00 21/02/2015 12:44

  La Scrittura non contraddice le promesse di Dio.


14. 36. Circa il piccolo numero di buoni, leggiamo queste chiarissime parole del Signore: Entrate per la porta stretta. Quanto larga e spaziosa è la via che conduce alla morte, e molti sono coloro che vi si avviano! Quanto angusta è la porta e stretta è la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che entrano per essa! 130. I Donatisti credono di essere loro questi pochi e quindi sostengono che il mondo è scomparso, mentre essi sono rimasti nel piccolo numero lodato dal Signore. Se però si confrontano con i Rogatisti e i Massimianisti, separatisi da loro, vedranno che questi sono di gran lunga più pochi, se considerano una gloria l'essere pochi! Nondimeno, il Signore ha accreditato il piccolo numero in rapporto alla moltitudine dei cattivi; e quanto alla moltitudine dei buoni, considerata in se stessa, egli non ha taciuto: leggano le Scritture e vedano che abbondanza di testi vi si trova. Perché si promette che la discendenza di Abramo sarà numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia del mare 131, se non per via della immensa moltitudine, visto che, come dice l'Apostolo, è stato detto: Da Isacco prenderà nome la tua stirpe, poiché non i figli della carne, ma quelli della promessa saranno considerati tua stirpe 132? Perché: Sono più numerosi i figli della abbandonata che della maritata 133? Perché: Molti verranno dall'Oriente e dall'Occidente e si metteranno a tavola con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno se ne andranno nelle tenebre esteriori 134, cioè gli empi Giudei? Perché l'Apostolo dice: Per purificare noi e formare per sé un popolo sovrabbondante, competitore di opere buone 135?. Perché l'Apocalisse dice che sono migliaia e migliaia i santi figli della Chiesa 136? Ecco: sono detti molti gli stessi che sono detti pochi. Per quale motivo, se non perché sono molti, presi a sé, e pochi, in rapporto ai cattivi?



Fuggire l'astuzia degli eretici.


15. 37. " È di noi - essi dicono - che è stato detto: Saranno primi quelli che erano ultimi 137. Il Vangelo è giunto tardi in Africa; di conseguenza le Lettere degli Apostoli non dicono in nessun passo che l'Africa ha creduto. Riguarda invece i popoli orientali e gli altri che hanno ricevuto la fede cristiana e che troviamo citati nei Libri santi, l'altro testo: Saranno ultimi quelli che erano i primi, perché stavano per allontanarsi dalla fede ". Non è forse vero che dobbiamo guardarci dall'astuzia degli eretici, che cercano di cambiare il senso delle parole di Dio, facendolo passare dalla verità, che le ha ispirate, alla perversità in cui si trovano essi? Perché, piuttosto, non intendiamo questo testo dei Giudei, che sono diventati ultimi, pur essendo stati i primi, e dei cristiani provenienti dai Gentili, che sono diventati primi, pur essendo stati gli ultimi? Se io non avessi un argomento più sicuro per provare questo significato, ad un uditore di buon senso dovrebbe bastare che io ho trovato in queste parole una conclusione, da cui risulta che i Donatisti non hanno addotto in loro favore nessun testo sicuro che non lasci dubbi. In effetti, anche se capissi che non sono i Giudei o i Gentili quelli di cui si parla qui, è vero che alcuni popoli sono giunti alla fede dopo l'Africa: perciò è sicuro che, in questo cammino di fede, l'Africa non è stata l'ultima. Si aggiunga che il Signore ha spiegato lui stesso a chi si riferiva e ha messo a tacere i calunniatori. Così, rivolto ai Giudei, che stavano per dirgli: Tu hai insegnato sulle nostre piazze, disse: Quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe, e tutti i Profeti nel regno di Dio, e voi, invece, messi fuori; e verranno dall'Oriente e dall'Occidente, dall'Aquilone e dall'Austro, e si metteranno a tavola nel regno di Dio. Ecco: vi sono degli ultimi che saranno i primi e dei primi che saranno gli ultimi 138. Qui non c'è proprio niente da contraddire.



I Donatisti oppongono le parole del Signore sulla apostasia finale.


15. 38. Inoltre i Donatisti dicono che il Signore si riferiva all'apostasia del mondo, quando ha detto: Pensate che il Figlio dell'Uomo, al suo ritorno, troverà la fede sulla terra? 139 Noi invece pensiamo che ha parlato così o per via della perfezione della fede, che la gente trova così difficile che perfino nella vita di ammirevoli santi, come Mosè, si incontrano momenti in cui essi hanno vacillato o potuto vacillare; oppure per via del gran numero dei cattivi e del piccolo numero dei buoni, di cui abbiamo parlato abbastanza. Perciò il Signore si è espresso in forma quasi dubitativa. Non ha detto infatti: " Al suo ritorno il Figlio dell'Uomo non troverà la fede sulla terra ", ma: Pensate che troverà la fede sulla terra? 140 Certamente, a colui che tutto conosce e prevede, non è conveniente avere dubbi; ma il suo " dubbio ", era figura del nostro, poiché i molti scandali che cresceranno verso la fine dei tempi, indurranno la fragilità umana ad esprimersi, qualche volta, in questo modo. Perciò è scritto nei Salmi: La mia anima ha sonnecchiato per la tristezza, rafforzami nelle tue parole 141. Perché: La mia anima ha sonnecchiato per la tristezza, se non per queste parole del Signore: Per il crescere dell'iniquità, si raffredderà la carità di molti 142? E perché:Rafforzami nelle tue parole, se non per ciò che segue: Chi invece persevererà sino alla fine, sarà salvato 143? Vi sono dunque, in tutto il mondo, molti, nei quali si raffredderà la carità, per il crescere della iniquità; come d'altra parte vi sono quelli che, perseverando sino alla fine, saranno salvati. Il Signore ha detto infatti: Lasciate che l'uno e l'altra crescano fino alla mietitura, e: La mietitura è la fine dei tempi, il campo, invece, è il mondo 144. E proprio di questa umana fragilità è anche la voce: Salvami, Signore, perché mancano gli uomini buoni, ed è venuta meno la fede ai figli degli uomini 145. Tuttavia tra questi vi sono dei fedeli che, unanimi e concordi in Dio, gridano: Salvami, Signore. E poiché è talmente uno solo l'uomo che dice: Salvami, Signore, da risultare formato di molti, il salmo aggiunge al singolare: A motivo della miseria degli indigenti e del gemito dei poveri, io ora sorgerò - dice il Signore 146 -; e poco dopo dice al plurale: Ma tu ci salverai e ci custodirai da questa generazione, e per sempre 147. Da quale generazione, se non da quella di cui più sopra è stato detto: Sono venuti meno gli uomini buoni ed è venuta meno la fede ai figli degli uomini 148? Ora, le due razze si trovano in tutto il mondo e sino alla fine, poiché egli ha detto: Lasciate che l'uno e l'altra crescano fino alla mietitura, e: Il campo è il mondo, la mietitura la fine dei tempi 149. E questo unico uomo, che è il corpo di Cristo formato da molte membra, verrà portato via come Enoch, gradito a Dio, liberato da Sodoma, come Lot, e dal diluvio, come Noè 150. In lui si trova la miseria degli indigenti e il gemito dei poveri, poiché la sua anima sonnecchia per la tristezza, quando domanda di essere rafforzato nelle parole di Dio. Nello stesso salmo dice da dove gli viene la tristezza: Mi ha preso la tristezza, per colpa dei peccatori che abbandonano la tua Legge 151. Ugualmente egli grida, quando il suo cuore è in angustia per questa tristezza; ma vedano da dove grida: Dai confini della terra - dice - ti ho invocato, mentre il mio cuore era in angoscia 152. In verità, la persecuzione per la giustizia, egli la subisce, non solo quando riceve tormenti fisici - e questo non sempre succede - ma, e questo succede sempre, fino a quando non sia passata l'iniquità, soffre i tormenti dello spirito; vale a dire lo prende la tristezza a causa dei peccatori che abbandonano la legge di Dio. Non è, infatti, che Lot non soffrisse nessuna persecuzione in Sodoma, dove tuttavia nessuno, quando egli era lì, lo molestò con pene corporali, ma quel giusto, per quel che vedeva e udiva, mentre vi abitava, si tormentava nella sua anima giusta per gli inganni di altri 153. Per questo dice l'Apostolo: Ma anche tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo, saranno perseguitati 154. Di quelli invece che abbandonano la legge di Dio - dei quali il corpo stesso di Cristo dice: Ho visto gli insensati e mi struggevo - aggiunge: I malvagi e i facinorosi progrediscono in peggio, errano essi e inducono gli altri in errore 155. Eppure queste due razze coesisteranno in tutto il mondo fino alla fine, poiché il Signore ha detto: Lasciate che l'uno e l'altro crescano fino alla mietitura; il campo poi è il mondo e la mietitura la fine dei tempi 156.



Si respinge l'interpretazione di Lc 18, 8.


15. 39. Nondimeno mi stupisco che essi non badino a ciò che dicono, quando citano, quasi a loro favore, queste parole del Signore: Pensate che il Figlio dell'Uomo, al suo ritorno, troverà la fede sulla terra? 157, come se l'Africa non fosse una terra. Se infatti, il Signore ha parlato come se veramente non troverà la fede in nessuno, o ha parlato di una terra ben precisa, ma non si sa di quale; o ha parlato di tutta la terra, ma essi non sanno spiegare perché sarebbe esclusa l'Africa. Ed ora vedano se per caso, nelle parole seguenti, egli li abbia colpiti nella loro identità. Visto che egli aveva detto: Pensate che il Figlio dell'Uomo troverà la fede sulla terra?, io credo che nell'animo di alcuni eretici superbi, che in qualche regione della terra si erano separati dall'unità del mondo, si sarebbe potuto insinuare un vano e orgoglioso sentimento di ritenere se stessi giusti, mentre tutte le altre nazioni, nelle quali si espande la comunione della Chiesa, abbandonavano e perdevano la fede, l'evangelista ha immediatamente proseguito dicendo: Disse poi ad alcuni, che si ritenevano giusti e disprezzavano gli altri, questa parabola 158; e quindi prosegue parlando dei due uomini che pregavano nel tempio, il Fariseo e il Pubblicano, che sono il simbolo dell'orgoglioso vanto delle opere buone e dell'umile confessione dei propri peccati. Desistano dunque i Donatisti, se si apprestano a rispondere a questa lettera, dal citare testi che noi, come loro, rivendichiamo o per indicare la perdizione dei Giudei, o la zizzania, o la paglia o i pesci cattivi di tutto il mondo. E come noi con chiarissime testimonianze abbiamo dimostrato che la Chiesa è diffusa in tutto il mondo, così anche essi ne citino qualcuna chiara, per dimostrare che è stato predetto che, mentre tutte le nazioni avrebbero perso la fede di Cristo, sarebbe restata solo l'Africa e dall'Africa sarebbero stati inviati ovunque dei Vescovi.



La Chiesa non è solo a mezzogiorno della terra.


16. 40. Dicono: " Nel Cantico dei Cantici sta scritto che la Sposa, cioè la Chiesa, chiede allo Sposo: Dimmi, amore del mio cuore, dove vai a pascolare, dove vai a riposare nel mezzogiorno? 159 ". È la sola testimonianza che, a loro avviso, suona a loro favore, in quanto l'Africa si trova nella regione meridionale della terra. Perciò prima di tutto vorrei sapere come può la Chiesa chiedere a Cristo di dirle dove si trova la Chiesa; infatti, non vi sono due Chiese, ma una. Oppure, dimostrino essi, visto che non negano che è la Chiesa che parla così a Cristo, qual è la Chiesa che domanda e qual è la Chiesa di cui domanda. Essa infatti chiede dove può raggiungere il suo Sposo e dice: Dimmi, amore del mio cuore, dove vai a pascolare, dove vai a riposare nel mezzogiorno? Ora, è la Chiesa che parla e chiede dove si trova la Chiesa, nel mezzogiorno. In effetti essa non chiede: Dove vai a pascolare, dove vai a riposare? e le si risponde: Nel mezzogiorno, come se fosse lo Sposo a rispondere: Vado a pascolare nel mezzogiorno; vado a riposare nel mezzogiorno, ma tutte le parole fanno parte di un'unica domanda: Dove vai a pascolare, dove vai a riposare nel mezzogiorno? Poi essa dice anche: Per non essere come una donna velata dietro i greggi dei tuoi compagni 160Ma egli risponde: Se non conosci te stessa, o bellissima tra le donne 161, e così via. Non è dunque con queste parole che si dimostra che la Chiesa si trova solo nella regione meridionale, ma che è stabilita anche in altre regioni del mondo. Forse essa vuol sapere chi fa parte della sua comunione, nel mezzogiorno; cioè dove il suo Sposo va a pascolare e dove va a riposare nel mezzogiorno, visto che pascola i suoi greggi e riposa tra i suoi. Alcuni suoi membri, infatti, cioè dei buoni fedeli, dalle zone d'oltremare vengono in Africa; ma quando sentono che qui c'è il partito di Donato, per timore di cadere nelle mani di qualche " ribattezzatore " invocano Cristo e lo pregano dicendo: Dimmi, o amore del mio cuore, dove vai a pascolare, dove vai a riposare nel mezzogiorno; cioè, dimmi chi sono mezzogiorno, dove tu pascoli e riposi coloro che hanno la carità e non dividono l'unità. Vedi il seguito: Per non essere come una donna velata dietro i greggi dei tuoi compagni; cioè, per non essere nascosta, sconosciuta e con il velo, cioè coperta, non dietro il tuo gregge, ma dietro i greggi dei tuoi compagni che una volta erano gregge con te e ora hanno voluto radunare, al di fuori, non il tuo gregge, ma i loro greggi; e non hanno ascoltato le tue parole: Chi non raccoglie con me, disperde 162, né quelle dette a Pietro: Pasci le mie pecore 163, e non " le tue pecore ". La Chiesa certo non è velata, perché non sta sotto il moggio, ma sopra il candelabro, per far luce a tutti coloro che sono in casa 164, e di essa è stato detto: Non può restare nascosta una città posta sopra un monte 165. Ma per i Donatisti essa è come velata. Essi ascoltano testimonianze tanto limpide e chiare, che la manifestano in tutto il mondo, ma preferiscono andare ad urtare ad occhi chiusi contro il monte, anziché salirvi; questo monte era una pietra staccatasi dal resto senza mani, poi è cresciuta ed è diventata un grande monte, che ha riempito tutta la terra 166.



A mezzogiorno c'è piuttosto l'Egitto.


16. 41. Possiamo anche intendere diversamente: Dove vai a pascolare, dove vai a riposare nel mezzogiorno. Nei salmi la domanda è posta sulle labbra di Mosè, servo di Dio: Fammi riconoscere la tua destra e gli uomini istruiti di cuore nella tua sapienza 167. Con il termine mezzogiorno le Scritture indicano l'immensa luce della sapienza e il grande ardore della carità. Perciò, quando lo Spirito di Dio esorta qualcuno, per mezzo del profeta, a fare buone opere, gli promette: E le tue tenebre brilleranno come mezzogiorno 168. Ma quand'anche per mezzogiorno si dovesse intendere una località della terra, le parole stesse che formano, come ho detto, un'unica domanda, non consentirebbero assolutamente ad alcuno di piegare questa frase in favore della propria opinione. E se a chi chiede dove va a pascolare, dove va a riposare, gli si risponde: nel mezzogiorno, non si deve pensare subito all'Africa. Sì, l'Africa si trova nella parte meridionale del mondo, ma verso l'Africo, non verso l'Austro, dove è veramente mezzogiorno, perché è qui che il sole dimezza il giorno; ma sotto questa regione del cielo si trova piuttosto l'Egitto. Ora, se lo Sposo, interrogato dalla Sposa sul luogo a lei più caro e più familiare e sul suo segreto ritiro, le rispondesse che si trova nel mezzogiorno, molto probabilmente la Chiesa cattolica lo vedrebbe nei suoi membri che vivono in Egitto, cioè nelle migliaia di servi di Dio che vivono nel deserto in santa società, impegnati ad osservare la perfezione del precetto evangelico: Vuoi essere perfetto? Va', vendi quanto hai, dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli, e poi vieni e seguimi 169. Come sarebbe meglio dire che è qui il luogo più segreto in cui il Figlio di Dio pascola e si distende, cioè si riposa, anziché tra le bande esagitate dei pazzi Circoncellioni, tipico male dell'Africa! È a proposito dell'Egitto, infatti, che Isaia profetizza così: In quel giorno vi sarà un altare del Signore nel paese degli Egiziani, e una stele in onore del Signore presso i loro confini; e vi sarà un segnale eterno per il Signore nel paese degli Egiziani. Perché grideranno al Signore contro coloro che li opprimevano, e il Signore manderà un uomo, che li salverà e li conserverà giudicandoli. E il Signore sarà noto agli Egiziani, e in quel giorno questi temeranno il Signore e faranno sacrifici e prometteranno voti al Signore e li trasgrediranno. E il Signore percuoterà gli Egiziani con un flagello e li guarirà con la sua misericordia; ed essi ritorneranno al Signore, egli li esaudirà e li guarirà 170. Che cosa rispondono? Perché non fanno comunione con la Chiesa degli Egiziani, che è stata predetta? E se poi nell'allegoria del profeta l'Egitto significa il mondo, perché non sono in comunione con la Chiesa del mondo?



La Chiesa non ha avuto inizio da Cartagine, ma da Gerusalemme.


16. 42. Scrutino perciò le Scritture e contro un sì gran numero di testimonianze che rivelano la Chiesa di Cristo diffusa in tutta la terra, ne portino almeno una, anch'essa certa ed evidente, per dimostrare che la Chiesa di Cristo è scomparsa da tutte le nazioni ed è rimasta solo in Africa, come per ripartire, non da Gerusalemme, ma da Cartagine, dove per la prima volta elevarono un vescovo contro un vescovo. Se poi vogliamo vedere Donato nel " principe di Tiro


", visto che Cartagine è chiamata Tiria, sentiamo la profezia di Ezechiele contro di lui. Vediamo il testo che lo dipinge meglio: Ti dimostrerò che egli è un uomo, e non un Dio 171. In realtà i Donatisti si gloriano più del nome suo che del nome di Dio; e poiché solo Dio è senza peccato e il Sacerdote che intercede per noi 172, visto che anche di lui è stato detto: Egli è sopra tutte le cose, Dio, benedetto nei secoli 173, questi imitatori di Donato vogliono apparire senza peccato, al punto da ritenersi perfino giustificatori degli uomini e di avere un loro olio, che non è l'olio del peccatore 174. Giustamente il profeta dice al principe di Tiro: Tu hai detto: " Io sono Dio ". No, tu sei uomo e non Dio 175. E ancora: Sei tu migliore di Daniele? 176 Daniele confessa i suoi peccati e quelli del suo popolo 177, mentre i Donatisti, seguaci del principe di Tiro, dicono di essere ascoltati nelle loro preghiere per i peccati del popolo, in quanto non hanno peccati. Giustamente, il profeta dice al principe di Tiro: Sei forse migliore di Daniele? 178Ecco, noi possiamo trovare un senso appropriato: riguarda il gravissimo male derivato dalla capitale dell'Africa, cioè da Cartagine - la gente sa che Tiro sta per Cartagine -; tuttavia non ricorriamo a simili argomenti. Forse Tiro ha un senso diverso : a maggior ragione lo ha mezzogiorno, visto che le parole stesse richiedono di trovarvi un senso diverso!



La Chiesa, per il venir meno della fede altrove, non sopravvive solo in Africa.


16. 43. Ma per vedere che ai Donatisti non è permesso neppure di cercare questo senso per dimostrare che è stato predetto che mentre le altre nazioni verranno meno alla fede cristiana, la Chiesa rimarrà solo nell'Africa, considerino il testo che ho citato spesso: Che crescano l'uno e l'altra fino alla mietitura, e: Il campo è il mondo, la mietitura la fine dei tempi 179. E non siamo noi, ma è il Signore che interpreta la sua parabola. Ma c'è anche un altro argomento, molto chiaro, che li dispensa dalla faticosa ricerca di provare che la Chiesa, perso il mondo, si è ridotta solo agli Africani. Una realtà può esistere, ma non trovarsi; ma non può non esistere e trovarsi. Desistano quindi dal cercare ciò che non potranno trovare; non perché è nascosto, ma perché non esiste. Vi sono ancora nazioni, alle quali non è ancora giunto il messaggio del Vangelo; mentre è necessario che si realizzino tutte le cose che sono state predette di Cristo e della Chiesa, e quindi è necessario predicarlo anche ad esse. Ma una volta fatto, ci sarà la fine.



La fede non ha raggiunto ancora tutto il mondo.


17. 43. Come fanno, essi, a dire che già si è realizzato ciò che il Signore ha detto: Sarà predicata nel suo nome la penitenza e la remissione dei peccati a tutte le nazioni, incominciando da Gerusalemme 180, ma che, in seguito, mentre tutte le nazioni sono venute meno, solo l'Africa è rimasta a Cristo, se questo si deve ancora realizzare, se non si è ancora realizzato? Ma quando si sarà realizzato, verrà la fine. Il Signore, infatti, ha detto: E sarà predicato questo Vangelo del regno in tutto il mondo, come testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine 181. Come è possibile, quindi, che, essendosi compiuto l'annuncio della fede in tutte le nazioni, è seguita la perdizione di tutte le nazioni, tranne l'Africa, se l'annuncio della fede in tutte le nazioni non si è ancora compiuto?


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)