la croce per compagna inseparabile durante la vo­stra vita, siate certe che su di essa esa­lerete il vostro ultimo respiro: ma è pe­rò anche certo che essa sarà la porta per cui entrerete alla vita.

Baciate costantemente questo pegno sacro e benedetto: abbracciatelo con tenerezza ed amatelo come il più gran­de dei vostri tesori.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime». 

13° STAZIONE

 - Considera la cari­tà con cui Giuseppe d’Arimatea si inca­rica di calare il mio corpo dalla Croce. Lo depone fra le braccia di mia Madre. Essa lo adora e lo bacia; lascia cadere le sue lacrime sul mio volto e su tutte le mie membra. Poi lo consegna a quel­li che dovranno imbalsamarlo e depor­lo nel sepolcro.

O anime tutte venite. Prendete il mio corpo, imbalsamatelo con gli aromi del­le vostre virtù! Adorate le sue piaghe! Baciatele e lasciate che le vostre lacri­me cadano sul mio volto! E poi mette­temi nel sepolcro del vostro cuore.

E dite anche una parola di conforto alla cara Madre mia e vostra.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

14° STAZIONE

- Considera con quanta delicatezza mi mettono nel se­polcro. È nuovo e quindi puro senza la più leggera macchia.

Anime che mi siete unite cercate tut­te le delicatezze che vi suggerirà l’amo­re, affinché il vostro cuore sia puro e ben adorno per seppellirmi nell’amore tenero, forte, costante e generoso. Ora bacia e adora le mie Piaghe, e recita il “Miserere”.

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

Baciando la terra:

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».


[Modificato da Caterina63 12/07/2014 11:37]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)