[1] Cfr. P. Marini, Per la vita del mondo. Il movimento eucaristico internazionale, in La Nuova Alleanza, settembre-ottobre 2010, n. 5; E. Vecchi, La dimensione sociale dell’Eucaristia, Ed. Centro Eucaristico, Ponteranica 2004; F. Pratzner, I Congressi Eucaristici Internazionali (1881-1991): origine e sviluppo, in AA.VV., I Congressi Eucaristici Internazionali per una nuova evangelizzazione, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1991, p. 11; T. Bello, I Congressi Eucaristici e il loro significato teologico e pastorale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; A. Rimoldi, Profilo storico dei Congressi Eucaristici Nazionali, Comitato direttivo del 20° Congresso Eucaristico Nazionale, Milano 1981.
[2] La Tamisier viene chiamata abitualmente Emilia, ma le vengono attribuiti anche altri nomi: Maria Marta Battistina Emilia Tamisier, nata il 1° novembre 1834 a Tour e qui deceduta il 20 giugno 1910, nel nascondimento e in “odore di santità” (Cfr. B. Spini,Congressi Eucaristici, Enciclopedia Cattolica, IV, 351).
[3] In questo movimento spirituale, l’azione del gesuita Padre Ramiére del Card. Pie, Vescovo di Poitiers, e di tanti uomini di spicco, come Mermillod, de Ségur, Dechamps, Dupanloup, Guéranger, Ozanam, Migne, Pitra e tanti altri, si fonde con il soffio di santità espresso da S. Giovanni Maria Vianney, dall’Apostolo dell’Eucaristia S. Pierre-Julien Eymard, dal Beato Antoine Chevrier, da Léon Dupont, «il Santo di Tour» e si sposa con i benéfici influssi esercitati nella Francia della seconda metà dell’ottocento dalla teologia morale di S. Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787), specialmente dopo la sua proclamazione a Dottore della Chiesa, nel 1871, da parte di Pio IX.
[4] Cfr. AA.VV., L’Eucaristia sacramento di ogni salvezza, Documento Dottrinale per il 23° Congresso Eucaristico Nazionale (Bologna 1997), Piemme, Casale Monferrato 1996.
[5] Cfr. L. Gherardi, I Congressi Eucaristici a Bologna dal 1927 al 1977, EDB, Bologna 1986, p. 5.
[6] Cfr. D. Menozzi, Congressi Eucaristici: identità irrisolta, Il Regno Attualità, 15.10.1997, pp 523-524.
[7] Fu tra gli stenografi del Concilio Vaticano II e condiscepolo di Benedetto XV. Ha fondato la Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore e si è impegnato nella promozione dell’azione sociale della Chiesa, secondo gli orientamenti dell’Enciclica Rerum novarum. A lui si deve l’iniziativa della costruzione del tempio internazionale di Cristo Re a Roma.
[8] Cfr. G. Manzoni, Leone Dehon, uomo dal cuore grande, EDB, Bologna 1989, pp. 74, 243.
[9] Cfr. D. Menozzi, op. cit., p. 524.
[10] Cfr. G. Martina, Una storia del cristianesimo, in La Civiltà Cattolica, 3549, pp. 274-275: «Purtroppo nella ricerca del Menozzi non mancano idee negative ricorrenti, quasi idee fisse, espresse talvolta con acrimonia».
[11] Cfr. A. Marchetto, recensione degli ultimi due volumi della «Storia del Cristianesimo» pubblicati da Laterza a cura di G. Filoramo e D. Menozzi, in L’Osservatore Romano, 28 febbraio 1998, pp. 9-10. Il Recensore, riferendosi alla II parte del volume «Storia del Cristianesimo. L’età contemporanea», scrive: «Diciamo subito che la trattazione di Daniele Menozzi delude molto [...] il Menozzi manca soprattutto di quella comprensione per l’oggetto del suo studio che è la prima dote dello storico [...]». «E qui si apre il leit motiv di tutta la ricerca. Vi sarebbe corrispondenza, cioè, di ogni senso di identità cristiana, con l’intransigenza, con la teocrazia e monarchia papale, con il desiderio di subordinazione dello stato e della società al Papa, che avrebbe caratterizzato il periodo medievale». Per quanto riguarda più da vicino il nostro argomento, l’autorevole Recensore continua la critica al Menozzi, secondo il quale le organizzazioni cattoliche, nella II metà dell’Ottocento, «tendono alla costruzione di spicchi di una sorta di contro-società cattolica, separata dal mondo circostante e ad esso contrapposto [...]». La politicizzazione della devozione e ilregno sociale del Sacro Cuore sarebbero finalizzati alla «subordinazione di tutti gli stati alle indicazioni del papato, solo detentore delle regole dell’equità [...] unica garanzia di una pace giusta e duratura [...]. Secondo il disinvolto Autore, la dottrina sociale della Chiesa «rimarrà legata alla rivendicazione di un potere ecclesiastico sul consorzio civile fino al Concilio Vaticano II». In sostanza, secondo Menozzi, la Chiesa «è succube della sua posizione ideologica di base: intransigentismo continuo e spirito ierocratico».
[12] Cfr. A. Rimoldi, Profilo storico dei Congressi Eucaristici Nazionali, Comitato direttivo del 20° Congresso Eucaristico Nazionale, Milano 1981, p. 5.
[13] Cfr. R. Aubert, Il pontificato di Pio IX (1846-1878), in Storia della Chiesa dalle origini ai nostri giorni, a cura di A. Fliche - V.Martin, I ediz. it., a cura di G. Martina, Editrice S.A.I.E., Torino 1964, p. 696.
[14] Cfr. A. Rimoldi, op. cit., p. 6: cita il musicista francese Verboite, autore di una composizione di questa laude regia, di cui si ha traccia fin dal sec VIII e via via riproposta sotto varie forme (Cfr. E. H. E.H. Kantorowicz, Laudes regiae: a Study in Mediaeval Ruler Worship and Liturgical Acclamations, Berkeley, 1946).
[15] Cfr. R. Aubert, Il pontificato di Pio IX, op. cit., p. 696.
[16] Cfr. A. Zambarbieri, La devozione al Papa, in AA.VV., La Chiesa e la società industriale (1878-1922), II, a cura di E. Guerriero e A. Zambarbieri, in Storia della Chiesa dalle origini ai giorni nostri, op. cit., p. 60.
[17] Cfr. R. Aubert, Il pontificato di Pio IX, op. cit., p. 694.
[18] L’espressione Regno di Dio, nel Nuovo Testamento indica il nucleo centrale della predicazione di Gesù: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo» (Mc 1,15). In sostanza, scoprire il Regno di Dio significa incontrare Gesù, aderire alla sua persona e al suo insegnamento, non riducibile in nessuno schema precostituito, ma aperto a diverse esperienze e potenzialità, le quali, per essere coerenti, non possono far coincidere il Regno con la Chiesa, ma nemmeno escluderla stemperando la Signorìa di Cristo nella forma assai conclamata del cristianesimo “anonimo”.
[19] Cfr. Lumen gentium, n. 3: “la Chiesa, ossia il Regno di Cristo già presente nel mistero, per la potenza di Dio cresce visibilmente nel mondo”; n. 5: “Questo Regno si manifesta chiaramente agli uomini nelle parole, nelle opere e nella presenza di Cristo... La Chiesa di questo Regno costituisce in terra il germe e l’inizio”.
[20] Cfr. R. Schnackenburg, Signoria e Regno di Dio, EDB, Bologna 1990, pp. 319-321.