00 22/04/2015 08:59

  AGGIORNAMENTOLe Figarò - vedi qui - ha pubblicato un chiaro e presunto - al momento - NO del Papa alla scelta dell'ambasciatore....

"Ambasciatore Gay scelto dalla Francia per rappresentare il Vaticano è stato ricevuto Sabato dal Papa stesso, che ha confermato il suo rifiuto di approvare la sua candidatura, assicura l'imminente domani settimanale satirico Le Canard Enchaîné.
Una fonte vicina alla situazione ha confermato l'incontro tra il Papa e il diplomatico Laurent Stefanini, senza specificarne il contenuto.
Secondo il settimanale satirico francese, che ha rivelato l'opposizione della Santa Sede per la nomina di Laurent Stefanini come Ambasciatore di Francia in Vaticano, Papa Francesco ricevette "molto tranquillamente" Sabato diplomatico assunto gay cattolico convinto.
Il papa ha detto che "non hanno nulla contro di lui, ma al contrario aveva goduto né il matrimonio né per tutti i metodi di all'Eliseo che hanno tentato di forzare la mano", scrive Le Canard.
Il 15 aprile, il portavoce del governo francese Stephane Le Foll aveva indicato che la scelta di Laurent Stefanini rimasta "la proposta della Francia."
Parigi e il Vaticano sono impegnati da tre mesi in un accogliente showdown sulla scelta del nuovo Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede. Nominato all'inizio di gennaio dal presidente François Hollande, Laurent Stefanini ha  atteso invano per la certificazione da parte della Santa Sede, un silenzio che equivale a un ripudio.
Secondo Le Canard Enchaîné, il presidente francese è ora alla ricerca di un nuovo candidato".

 
 

«Nulla di personale, ma il Papa non ha gradito né il sostegno alla legge del 2013 sulle nozze gay né il tentativo dell’Eliseo di forzargli la mano». Secondo il settimanale satirico francese Le Canard Enchainé in edicola oggi, sarebbe questo il senso della posizione espressa da papa Francesco in un incontro personale avuto sabato scorso in Vaticano con Laurent Stefanini, l’ambasciatore con tendenze omosessuali che il presidente francese Hollande aveva designato già nel gennaio scorso per occupare la sede diplomatica francese presso la Santa Sede.

Secondo le anticipazioni fornite dall’agenzia France Press, l’incontro sarebbe avvenuto «in modo molto discreto». E si può comprendere il desiderio di papa Francesco di spiegare la posizione negativa assunta riguardo alla sua nomina in Vaticano, che – come La Nuova BQ ha scritto nei giorni scorsi (vedi link in fondo all'articolo) – non è una mancanza di rispetto della persona ma una reazione alla chiara provocazione lanciata dal presidente francese.

L’incontro in Vaticano, secondo la France Presse, è stato anche confermato da una fonte vicina al dossier, ma senza rivelarne i contenuti. Ieri sera, comunque, un portavoce dell’Eliseo ha mantenuto ferma la posizione del presidente, affermando che Parigi «si aspetta una risposta positiva e rapida». Le Canard Enchainé - settimanale che per primo aveva fatto uscire nei giorni scorsi la storia del rifiuto della Santa Sede per Stefanini – afferma invece che l’Eliseo sta già cercando un nuovo nome da proporre.

Come aveva scritto nei giorni scorsi La Nuova BQ l’aver lasciato trapelare alla stampa la situazione di stallo tra Parigi e Vaticano sul nome di Stefanini, aveva posto la Santa Sede in ulteriore imbarazzo; un suo cedimento avrebbe avuto conseguenze gravi non solo per il prestigio diplomatico della Santa Sede, ma soprattutto per il Magistero della Chiesa, dato che il gesto sarebbe stato interpretato come uno sdoganamento dell’omosessualità come dato naturale. Da parte dell’Eliseo si è trattato di quel «metodo per tentare di forzare la mano», cosa che papa Francesco proprio non deve aver gradito. 

Ora, se tutto verrà confermato, ci si può aspettare dure reazioni da parte delle associazioni LGBT e dai settori più laicisti dell’Europarlamento, che già nei giorni scorsi avevano fatto sentire la loro voce. Ma ora è più che mai fondamentale che la Santa Sede non ceda a ricatti.

- AMBASCIATORE GAY IN VATICANO? NON SI PUO',
  di Lorenzo Bertocchi e Tommaso Scandroglio

AMBASCIATORE GAY, LA SANTA SEDE NON PUO' CEDERE,
di Riccardo Cascioli

- SE BRUXELLES FA PRESSIONI PER L'AMBASCIATORE GAY
di Riccardo Cascioli

 
 
 
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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)