00 30/08/2015 12:05

... con queste argomentazioni gli interrogativi precedenti non sono affatto eliminati... l'aevum fornisce qualche informazione, ma non dice assolutamente nulla sul fatto che si possa considerare come già compiuto l'insieme della storia.


 





Fa uno strano effetto che un esegeta sostenga, per motivare queste speculazioni, che per Gesù, "secondo l'interpretazione paleocristiana, la morte è seguita immediatamente dalla risurrezione dei morti" e che con ciò "è dato il modello reale dell'escatologia cristiana", ma che "il cristianesimo (qui intende la Chiesa) si è dimenticato di applicarlo, oltre che a Gesù anche agli altri".


Anzitutto non si dovrebbe trascurare che il messaggio della "risurrezione al terzo giorno" evidenzia chiaramente una cesura tra la morte e la resurrezione; ma soprattutto è innegabile che da nessuna parte nell'annunzio paleocristiano la sorte di coloro che muoiono prima della Parusia risulta equiparata all'evento del tutto particolare della Resurrezione di Gesù, il quale consegue dalla posizione assolutamente unica e ineguagliabile che Gesù occupa nella storia della salvezza.


D'altronde occorre qui denunciare nuovamente un platonismo accentuato sotto un duplice aspetto: in primo luogo, in simili modelli il corpo viene privato definitivamente della speranza della salvezza e, in secondo luogo, con l'aevum l'ipostatizzazione della storia è minore rispetto alla teoria di Platone, soprattutto perchè manca di logica.


Può darsi che questa nostra esposizione sia riuscita un pochino troppo lunga. Tuttavia essa è necessaria di fronte al fatto che nella coscienza teologica queste teorie hanno trovato un'accoglienza pressoché unanime. Occorre far comprendere che questo consenso poggia su un terreno estremamente fragile. Un espediente ermeneutico tanto frammentario e complesso, pieno di crepe e di lacune, non potrà costituire una stabile base né per la teologia né per l'annunzio ed è in se stesso contraddittorio.


 


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In altre occasioni, Ratzinger, userà gli stessi concetti qui esposti per dimostrare anche come queste teorie siano state utilizzate per inficiare la dottrina del Purgatorio: se l'uomo appena morto risorge, quando avrà modo di spurgare le pene che non ha terminato quando era in vita? E' chiaro che così si vuole giungere ad eliminare i suffragi per i Defunti - se sono risorti a cosa serve suffragare l'anima? - e quel che ancora di più è grave, inficiare lo stesso Sacrificio della Messa la quale ha proprio come scopo la conversione dei viventi, essere Farmaco d'immortalità e suffragio per i Defunti. In definitiva, spiega Ratzinger, sostenere queste teorie è protestantizzare la dottrina cattolica, arrivare laddove voleva arrivare Lutero.


Provate a digitare su google immagini la parola "anima" o anime portate in cielo, vi accorgerete che non uscirà nulla di cattolico, nessuna immagine o immaginetta che possa ricondurre alla dottrina cattolica del termine anima, forse ne troverete una o due, non di più, difficilmente troverete la santa Messa quale supporto per le Anime dei Vivi e dei Defunti.


Anche questo è un dato significativo per comprendere come si è perduta l'identità cattolica e dei suoi termini specifici.


- seguiranno altri capitoli dell'opera, per ora suggeriamo il link ad altri scritti di Ratzinger - vedi qui-


 


Sia lodato Gesù Cristo +



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)