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* Arriviamo così a Benedetto VI (972 +974), che succede a Giovanni XIII e che venne incoronato l'anno successivo, in attesa della conferma degli imperatori in quel periodo lontani dalla città.

Ma questa volta sono i romani a non volerlo Papa poichè godeva della stima di Ottone le cui ingerenze non volevano più sopportare e così, forti del fatto che Ottone stava morendo ( muore il 17 maggio 973), i romani cospirano contro Benedetto VI per metterci un proprio candidato.

Tengono le redini della rivolta la Famiglia dei Crescenzi. Famiglie superbe che nuoceranno non poco alla Chiesa, influendo sulle varie elezioni e sulla deposizione dei Papi.

Dunque Crescenzio di Teodora, con i suoi partigiani, cattura il povero Benedetto VI e lo fa rinchiudere in Castel Sant'Angelo, sollevando al pontificato il cardinale diacono, d'accordo con loro, Bonifacio Francone che si chiamò immantinente Bonifacio VII, questo sì dichiarato antipapa.

 

Nuovi poteri locali, infatti, rappresentati dai Crescenzi, sicuramente sostenuti da Bisanzio, nel momento del passaggio fra Ottone I e Ottone II intendevano riprendersi Roma e il papato. Benedetto VI «viene sostituito da un papa “nazionale”» scrive Duchesne (I primi tempi dello Stato pontificio, p. 150), «il diacono Francone, figlio di Ferruccio», “romano de Roma”, ma non per questo necessariamente parte della cittadinanza di Dio presente in quel momento a Roma. Sant’Agostino docet.

 

Infatti dopo un mese, avendo litigato coi suoi partigiani, Bonifacio è costretto alla fuga, portandosi via una congrua parte del tesoro della Chiesa (è proprio un vizio, chi scappa deve portarsi via sempre qualche pezzo non suo).

Ma prima di fuggire compie il suo esecrando delitto, nel luglio 974 Bonifacio fa strangolare il povero Benedetto VI da un prete di cui si conosce il nome, tale Stefano, proprio quando il messo imperiale Sicco era giunto a Roma per liberarlo dall'ingiusta prigionia.

 

Una piccola curiosità:

in qualche elenco di storici appare come successore un certo Domno II e non pochi lo mettono nella lista dei Papi, ma è un abbaglio, per non dire un falso. Domnus-Dominus Papa, è riferito al Pontefice Benedetto VI.

 

* Regno breve di uno, due o tre anni al massimo, dunque per i primi sei Benedetto, uno fra loro ucciso da un antipapa.

 

Se questo non dice niente di per sé, perché spesso nel Medioevo si registrano brevi pontificati, è significativo invece che il primo Benedetto a registrare un pontificato di una durata considerevole sia stato Benedetto VII. Infatti quel pontificato fu non a caso segnato da una stretta e fiduciosa collaborazione con l’imperatore Ottone II, il cui regno coincide esattamente con il pontificato di Benedetto VII (973 +983). C'è da dire che Ottone II offrì la tiara al santo monaco Maiolo di Cluny, il quale umilmente rifiutò, e così la pose al vescovo di Sutri - Viterbo - Benedetto.

 

Interessante è che durante il suo pontificato Benedetto VII abbia favorito sull’Aventino il formarsi di una realtà monastica intitolata ai santi Bonifacio e Alessio costituita da monaci benedettini e basiliani, cioè latini e greci, a testimonianza che ancora alla fine del X secolo, a Roma, l’Occidente cristiano non era estraneo all’Oriente. Lì morirà fra l’altro, dopo essersi pentito e aver rivestito l’abito monastico («ut tandem scelerum veniam mereatur habere» si legge nel suo epitaffio), il Crescenzio che era stato il caporione dell’insurrezione “nazionale” a scapito di Benedetto VI.

La misericordia della Chiesa è sempre stata di pari passo col Suo Fondatore e Capo. La cittadinanza di Dio si può sempre riacquisire, basta volerlo.

 

Benedetto VII fu dunque un Papa energico e giusto.

 

Dopo aver ufficializzato la scomunica a Bonifacio VII, punì i saccheggiatori delle chiese, protesse i poveri, restituì il monastero di Santa Croce di Gerusalemme e lo diede ai monaci di Cluny, fece rientrare l'arcivescovo Sergio di Damasco, scacciato dai Saraceni, e gli diede la chiesa Ss. Bonifazio e Alessio, come sopra riportato. Furono anni di radicale riforma attraverso molti sinodi nei quali, per esempio, interdisse ogni forma di simonia. Protesse le chiese della Pannonia e rivolse lo sguardo alla Chiesa d'Africa, ricostituendo la sede di Cartagine. Per porre fine agli odi ed alla confusione in Germania, concesse al Vescovo di Magonza il diritto di incoronare i re della Germania e confermò il suo primato in qualità di Vicario Apostolico. Benedetto VII si interessò anche della zona di Subiaco dove si trovava la grotta di San Benedetto e, il 4 dicembre 980 vi consacrò la chiesa monastica di Santa Scolastica.

 

Nonostante egli mantenesse un atteggiamento servile nei confronti dell'imperatore, di fatto gli servì per potersi muovere in tutta libertà, e fare quanto era di sua spettanza. Con Benedetto VII crebbe il prestigio della Santa Sede e, le Visite "ad limina", cioè "alle soglie" o tombe degli Apostoli - espressione antica per indicare le visite formali che i vescovi compivano a Roma -  divennero più frequenti, fra vescovi, prelati e laici, per attestare l'usanza di esporre le questioni più gravi direttamente al Pontefice. Giacomo, eletto vescovo di Cartagine in tempi difficili, venne a Roma per essere consacrato e ricevere gli aiuti dal Papa, così come venne a trovare rifugio presso il Successore di Pietro il vescovo Sergio di Damasco.

 

Infine si tramanda che fu lui, prima di essere eletto Papa, ad aver portato da Gerusalemme un frammento della Croce di Nostro Signore Gesù Cristo, durante un pellegrinaggio, e per questo amava molto questa Basilica, Santa Croce in Gerusalemme appunto, nella quale è stato sepolto.

 

* Con Benedetto VIII (1012 +1024) si è già varcata la fatidica soglia dell’anno mille, a cavallo del quale aveva regnato la figura per certi versi inquietante di Silvestro II (999 +1003).

 

Benedetto VIII, pur essendo anch’egli della “provincia” romana (dei famigerati, non sempre a ragione, Tuscolani), non fu succubo di interessi particolaristici e impostò un rapporto di pace e di collaborazione con l’autorità imperiale, a sua volta capace di non far valere ragioni di parte.

 

Ebbe così un pontificato ancor più lungo del precedente Benedetto e, coincidenza anche nel suo caso non priva di significato, il regno dell’imperatore Enrico II (il quale nel 1013 si fece chiamare "Re dei Romani"), con cui il Papa aveva fruttuosamente collaborato per la riforma della Chiesa, terminò nel medesimo 1024, a pochi mesi di distanza dalla morte del Papa. Benedetto, quasi per consolidare la riforma a livello temporale, aveva anche cercato l’alleanza militare con l’imperatore, in ordine alla sottomissione del sud dell’Italia.

 

Ma in questo i suoi progetti, come accadrà successivamente anche ad altri santi Papi, non ebbero grande successo. Un segno?

Energico, risoluto, indole gagliarda e guerriero, uomo di fede, così viene descritto Benedetto VIII che seppe riunire il popolo d'Italia per far fronte all'invasione musulmana. Promosse una alleanza fra Genova e Pisa la quale tirò fuori una flotta poderosa che seppe ricacciare i musulmani dalla Sardegna. Al Sud, ridotti all'impotenza i Musulmani in Sicilia, dovette intervenire per tenere a freno i Bizantini che intanto avevano occupato la Puglia e la Calabria... e qui lasciamo l'argomento prettamente alla storia.

 

Di interessante su Benedetto VIII c'è ancora da dire di come protesse Montecassino, dove mandò molte reliquie: celebrò poi diversi sinodi fra i quali uno a Roma nel 1015 ed uno a Pavia per ristabilire la disciplina del clero e, in modo particolare, per opporsi ai chierici concubinari. Ma non riuscì ad applicare le norme scaturite da questi sinodi e da un concilio sulla stessa materia, perchè muore nel giugno del 1024 ed è sepolto in San Pietro.

 

* Per concludere questa prima parte dedicata ai Papi che hanno portato il nome Benedetto, veniamo a Benedetto IX (1033 - ritirato 1048  +1055-56), la cui storia è di tutti i primi Benedetto la più complessa.

 

Se si sta all’Annuario pontificio, infatti, lo stesso Benedetto IX fu papa tre volte. Cerchiamo di capire il perchè.

 

Anch’egli si chiamava Teofilatto ed era membro della famiglia dei Tuscolani esattamente come lo zio Benedetto VIII. Fu eletto nel 1032. Era molto giovane ma probabilmente non un bambinetto, come pretendono quelle fonti che lo descrivono come una scandalosa marionetta. Seppure la scelta fosse caduta su di lui anche per la sua parentela con un casato potente e non sgradito all’imperatore (fatto, d’altronde, accaduto spesso, per non dire sempre, nella storia del pontificato e che di per sé dunque non deve meravigliare), «seppe guidare con mano abile la Chiesa durante i [primi!] dodici anni del suo pontificato».

 

Risultando fra l’altro capace di operare sul territorio a sud di Roma in modo più efficace dei predecessori, tanto da favorire «il monastero di Montecassino, ripristinato nella sua indipendenza», e da «gettare le fondamenta per una vasta riorganizzazione ecclesiastica». Mantenne «i contatti coi circoli riformatori» e acquisì «grande prestigio» in Francia, dove operò per la pace, estendendo la cosiddetta tregua Dei, cioè quella sospensione in certi periodi dell’anno di ogni attività bellica che era stata una delle più lungimiranti iniziative di Cluny. (Tutte le citazioni provengono dal Dizionario storico del papato già citato, I, pp. 159-160, ma qualunque testo che consideri con attenzione l’insieme delle fonti non può che scrivere lo stesso).

 

Per dodici anni - che non son pochi - i fatti andavano come in un qualsiasi pontificato di quei tempi, ma nel 1044 si abbatté su di lui la sciagura. Benedetto IX, non giovinetto come si dice, ma probabilmente sulla trentina, aveva in passato condotto una vita dissoluta e non è da escludersi che abbia mantenuto una certa condotta di vita che, a torto o a ragione, ha finito per indispettire i romani i quali, fomentati dalle famiglie rivali, reagiscono duramente contro il Papa e lo cacciano via. Vi furono sanguinosi combattimenti finché, il 20 gennaio 1045 e sempre la famiglia dei Crescenzi, riuscirono ad insediare il proprio candidato, il vescovo di Sabina col nome di Silvestro III.

 

Ma Benedetto IX, Papa legittimo e formalmente non deposto, si rifugiò in Trastevere dove aveva ancora una fetta di popolo e di prelati fedeli e, dopo essersi riorganizzato, scomunica Silvestro il 10 marzo dello stesso anno, risalendo legittimamente sul soglio Petrino ma abitando in Laterano dal momento che quanti gli erano ostili gli impedirono di rientrare in San Pietro.

Dopo due mesi arriva una scelta inaspettata, Benedetto IX si dimette per sua volontà in favore del suo padrino Giovanni Graziano che viene così eletto con il nome di Gregorio VI.

 

Ancora oggi non si conoscono i veri motivi delle dimissioni: si parla di una presa di coscienza da parte del Papa che, resosi conto del degrado in cui era caduta Roma ed impossibilitato a fare qualcosa e per non essere lui l'occasione del degrado, lo scandalo, decise di ritirarsi oppure, voci anche queste infondate, perchè avrebbe voluto sposarsi.

Un fatto è certo, il padrino dovette dargli una congrua somma di danaro, come lo stesso Gregorio racconterà al concilio di Sutri da lui indetto su richiesta del re Enrico III che voleva vederci chiaro. Gregorio VI con il concilio ebbero il dubbio se questi avesse potuto giudicare un Papa, per questo egli confessò quanto era accaduto e quindi abdicò spontaneamente - e chiedendo perdono - riconoscendo da sé stesso di non aver avuto quella Cattedra in modo del tutto legittimo ed onesto.

Allora su proposta di Enrico fu eletto il vescovo tedesco  Suidgero di Bamberga che prese il nome di Clemente II, e questi, nel sinodo romano del 1047 depose ufficialmente Benedetto IX il quale però (davvero rocambolesco) , alla morte dello stesso Clemente II (si, morto) avvenuta nell'ottobre dello stesso anno, corse da Tuscolo dove si era preparato la via (e altri sostengono che abbia avvelenato lui Clemente), aiutato dal conte Bonifacio di Toscana, insomma riesce a rioccupare la sede apostolica.

 

Ma l'esercito imperiale lo caccia via nel luglio 1048 nel mentre eleggono un secondo Papa tedesco con il nome di Damaso II il quale durò solo un mese, morì ad agosto dello stesso anno. Questa sequenza impressionò molto i vescovi tedeschi i quali, alla richiesta di Enrico a chi affidare la pesante tiara, nessuno osò farsi avanti. Alla fine la dieta di Worms costrinse ad accettare la nomina Brunone vescovo di Toul col nome di Leone IX e che sarà un Papa davvero santo.

Benedetto IX si ritirò alla fine ai Castelli, in un monastero di Grottaferrata. Con lui ebbe fine la tirannide dei conti Tuscolo da una parte e di Crescenzi dall'altra, ma si trattò solo di una pausa.

 

Nomen omen - il nome è un presagio.... ogni riferimento non è casuale, perché qui abbiamo parlato di storia e di eventi accaduti, perciò nessun riferimento, neppure casuale, al nostro odierno Benedetto XVI. Resta in comune il nome, ognuno con la sua storia drammatica e santa come avremmo modo di vedere nella seconda parte della cronologia dei Papi Benedetto.

 

 

Fine prima parte

 

Note

 

1) di Lorenzo Cappelletti da una serie di articoli in archivio alla rivista dismessa 30giorni

 

2)  questo passo di San Giuliano e tutto l'articolo - prima e seconda parte - prende spunto  dal Vol. I e II Storia dei Papi - C.Castiglioni prefetto all'Ambrosiana - 1957 seconda Ed. riveduta e aggiornata  fino al Papa regnante Pio XII

 

- ed anche:  Grande Dizionario dei Papi - Oxford University Press - J. N.D. Kelly 1986.

 

3) cfr. Cappelletti - Patrologia Graeca 102, col. 377

 

Vi ricordiamo anche la storia di altri Papi: Celestino V e Bonifacio VIII poi  lo schiaffo e la fine del papato medioevale





Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)