DIFENDERE LA VERA FEDE

Il Demonio esiste e si è fatto scaltro perchè noi stiamo apostatando

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    Caterina63
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    00 06/04/2016 11:08
    INTERVISTA

    Padre Cesare Truqui, esorcista

     



    «Il demonio esiste, ma molti fedeli non riconoscono la sua azione per ignoranza. Molti cattolici non conoscono nemmeno i Vangeli!».  A dirlo è padre Cesare Truqui,  scrittore ed esorcista nella diocesi di Coira (Svizzera), che interverrà all’XI edizione del corso per preti e laici “Esorcismo e preghiera di liberazione”. 



    di Marco Guerra


    Il corso per esorcisti si terrà presso l'Ateneo Pontificio ReginaApostolorum di Roma, dal 4 al 9 aprile prossimi, ed è organizzato dall'Istituto Sacerdos in collaborazione con il Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa (Gris) e l’Associazione internazionale esorcisti (Aie). La Nuova Bussola Quotidiana ha intervistato il sacerdote diocesano che spiega quale formazione e quali strumenti si devono offrire a chi vuole combattere il demonio e le possessioni e come evitare di cedere al male: «L’indifferenza verso la religione è una delle vittorie più significative di Satana»

    Quali sono gli obiettivi del corso?

    «La formazione dei sacerdoti e dei laici che collaborano nel ministero dell’esorcistato. Questo ministero così delicato necessità di sacerdoti veramente preparati sotto questo aspetto. All'inizio del rituale De exorcizandis obsessis a Daemonio, nell'introduzione, c'è una nota che lascia gli esorcisti un po' a malincuore. Al numero due si dice: "L'esorcista, per poter assolvere correttamente il proprio compito, dovrebbe conoscere i molti testi di natura pratica, che qui non vengono riprodotti per amore di brevità, compilati da autori approvati dalla Chiesa sull'argomento dell'esorcismo". Purtroppo, sia i testi sia i nomi degli autori approvati dalla Chiesa in materia di esorcismo sono pressoché sconosciuti. I nostri esorcisti non hanno mai letto i libri di cui l'introduzione del rituale degli esorcismi fa riferimento. Con il nostro corso cerchiamo, nella misura delle nostre possibilità, di spianare tale lacuna. I partecipanti saranno quindi lieti di conoscere i libri a cui si riferisce il rituale».

     Perché il corso si rivolge anche ai laici?

    «Perché il sacerdote ha bisogno di collaboratori. Per me è stata una grande sorpresa quando sono andato per prima volta ad assistere padre Gabriele Amorth: lui era circondato di laici. Non solo uomini, ma anche donne! Passato un po' di tempo ho capito che a lui - e a ogni esorcista - serve la presenza orante e confortante di laici che possano essere di aiuto durante lo svolgimento del ministero. Più formati sono i laici, più "efficace" il loro operato».

    Discernere un caso di vera possessione da un disturbo mentale immagino che sia una delle capacità più richieste?

    «Il discernimento degli spiriti è appunto uno degli aspetti più importanti nel ministero dell'esorcistato. Nel nostro corso cerchiamo di offrire elementi in sufficienza per aiutare i sacerdoti nello sviluppo di questo aspetto essenziale del loro ministero».

    Ci furono alcune polemiche quando fu diffuso il nuovo rituale per gli esorcisti. È vero che molti esorcisti continuano a fare riferimento al vecchio testo?

    «Si. Personaggi come padre Amorth si sono schierati contro il nuovo rituale. La ragione era che il nuovo rituale è più deprecativo. Cioè, il contenuto delle preghiere del rituale sono essenzialmente preghiere di supplica alla Divina Bontà che chiedono il suo intervento in aiuto dell'ossesso, mentre prima erano più ordini e comandi in nome di Dio contro il demonio. Inoltre, molti esorcisti ritenevano che l'antico rituale era più efficace, in quanto era già collaudato in secoli di esperienza. Personalmente utilizzo il vecchio rituale».

    Come vengono considerati gli esorcisti all’interno della Chiesa? C’è in un certo settore del mondo cattolico la difficoltà a riconoscere l’esistenza e l'azione del diavolo?

    «I sacerdoti esorcisti vengono considerati come ministri di misericordia. Amo questa definizione di esorcista che ha offerto in un'intervista, fatta anni fa, il vescovo Luigi Negri. L'esorcista esercita il suo ministero esorcistico per misericordia, per voler aiutare gratuitamente i più sofferenti. Ovviamente non in tutti i luoghi vengono visti così. Io abito in Svizzera. Qui sono in molti i cristiani diffidenti riguardo a questo ministero. Ma è a causa della loro ignoranza, e non per altre ragioni. Per ciò che riguarda alla difficoltà di riconoscere e credere nell'esistenza del demonio e del suo operato non è cosa nuova. A me ha colpito molto il fatto che la Santa Sede ha dovuto emanare un documento in "difesa del demonio". Questo documento è stato pubblicato all'inizio degli Anni ‘70. "Fede cristiana e demonologia" cerca semplicemente di ricordare gli elementi teologici della fede cristiana nel demonio».

    Qual è il più grande successo di Satana?

    «Solo Dio lo sa. Una cosa è certa: la confusione sulle cose che sono vere e buone; la mancanza di fortezza da parte dei cattolici nel difendere i diritti di Dio e degli emarginati e l'indifferenza religiosa dilagante nel mondo cattolico sono delle vittorie non indifferenti del demonio». 

    Coloro che non credono nel demonio mettono in discussione il Vangelo? Propagano un’eresia?

    «Quest'affermazione mi sembra un po' di troppo forte. Per me, coloro che non credono nel demonio non è che mettano in discussione il Vangelo, semplicemente non lo conoscono! Molti di loro magari non li hanno neanche letti i quattro Vangeli! Per me, molti dei "negazionisti" non sono eretici, ma ignoranti».

    Ma come si può cadere vittime del demonio?

    «Chi non vive nella verità e nell'amore può cadere vittima del demonio. E non bisogna necessariamente pensare a grandi azioni straordinarie del demonio, come sarebbe la possessione. Basta non vivere la volontà di Dio. Il demonio è molto pragmatico: le basta che noi ci allontaniamo da Dio un po'. Basta un po'. E dopo qualche tempo, ancora un altro poco. Alla fine di un percorso, se non si ravvede la rotta, magari si scopre di essere arrivato a un altro porto!».

    In questa società sempre più complessa i nuovi media giocano un ruolo sempre più incisivo nella vita di tutti noi. Ci sono insidie che possono arrivare dal vasto mondo di Internet?

    «Sicuramente si. Internet è entrato nelle case e riempie la solitudine di molti giovani. Sempre più allontanati dalla realtà dei rapporti interpersonali fisici, vivono immersi in mondi virtuali. E in Internet puoi trovare di tutto. Anche cose molto cattive che sviliscono l'uomo, che lo portano al peccato. Ed ecco dove vuole arrivare il demonio. Lui si serve di tutto per portare l'uomo al peccato, e quindi il più lontano possibile del amore del Padre».

    In questa società iper-sessualizzata, la pornografia, la teoria del gender e la stessa distruzione dell’identità sessuata, sono iniziative del demonio?

    «Iniziativa diretta del demonio, non credo. Ma dove ci sia un grave danno morale c'è l’influenza del demonio. Quindi, in modo indiretto, tutto questo dilagare della iper-sessualità è opera anche del demonio. Ma bisogna vedere il demonio solo dove c'è. Ricordati che il business della sessualità profitta dei guadagni a sette e otto cifre. La cupidigia di alcuni li porta ad aprire canali di guadagno anche a scapito della sofferenza, della povertà e del bisogno dell'altro».

       

     

    L'offensiva di Satana

    Per conquistare il mondo Satana si è nascosto!

    • Dice Baudelaire: "Il capolavoro di Satana è di aver fatto perdere le sue tracce e di aver convinto gli uomini che egli non esiste". Eppure senza la presenza di Satana resta inspiegabile tutto il male che c'è nel mondo, come senza la presenza di Dio resta inspiegabile tutto il bene che c'è.
    • Diceva infatti S.Tommaso D'Aquino: "Il Male di per se non esiste, è pittusto la mancanza del Bene, perciò di Dio, la causa del suo esistere" e Dio manda il Suo Figlio Gesù apposta per sconfiggerlo.....e fonda la Chiesa "sulla quale non prevaranno le porte degli inferi", affinchè i Figli redenti possano procedere il loro cammino al riparo...il che non scanza le tentazioni e le suggestioni, tuttavia le aiuta a superarle....
    • Hanno cominciato col negare Satana gli atei, i positivisti, i razionalisti; hanno finito col negarlo una buona quantità di teologi e, naturalmente, dietro di loro una immensa quantità di cristiani. Una teologia nell'uomo e per l'uomo. Non c'è più posto per i diavoli e per l'inferno. A stento essi, siano atei o cattolici "di comodo", trovano il posto per Dio e per Gesù Cristo. Sembra quasi che Freud e Marx siano stati assunti al rango di quasi Padri della Chiesa, infatti si è tentati a ritenere ciò che LORO dicono  INFALLIBILE, li si studia nelle scuole, mentre ciò che insegna la Chiesa è quasi ritenuto sacrilego, satanico...e l'infallibilità del Suo Magistero è contestata più di quanto asseriscono teologi corrotti e falsi cristiani..... 
    • Tra i responsabili di queste "teorie erronee", un posto di primo piano spetta a P. Herbert Haag, noto teologo e già professore dell'università di Tubinga, e consulente della Conferenza Episcopale Tedesca. Haag, infatti, pubblicò, qualche anno fa, un libro dal titolo Commiato dal diavolo, che gli ha procurato, però, severe sanzioni da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede la quale, invece di essere appoggiata di cristiani, è stata definita severamente... "L'uomo moderno ha tolto di mezzo Satana e il suo regno. La cosa avvenne in modo curioso. Si è cominciato col metterlo in ridicolo; poi, a grado a grado, se ne è fatta una figura comica... Alla base sta, originariamente, un sentimento cristiano: l'ironia dell'anima redenta contro il "signore" di un tempo". Senonchè questo ludibrio di credente è divenuto riso nel miscredente; ma questo pure serve alla causa di Satana; in nessun posto, infatti egli domina con maggior sicurezza come là dove gli uomini ridono di lui. "Satana, quindi, ha paura solo di essere conosciuto, che si sappia chi egli veramente è. Infatti, le epoche in cui riesce a farsi dimenticare, sono proprio quelle in cui lui trionfa con una presenza attivissima" (Chiesa viva n. 138).
    • L'offensiva di Satana ha questo obiettivo: rovinare il progetto di Dio facendo perdere gli uomini per i quali Dio ha tutto creato, si è fatto uomo e si è fatto crocifiggereRicordiamo che il Nuovo Testamento ci parla della presenza di Satana così spesso, che per negare Satana bisogna negare tutta la Divina Rivelazione.
    • Attualmente siamo nel periodo cruciale della storia, cioè in quello del massimo trionfo di Satana. La Vergine a Fatima e a Lourdes, a La Salette e in altre apparizioni, ha detto sostanzialmente, a distanza di anni, le stesse cose: "L'ora è venuta in cui il demonio è autorizzato ad agire con tutta la sua forza e la sua potenza. Questa è l'ora di Satana, recitate il Rosario, non stancatevi di pregare per i peccatori e di fare sacrifici per la loro conversione....".
    • In un esorcismo che riporta Domenico Mondrone nel suo libro A tu per tu col Maligno ( La Roccia, Roma ), Satana gli dice: "Non vedi che il suo regno ( di Gesù ) si sgretola e il mio si allarga giorno per giorno sulle rovine del suo? Provati a fare il bilancio tra i suoi seguaci e i miei, tra quelli che credono nelle sue verità e quelli che seguono le mie dottrine, tra quelli che osservano la sua legge e quelli che abbracciano le mie. Pensa soltanto al progresso che sto facendo per mezzo dell'ateismo militante, che è il rifiuto totale di Lui. Pensa i danni che sto facendo alla faccia della sua unità, per merito mio che semino zizzania attraverso  chi odia la sua chiesa, guarda quanti cattolici se ne vanno, vi siete già dimezzati e molti dubitano di quella Donna (Maria)... Ancora poco tempo e il mondo cadrà in adorazione dinanzi a me, senza che stupidi cristiani se ne accorgono mi stanno già servendo. Sarà completamente mio. Pensa alle devastazioni che sto portando in mezzo a voi servendomi principalmente dei suoi ministri ( la luce più è radiosa e più infastidisce Satana; non sono le lampadine spente dei poveri peccatori ad impensierirlo. Egli perciò si scatena contro i ministri di Dio! - n.d.a ). Ho scatenato nel suo gregge uno spirito di confusione e di rivolta che mai finora ero riuscito di ottenere. Avete quel vostro pecoraro vestito di bianco che tutti i giorni chiacchera, grida, blatera. Ma chi lo ascolta? Io ho tutto il mondo che ascolta i miei messaggi e li applaude e li segue. Ho tutto dalla mia parte. Ho le cattedre con le quali ho dato scacco alla vostra filosofia. Ho con me la politica che vi disgrega. Ho l'odio di classe che vi dilacera. Ho gli interessi terreni, l'ideale di un paradiso di terra che vi accanisce gli uni contro gli altri. Vi ho messo in corpo una sete di denaro e di piaceri che vi fa impazzire e vi sta riducendo in un'accozzaglia di assassini. Ho scatenato in mezzo a voi una sessualità che sta facendo di voi una sterminata mandria di porci. Ho la droga che presto farà di voi una massa di miserabili larve di folli e di moribondi. Vi ho portati ad ottenere il divorzio per sgretolare le famiglie. Vi ho portati a praticare l'aborto con cui fate stragi di uomini prima che nascano ( in italia in due anni ci sono stati ben 2 milioni di aborti legali). Tutto quello che può rovinarvi non lo lasco intentato, e ottengo ciò che voglio: ingiustizie a tutti i livelli per tenervi in continuo stato di esasperazione; guerre a catena che devastano tutto e vi portano al macello come pecore; e insieme a questo la disperazione di non potersi liberare dalle sciagure con le quali devo portarvi alla distruzione. Conosco fin dove arriva la stupidità degli uomini, e la sfrutto fino in fondo. Alla redenzione di quello che si è fatto ammazzare per voi bestie ho sostituito quella di governanti massacratori, e voi vi buttate al loro seguito come stupidissime pecore. Con le mie promesse di cose che non avrete mai sono riuscito ad accecarvi, a farvi perdere la testa, fino a portarvi facilmento dove voglio. Ricorda che io vi odio infinitamente, come odio Colui che vi ha creati, come odio la chiesa che fin troppe anime mi ruba". Poi aggiunse: "In un secondo momento mi lavorerò uno per uno i parroci rispetto al loro pastore. Oggi il concetto di autorità non funziona più come una volta. Sono riuscito a dargli uno scossone irreparabile. Il mito dell'ubbidienza sta tramontatndo. Per questa via la Chiesa sarà portata alla polverizzazione. Intanto vado avanti con la decimazione continua dei preti, dei frati e delle suore, fino ad arrivare allo spopolamento totale dei seminari e dei conventi; tolti di mezzo i Suoi "operai della Vigna", subentreranno i miei e avranno via libera nel loro lavoro definitivo, sostituendo la vostra odiosa chiesa".
    • Quindi rivelò:
      1. Quali sono i suoi migliori collaboratori: "A me preme incrementare il numero dei preti che passano dalla mia parte. Sono i migliori collaboratori del mio regno. Molti o non dicono più messe o non credono a ciò che fanno sull'altare, anche se quell'orrore che compiono (l'Eucarestia) è lo stesso valida perchè quello lassù (Gesù) è presente ed io non posso intervenire. Molti di essi però li ho attirati nei miei templi, al servizio dei miei altari, a celebrare le mie messe. Vedessi che meravigliose liturgie ho saputo imporre loro a sfregio di quelle che celebrate nelle vostre chiese. Le mie messe nere".
      2. Quali sono i suoi più grandi nemici: "Quelli legati alla Sua amicizia, quelli che Egli riesce a conservare sempre suoi. Quelli che lavorano e si consumano per i suoi interessi che zelano la sua gloria. Un malato che per gli amici soffre e si offre per gli altri. Un prete che si conservi fedele, che preghi molto, che non si sia mai fatto contaminare, che si serve della messa, di quella tremenda maledettissima messa, per farci un male immenso e strapparci una moltitudine di anime, quelli che sgranano quella maledetta corona del Rosario e pregano a quella Donna che riesce a strapparmi tante anime, anche all'ultimo minuto della loro inutile esistenza. Questi sono per noi gli esseri più odiosi, quelli che maggiormente pregiudicano gli affari del nostro regno".
      3. Infine Satana, mostrandogli una folla sterminata di giovani in una piazza di città gli disse: "Guarda, guarda che spettacolo meraviglioso!... E' tutta gioventù passata dalla mia parte. E' gioventù mia. Molta l'ho irretita con la lussuria, con la droga, con lo spirito del materialismo ateo. Quasi tutti sono venuti sù senza i soliti sciacqui battesimali, per tanti anni mi ha fragato la chiesa col battesimo ai bambini perchè mi impedisce di lavorarmeli da subito, ma ora non ci credono più e si fanno battezzare da grandi, ma per molti di loro è tardi, pensano di credere e invece mi servono. Questi giovani sono passati attraverso scuole programmate su ateismo sindacale. Lì hanno imparato che non è stato quello di lassù a creare l'uomo. Ora sono agguerriti a una lotta attiva contro di lui, che resiste a scomparire. Ma scomaprirà. E' fatale! Questi miei giovani hanno imparato a disfarsi di tutte le cosiddette verità eterne. Per essi esiste solo il mondo materiale e sensibile. E' stato un gigantesco lavaggio al cervello, e ci serviremo di questo per tutti coloro che osassero ancora tenersi aggrappati alle vecchie credenze. Egli deve scomparire in modo assoluto dalla faccia della terra. Presto verrà il giorno che neppure il suo nome verrà più ricordato, quando la chiesa sarà sostituita e quel pecoraro di bianco non radunerà più giovani, resteranno solo i vecchi e le chiese che mi avranno servito. Le poche cose di resistenza che non riusciremo ad eliminare con la nostra filosofia, le annienteremo col terrore. Ci sono per i resti decine e decine di lager dove li manderemo a marcire. Così per tutti i paesi della terra. Uno dopo l'altro devono cadere ai miei piedi, abbracciare il mio culto, riconoscere che l'unico signore del mondo sono io..."
      4. "Ciò che accresce in me questa sofferenza, ciò che moltiplica questo odio è il pensare che io sono stato vinto, che odio inutilmente e che faccio tanto male inutilmente. Ma che dico, inutilmente? No! Una gioia l'ho, se posso chiamarla tale; è l'unica gioia che io abbia; qualla di uccidere le anime per le quali Egli ha versato il Suo sangue, per le quali è morto, risorto e salito in cielo. Ah, si! Io rendo vana la sua incarnazione, la sua morte;rendo vana la messa e quella odiosa consacrazione alla quale tanti sono a non crederci più; io le rendo vane queste cose per le anime che uccido. Capite? UCCIDERE UN'ANIMA!!! Egli l'ha creata a Sua immagine, l'ha amata di un amore infinito, per lei fu crocifisso. Ma io quest'anima gliela prendo, gliela rubo, la uccido e la perdo con me. Io quest'anima non la amo, ma l'odio sommamente; eppure essa mi ha preferito a Lui. Come mai io dico queste cose? Vi potreste convertire, anche voi! Potreste scapparmi! Eppure debbo dirle queste cose, perche Egli mi costringe. Volete sapere quanto io soffro e quanto odio? Io sono capace di odio e di dolore nella stessa misura con cui ero capace di amore e di felicità. Io, Lucifero, son divenuto Satana, l'avversario. In questo momento io ho tutta la terra nel mio pensiero, tutti i popoli, tutti i governi, tutte le leggi. Ebbene, io tengo la direzione di tutto il male che si prepara. E, dopo tutto, quale vantaggio me ne viene? Io sono stato vinto già prima! Tuttavia qualche vantaggio l'ho ricavato; io gli uccido delle anime, delle anime immortali, delle anime che Egli ha pagato sul Calvario" ( J.Daniel, Lucifero smascherato, EP)

    ORA CHE ABBIAMO "SCOPERTO" IL NEMICO, COMBATTIAMOLO SENZA SOSTA (le armi sono la Preghiera specialmente del Rosario, la Confessione, la Messa e una vita coerente al Vangelo), PERCHE EGLI (SATANA) HA GIA' INIZIATO L'ATTACCO FINALE, MA NOI SAPPIAMO CHE IL CRISTO HA DETTO "IO HO VINTO IL MONDO", NULLA ALLORA DEVE SPAVENTARCI, MA NON POSSIAMO FINGERE DI NON SAPERE.... !



    [Modificato da Caterina63 06/04/2016 11:09]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
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    00 06/04/2016 11:11

      REGOLA PER DISTINGUERE LA VERITA' CATTOLICA DALL'ERRORE

    Nella [...] Chiesa Cattolica bisogna avere la più grande cura nel ritenere ciò che è stato creduto dappertutto, sempre e da tutti. La Chiesa ha un bagaglio culturale di fede assente in qualsiasi altra moderna identità di fede fuori dalla LOGICA DEL CRISTO che ha decretato che dai 12 si formassero le basi di una chiesa visibile.
    Questo è veramente e propriamente cattolico, secondo l'idea di universalità racchiusa nell'etimologia stessa della parola.
    Ma questo avverrà se noi seguiremo l'universalità, l'antichità, il consenso generale.
    Seguiremo l'universalità del Cristo stesso se confesseremo come vera e unica fede quella che la Chiesa intera professa per tutto il mondo avendo essa attinto dalla Tradizione Apostolica; l'antichità, se non ci scostiamo per nulla dai sentimenti che notoriamente proclamarono i nostri santi predecessori e padri; il consenso generale, infine, se, in questa stessa antichità, noi abbracciamo le definizioni e le dottrine di tutti, o quasi, i Vescovi e i Padri e i Dottori.

    Come, dunque, dovrà comportarsi un cristiano cattolico se qualche piccola frazione, della Chiesa si stacca dalla comunione con la fede universale?

    - Dovrà senz'altro anteporre a un membro marcio e pestifero la sanità del corpo intero. Lo stesso S.Paolo è chiaro in proposito nelle sue Lettere.

    Se, però, si tratta di una novità eretica che non è limitata a un piccolo gruppo, ma tenta di contagiare e contaminare la Chiesa intera?

    - In tal caso, il cristiano dovrà darsi da fare per aderire all'antichità, la quale non può evidentemente essere alterata da nessuna nuova menzogna. Tanti nemici ha avuto la Chiesa e ancora continuerà ad averli e per sempre fino alla fine dei tempi, il Cristo stesso ha messo in allarme i suoi. Nessun cattolico si illuda di oziare o di poter chiudere un occhio, Satana è sempre in agguato e con le sue suggestioni, rapisce più anime che può allontanandole dalla Chiesa Madre.

    E se nella stessa antichità si, scopre che un errore è stato condiviso da più persone o addirittura da una città o da una provincia intera?

    - In questo caso avrà la massima cura di preferire alla temerità e all'ignoranza di quelli, i decreti, se ve ne sono, di un antico concilio universale. Ogni cattolico ha il dovere di conoscere ciò che la Chiesa insegna dal potere che le è stato conferito DA DIO E NON DA UOMINI: Tutto ciò che legherai sarà legato nei cieli e tutto ciò che scioglierai sarà sciolto nei cieli. Non esistono dubbi su questa chiara volontà del Cristo, chi la nega, si guardi bene dal non seminare zizzania....

    E se sorge una nuova opinione, per la quale nulla si trovi di già definito?

    - Allora egli ricercherà e confronterà le opinioni dei nostri maggiori, di quelli soltanto però che, pur appartenendo a tempi e luoghi diversi, rimasero sempre nella comunione e nella fede dell'unica Chiesa Cattolica e ne divennero maestri approvati. Tutto ciò che troverà che non da uno o due soltanto, ma da tutti insieme, in pieno accordo, è stato ritenuto, scritto, insegnato apertamente, frequentemente e costantemente, sappia che anch'egli lo può credere senza alcuna esitazione.
    Si dubiti, invece, di quanti predicano il Cristo seminando la zizzania: le porte degli inferi non prevarranno sulla Chiesa Cattolica fondata da Cristo anche se essa non avrà mai la pace terrena, lo stesso Capo Divino ebbe a dire ai suoi Discepoli e non alle folle: "Non sono venuto a portare la Pace". Si dubiti di quelle identità di fede che fuori della Chiesa godono di una apparente felicità, dove l'essenza offerta è fatta di libera interpretazione della Parola, essa sarà la loro stessa condanna se, avvertiti, la useranno per seminare zizzania.
    Si dubiti l'ha dove non vi è lo Spirito di unità, perchè questo è il desiderio del Divino Maestro e Capo della Chiesa che si è voluto rendere visibile, dal giorno di Pentecoste, nella Chiesa Cattolica che è nata e si è rafforzata nel sangue di Cristo e sul sangue dei martiri vissuti in ogni tempo. Si dubiti per chi semina zizzania e odia la Chiesa!



    SAN VINCENZO DI LERINO



    - L`avversario è sempre con noi

    Vediamo innanzitutto chi è l`avversario col quale percorriamo la stessa strada. L`avversario è sempre con noi: questa è la nostra infelicità e la nostra miseria! Ogni volta che pecchiamo, il nostro avversario esulta di gioia, sapendo che può andar superbo al cospetto del principe di questo mondo che lo ha messo al nostro fianco: egli infatti, avversario di questo o di quell`uomo, è riuscito ad esempio a rendere quest`uomo schiavo del principe di questo mondo per mezzo di questi o di tali altri peccati e delitti. Ma può succedere che l`uomo sia equipaggiato con l`armatura di Dio e si faccia scudo da tutte le parti: l`avversario cercherà ugualmente di infliggergli una ferita, ma non potrà in alcun modo colpirlo. L`avversario cammina sempre con noi, non ci abbandona mai, cerca ogni occasione per tenderci dei tranelli, per vedere se può in qualche modo farci crollare e far scivolare nel profondo del nostro cuore un pensiero cattivo.

    Origene, Commento al Vangelo di san Luca, 25,5

    ***

    - Il diavolo è bugiardo

    Il demonio non dice mai la verità: egli è bugiardo, come suo padre. Dice il Signore ai giudei: Vostro padre è bugiardo, fin dall`inizio è bugiardo, ed è il padre suo (Gv 8,44). Egli dice che il padre è bugiardo, non dice mai la verità, così come suo padre, che è il padre dei giudei. Cioè, il diavolo sin dall`inizio è bugiardo. E chi è il padre del diavolo? State attenti a quanto dice il Signore. «Vostro padre - egli dice - è bugiardo, sin dall`inizio parla secondo menzogna, come suo padre». In parole più chiare, egli dice: Il diavolo è bugiardo, parla secondo menzogna, ed è il padre della stessa menzogna [cf. Girolamo, In Isaiam, 14,22]. Cioè, non è che il diavolo abbia un altro padre: ma egli stesso è il padre della menzogna. Per questo il Signore dice che è bugiardo, e che dal principio del mondo non dice mai la verità; sì, parla secondo menzogna, ed è il padre di lei, il padre della stessa menzogna.

    Girolamo, Commento al Vangelo di san Marco

    ***

    A giudicare da come si parla, si scrive e si agisce si è tentati di sintetizzare lo spirito del nostro tempo prima di tutto in un immenso appetito di godimenti, -mirabilmente servito dai ritrovati della scienza applicata; poi in un violento desiderio di scuotere tutto cio` che pesa all'intelligenza e alla volonta`: dottrine ricevute, tradizioni, leggi, governi; infine una tendenza piu` o meno dichiarata a emancipare e a praticamente divinizzare la natura, le sue energie fisiche o intellettuali, le sue passioni e la sua conclamata indipendenza?

    Insomma: sensualismo, razionalismo, naturalismo. Forse si dira` che questo e` stato lo spirito di tutti i tempi! Rispondo che, si`, nel suo fondo, tutti i secoli l'hanno fatto loro: si tratta, purtroppo, della sempre presente concupiscenza! Ma e` pur certo che te` spirito veramente caratteristico della nostra epoca, perche' oggi piu` che in passato ne e` vasta e universale la diffusione e soprattutto per il suo carattere dottrinale, teorico, per l'audacia con cui si erge a sistema, si spaccia per la verita`, per il bene, per il diritto!

    Che cos'e', infatti. lo spirito rivoluzionario se non l'orgoglio dei diritti dell'uomo sostituiti al diritto di Dio, la scalata dell'uomo al posto di Dio? "L'umanita` si sostituisce definitivamente a Dio" diceva Augusto Compte, non pensando forse alla descrizione anticipata fattane da san Paolo a proposito dell'Anticristo: l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni:essere che viene detto Dio o e` oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio (2 Tess 2, 3-4).

    ***

    Come vincere il demonio

    Efesini cap.6
    L'armatura del cristiano
    10 Del rimanente, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua possanza. 11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo; 12 poiché il combattimento nostro non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono ne' luoghi celesti. 13 Perciò, prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e dopo aver compiuto tutto il dover vostro, restare in piè. 14 State dunque saldi, avendo presa la verità a cintura dei fianchi, essendovi rivestiti della corazza della giustizia 15 e calzati i piedi della prontezza che dà l'Evangelo della pace; 16 prendendo oltre a tutto ciò lo scudo della fede, col quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio; 18 orando in ogni tempo, per lo Spirito, con ogni sorta di preghiere e di supplicazioni; ed a questo vegliando con ogni perseveranza e supplicazione per tutti i santi

    ***

         


    La preghiera é un'arma invincibile, contro le tentazioni,
    nella prova, nel dubbio, nelle contraddizioni.
    Gesù stesso ci ha detto che nessuna delle nostre preghiere
    rimarrà senza non ascoltata, e non abbiamo motivo
    di dubitare di questo. Ieri avevo scritto di pregare per me
    se ve ne foste ricordati, perché sentivo che qualcosa da un po' di tempo
    non funzionava bene: ritardi, stanchezza, errori, poca pace
    interiore, ecc. Penso che il demonio, che non è uno sprovveduto,
    ma é il numero 2 in quanto ad intelligenza ed astuzia,
    stia sempre alla porta e attenda l'attimo di debolezza di ognuno
    di noi per sferrare i suoi attacchi mortali. Allora
    é importante rimanere ancorati a Gesù Cristo, alla
    Parola di Dio, alla preghiera, alla Chiesa, alla Comunità.
    Guai a chi viene trovato solo nel momento della tentazione!
    La lotta é impari: abbiamo bisogno di un alleato che ci
    aiuti a sconfiggere le tentazioni del Male, e l'Unico
    che lo può fare é Gesù Cristo. Ricordiamoci allora
    gli uni gli altri al Signore, perché mai ci venga il dubbio
    di essere abbandonati da Dio. Dio, poi, si manifesterà
    al momento opportuno, nei modi che Lui vorrà,
    ed in maniera che a noi molte volte risulterà
    incredibile.

    Sal. 38,13 "Ascolta la mia preghiera, Signore, porgi l'orecchio al mio grido, non essere sordo alle mie lacrime, poiché io sono un forestiero, uno straniero come tutti i miei padri."

    Mt. 26,41 "Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole»."

    Mt. 18,20 "Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro»."

    2 Tess. 1,11-12 "Anche per questo preghiamo di continuo per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l'opera della vostra fede; perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo."

    Santa Teresina: "Che mistero! Gesù non é l'onnipotente? Le creature non sono forse di colui che le ha fatte? Perché dunque Gesù dice: Domandate al Padrone della messe di mandare operai? Perché? Ah! L'unica ragione é che Gesù ha per noi un amore così incomprensibile che vuol farci partecipare insieme con lui alla salvezza delle anime. Non vuol fare nulla senza di noi. Il Creatore dell'Universo aspetta la preghiera di una povera piccola anima per salvare altre anime riscattate come lei a prezzo di tutto il suo sangue."





    [Modificato da Caterina63 06/04/2016 11:18]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
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    00 06/04/2016 11:21

      Traggo dal libro di padre Pellegrino Ernetti, esorcista, libro dal titolo "La catechesi di satana" (prefazione di padre Gabriele Amorth), come trovate scritto da pagina 156 a pagina 160. Naturalmente questo libro non e' Magistero infallibile, ma molte cose sono straordinariamente attuali e il contenuto estremamente dottrinale....

    Ciò che PIACE a Lucifero (da alcuni esorcismi).

    1) La Particola alla mano, così posso calpestare il vostro Dio, quel Dio che io ho ucciso; e posso celebrare le mie messe (le messe nere) con i miei sacerdoti che ho strappato a Lui...

    2) I Preti vestiti come netturbini, camuffati, così li porto dove voglio io, negli alberghi e nelle case private, in cerca di donne e di omosessuali e faccio commettere tanti sacrilegi e li porto nel mio regno! Quanti, quanti Preti mimetizzati sono nel mio regno! E non mi scapperanno più (risate forti...).

    3) I Preti e i Vescovi iscritti alla massoneria e alle mie sette... oh quanti, oh quanti ce ne porto col denaro e con le donne... quanti, quanti diventano miei amici fedeli... col denaro e con le donne... ne prendo quanti ne voglio, li porto nel mio regno.

    4) Le gonne corte, con le quali accalappio uomini e donne e riempio il mio regno (risate lunghe....sganasciate); che contento... che gioia... che contento...

    5) La televisione... uh, la televisione... e' il mio apparecchio, l'ho inventato io.. per distruggere le singole anime e le famiglie... le separo, le disgrego con i programmi miei, sottilissimi e penetranti... uh, la televisione e' il centro di attrazione dove attiro anche tanti preti, frati e suore, specialmente nelle ore piccole e poi non li faccio più pregare: ahahahahahah... In un attimo mi presento in tutto il mondo... mi ascoltano e mi vedono tutti... mi aiutano assai bene i miei fedeli servi, i maghi, le streghe, cartomanti, chiromanti, astrologi... ahahahahahah...!

    6) Le discoteche... che bello... sono i miei palazzi d'oro dove attiro le migliori speranze della società, che io faccio mie, distruggendo le loro anime e i loro corpi... quante migliaia e migliaia ne porto con me con l'alcool, con la droga e col sesso... oh, che continua mietitura... Le ho affittate a tanti politici, miei fedeli servi, a consacrati... Io sono il vero re del mondo, e non già il vostro Dio, che io ho crocifisso.

    7) Il divorzio... la separazione degli sposi, sono stati inventati da me; ne rivendico la proprietà... E' una delle mie più intelligenti scoperte... così distruggo la famiglia e distruggo la società, dove io sono adorato come vero re del mondo... Il sesso... il sesso... non ascoltate quell'uomo impiccato in croce che non vi da' niente... il vero piacere ve lo do soltanto io col sesso libero... il mio regno e' soprattutto libertà del piacere sessuale, con cui regno sulla terra.

    8) L'aborto... l'uccisione degli innocenti... oh... urrah! urrah! E' stata la mia trovata più bella e più gustosa! Ammazzare gli innocenti invece dei colpevoli e degli omicidi della mafia! Distruggo l'umanità' e così finiscono, prima di nascere, gli adoratori del vostro falso Dio... urrah...urrah...

    9) La droga... é il cibo più gustoso che io faccio mangiare ai giovani per renderli pazzi... e così ne faccio quello che voglio... ladri... assassini... lussuriosi... feroci come me... dominatori del mondo... miei ministri.

    10) Ma soprattutto mi piacciono e mi rallegrano quei Vescovi e quei Preti che negano la mia esistenza e la mia opera nel mondo... e sono tantissimi... oh, che gioia, che gioia per me... lavoro tranquillo e sicuro... persino i teologi oggi non credono alla mia esistenza... che bello... che gioia... e così negano anche quel loro Dio che era venuto per distruggermi.... invece l'ho vinto... l'ho inchiodato io sulla Croce... ahahahah...! Bravi questi Preti... bravissimi questi Vescovi... bravissimi questi teologi... sono tutti miei fedeli servitorelli... ne faccio quello che voglio... ahahahaha....! Ormai sono miei... li porto dove voglio... vestiti da beccamorti... con la sigaretta sempre in bocca... profumati come gagà... in cerca di donnicciole facili... con aiuto di ultima moda... pieni di danaro... si ribellano ai dogmi del loro falso Dio... e della falsa Chiesa di quel Crocifisso mia vittima... sono i miei soldati più sicuri del mio regno, pieno pieno di loro... Con essi metto confusione e smarrimento nel popolo, che allontano sempre più dal falso Dio... e porto nel mio regno di odio e di disperazione eterna... per sempre con me, con me...hahahahaha! Quanti di essi ne ho fatti iscrivere alle sette mie... allettati dalla mia carriera e dal mio denaro... li compro con facilità... perché finalmente sono riuscito a non far amare più, ne' quel falso loro Dio, ne' quella Donna che pretende di avermi vinto..."

    ***

    Ciò che DISPIACE a lucifero (da alcuni esorcismi):

    1) La Confessione... che stupida invenzione... Quanto mi fa male... mi fa soffrire... il Sangue di quel vostro falso Dio... quel Sangue come mi schiaccia... mi distrugge... lava le vostre anime e mi fa scappare... (strilli orribili di pianto!)... Quel Sangue, quel Sangue... e' la mia pena più atroce... Però ho trovato quei preti che non ci credono più alla Confessione e mandano i cristiani a ricevere quel falso Dio in peccato... Bene, bene... bravissimi... quanti sacrilegi faccio commettere.

    2) Il pasto dove mangiate la Carne e il Sangue di quel Crocifisso che ho ucciso io... E' qui che mi trovo disarmato... non ho più le forze per lottare... quelli che si nutrono di questa Carne e bevono di questo Sangue diventano fortissimi contro di me, diventano invincibili alle mie scaltre seduzioni e tentazioni, sembrano diversi dagli altri, sembra abbiano una luce speciale ed una intelligenza velocissima... mi fiutano subitaneamente... e si allontanano da me e mi scacciano come fossi un cane... che tristezza, che dolore aver a che fare con questi cannibali... (strilli di pianto!)... Ma io li perseguito ferocemente... e tanti vanno a mangiare quell'Ostia in peccato...hahaha! che contento... che gioia... odiano il loro Dio e Lo mangiano, hahaha! Vittoria mia... vittoria...urrah... urrah...

    3) Quanto sono insensati quelli che perdono ore e ore di giorno e di notte, in ginocchio, ad adorare un pezzo di pane nascosto in una scatola sull'altare di quel falso Dio! (e' l'ora di Adorazione). Quanta rabbia mi fanno queste persone! Mi distruggono tutte le mie opere, che ottengo da tanti sacrileghi cristiani, Preti, Suore e Vescovi... Quanti sacrilegi mieto in continuazione, e' una mia incessante vittoria... Quanto dolore... Quanta rabbia queste adorazioni irrazionali...!

    4) Odio il rosario... quell'arnese guasto e marcio di quella Donna lì, e' per me come un martello che mi spacca la testa... ahiiiii! E' l'invenzione dei falsi cristiani che non mi ubbidiscono, per questo seguono quella donnaccia! Sono falsi, falsi... invece di ascoltare me che regno su tutto il mondo, questi falsi cristiani vanno a pregare quella donnaccia, mia prima nemica, con quell'arnese... oh, quanto male mi fanno... (strilli di pianto)...

    5) Il male più grande di questo tempo, per me, sono le continue presenze (apparizioni) di questa donnaccia... in tutto il mondo... in tutte le nazioni appare e mi perseguita, strappando dalle mie mani tante anime... migliaia e migliaia... per ascoltare i suoi falsi messaggi... Per fortuna mi difendono i vescovi e i preti miei che non credono a quella ignobile Donna... non credono e così apportano scompiglio... bravi, bravi questi miei apostoli dell'eresia... hahaha...

    6) Ma ciò che maggiormente mi distrugge e' l'asinesca obbedienza a quell'uomo, vestito di bianco (il Papa), che comanda a nome del falso Redentore e del falso vostro Salvatore... che asini... pecore... che conigli...! Obbedire a un uomo che ama quella donnaccia lì... che mi perseguita da sempre... che vergogna... questo mi distrugge il mio regno... Ma io ho suscitato centinaia di preti, frati, teologi e vescovi che gli fanno guerra... guerra senza frontiere a quel pagliaccio bianco... Vincerò io, vincerò io... hahaha! Lo farò morire, assassinare... una brutta fine gli farò fare... E' odioso ai miei seguaci, quel polacco che ama quella donnaccia lì... che propaganda il Rosario di quella ignobile Donna, come la sua preghiera preferita... che vigliacco... che asino... mi schiaccia... mi schiaccia.... ohohohohoh (urli di pianto)....!

    La lista e' tremenda. Merita riflessione. Merita esame di coscienza per tutti. Ma soprattutto merita preghiera assidua e penitenza. Merita la frequente pratica della Confessione sacramentale, ove il Sangue di Gesù ci purifica e ci dona uno scudo fortissimo con cui vincere il nostro nemico. I vittoriosi, ci dice l'Apocalisse, sono coloro che "hanno purificato le loro anime nel Sangue dell'Agnello... hanno vinto il dragone nel Sangue dell'Agnello"

    (padre Pellegrino Ernetti - La catechesi di satana)




    LUNEDÌ 11 APRILE 2016

    La visione dell'inferno di Suor Josefa Menendez

    I teologi che sono caduti nell'eresia modernista negano l'esistenza dell'inferno, oppure dicono che non è eterno. La Chiesa Cattolica insegna invece che esiste ed è eterno. Anche i mistici che hanno visto l'inferno confermano l'insegnamento della Chiesa. Ecco come racconta la visione dell'inferno la celebre mistica Suor Josefa Menendez.

    In un attimo mi trovai all'in­ferno, ma senza esservi tra­scinata come le altre volte, e proprio come vi devono cadere i dannati. L'anima vi si precipita da se stessa, vi si getta come se desi­derasse sparire alla vista di Dio, per poterlo odiare e maledire.

    L'anima mia si lasciò cadere in un abisso di cui non si poteva vedere il fondo, perché immenso. Benché non si vedessero forme corporali, i tormenti straziano le anime dannate (che fra loro si conoscono), come se i loro corpi fossero presenti.
    Fui spinta in una nicchia di fuoco e schiacciata come tra pia­stre roventi, e come se dei ferri e delle punte aguzze arroventate si infiggessero nel mio corpo.
    Ho sentito come se, pur senza riuscirci, si volesse strappargli la lingua, cosa che mi riduceva agli estremi, con un atroce dolore. Mi sembrava che gli occhi mi uscissero dall'orbita, credo a causa del fuoco che li bruciava orrendamente.
    Non si può né muovere un dito per cercare sollievo, né cambiare posizione: il corpo è come com­presso. Gli orecchi sono come stor­diti dalle grida orrende e confuse che non cessano un solo istante.
    Un dolore nauseabondo e una ripugnante asfissia invade tutti, come se bruciasse carne in putre­fazione con pece e zolfo.

    Tutto questo l'ho provato come nelle altre occasioni e, sebbene questi tormenti siano terribili, sarebbe un nulla se l'anima non soffrisse. Ma essa soffre in modo indicibile per la privazione di Dio.
    Vedevo e sentivo alcune di que­ste anime dannate ruggire per l'e­terno supplizio che sanno di dover sopportare, specialmente alle mani. Penso che durante la vita abbiano rubato, poiché gri­davano: "Maledette mani, dov'è ora quello che avete preso?".

    Altre anime, urlando, accusava­no la propria lingua e gli occhi... Ognuna ciò che è stata causa del suo peccato: "Ora paghi atroce­mente le delizie che ti concedevi, o mio corpo. E sei tu che lo hai voluto! Per un istante di piacere, un'eternità di dolore!".
    Mi sembra che all'inferno le anime si accusino specialmente di peccati di impurità. Mentre ero in quell'abisso ho visto precipitare delle persone impure, e non si possono dire né comprendere gli orrendi muggiti che uscivano dalle loro bocche: "Maledizione eterna! Mi sono ingannata! Mi sono perduta! Sarò qui per sem­pre! Per sempre! E non ci sarà più rimedio! Maledetta me!".

    Una ragazzina urlava disperata­mente, imprecando contro le cat­tive soddisfazioni concesse in vita al suo corpo e maledicendo i genitori che le avevano dato trop­pa libertà nel seguire la moda e i divertimenti mondani. Era dan­nata da tre mesi.
    Tutto ciò che ho scritto è sol­tanto una pallida ombra al con­fronto di ciò che si soffre vera­mente all'inferno".


       



    [Modificato da Caterina63 11/04/2016 23:32]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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    00 16/04/2016 00:09

    LE CATECHESI INVOLONTARIE DEL DEMONIO DURANTE GLI ESORCISMI


    Tante volte i parenti e gli amici che assistono una persona, un familiare o un amico, che subisce una possessione, toccano con mano le realtà invisibili e l'esorcismo diventa così un potente mezzo di evangelizzazione, uno stimolo alla conversione, alla virtù, alla preghiera, a un maggior impegno nella fede, a una vita cristiana più intensa. Si comprende allora perché qualcuno lo ha definito un corso rapido di esercizi spirituali.

    L'esorcista don Giuseppe Capra, in un raduno sacerdotale, ha ricordato che in passato, quando avveniva qualche caso clamoroso, l'accaduto diventava per i sacerdoti una straordinaria occasione di evangelizzazione e di invito alla conversione. Così egli si è espresso: « San Giovanni Bosco nel 1862 nelle Letture Cattoliche pubblicò, sul caso di una indemoniata, uno scritto di un suo amico cappuccino, fra Carlo Filippo da Poirino, dal titolo Il potere delle tenebre. Mentre san Giovanni Boscoo correggeva le bozze, il demonio gli rovesciò l'inchiostro e gl'imbrattò tutto. Si tratta di un episodio avvenuto a Val della Torre in diocesi di Torino dove una contadina, Teresa Dosío, a seguito di una maledizione del fratello, subì una vessazione demoniaca durante la quale, sia che si trovasse all'aperto che in un ambiente chiuso, veniva colpita da sassi scagliati da una mano invisibile, da noccioli di pesche, da fagioli, gusci di noce e da vari oggetti. La contadina diventò anche muta.

    Davanti a questi fatti, tutti corsero in chiesa a pregare e tutti cambiarono vita. E quella donna in una settimana fu liberata ritrovando nel medesimo tempo la parola. Di fronte a episodi anche più gravi di questo, oggi si preferisce il silenzio. Il nostro gruppo di preghiera nacque nella festa di Maria Ausiliatrice nel 1989 quando una ragazzina di 11 anni, tormentata da pesanti vessazioni (una forza invisibile la spingeva gettandola a terra, una volta la risucchiò dall'auto aprendole la porta, la feriva dolorosamente alle mani e alle braccia), fu liberata prodigiosamente nel giorno della festa e della processione di Maria Ausiliatrice dopo venti sere consecutive di un'ora di adorazione eucaristica fatte per lei. Si convertì tutta la famiglia. Per noi quella liberazione fu un vero miracolo che don Bosco avrebbe sicuramente pubblicato, invece devo accontentarmi di raccontarlo come un fatto meraviglioso della mia esperienza personale. Ci sarebbero molti altri esempi che rivelano la grande insensibilità, la grande diversità di oggi rispetto al passato, quando la coscienza del bene e del male, di Dio e del diavolo, del Paradiso e dell'Inferno era molto più viva e anche i casi di vessazione, ossessione, possessione, erano molto meno possibili e più facilmente risolvibili ».


    LE CATECHESI INVOLONTARIE DEL

    DEMONIO DURANTE GLI ESORCISMI

    Passo ora a descrivere alcuni aspetti di quelle che possiamo in qualche modo definire « catechesi involontarie » del demonio, tratte da casi certi di reale possessione.Le sue espressioni, durante gli esorcismi, sono molteplici: alcune di esse si ripetono frequentemente e, direttamente o indirettamente, confermano in pieno le verità della nostra fede cristiana.Tante volte, ad esempio, ha affermato egli stesso, in maniera molto chiara, che la sua principale attività in mezzo agli uomini non è la possessione, ma la tentazione. Una volta, al momento in cui viene definito dal Rituale Romanum « malorum radix, fomes vitiorum, sedùctor hòminum, proditor gentìum » (« radice di tutti i mali, fomite dei vizi, seduttore degli uomini, ingannatore dei popoli »), riassunse la sua attività tentatrice in una sintesi eccezionale e categorica: « Il nostro "dovere" è tentare, sempre, chiunque, dovunque e comunque. Qualcuno ci cade nella nostra rete, qualcuno ci cade per sempre! ». In un altro esorcismo affermò:

    « Lui (si riferiva a Dio) vuole anime libere e sante, io voglio anime schiave ».

    Riguardo alla potenza della preghiera, un giorno, al momento del « Sanctus, sanctus, sanctus Dominus Deus Sàbaoth », del secondo esorcismo del Rituale RoYnanuln, fu senza dubbio costretto a dire da Dio: « Se voi viveste in ginocchio davanti a lui e cantaste le sue lodi, come fanno gli angeli, noi non avremmo tutto il potere che ci date su di voi ».

    Una caratteristica ricorrente negli esorcismi è la manifestazione della sua superbia, tanto che un giorno dovette riconoscere: « La mia superbia è il mio potere e la mia dannazione ».

    Una sua ricorrente richiesta è quella di essere adorato come se fosse Dio. Non volendo accettare la sua creaturalità, infatti, illude se stesso di essere Dio ed è avido di ricevere dagli uomini il culto che spetta a Dio solo. Spesso, mentre viene esorcizzato, dice: « Adorate me, adorate me, io sono dio, io sono dio! Mettetevi in ginocchio quando si pronuncia il mio nome. Io sono l'onnipotente! Invocate me! ». A queste parole, come suggerisce il n. 20 delle Norma' observanda' circa exorci= zandos a demonio del Rituale Romanum, si può rispondere con frasi tratte dalla Sacra Scrittura, ad esempio le parole di Gesù nel deserto: « Vattene, Satana! Sta scritto: adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto! ». O con le parole di san Paolo: « Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre» (Fi12,10-11). Alcuni esorcisti aggiungono frasi spontanee, di questo genere: « Solo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, è Dio. Non c'è altro Dio. Prostrati davanti a lui e adoralo! ». Agli inviti ad adorare l'unico vero Dio, sempre ci si sente rispondere rabbiosamente e con superbia e presunzione: « Mai, mai! Io sono dio! Guardati intorno e vedi come tutti mi seguono, come tutti cercano quello che io gli voglio dare! »(1) Un'altra volta, mentre gli veniva detto: « Non c'è altro Dio all'ínfuori del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Il tuo Dio è lo stesso mio Dio: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo... », ha ribattuto: « Il potere che ho sugli uomini, è il mio dio ». In pratica voleva dire che lui si ritiene dio degli uomini che vivono nel peccato, lontani dal vero Dio. Un'altra volta ancora, mentre l'esorcista diceva: « Adoralo, è il tuo Dio, lui ti ha creato, adoralo! », il demonio protestò: « E andato a incarnarsi in voi, quanto di più schifoso e umiliante potesse fare. Il ribrezzo che abbiamo provato quando è entrato in quelle carni, solo noi lo sappiamo! ».

    Colpisce molto ciò che accade quando un esorcista ripete la preghiera insegnata da un angelo ai tre pastorelli di Fatima, Francesco, Lucia e Giacinta. L'anno prima che apparisse loro la Madonna, l'angelo apparve ad essi per la terza volta tenendo in mano un calice e su di esso un'Ostia, dalla quale cadevano nel calice alcune gocce di sangue. Lasciando il calice e l'Ostia sospesi in aria, si prostrò per terra e rípeté per tre volte l'orazione: « Santissima Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è offeso e per i meriti infiniti del suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi domando la conversione dei poveri peccatori ».

    Quando un esorcista inizia a dire questa preghiera, il demonio ha delle reazioni furibonde, che crescono d'intensità quando giunge alle parole « in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli è offeso » e che si fanno ancora più forti durante le espressioni finali: « vi domando la conversione dei poveri peccatori ».Un altro caratteristico atteggiamento del demonio, durante gli esorcismi, è di minacciare frequentemente sterminio e distruzione: tutto ciò che è bello, buono, sano, armonico, nel suo linguaggio beffardo, è preso di mira, con la promessa di deturparlo e distruggerlo: « Non pochi dei nostri servi nel mondo riusciamo a metterli nei posti più alti e da lì dominano e distruggono ». In maniera particolare si avverte come abbia in odio il sacramento del matrimonio e gli affetti familiari: reagisce assai violentemente quando si benedice il matrimonio di due sposi o quando essi vengono invitati a rinnovare le loro promesse matrimoniali. Un giorno ha espresso molto bene il suo odio contro la famiglia con queste parole: « Non mi piacciono ancora come vanno vestite le donne. Devono essere sempre più svestite così che il sesso sia sempre più dominante e io possa distruggere sempre più le famiglie! ».

    Altre volte ha definito gli organi sessuali, con evidente linguaggio metaforico, « il centro del mondo ». Altre reazioni furibonde sono state riscontrate quando l'esorcista benedice il fidanzamento di quei giovani che si sono impegnati seriamente a viverlo nella castità, definendo questa loro scelta come una porcheria.Colpisce molto, mentre viene esorcizzato, l'odio puro che manifesta nella sua profonda soddisfazione del male, in qualunque forma si realizzi. Una volta un esorcista rimase inorridito davanti a questa uscita: « Prendi quello schifo del libro dell'Apocalisse. C'è scritto di quella Donna che partorisce. Io i bambini cerco sempre di mangiarli. Sai come? ». E il demonio descrisse, con parole agghiaccianti, sia lo sterminio giornaliero, in ogni parte del mondo, di migliaia di bambini nel grembo materno, sia le violenze sessuali sui bambini; e, quel che rendeva ancor più raccapricciante tali descrizioni, era ogni volta l'aggiunta dell'espressione « come godo! »; questa stessa espressione l'ha usata anche riferendosi ai giovani che con la droga si riducono a larve. Un'altra volta, mentre era esorcizzato, accennò nuovamente all'aborto e disse: « Mi avete anche autorizzato! » e si fece una lunga e perfida risata. Colpisce molto il modo con cui capovolge la realtà e i fondamentali principi morali, considerando il bene male e il male bene. Ad esempio varie volte, presentandogli una reliquia, ha esclamato: « Che puzza!
    È la puzza di chi ha scelto Lui! (si riferisce a Gesù Cristo, che per odio e disprezzo non nomina quasi mai) »; presentandogli una corona del Rosario l'ha definita: « Catena maledetta con la Croce in fondo »; all'aspersione con l'acqua benedetta ha protestato: « Non voglio essere lavato da quest'acqua, che puzza di merda e mi brucia »; alle parole « Benedici, Signore, questo nostro fratello! » ha prontamente risposto: « Che sia maledetto, lo porterò con me all'inferno! »; alle parole del Vangelo: « Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi rístorerò » (Mt 11,28), immediatamente ha detto: « Veníte a me voi tutti che siete "allegri", venite a me voi tutti che siete perversi e io vi ristorerò ».

    Una volta, giunto l'esorcista alle parole dell'esorcismo del Rituale Romanum: « inimìce fideí, hostis géneris umani, mortis adductor »(« nemico della fede, avversario del genere umano, portatore di morte »), il demonio espresse tutta la sua irresistibile aspirazione al « male per il male » con queste parole metaforiche: « Il giorno in cui siamo andati via da Lui, gli abbiamo detto: Il potere del peccato sarà il nostro altare, su quello sacrificheremo le anime dei tuoi figli maledetti, su quell'altare faremo scorrere il sangue dei tuoi figli maledetti. C'è un dio per chi odia e questo dio è il mio dio ».Sempre poi, nelle sue invettive, emerge anche come egli sia davvero colui che tenta continuamente di dividere gli uomini e di aizzarli gli uni contro gli altri. Ama infatti sottolineare che gli piace l'odio fra gli uomini ed è avido delle malvagità umane perché, come ha affermato più volte: « Sono "cibo" che mi alimenta e mi rafforza »; « Noi vogliamo discordia, noi vogliamo odio e guerra, non importa da dove viene »; « Sai quanti "dannati" che abbiamo in giro per il mondo? ».Una volta, al momento in cui il Rituale Romanum prevede l'interrogazione del demonio (vedi capitolo III, nota 22), alla domanda quale fosse il suo nome, affermò di chiamarsi Sahaar e di provenire dal deserto. Gli fu replicato allora di tornarsene nel deserto.

    Prontamente l'esorcista sentì rispondere: « Io porto il deserto! ». Dagli esorcismi successivi l'esorcista comprese che voleva, in questo modo, sia indicare la sua funzione specifica di suscitare l'odio, dal quale scaturiscono aridità, desolazione e morte nei rapporti umani; sia dimostrare di compiacersi per la sterilità, fisica e spirituale.In alcuni casi le sue espressioni sono tra il serio e il faceto, come quando l’esorcista si sentì dire: «Per noi, i preti che fanno il loro dovere, sono degli iettatori, perché ci fanno andar male le nostre cose! ».Particolarmente consolante è l'esperienza mariana negli esorcísmi. Quando è nominata la Madonna, gli esorcisti sperimentano come i demòni, per il loro grande disprezzo e odio nei confronti della Madre di Dio, s'infuriano grandemente. Senza osare mai chiamarla per nome, dicono « quella », aggiungendo un cumulo di ingiurie nei suoi confronti, perché lamentano che ella rovina molti dei loro piani. Una ricorrente manifestazione antimariana del demonio è quella di manifestare grandissima rabbia quando è nominato il Cuore Immacolato di Maria, perché gli fa ricordare, come spesso ha urlato, che il mondo è stato consacrato da quel ... (espressione irriferibíle rivolta a Giovanni Paolo II) a questo Cuore Immacolato e questa consacrazione ha provocato il fallimento di molti suoi progetti, su scala mondiale. Riguardo al Santo Rosario, una volta, mettendo al collo della persona che veniva esorcizzata una corona, il demonio cominciò subito a gridare: « Mi sta schiacciando, pesa, mi sta schiacciando quella catena con la Croce in fondo! ». L'esorcista esclamò: « Da oggi in poi questa nostra sorella pregherà il Rosario ogni giorno ».

    E il demonio subito rispose: « Ma tanto siete pochi che lo dite (si riferiva al Rosario), in confronto al mondo intero! È bene per me che sia così perché mi fa male, perché invocate Quella (si riferiva alla Madonna), mi ricordate la vita di Quello (si riferiva alla vita di Gesù, che meditiamo nei misteri del Rosario) ». Un altro giorno, mentre esorcizzava il demonio, l'esorcista tirò fuori di tasca una corona del Rosario; subito il demonio gridò: « Leva quella catena, leva quella catena! ». « Quale catena? ». « Quella con la Croce in fondo. Lei ci frusta con quella catena! ». Anche questo è certamente un linguaggio metaforico, che però ci fa capire, in modo molto concreto, la potenza del Rosario e quanto il demonio lo tema.Un giorno, con grande sorpresa, un esorcista si accorse che Dio umiliava il demonio costringendolo a lodare Maria. Infatti, mentre l'esorcista invocava Maria, disse: «Lei è l'unica che è dovunque, mi "uccide", mi ha sempre "ucciso", mi ha sempre "ucciso", mi mette in testa i piedi; il suo velo maledetto mi strozza ogni volta; nessuno di noi resiste ». A queste parole l'esorcista esclamò: « Grazie Madre, grazie Cuore Immacolato! ».

    Il demonio ríbatté immediatamente: « Lascialo stare quel Cuore: gli abbiamo infilato una spada e non è morto, gli abbiamo crocifisso il Figlio e non è morta: ha preso altri figli! ». In un altro esorcismo, mentre l'esorcista lodava il Cuore Immacolato di Maria, il demonio disse: « Il suo Cuore è il nostro dolore, il suo Cuore più lo abbiamo trafitto e più era vivo, più lo abbiamo schiacciato e più Lei ha schiacciato noi, più soffriva più noi soffrivamo. Noi volevamo "gioire" e invece Lei ci uccideva con il suo pianto: le sue lacrime sono fuoco che ci "uccide"». Un altro giorno mentre lo stesso esorcista invocava 1'intercessione del Cuore Immacolato di Maria, il demonio parlò delle spine confitte in esso (che rappresentano i peccati dell'umanítà) e di coloro che riparano alle offese verso questo Cuore, e disse: « Gli uomini mi hanno aiutato a infilarci mille miliardi di spine, mi avete aiutato voi a infilarci tutte quelle spine, mi avete aiutato voi, ma più spine, più forza; più sangue, più potere; più dolore, più gloria; i vostri peccati si sono trasformati in gloria perché altrettante anime si sono consacrate a espiarli e ogni anima gli fa saltare una spina e ogni spina che salta conficca un palo di fuoco nel nostro cervello. Noi li picchiamo, noi li battiamo, noi li bruciamo, noi li graffiamo, noi li squarciamo, e loro giù a pregare. Noi li insultiamo, noi li calunniamo, e loro giù a pregare. Non finirà mai questa tortura, non finirà mai questa tortura. Sono troppe, sono troppe! Quanti incoscienti si consacrano e non aspettano altro che di morire per quella ... e suo Figlio! ».

    In un altro esorcismo, vantandosi delle sofferenze provocate a persone innocenti, l'esorcista cominciò a pregare con decisione: « Signore Gesù Cristo, mentre in Croce sembravi sconfitto, mentre sembrava che il potere delle tenebre avesse vinto per sempre, in realtà eri Tu che stavi vincendo per sempre ». E il demonio: « È tutta colpa di Lei, è tutta colpa di sua Madre. Per questo avevo insegnato a questa cretina (si riferiva alla persona che tormentava) a odiarla e lei è riuscita a superare anche questo. Lei (qui si riferiva alla Madonna) prega sempre, non tace un momento e noi siamo frustati dalle sue preghiere ». Evidentemente parlava sia dell'intercessione che Maria stava operando presso Dio per quella donna, sia del crescente amore per Maria che quella donna stava alimentando. In altro esorcismo, anche qui con un evidente linguaggio metaforico (non avendo egli né pelle né cervello, perché spirito immateriale), aggiunse: « Ogni volta che scende in questa terra (si riferiva alla Madonna) noi sprofondiamo più in basso. Ogni sua lacrima è un buco nella nostra "pelle", ogni suo sguardo è uno strappo nel nostro "cervello", ogni suo passo è la nostra fine. Stiamo cercando di fermarla, non ci possiamo riuscire perché Lei è più potente di noi. Il Male non ha nessun potere su di Lei ».

    Un episodio particolarmente commovente è il seguente: un giorno, rivolgendosi a un'immagine della Madonna, presente nella sala dove l'esorcista esorcizzava, il demonio cominciò a gridare: « Perché hai offerto tutto a quel ... ? Perchééé? ! Perchééé? !». L'esorcista si è intromesso e ha detto: « Che cosa ha offerto? ». E lui: « Sotto la Croce di Quello, Lei soffriva! ». Si riferiva chiaramente all'offerta che la Madonna ha fatto all'Eterno Padre delle sue sofferenze e di quelle di Gesù al momento della crocifissione. E allora l'esorcista ha cominciato a dire: «Ricordati che Maria, ai piedi della Croce, ha offerto al Padre Gesù e ha offerto se stessa al Padre con Gesù. Per noi suoi Figli ha offerto questo sacrificio ». A queste parole ha lanciato delle urla indescrivibili ed evidentemente schiacciato dalla forza redentrice, che scaturisce dal sacrificio di Cristo e di Maria sul Calvario, ha detto: « Basta, basta, non mi far ricordare, basta, mi stai bruciando, mi stai bruciando! ».

    Il Venerdì Santo del 2006, mentre un esorcista svolgeva il suo ministero, leggendo nel Vangelo di Giovanni le parole che Gesù in croce rivolse a Maria: « Donna, ecco tuo Figlio » e quelle a Giovanni: « Ecco tua Madre », così si espresse il demonio: « In un istante Lei ha amato tutti i suoi figli per tutte le generazioni e ha detto il suo secondo "sì". Dopo il "sì" detto all'Angelo, ha detto il suo "sì" al suo Figlio sulla croce perché voi diventaste suoi figli ».
    L'esorcista allora tra lo stupore e la gioia, perché comprendeva che il demonio era chiaramente costretto, suo malgrado, a dire cose che mai avrebbe voluto dire, ha proseguito leggendo le parole del Vangelo: « E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa ». E il demonio, con una ripugnanza tremenda, che manifestava nella voce e negli atteggiamenti, ha aggiunto: « Le anime pure prendono la Madre di Dio nel loro cuore. Il vostro corpo e il vostro spirito sono la casa del Signore e in essa dovete prendere Lei. Tutti i figli di Dio dovrebbero prendere Maria dentro di loro e quello che Lei vi ha insegnato con la sua vita. Voi avete un grande mezzo che è Maria, usatelo di più. Pregatela, pregatela di più, fatela vostra, Lei cammina sempre al vostro fianco ».Davanti a queste parole del demonio mentre lo esorcizzava, l'esorcista sapendo che il Venerdì Santo è un giorno speciale di grazia, gli ha ricordato il sacrificio di Gesù in croce per amor nostro, le sue piaghe, il suo sangue, i suoi dolori, le sue umiliazioni, la sua offerta al Padre, insieme alle lacrime e ai dolori di Maria ai piedi della croce e la sua offerta insieme con il Figlio al Padre per amor nostro. E mentre diceva tutte queste cose, il demonio ha continuato, affermando, con grande sbigottimento dell'esorcista che ascoltava: « Eravamo anche noi lì ai piedi della croce, alcuni li istigavamo contro di Lui, li spingevamo a contestarlo, a urlargli contro, a sfidarlo, altri li tentavamo insinuando alle loro menti dubbi che Lui non era veramente il Messia.
    Alcuni erano lì per vedere qualche miracolo e convincersi che Lui era il Messia; che stupidi! Abbiamo fatto scappare tante persone da lì sotto che non credevano più, si sono spaventate nel vederlo che moriva e quei pochi che sono rimasti, si sono convinti quando è morto che non era vero niente, perché se era morto non c'era più niente da fare.
    Quando hanno tolto il corpo dalla croce, abbiamo tentato anche Giovanni, abbiamo detto alla sua mente: "Guarda che fine ha fatto il vostro Messia, guarda che fine ha fatto il tuo Messia! ". Abbiamo tentato anche la Madre tua. Lei aveva il cuore straziato, ma nel medesimo tempo c'era in esso una grande pace e perdonava tutti, amava e soffriva: il suo perdono era totale, il suo amore era totale, la sua offerta era totale. E questo ci ha vintoooo! Inutilmente abbiamo insidiato la sua fede, Lei ha continuato a pregare, Lei era l'unica che ha conservato la fede nella Risurrezione, il suo cuore già lo sapeva e all'alba del giorno dopo il sabato, Lui si è presentato per primo a Lei.

    Non sappiamo che cosa si sono detti, abbiamo solo visto che in quell'incontro circolava una grande pace e un infinito amore, però non potevamo sentire le parole, il loro discorso d'amore era fuori della nostra portata. Poi abbiamo visto la Maddalena che andava al sepolcro ».

    Un giorno, quando durante lo svolgimento del suo ministero, l'esorcista disse che avrebbe celebrato la santa Messa per quella persona, il demonio senza quasi più forze per reagire, perché ormai prossimo all'uscita, lasciò questa testimonianza: « Non so come gli sia venuto in mente di sacrificarsi per voi, spazzatura immonda che non siete altro. Come ha fatto a sacrificarsi per questi esseri che non valgono niente, che non capiscono quanto Lui li abbia amati e quanto li ami, perché lo offendono in continuazione. A Lui la Messa non serve, Lui ha tutto; è solo per voi che l'ha inventata, solo per voi, per accostarvi a Lui, per farvi avere Lui ogni giorno e voi stupidi ci sputate sopra. E voi non l'accettate, voi che potreste essere veramente come Lui. Lui vi vuole accanto a Sé (questo il demonio lo disse con estrema difficoltà) e vi dà tutti i giorni quel Corpo e quel Sangue, schifosi per noi, ma che per voi sono tutto, l'unico mezzo per arrivare alla salvezza, per non perdervi con noi. Come non capirlo? Come non capirlo? Lui è lì e vi dice: "Sono qua. Prendetemi". A noi ha detto: "Vade retro", a voi ha detto: "Sono qua" ».

    Un giorno durante una gran battaglia, in cui l'esorcista intuiva chiaramente che il demonio cercava di opporsi per non ripetere ciò che Cristo gli stava comandando di dire, a un certo punto completamente sopraffatto dalla forza di Dio, esclamò: « Lui mi sta ordinando di dirvi: Non abbiate paura, andate incontro al vostro Dio. Lasciate ogni legame con il male sulla terra. Riempite del Signore la vostra vita, fate spazio dentro di voi solo al Cristo Gesù, seguitelo nella gioia e nella sofferenza. Lodatelo sempre, Lui è la vostra salvezza! ». Ahhhhh! (l'urlo che lanciò per lo sforzo tremendo che aveva fatto nel dire ciò che lui aborrisce).


      continua



    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
    Post: 39.988
    Sesso: Femminile
    00 16/04/2016 00:11

      Per definizione, il Diavolo rappresenta il male, un concetto universalmente condiviso da ogni religione e da ogni credo.
    Baudelaire, uno dei precursori e ispiratori (insieme a Nietzsche) del “neo-satanismo”: "Il culto di satana professa il potere dell'uomo, la possibilità per l'uomo di assurgere al ruolo di proprio dio, di non dover essere soggiogato a nulla”. “Per conquistare il mondo Satana si è nascosto!” - dice Baudelaire - "Il capolavoro di Satana è di aver fatto perdere le sue tracce e di aver convinto gli uomini che egli non esiste.”
    Eppure senza la presenza di Satana resta inspiegabile tutto il male che c'è nel mondo. Hanno cominciato col negare Satana gli atei, i positivisti, i razionalisti. Non c'è più posto per i diavoli e per l'inferno in un mondo governato dalla scienza e dalla razionalità, l’esistenza del Maligno non è riscontrabile scientificamente, quindi nessuno più ci crede. A stento ormai, atei e cattolici "di comodo" trovano il posto per Dio e per Gesù Cristo, sembra quasi che Freud e Marx siano stati assunti al rango di quasi Padri della Chiesa.
    Degni di nota sono anche i libri di P. Herbert Haag, noto teologo e già professore dell'università di Tubinga, e consulente della Conferenza Episcopale Tedesca. Haag pubblicò, qualche anno fa, un libro dal titolo “Commiato dal diavolo”, ecco un estratto: "L'uomo moderno ha tolto di mezzo Satana e il suo regno. La cosa avvenne in modo curioso. Si è cominciato col metterlo in ridicolo; poi, a grado a grado, se ne è fatta una figura comica. Alla base sta, originariamente, un sentimento Cristiano".
    Quindi questo ludibrio dei credenti, è divenuto poi, riso nei miscredenti; ma questo pure serve alla causa di Satana; in nessun posto, infatti egli domina con maggior sicurezza come là dove gli uomini ridono di lui. "Satana, quindi, ha paura solo di essere conosciuto, che si sappia chi egli veramente è. Infatti, le epoche in cui riesce a farsi dimenticare, sono proprio quelle in cui lui trionfa con una presenza attivissima”.
    Da sempre, l’obiettivo di Satana è questo: rovinare il progetto di Dio facendo perdere gli uomini per i quali Dio ha tutto creato, si è fatto uomo e si è fatto crocifiggere.
    Ricordiamo che il Nuovo Testamento ci parla della presenza di Satana così spesso, che per negarlo bisognerebbe negare quasi tutta la Divina Rivelazione.

    In un esorcismo che riporta Domenico Mondrone nel suo libro “A tu per tu col Maligno” (La Roccia, Roma), Satana gli dice: "Non vedi che il suo regno (di Dio) si sgretola e il mio si allarga giorno per giorno sulle rovine del suo? Provate a fare il bilancio tra i suoi seguaci e i miei, tra quelli che credono nelle Sue verità e quelli che seguono le mie dottrine, tra quelli che osservano la Sua legge e quelli che abbracciano le mie. Pensa soltanto al progresso che sto facendo per mezzo dell'ateismo militante, che è il rifiuto totale di Lui. Ancora poco tempo e il mondo cadrà in adorazione dinanzi a me. Sarà completamente mio. Pensa alle devastazioni che sto portando in mezzo a voi servendomi principalmente dei Suoi ministri (la luce più è radiosa e più infastidisce Satana; non sono le lampadine spente dei poveri peccatori ad impensierirlo. Egli perciò si scatena contro i ministri di Dio! - nda). Ho scatenato nel suo gregge uno spirito di confusione e di rivolta che mai finora ero riuscito di ottenere. Avete quel vostro pecoraro vestito di bianco che tutti i giorni chiacchera, grida, blatera. Ma chi lo ascolta? Io ho tutto il mondo che ascolta i miei messaggi e li applaude e li segue. Ho tutto dalla mia parte. Ho le cattedre con le quali ho dato scacco alla vostra filosofia. Ho con me la politica che vi disgrega. Ho l'odio di classe che vi dilacera. Ho gli interessi terreni, l'ideale di un paradiso di terra che vi accanisce gli uni contro gli altri. Vi ho messo in corpo una sete di denaro e di piaceri che vi fa impazzire e vi sta riducendo in un'accozzaglia di assassini. Ho scatenato in mezzo a voi una sessualità che sta facendo di voi una sterminata mandria di porci. Ho la droga che presto farà di voi una massa di miserabili larve di folli e di moribondi. Vi ho portati ad ottenere il divorzio per sgretolare le famiglie. Vi ho portati a praticare l'aborto con cui fate stragi di uomini prima che nascano. Tutto quello che può rovinarvi non lo lascio intentato, e ottengo ciò che voglio: ingiustizie a tutti i livelli per tenervi in continuo stato di esasperazione; guerre a catena che devastano tutto e vi portano al macello come pecore; e insieme a questo la disperazione di non potersi liberare dalle sciagure con le quali devo portarvi alla distruzione. Conosco fin dove arriva la stupidità degli uomini, e la sfrutto fino in fondo. Alla redenzione di Quello che si è fatto ammazzare per voi bestie ho sostituito quella di governanti massacratori, e voi vi buttate al loro seguito come stupidissime pecore. Con le mie promesse di cose che non avrete mai sono riuscito ad accecarvi, a farvi perdere la testa, fino a portarvi facilmente dove voglio. Ricorda che io vi odio infinitamente, come odio Colui che vi ha creati".
    Poi aggiunse: "In un secondo momento mi lavorerò uno per uno i parroci rispetto al loro pastore. Oggi il concetto di autorità non funziona più come una volta. Sono riuscito a dargli uno scossone irreparabile. Il mito dell'ubbidienza sta tramontando. Per questa via la Chiesa sarà portata alla polverizzazione. Intanto vado avanti con la decimazione continua dei preti, dei frati e delle suore, fino ad arrivare allo spopolamento totale dei seminari e dei conventi; tolti di mezzo i Suoi ‘operai della Vigna’, subentreranno i miei e avranno via libera nel loro lavoro definitivo".

    Quindi rivelò quali sono i suoi intenti: "A me preme incrementare il numero dei preti che passano dalla mia parte. Sono i migliori collaboratori del mio regno. Molti o non dicono più messe o non credono a ciò che fanno sull'altare. Molti di essi li ho attirati nei miei templi, al servizio dei miei altari, a celebrare le mie messe. Vedessi che meravigliose liturgie ho saputo imporre loro a sfregio di quelle che celebrate nelle vostre chiese. Le mie messe nere".
    Ora parla dei suoi più grandi nemici: "Quelli legati alla Sua amicizia, quelli che Egli riesce a conservare sempre suoi. Quelli che lavorano e si consumano per i suoi interessi che zelano la sua gloria. Un malato che per gli amici soffre e si offre per gli altri. Un prete che si conservi fedele, che preghi molto, che non si sia mai fatto contaminare, che si serve della messa, di quella tremenda maledettissima messa, per farci un male immenso e strapparci una moltitudine di anime. Questi sono per noi gli esseri più odiosi, quelli che maggiormente pregiudicano gli affari del nostro regno".

    Infine Satana gli parla della gioventù: "Guarda, guarda che spettacolo meraviglioso!... è tutta gioventù passata dalla mia parte. è gioventù mia. Molta l'ho irretita con la lussuria, con la droga, con lo spirito del materialismo ateo. Quasi tutti sono venuti su senza i soliti sciacqui battesimali. Questi giovani sono passati attraverso scuole programmate su ateismo sindacale. Lì hanno imparato che non è stato Quello di lassù a creare l'uomo. Ora sono agguerriti a una lotta attiva contro di lui, che resiste a scomparire. Ma scomparirà. È fatale! Questi miei giovani hanno imparato a disfarsi di tutte le cosiddette verità eterne. Per essi esiste solo il mondo materiale e sensibile. È stato un gigantesco lavaggio al cervello, e ci serviremo di questo per tutti coloro che osassero ancora tenersi aggrappati alle vecchie credenze. Egli deve scomparire in modo assoluto dalla faccia della terra. Presto verrà il giorno che neppure il suo nome verrà più ricordato. Le poche cose di resistenza che non riusciremo ad eliminare con la nostra filosofia, le annienteremo col terrore. Ci sono per i resti decine e decine di lager dove li manderemo a marcire. Così per tutti i paesi della terra. Uno dopo l'altro devono cadere ai miei piedi, abbracciare il mio culto, riconoscere che l'unico signore del mondo sono io...".

    In molte altre occasioni gli esorcisti hanno modo di dialogare con lui, questo brano è tratto da una seduta medianica del libro “Lucifero smascherato” di J. Daniel: "Io copro di rovine il mondo, lo inondo di sangue e di lacrime; io deformo ciò che è bello, rendo sordido ciò che è puro, abbatto ciò che è grande; faccio tutto il male che posso e vorrei poterlo aumentare fino all'infinito. Io sono tutto odio, niente altro che odio. Se conosceste la profondità, l'altezza e la larghezza di quest'odio, avreste un'intelligenza più vasta di tutte le intelligenze che vi furono fin dal principio del mondo, anche se queste intelligenze fossero riunite in una sola. E quanto più odio, tanto più soffro, ma il mio odio e le mie sofferenze sono immortali come me, perché io non posso non odiare, come non posso non vivere sempre. Ciò che accresce in me questa sofferenza, ciò che moltiplica questo odio è il pensare che io sono stato vinto, che odio inutilmente e che faccio tanto male inutilmente. Ma che dico, inutilmente? No! Una gioia l'ho, se posso chiamarla tale; è l'unica gioia che io abbia; quella di uccidere le anime per le quali Egli ha versato il Suo sangue, per le quali è morto, risorto e salito in cielo. Ah, si! Io rendo vana la sua incarnazione, la sua morte; le rendo vane queste cose per le anime che uccido. Capite? Uccidere un'anima!!! Egli l'ha creata a Sua immagine, l'ha amata di un amore infinito, per lei fu crocifisso. Ma io quest'anima gliela prendo, gliela rubo, la uccido e la perdo con me. Io quest'anima non la amo, ma l'odio sommamente; eppure essa mi ha preferito a Lui. Come mai io dico queste cose? Vi potreste convertire, anche voi! Potreste scapparmi! Eppure debbo dirle queste cose, perché Egli mi costringe. Volete sapere quanto io soffro e quanto odio? Io sono capace di odio e di dolore nella stessa misura con cui ero capace di amore e di felicità. Io, Lucifero, son divenuto Satana, l'avversario. In questo momento io ho tutta la terra nel mio pensiero, tutti i popoli, tutti i governi, tutte le leggi. Ebbene, io tengo la direzione di tutto il male che si prepara. E, dopo tutto, quale vantaggio me ne viene? Io sono stato vinto già prima! Tuttavia qualche vantaggio l'ho ricavato; io gli uccido delle anime, delle anime immortali, delle anime che Egli ha pagato sul Calvario" ( J.Daniel, “Lucifero smascherato” EP).

    Il demonio parla della Madonna in un esorcismo di Padre Francesco Bamonte: "Voi pensate che sia lassù, ma Lei non sta lassù. Lei vi sta vicino; bastardi, bastardi, che avete fatto per averla così vicina, eh? E quando morite, Lei è là, Lei è là (lo ripete con rabbia) e aspetta un vostro pensiero, un vostro palpito del cuore per il bene, una vostra chiamata a Quello (a Gesù) e Lei è là, Lei è là che vi aspetta con il cuore aperto di madre! Tu sai che cos'è una madre, eh? Una madre guarda teneramente tutti i figli, insegna loro il bene, li richiama al bene e piange, e piange se il figlio, il figlio, il figlio non l'ascolta, perchè sa che io, io lo prenderò, se non l'ascolta io lo prenderò!" ('La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi', Francesco Bamonte).

    Padre Amorth: "Quali sono le virtù della Madonna che più ti fanno rabbia?
    Demonio: "Mi fa rabbia perchè è la più umile di tutte le creature e io sono il più superbo; perchè è la più pura di tutte le creature e io non lo sono, perchè è la più ubbidiente a Dio di tutte le creature e io sono il ribelle!
    Padre Amorth: "Dimmi la quarta qualità per cui hai tanta paura della Madonna che ti spaventi di più quando nomino la Madonna che quando nomino Gesù Cristo!"
    Demonio: "Ho più paura quando nomini la Madonna perchè sono più umiliato ad essere vinto da una semplice creatura anzichè da Lui..."
    Padre Amorth: "Dimmi la quarta qualità della Madonna che ti fa più rabbia!"
    Demonio: "Perchè Mi vince sempre, perche' non è mai stata sfiorata da alcuna colpa di peccato!"

    «Durante un esorcismo, attraverso la persona posseduta, Satana mi ha detto: Ogni Ave Maria del Rosario, è per me una mazzata in testa; se i cristiani conoscessero la potenza del Rosario, per me sarebbe finita!» (Don Gabriele Amorth)


      Peccati della carne
    ESORCISMO DEL 21/2/1984 di Padre Heinrich Kreuzer


    Esorcista – In nome della SS.ma Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, in nome di Maria, l’Immacolata Concezione, di’ ciò che Dio ti impone di dire; solo la verità, su tutto il resto taci!

    Demonio – Io parlo solo quando l’Altissimo o Quella (Si riferisce alla Madonna) lo vogliono e mi costringono a questo. Se dipendesse da me, io non parlerei. Noi non vorremmo mai parlare, non avremmo mai voluto dire tutto ciò che l’ossessa ha dovuto dire. Noi vorremmo tacere tacere… tacere… (Grida). Io non voglio parlare.

    Esorcista – Tu devi parlare e dire ciò che la SS.ma Trinità e la Madre di Dio ti impongono di dire, che lo voglia o no. In nome…

    Demonio – Sì, sono costretto a farlo e questo è per me una tremenda umiliazione. E’ spaventoso dover dire cose che servono alla vostra salvezza. Sarebbe meglio per me essere tormentato dal vecchio (Il vecchio è satana), piuttosto che parlare per voi. Io non voglio parlare.

    Esorcista – Di’ ciò che il Cielo ti comanda di dire. In nome…

    Demonio – Il Cielo vuole che in questo tempo finale vengano invocati gli angeli, come abbiamo già dovuto dire altre volte. In questo tempo spaventoso in cui l’Anticristo è già all’opera, anche se non ancora apertamente, è una grave trascuratezza non cercare l’aiuto degli angeli: può portarvi all’eterna rovina. Questa è una verità che io odio e mi tormenta il dovervela dire, perché reca danno a noi dell’inferno, ma sono stato costretto a dirvela dall’Altissimo e da Quella… (Grida come un pazzo). Gli angeli possono fare da contrappeso all’inferno, possono neutralizzare le insidie che noi vi tendiamo e il male che cerchiamo di farvi. L’Altissimo ha affidato agli angeli tutti gli uomini e tutto l’universo. Per la loro grandezza, maestà e potenza nessun’altra creatura è paragonabile a loro. Gli angeli sono in Cielo ed anche sulla terra, ma la loro azione a vostro vantaggio resta inefficace se voi non li invocate e se non ponete in essi la vostra fiducia. Esiste un’armonia meravigliosa in questo mondo angelico che noi assolutamente non vorremmo manifestare: tutto è armonia e grazia che solo l’Altissimo (Guarda all’insù) poteva concepire e donare a voi per venirvi in aiuto. Io, Belzebub, sono costretto dall’Altissimo a dirvi questo, anche se non vorrei. Sono costretto a dirvi come sono gli angeli perché ho visto il loro regno e conosco la loro maestà. Avrei preferito non vedere tutto questo, perché il ricordo della loro gloria mi brucia e mi brucerà per sempre. Anch’io avrei potuto essere come loro, ma non ho voluto piegarmi ai disegni dell’Altissimo, non ho voluto servire. No, io non servo, non voglio servire e per questo dovrò espiare per tutta l’eternità! (Urla). Non voglio più parlare!

    Esorcista – In nome…

    Demonio – E’ un grande male per voi, un guaio spaventoso e tragico che non preghiate più i vostri angeli; dovreste pregarli e molto. Se sapeste quali grazie essi possono ottenere a chi li prega! Naturalmente è la Vergine la grande mediatrice di tutte le grazie, ma anche gli angeli possono far molto a vostro vantaggio. Essi sono al servizio dell’Altissimo (Guarda in alto) e sono sempre pronti a ogni suo più piccolo cenno. Tante cose sembrano inutili a voi uomini, ma vi ingannate. Non voglio più parlare. Io non vorrei parlare, ma devo! Moltissime grazie vanno perdute per l’umanità perché non prega gli angeli e in particolare gli angeli custodi. Sono moltissimi quelli che non pregano nemmeno una volta all’anno il loro angelo custode, mentre egli sta loro vicino, li serve continuamente e con sollecitudine porta loro aiuto giorno e notte. Gli angeli sono spiriti fedelissimi, santi, puri. Nessuna madre, tranne Lei (La Madonna), è così premurosa con le sue creature quanto l’angelo lo è con voi. E’ disastroso non accogliere tali grazie e non pregare questi puri spiriti potenti e servizievoli. Ed, è rovinoso per voi che troppo poco vi si parli del loro aiuto. Io sono il secondo in altezza (Cioè: dignità) e mi trovai d’accordo con la scelta di Lucifero; per questo fui espulso violentemente dalla beatitudine del regno dei Cieli e fui precipitato nell’oscuro regno dell’inferno. Mille e mille volte al giorno io vorrei recitare le parole degli angeli, se questo mi fosse possibile e fosse utile. Ma ormai non posso più e anche se potessi non mi servirebbe a niente. Io sono dannato, perduto per l’eternità, perduto per sempre! Purtroppo, per mia sofferenza, per mia umiliazione, oggi devo dirvi ancora una parola su ciò che voi uomini avete dimenticato. Proprio in questo vostro tempo, il tempo non della giusta valutazione, ma dell’esaltazione del corpo, ogni pretesto vi appare buono per peccare contro il pudore e la purezza. Anche lo sport vi aiuta in questo. Pensate alle pattinatrici o alle atlete di altri sport: pur di avere più possibilità di vittoria si svestono in maniera esagerata. Ma la ragione vera è un’altra: non è per conseguire più facilmente la vittoria che si spogliano in quel modo, ma per una questione di vanità. Basta, non voglio più parlare!

    Esorcista – Continua e di’ la verità in nome di…

    Demonio – Quante donne oggi, per la superbia della carne, mostrano in maniera provocante il loro corpo! Senza pudore! Senza disagio! Con la più grande naturalezza, fingendo di non rendersi conto che stanno provocando scandalo a tante persone e favorendo così la propria e l’altrui rovina eterna. Quanti e quanti uomini, infatti, e quanti e quanti bambini sono portati a guardarle con malizia! Guai a chi pecca e fa peccare in questo modo! Sono costretto a dire che una donna che non è vestita correttamente talvolta pecca senza esserne pienamente consapevole, ma non per questo è senza colpa, perché genitori, sacerdoti ed educatori almeno qualche volta le hanno parlato del pudore, e se anche non fosse stata educata in questo senso glielo grida la sua coscienza che un certo abbigliamento diventa provocazione e tentazione per chi la vede così poco vestita. E così, quando si ostina a ignorare questo, induce molti uomini e molti bambini e giovani a pensieri peccaminosi, li rende facilmente vittime della passione della carne e li porta a peccare gravemente. L’Alta (Parla della Madonna) a Fatima ha raccomandato: “Vestitevi decentemente e imparate da me”. Ma ora basta, non voglio parlare!

    Esorcista – Di’ solo la verità in nome…

    Demonio – “Davanti a Dio l’umiltà è il più bel ornamento”. Questo l’ha detto l’Alta. Lei disse anche: “Molti vanno all’inferno per il peccato di impurità”. La donna pecca non solo quando si scopre in modo sconveniente, ma fin da quando nella sua mente si propone di far questo. Il volersi affermare non tanto con la bellezza dell’anima (cioè con le virtù), ma col fascino del corpo è già una colpa. E quanto è diffusa questa colpa! E quanto è sottovalutata! Quante donne diventano delle tentatrici per l’uomo, come lo fu Eva! Io, Belzebub, sono stato costretto a dirvi questo. Eva, dopo la cacciata dal paradiso terrestre, ha sempre custodito il pudore; ha riconosciuto il suo peccato e si è pentita amaramente. Anche Adamo si è pentito con lei. Hanno pregato insieme e insieme hanno molto pianto. Hanno supplicato l’Altissimo di perdonarli e di concedere loro almeno l’ultimo posto in paradiso. Dopo il loro peccato sono vissuti umilissimi e da allora Eva non ha più creato occasioni neanche per la più piccola colpa. Da allora fu sempre fedele a Dio: ha fatto tutto il possibile; però sarebbe stato meglio se non avesse peccato nel paradiso terrestre. Quante donne di oggi creano danni irreparabili nelle anime di molte altre persone, per cui, se pentendosi in tempo riusciranno a salvarsi, in purgatorio dovranno pagare amaramente questo loro peccato: bruceranno in tutte quelle parti del loro corpo che hanno spudoratamente scoperto. I loro torbidi pensieri di oggi e il loro insano e ostinato desiderio di apparire o di provocare daranno vita per loro a un’atroce tortura. Se poi non si convertiranno, bruceranno per sempre all’inferno. La loro pelle si staccherà a brandelli e cadrà. Allora saranno davvero carne nuda, carne sanguinante, se non si saranno pentite, amaramente pentite fin che erano in tempo, se non avranno espiato per quanto hanno rovinato in altre anime. Questo ve l’ho dovuto dire, ma ora non voglio più parlare.

    Esorcista – Di’ la verità in nome di…

    Demonio – Tu mi costringi a parlare della tragedia che chiama in causa ogni uomo, obbligato a scegliere tra l’Altissimo e la sua legge da una parte, e il rifiuto di Lui e della sua legge dall’altra… tra la gloria eterna e la dannazione eterna. Io sono costretto a ripetere ciò che un santo sacerdote diceva nell’insegnamento della dottrina ai suoi bambini: “Seguite sempre l’Altissimo in umiltà. Se sarete disprezzati, sopportate questo con umiltà e pazienza, ma fate soltanto ciò che vuole l’Altissimo e osservate sempre i suoi comandamenti. Osservateli fino alla morte. Siate fedeli fino in fondo e l’Altissimo vi darà la corona della vita eterna. (Grida piangendo). Sono parole tremende, ma vere…! Quasi nessuno però ci crede; la mentalità che oggi domina nel vostro mondo è all’opposto: quasi tutti cercano il successo, il potere, il piacere, la ricchezza. Si vuole essere onorati, ammirati. Soprattutto è idolatrata la bellezza. L’Altissimo non esercita più alcun fascino su di voi, ciò che vi affascina oggi è tutto ciò che si oppone a lui. L’Altissimo vi appare come nemico della vostra gioia e della vostra libertà, gioia e libertà che vi illudete di trovare lontano da lui e contro di lui. E’ questo il grande inganno che siamo riusciti a seminare in tutto il mondo. Chi vive secondo la legge dell’Altissimo non conta niente, è deriso, è calpestato, è disprezzato. Ma sono anche costretto a dirvi che un giorno si capovolgeranno le sorti: i gaudenti saranno colpiti dalla giustizia dell’Altissimo. Per questo, o uomini, pensate alla vostra fine; la vostra vita e i vostri piaceri passeranno molto più in fretta di quanto non pensiate. Chi invece in questa vita ha sofferto ed è stato umiliato per la sua fedeltà conoscerà la gloria per la vita eterna. Sembravano sconfitti, ma appariranno vincitori; sembravano pazzi, ma appariranno come i veri sapienti, perché hanno guardato all’esempio di Colui (Si riferisce a Cristo) che li ha preceduti e sostenuti con la sua forza. Come fu cantato il solenne “Osanna” quando Lui (Si riferisce ancora a Cristo) entrò nei cieli, con altrettanta gioia saranno accolti i suoi nella gloria eterna. Dopo una vita di dolori e di disprezzo, di vergogna e di fatica, di tenebre e di croci … raccoglieranno e per sempre la gioia meritata. Il pensiero della loro vittoria ci riempie di rabbia. Ma ora bastaaaaa… non voglio più parlare! Chi ora è disprezzato per la sua fedeltà all’Altissimo splenderà di una bellezza impensabile, ma coloro che in vita si sono insuperbiti per la loro bellezza avranno un aspetto terrificante: essi per primi ne proveranno orrore. I loro volti, un tempo affascinanti e ammirati, diventeranno come il viso di un lebbroso; i loro corpi saranno torturati in eterno dai vermi dell’impurità e sarà pestifero l’odore che emaneranno per i loro peccati. Nulla più resterà della loro bellezza. Ogni dannato contribuirà a fare dell’inferno la “mostra degli orrori”. Basta, non voglio parlare!

    Esorcista – Parla in nome di…

    Demonio – E’ difficile accettare di essere umiliati; ma io, Belzebub, sono costretto a dirvi: esercitatevi nell’umiltà, coltivate il pudore e osservate tutti i comandamenti fin che siete in tempo. Umiliatevi e lasciatevi umiliare dagli altri anche se non lo avete meritato. Piegate umilmente il capo, anche se siete nel giusto. Piegate il capo tranne nel caso che sia Dio a non volerlo. Un sacerdote, ad esempio, deve presentare sempre chiaramente e completamente la fede, disposto a combattere in difesa delle verità tradite o taciute dai modernisti che si sono infiltrati nella Chiesa; deve parlare non solo della misericordia, ma anche della giustizia dell’Altissimo; deve parlare del premio eterno e del castigo eterno; deve parlare degli angeli e anche di noi, angeli ribelli e dannati; deve parlare del peccato e non tacere, come molti fanno in questo tempo. Naturalmente anche un laico non deve mai piegare il capo quando è in gioco la verità; se poi per questa sua fedeltà incontrerà grandi lotte e penose opposizioni … preghi e si sacrifichi per le persone incredule che lo fanno soffrire. Oggi non pochi sacerdoti cattolici si sono smarriti, non sanno più da che parte andare e questo perché, più che restare radicati nella loro fede, si sono lasciati condizionare dalle varie opinioni del momento. Ci sono oggi troppi sacerdoti superbi nello spirito, non fedeli alla verità; per questo nel mondo e nella Chiesa c’è una così grande oscurità e così tanta miseria ed è per questo che i cattolici, che sono veramente tali, e i sacerdoti fedeli soffrono molto: vengono messi da parte come valessero nulla, o addirittura sono trattati come persone squilibrate, o come persone che hanno abbandonato la retta via. Ma questo è il pensiero degli uomini, non dell’Altissimo. Sono costretto a dirvi: restate fedeli alla verità del vangelo, sostenete e difendete ciò che è vero e ciò che è buono, anche se verrete calpestati come foste gramigna inutile e dannosa; un giorno avrete gioia e gloria per questa vostra sofferta fedeltà! Verrà il giorno in cui questa “gramigna” calpestata e considerata inutile e dannosa verdeggerà e fiorirà. Poveri quei cristiani e quei sacerdoti che per aver abbandonato la via della verità sono diventati ciechi! Ma voi perseverate, rimanete fedeli. Verrà la fine, più presto di quanto crediate. E’ tanto breve la vostra vita sulla terra! Brevi sono le gioie del peccato e interminabile, eterna è la condanna. Così pure breve è il tempo delle croci, anche se sembra interminabile, mentre eterno sarà il premio a voi concesso per la vostra fedeltà. Quanto poco valgono le gioie del peccato che potete godere in questo mondo, se pensate alla spaventosa situazione che esso porta con sé per l’eternità e spesso già in questa vita! Si, il peccato porta spesso con sé il suo castigo anche in questo mondo. Chi invece soffre in questa vita può essere riconoscente all’Altissimo, perché con le sue sofferenze riduce o elimina del tutto la pena del purgatorio. Non sottovalutate il purgatorio: i dolori che là si soffrono sono terrificanti in confronto ai dolori della vita. L’inferno però è ancora più terrificante e non avrà mai fine. Perciò voi, se foste furbi e saggi, cerchereste di cancellare, fin che siete nella vita terrena, tutte le pene che altrimenti dovreste patire in purgatorio. Pregate l’Altissimo (Guarda in su), pregate per avere da lui la grazia del pentimento, specialmente in questo tempo di quaresima! Pregate per ottenere un vero pentimento del cuore e per divenire migliori. Io sono stato costretto a dirvi queste cose; ora tocca a voi saperne approfittare.

    "Il tempo dell'Anticristo è il nostro tempo, il tempo dell'inizio del terzo millennio. Non sarà difficile riconoscere la venuta di questa persona: egli, infatti, come dice san Paolo, sedurrà l'uomo presentandosi come l'inviato di Dio e sederà nel tempio di Dio additando se stesso come Dio.
    «Chi sei tu?» chiesi una volta a un diavolo che possedeva una giovane donna. La costringeva a mangiare, mangiare e ancora mangiare. Ingoiava chili di pane e pizza ogni giorno. Ma non era mai sazia. E soprattutto non ingrassava. Era magra e fragile come un fuscello. Ma ingorda come una bestia feroce che non mangia da giorni. Le portavano intere teglie di pizza che sparivano dentro la sua bocca con una velocità incredibile. Vederla mangiare era uno spettacolo tremendo, terribile.
    «Chi sei tu, dimmelo nel nome di Cristo!»
    «Io sono Dio.»
    «Non mentire! Dio è uno solo. E tu lo conosci bene.»
    «No, io sono Dio. Io sono colui che il mondo adora. Il tuo Dio non è Dio e presto non esisterà più.»
    «Taci mentitore. Dio è il Signore del cielo e della terra e tu a lui devi restare assoggettato.»
    «Tu non sai niente, prete. Guardati intorno. È pieno di miei discepoli. Chi sono io per loro? Sono Dio.»
    «Tu puoi dire ciò che vuoi. Ma Dio è uno solo. E nel suo nome ti ordino di andartene da questa donna. Di lasciarla libera. Vattene Satana.»
    «Io non me ne vado. E anche se me ne vado resto. Resto in altri corpi. Rimango in altre vite. Il mondo è mio e sarà mio per sempre.»
    «Il mondo è di Dio. E sempre stato suo. E tu sei destinato soltanto a soccombere.»
    «Io non soccomberò. Presto un mio Figlio verrà adorato da tutti. Lo chiameranno Dio»..."

    (Padre Gabriele Amorth, L'ultimo esorcista, Edizioni Piemme, 2012)

    Esorcista: Nel nome dell’Immacolata Vergine Maria, ti ordino di dire la verità su quanto sta accadendo alla Chiesa di Cristo?

    Lucifero: ” Noooooo, Quella là nooooo!
    Il solo sentire pronunciare il Suo Nome è per me e per noi demoni, un tormento infinito.

    Non voglio parlareeeeeeeeee, ma l’Alta Dama mi obbliga a risponderti Prete schifoso!
    La Chiesa Cattolica è sotto attacco! Le potenze delle tenebre sono scatenate contro la Sposa di quello che abbiamo appeso alla Croce. E’ l’ultimo assalto che stiamo portando alla sua Chiesa. Le dimissioni del Pontefice, prese in piena libertà e coscienza, aprono la strada al nostro ultimo attacco frontale.

    Quello lassù sta per ritornare sulla terra, non so né il dove e né il quando, ma sento che quel giorno è molto, molto, molto vicino. Le mie stesse forze vanno sempre più affievolendosi, pertanto, devo concentrarmi e recuperare tutte le energie per convogliare i miei miliardi di demoni contro la Sede Apostolica.

    Non basta la corruzione, non basta l’avidità di denaro, non basta suscitare gli scandali, bisogna condurre una battaglia che abbia come esito finale la distruzione della cosiddetta Chiesa di Roma.

    Esorcista: Nel nome di Cristo, dimmi cosa vuoi fare contro la dolce Sposa di Dio?

    Lucifero: Sono duemila anni che noi angeli decaduti con l’aiuto di uomini di Chiesa e di politicanti da strapazzo, cerchiamo di colpire mortalmente Quella tremenda Invenzione del Nazareno. Purtroppo non ci siamo ancora riusciti, perchè essa appartiene all’Onnipotente.

    Tutti i nostri sforzi risultano vani, perchè le porte dell’inferno, come Quel crocefisso disse, non prevarranno. Ma noi non ci arrendiamo. Continueremo a colpirla, a ferirla, a farla sanguinare, anche grazie a chi, dall’interno di essa, si è consegnato nelle nostre mani.

    Dobbiamo arrivare ad occupare il trono del Vicario di Quello inchiodato alla croce. Con le buone o con le cattive. Costi quel che costi.

    Stiamo lavorando a spopolare i seminari, a far chiudere i conventi, ma non riusciamo a far smettere quelle donne e quegli uomini, rinchiusi dietro una grata, di pregare. Ancora ci sono giovani che si dedicano alla preghiera nel silenzio di quei monasteri. Maledetti! quanto ci fanno male quelle vite donate all’Altissimo.

    Esorcista: In nome di Dio Onnipotente, ti ordino di dirmi cosa stai cercando di fare e di organizzare?

    Lucifero: Nooooooo! Non te lo dicooooooo!

    Esorcista: Ti ordino per il Sangue Preziosissimo di Cristo, di dirmi quanto ti ho chiesto?

    Lucifero: Quello lassù è stanco dei vostri peccati, è disgustato dell’azione degli uomini, è deluso dall’agire delle donne. Siete affogati nel peccato. La maggior parte dell’umanità è mia, morta spiritualmente e non riesce a risollevarsi.

    Ormai molti Cardinali, Vescovi, Sacerdoti, sono in totale dissenso rispetto alla Tradizione della vostra Chiesa, sono in disaccordo sul conservatorismo papista.

    E dietro il progressismo, dietro certe aperture post conciliari ci siamo noiiiiiiiii! Perchè vogliamo la confusione, la dissociazione, la divisione dentro e fuori la Sede petrina, come la chiamate voi.

    Continuate pure a credere che tutto è una favola pretigna, cosi il numero di quelli che precipitano qui all’inferno aumenterà sempre più. Ormai non si contano più.

    Esorcista: Nel nome dei Santi Martiri, di San Pio, di Santa Bernadette, di la verità sul futuro della Chiesa di Roma?

    Lucifero: Non conosco il domani. Questo lo conosce solo Lui. Non so cosa accadrà tra un istante, perchè lo sa solo Lui. Non prevedo eventi, ma solo il presente.

    Sono un perdente, uno che si è ribellato ed ha perso tutto. Ho perso il paradiso. Per sempre. Ma ho un obiettivo: trascinare quante più anime possibili nel mio regno di tormento. Voglio vendicarmi della mia cacciata dal paradiso, con lo strappargli anime. E’ questa la mia eterna vendetta.

    Io non sono eterno, sono creatura proprio come voi, ma molto più forte di voi, molto più potente, più abile, più astuto. Sfrutto la mia astuzia per rovinarvi.

    Posso dirti, brutto pretaccio, che provocheremo un attacco terribile contro la Chiesa romana, faremo tremare le sue mura, ma non scalfiremo la sua Stabilità.

    Abbiamo fatto nascere la crisi economica per impoverire la popolazione mondiale, scoraggiare chi prega e infondere il veleno dell’allontanamento da Lui.

    Non lasciamo nulla di intentato pur di separare la creatura dal Suo Creatore. Tutto ciò che può rovinarvi eternamente lo attuiamo.

    Ma ora ci stiamo concentrando sulla Chiesa e sino a quando il nostro lavoro distruttore non sarà compiuto non le daremo pace.

    Ho chiesto degli anni a Quello lassù. Ora è il nostro tempo, quindi siamo scatenati, ben sapendo che il periodo concesso sta per terminare.

    Sento il tuono dell’Onnipotente che mi ricorda il mio nulla e l’obbedienza che, anche contro la mia volontà, gli devo.

    Quel papa della “Rerum Novarum”, vide, mentre celebrava la Messa, i demoni fuoriuscire dalle viscere della terra e diffondersi dappertutto. Cosi scrisse quell’odiosa preghiera al Principe delle Milizie celesti, che noi, però, abbiamo fatto abolire al termine della celebrazione.

    Oggi la terra è completamente invasa dai miei angeli decaduti, e se riusciste a vedere con gli occhi dello spirito, vi accorgereste che è tutto buio. Totalmente buio.

    Se vedeste i mostri infernali agirarsi per il mondo morireste di paura per la forma orribile che hanno. Eppure non ci credete.

    Esorcista: Nel nome della Santissima Trinità dimmi cosa hai in mente di fare contro l’umanità?

    Lucifero: Distruggerla con tutte le mie forze. Ridurla in schiavitù. In una parola : Dannarla.
    Devo provocare guerre, devastazioni, catastrofi, portandovi all’esasperazione e alla bestemmia.
    La crisi devo aggravarla, ridurre in miseria sempre più persone, conducendole alla disperazione di non potersi liberare.

    Poi devo trasformare radicalmente la vostra cosiddetta società civile in una grossa rolla per porci. Vi ci faccio sguazzare dentro, per poi perdervi all’inferno.

    I miei servi sono già all’opera, molti devono fare il lavoro sporco che io ho comandato loro di fare, sino alla fine.

    La terra deve essere un enorme cimitero, dove i pochi sopravvissuti saranno costretti ad adorarmi e servirmi come un dio. E’ questo il mio fine: essere dio al posto di Lui.

    Molti mi celebrano il culto, altri mi invocano, altri ancora mi adorano. Ma non sanno che sono già dannati. Per una manciata di euro e qualche piacere si concedono a me, finendo per consegnarsi ai miei artigli.

    Vedrete cosa farò alla vostra Chiesa, che scisma provocherò, peggiore di quelli passati. Vedremo quanti sono dalla Sua parte e quanti dalla mia.

    Il tempo sta per finire ed Io sono tutto preso dall’aumentare il numero di coloro che passano dalla nostra parte. Tutti devono riconoscermi come unico signore, anche se sono un nulla.

    Esorcista: Nel nome di Santa Gemma Galgani, di Santa Teresa di Gesù Bambino, di Santa Maria Goretti, cosa dobbiamo fare per vincerti e salvarci l’anima?

    Lucifero: Noooooo! Non voglio parlareeeeeee!
    Quello lassù mi costringe a risponderti.
    La preghiera del Rosario, quella corona maledetta che tante anime ci strappa, è potentissima contro di noi, è un martello che ci schiaccia.

    Ritornate in Chiesa, confessatevi settimanalmente e comunicatevi spesso. Controllatevi, sopportatevi reciprocamente i difetti. Amatevi e fate risplendere in voi la luce della Fede. La pace l’otterrete solo con la corona tra le mani, solo con la comunione sovente.

    Andate a Messa, con devozione e rispetto, a costo di qualunque avversità. Essa e solo essa può salvarvi dalla dannazione eterna. E’ uno scudo potente contro l’inferno, contro le tentazioni, contro le seduzioni del Male.

    Pregate per il Papa, pregate per i Cardinali, pregate per i vescovi.

    Pregate per i sacerdoti hanno bisogno del sostegno delle vostre preghiere. Pregate per i nemici, gli amici, gli sconosciuti, i lontani, e Lui si ricorderà di voi.

    Quellà lassù è triste perchè vede ogni giorno molti suoi figli precipitare all’inferno, nonostante le sue continue apparizioni, a cui non crede quasi nessuno.

    Le sue lacrime versate per lo stato pietoso in cui molte anime vivono, stanno per terminare e lasceranno spazio ai castighi del Cielo”.

         

     

    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
    Post: 39.988
    Sesso: Femminile
    00 01/06/2016 12:05

      Un testo da leggere tutto d'un fiato! 
    Non è una favola ma un fatto vero: un sacerdote posseduto dal demonio, l'esorcista anche lui intrappolato in quella causa che ha portato il confratello ad essere posseduto, al centro la dottrina perversa di Pierre Teilhard de Chardin SJ gesuita che il demonio stesso, durante l'esorcismo rivelerà, appunto, come eretica....
    Se conosci il vero Male, lo eviti, ricordati che la Dottrina di Cristo è davvero più semplice e pura, e solo i veri Santi sono riusciti a trasmettercela nei testi e nella loro vita 
      


    Nel famoso libro "In mano a Satana" (1), padre Malachi Martin (2) racconta di un esorcismo molto singolare che ha avuto come protagonista, nel posseduto, un sacerdote, padre Yves (Jonathan durante l'esorcismo), e padre David nel ruolo dell'esorcista.

    Ciò che ci interessa fare emergere da questa triste vicenda è un elemento comune sia al sacerdote posseduto, quanto al sacerdote esorcista: la dottrina di Pierre Teilhard de Chardin SJ. Quanto riportiamo qui di seguito è tratto fedelmente dal libro, ma da noi abbreviato e adattato allo stile della rete, per rendere il tutto più scorrevole ed immediato.

    Padre David, l'esorcista di questa storia, nasce nello stato del New Hampshire nel 1922 da famiglia agiata e cattolica, di stampo "conservatore", figlio unico di tradizione "yankee". Una famiglia tranquilla. A quattordici anni David viene mandato a frequentare il ginnasio nel New England. A diciotto anni, nel 1940, decide di entrare in seminario per diventare sacerdote, anche se il padre avrebbe preferito per lui la carriera militare. Dopo sette anni diventa sacerdote, aveva venticinque anni e poichè David era un appassionato di antropologia e storia antica, il vescovo lo chiamò a questa attività raccomandandogli, prima,la conclusione degli studi di teologia, che fece, iscrivendosi alla Sorbona a Parigi.

    Ed eccoci al primo "incontro" con il gesuita Pierre Teilhard de Chardin del quale, al principio, non subì alcun fascino particolare. Giunto a Parigi, invece, subì l'influenza diretta delle teorie concepite da Teilhard. Lo influenzava soprattutto il fatto che venisse eguagliato "un San Tommaso d'Aquino" del ventesimo secolo, e non meno accattivante era il fascino di Teilhard quando riceveva una sorta di devozione personale che solo un San Bonaventura aveva esercitato in passato.

    Francese di primissima estrazione, intellettuale, asceta, eroe della prima guerra mondiale, studente brillante, insegnante scrupoloso a introdurre innovazioni, mistico più nel senso di "solitario", scopritore dell'Uomo di Pechino (Sinanthropos), pioniere dell'archeologia nel Sin Kiang, nel deserto del Gobi, in Birmania, sull'isola di Giava, nel Kashmir, nel Sudafrica.... Pierre Teilhard de Chardin (3), si mise così, di buzzo buono, a cercare un sistema innovativo che consentisse, dal punto di vista intellettuale cristiano, di accettare le teorie evoluzioniste di Darwin, pur conservando la fede.

    Ciò che preoccupava l'Autorità di Roma per la difesa della fede era il tentativo di Teilhard di rendere razionali, materiali, i "misteri" della fede cattolica, pretendere di spiegare scientificamente il Divino e di rendere le verità della Rivelazione spiegabili in ogni punto con l'ausilio delle "provette" scientifiche e dei resti fossili. Insomma, una umanizzazione della fede. Roma non aveva torto di preoccuparsi delle teorie di Chardin, peraltro teorie appunto che non provenivano neppure dai Vangeli.

    Egli creò per i francesi e i belgi, stanchi dell'ortodossia (cfr 2Tim.4,3-5), parole nuove da proclamare con fierezza e di cui far mostra. Teilhard fu responsabile di quell'apostasia fiammante che già bruciava lentamente i cervelli degli olandesi e tedeschi, assetati di innovazioni. Sempre la dottrina di Teilhard fu responsabile nell'aver alimentato il latente emozionalismo dei teologi anglicani, che oramai si stavano liberando delle rimanenze tradizionali (ricordiamo l'apertura alle donne-prete e poi vescovesse, ed oggi alle unioni omosessuali).

     

    Ma Teilhard de Chardin non fu né nutrimento autentico e sostanzioso per chi aveva fame né una "manna celeste" per la presunta nuova Pentecoste. Fu più perversamente una sorta di "bicchiere della staffa", pieno di vino inebriante. Teilhard fu ridotto al silenzio sotto il pontificato di Pio XII, ma i suoi discepoli lavorarono per lui diffondendo a macchia d'olio le sue idee nei circoli intellettuali d'Europa e d'America.

    Padre David e padre Yves furono tra questi che, influenzati ed abbagliati, inebriati dalle idee innovatrici di Teilhard, arrivarono a toccare  il fondo di questo "bicchiere della staffa".

    Padre David, però, era più in buona fede e credeva davvero, in termini esuberanti, che una "nuova era" si stesse avvicinando per la Chiesa. Padre Yves, dal canto suo, arrivò anche a farsi scomunicare, avendo fatte proprie le teorie di Chardin che però portò alle estreme conseguenze, trascinandosi prima in una ossessione, poi in una vera possessione diabolica.

    Nato nel 1936, Yves a diciassette anni decise di entrare in seminario, aveva quattordici anni meno di padre David, e se lo ritrovò come professore. Già in seminario Yves faceva emergere un lato oscuro della sua anima, ma non fu certo facile capire fino a dove si fosse egli spinto. Yves non era un tipo tranquillo, creava molti scompigli, ma sapeva esercitare un forte autocontrollo, poi la verbosità, la retorica, una spiccata intelligenza, modi remissivi e una strana ma efficace "simpatia", riuscivano ad appianare tutto e tutto a farsi perdonare.

    Durante un esame, padre David (che aveva già fatto esperienza in campo esorcistico) faceva da moderatore quando si accese una accanita disputa tra Yves e uno degli esaminatori, sui sette sacramenti. Ciò che colpì l'attenzione di padre David fu l'atteggiamento insolito (per una persona normale) di Yves, il suo repentino cambiamento di umore con una vistosa patina d'odio, l'accanimento che lasciava trasparire dalle parole che pronunciava con odio e sfida verso l'altro sacerdote esaminatore, e per le espressioni facciali che le accompagnavano, infine il disagio provato dall'esaminatore, l'imbarazzo, quel sudare e provare perfino un certo timore.

    In parole brevi: Yves aveva insistito che tutti i sacramenti non erano altro che "espressioni" del postulato (4) per cui l'uomo per la sua natura sarebbe tutt'uno con il mondo che lo circonda. Ma una affermazione del genere è eretica! I sacramenti, infatti, sono il mezzo supremo di unione con Dio e le parole usate da Yves, invece, implicano che Gesù, dopo la sua morte, era "ritornato alla natura" e che perciò i sacramenti erano il nostro modo per essere "tutt'uno" con Gesù, e non nel "presunto regno del Paradiso" ma... in terra, in cielo, in mare, nell'universo, in tutto.

    Padre David si sentì responsabile per l'accaduto perché ebbe come l'impressione che le sue lezioni sulla creazione e sull'origine dell'uomo (da lui filtrate attraverso le teorie di Teilhard), c'entrassero per qualche verso con la reazione di Yves, pensando che questi poteva aver interpretato malamente la dottrina di Teilhard.

    Premettiamo qui che padre David solo durante l'esorcismo a padre Yves comprese gli errori della dottrina di Teilhard (fu il demonio a renderglielo palese prima durante l'esorcismo e poi durante una dura lotta nel suo getsemani interiore), e che fino a quel momento aveva comunque compreso che solo un sottile e fragile ostacolo separa l'opinione di Teilhard dalla totale negazione della divinità di Gesù.

     

    I concetti e le teorie di de Chardin potevano essere considerati alla stregua di affascinanti giocattoli per la mente e padre David si rese conto come potevano essere utilizzati, ad esempio, per esaltare l'uomo come animale, fino a ridurre Gesù alla condivisione di un eroe cristiano, certamente nobile, ma miseramente mortale come il Prometeo della mitologia greca, e per vedere in Dio nient'altro che le viscere della terra e del cielo e le distanze spaziali dell'universo con tutte le galassie in espansione. Ma con gli eventi che susseguono, padre David si accorge che questi non sono "giocattoli" per la mente, ma delle vere porte ad altri ingressi cupi e spaventosi.

    Il fenomeno della possessione dovuto allo Spirito del Male progredisce seguendo la struttura della vita quotidiana, non è affatto facile individuarlo, delle volte ci vogliono persino anni prima che riesca ad uscire allo scoperto, e spesse volte deve essere provocato. Nel caso di padre Yves la possessione si sviluppò servendosi della struttura sacerdotale della sua vita, la quale non era semplicemente imbevuta delle idee di Teilhard, ma dottrine portate alle estreme conseguenze da Yves quali, per esempio, il sacramento del matrimonio riletto in chiave naturalistica, infine arrivò a toccare tutte le sue attività sacerdotali.

    E' qui importante ricordare che il sacramento dell'Ordine sacro coinvolge la persona integralmente. Il sacramento non gli conferisce solo una nuova capacità o una preziosa autorità. Si tratta piuttosto di una nuova dimensione dello spirito che influisce necessariamente su tutto ciò che il neosacerdote fa fisicamente e mentalmente. Qualsiasi deformazione di questa dimensione, dovuta all'introduzione di un qualunque elemento ostile o contrario, o assolutamente estraneo, comporta inevitabilmente fenomeni di disturbo e... di guai. E dove la dimensione del sacerdozio non può essere annullata né sostituita, può essere invece avvilita, trascurata, depredata, offesa, falsata, adulterata.

    La fissazione in padre Yves ebbe come epicentro la celebrazione dei matrimoni. Sapeva nascondere bene la possessione diabolica, le sue omelie attiravano la gente e le sue cerimonie incantavano. Ma ben presto cominciò a provare insoddisfazione e profonda inquietudine verso il rito, il cerimoniale prescritto dal Rituale Romano, cominciò a provare persino repulsione per le parole che gli sposi e lui dovevano convenientemente ripetere. Così cominciò a modificare dapprima le omelie nelle quali inseriva nuovi concetti dottrinali, Gesù restava certamente il "modello ideale" e supremo poi però, sviluppando il tema, cominciava a spiegare a modo suo, cosa Gesù dava alla sua Chiesa. Qui iniziò ad usare anche le lezioni di padre David sulla dottrina di Teilhard, ma da Yves maggiormente contorta, portata alle estreme conseguenze.

    In sostanza Gesù, il grande punto Omega, rendeva bella la natura, ivi compresi i corpi e l'amore delle persone sposate, perché Egli sarebbe così dedito al perfezionamento del mondo materiale da diventare il vertice di perfezione di questo mondo umano. Non la "Persona" della SS.ma Trinità ma il "tutto nel tutto", una sorta di panteismo. Non è certo questo che insegna la Chiesa!

    La goccia che fece traboccare il vaso, o meglio, che fece uscire allo scoperto la possessione, fu quando padre Yves stava celebrando un matrimonio e dopo l'omelia, il coadiutore più anziano della parrocchia, ammonì il sacerdote con tono severo: "Lei fa apparire il matrimonio come una faccenda puramente umana... - protestò - il matrimonio è un sacramento, un mezzo per godere della Grazia sovrannaturale. Gesù Cristo Nostro Signore non si evolverà dalla terra o dal corpo di una donna, o dai gas nella atmosfera...." Padre Yves incassò il rimprovero celando magnificamente la possessione con la sua solita parlantina convincente, ma la situazione era giunta al bivio: per lui il matrimonio era un "sacramento della natura", la Grazia non esisteva, la fede di padre Yves aveva sposato, ma anche andata ben oltre, la dottrina di Teilhard, traducendola nell'applicazione. Ciò che per Teilhard era la teoria, Yves lo tradusse nella pratica, pagando di persona queste estreme conseguenze.

     

    Pur continuando a celebrare i sacramenti padre Yves, in un latino seminascosto, modificava tutte le formule, ma alla fine dovette cedere e rassegnarsi ad uscire allo scoperto, quando non riuscì più a fingere il suo stato durante la Consacrazione. Fatti strani accadevano sempre più frequenti durante le sue messe, ma non erano eventi mistici, edificanti, o di santità... i diaconi e ministranti che lo aiutavano, provavano a volte anche "terrore", ansia, confusione. Una volta Yves se la fece anche addosso... il parroco assistente, rendendosi conti della faccenda seria, fece uscire tutti i fedeli dalla chiesa chiudendo le porte, interrompendo la messa. Padre Yves cercò di impadronirsi della situazione ma venne scaraventato, da una mano invisibile, fuori del presbiterio. Qui ebbe inizio il suo percorso con padre David per essere esorcizzato.

    Padre David, nel frattempo, si era consigliato con il proprio vescovo il quale aveva già concesso che si procedesse con l'esorcismo. Ma qui iniziarono anche i problemi di padre David il quale seppur non permise mai alle teorie di Teilhard di impossessarsi delle sue idee radicate nella sana dottrina, era palese che anche in lui, queste dottrine, avevano giocato un ruolo determinante. Alle sue perplessità il saggio vescovo rispose con una domanda secca e mirata: "Mi dica, padre, è l'evoluzione un fatto concreto come, diciamo, la Redenzione di noi tutti da parte di Gesù?". Una domanda sciocca, pensò, quasi priva di senso, eppure quella domanda cominciò a tormentarlo, a dargli fastidio. Pregò, padre David, fino a che la sua mente si rifece lucida e si arrabbiò con se stesso: "era proprio necessario scegliere tra l'evoluzione e Gesù? Era proprio indispensabile? Se Gesù era il culmine di tutto ciò, una scelta del genere non era affatto necessaria...."

    In preda a queste considerazioni, padre David telefona a padre Yves: "Riguardo all'evoluzione e tutta quella roba lì, voglio dire... se per ipotesi Teilhard si fosse sbagliato completamente e tutta la sua teoria e la stessa evoluzione fossero irriconciliabili con la divinità di Gesù, che ne direbbe?" Seguì una breve pausa. Poi padre Yves rispose con una voce pacata, ma che celava una nota trionfale: "Sembra che lei lo stia chiedendo a se stesso, e per la prima volta, padre David!" - "Ma che cosa pensa lei, Yves... - insisté padre David - ora lo sto chiedendo a lei". "Un conflitto del genere è impossibile, padre David...".  Nel colloquio emerse alla fine che anche padre David era confuso e che la dottrina di Teilhard aveva fatto presa nel suo intimo e lo Spirito del Male che aveva posseduto padre Yves stava giocando con lui in modo assai pericoloso.

    Padre David era shoccato e andò a consultarsi dal vescovo. David era alle prese con un problema che riguardava lui stesso: aveva ceduto allo Spirito del Male? Fino a che punto la dottrina di Teilhard l'aveva corrotto nell'animo? Era lui responsabile delle derive e della possessione di padre Yves? E fino a che punto? Il genio, ma meglio chiamarla perversione, di Teilhard consisté nel fatto che la sua "offerta" fu alta come quella di qualsiasi altro studioso non cattolico attivo in questo campo, per costruire un ponte (illusorio) al di sopra di una voragine così invalicabile e impossibile.

    E fu in vista di questa premessa che padre David, padre Yves, insieme a un'intera generazione di uomini e donne, cattolici e non, adottò la dottrina di Teilhard. E per quanti tentativi vi furono (ancora oggi) di conciliare queste teorie con la dottrina cattolica, l'errore fu inevitabile. Se per padre Yves si giunse alle estreme conseguenze, non da meno fu l'effetto devastante nel mondo e soprattutto all'interno della Chiesa.

    Il Dio-Creatore non veniva più considerato un Essere divino-Persona (Io Sono), ma divenne immanente (5) nel mondo in una maniera misteriosa ed essenziale. Gesù, nella sua qualità di Redentore, non era più Colui che irrompe nell'universo umano (Incarnazione) e capovolge la storia, ma viene ridotto a una figura posta all'apice dell'evoluzione di quell'universo, a un elemento naturale come... gli aminoacidi! Gesù era così un "accidente dell'evoluzione", una specie di "scherzo cosmico", arrivando così a permeare la "piena consapevolezza" negli "ultimi giorni".

     

    L'incontro con il gesuita Teilhard fu, per padre David "breve e penoso".

    Mentre padre David gli raccontava dei suoi studi antropologici, de Chardin prese dalle sue mani la copia del suo libro e scrisse sul rovescio alcune parole, chiuse il libro, lo restituì e fissò David. Ciò che gli rimase impresso fu l'espressione degli occhi di Teilhard. Padre David si aspettava lo sguardo di un uomo che, spintosi così tanto avanti, con teorie ardite sui problemi più profondi della vita, gli avesse potuto offrire qualcosa di più profondo, condivisibile, appagante, edificante. Ma per David fu una grande delusione: gli occhi erano spalancati e non rivelavano alcun indizio e "non vi si scorgeva neppure il fuoco di una brillante intelligenza". Dopo qualche istante il vecchio gesuita disse a David: "Lei resterà fedele. Lei resterà fedele, padre. Cerchi lo spirito. Ma anche se tutto dovesse andare a catafascio, dia speranza. Speranza".

    Nel mentre ritornava a casa aprì il libro per leggervi la dedica: " Hanno detto che con questo libro ho aperto il vaso di Pandora. Ma non si sono accorti di una cosa. In un angolino di esso si celava ancora la speranza".

    Padre David fu disturbato per settimane dopo quell'incontro da un'idea che non gli dava pace: che sperare fosse diventato difficile per il settantatreenne gesuita.

    Avviandosi, così, ai preparativi dell'esorcismo a padre Yves, padre David dovette arrendersi al fatto, fin troppo evidente, che sia per la dottrina, sia per la spiritualità, i due avevano una base in comune: Pierre Teilhard de Chardin. "Se padre Yves è in errore - confidò David al proprio vescovo, cercando consiglio - allora lo sono anch'io. E ora, che cosa devo fare?" Gli rispose il vescovo: "Io suppongo che se tutta questa paleontologia e gli insegnamenti di de Chardin dovessero portarla a un punto in cui fosse costretto a scegliere tra la fede o de Chardin, lei sceglierebbe la fede, padre David". Un flash, la dedica nel libro riportava la stessa conclusione: "Lei resterà fedele".

    Ora era chiaro, padre David doveva confrontarsi con se stesso prima di procedere alla parte finale dell'esorcismo, doveva liberare prima se stesso dall'influenza della dottrina di Teilhard, prima di affrontare lo Spirito del Male che possedeva padre Yves, perché il tutto si giocava sulla medesima questione. Gli disse infatti padre Yves in segno di sfida: "Padre David, figlio mio, anche lei finirà per trovare la luce e uscire all'aperto e adorare la Nuova Epoca e il Nuovo Essere...". A quelle parole David sentì divampare in pieno nel proprio intimo il conflitto, un senso di approvazione, ma anche un senso di terrore che lo attanagliava.

    Nel raccontare i fatti, padre David, ricorda ancora perfettamente il lento e profondo senso di nausea che s'impadronì di lui mentre era seduto dentro in quella stanza con l'inferno, durante l'esorcismo. Era una sensazione di disgusto permeata di paura. L'esorcismo rivelò una denuncia chiara alla dottrina di Teilhard sulla Persona di Gesù Cristo.

    Il primo tentativo di esorcizzare Yves fallì perché il Male sputò in faccia a padre David il suo stesso problema, dal quale non riusciva ad uscirne fuori. Fu a quel punto che Yves (Jonathan durante l'esorcismo) gli gridò in faccia: "Tu sei esattamente come me, David! Padre David! Tu hai accettato il Signore della luce (Satana) come ho fatto io, vecchio fesso!" - strillò Jonathan tra una risata e l'altra.

    Poi tolse la mano da quella di padre David, si alzò in piedi e con aria di trionfo e di disprezzo, gli gridò: "Medico, cura te stesso!". Disprezzo e risate, il Male aveva vinto il primo round: "E tu stavi tentando di esorcizzare me? - e giù risate e disprezzo - Fuori di qui. Torna nelle tenebre, idiota. F-U-O-R-I !!" furono le ultime parole cariche di odio, disprezzo e trionfo.

     

    Padre David barcollava. La madre di padre Yves intenta a pregare con il rosario, gli dice con parole piene di dolore: "Ha ragione mio figlio. Lo schiavo del demonio. Ha ragione, padre David. Lei ha bisogno di purificarsi. Che Dio l'assista".

    Ci vollero quattro settimane in un forzato "ritiro spirituale" attraverso il quale, giorno e notte, padre David esercitò su se stesso tutto ciò fosse stato possibile per liberarsi da ogni dubbio, da ogni errore, rigettare completamente le teorie di Teilhard e riprendere pieno possesso della vera fede, senza più alcun compromesso, senza novità! Tutte le tessere del mosaico trovarono il loro posto giusto. E così, Teilhard è sistemato, rifletté padre David amaramente.

    In preda all'angoscia che non riusciva ancora a dominare, padre David si rese conto delle conseguenze di tutto ciò solo in quelle quattro settimane, in quella lotta solitaria e penosa veglia per la salvezza della propria anima.

    Padre David visse il suo Getsemani, alla fine cadde in ginocchio con le mani congiunte in preghiera. Tutto sembrava perduto. In verità era perduto tutto ciò che lui aveva studiato, ogni direttrice e scappatoia del ragionamento intellettuale, della sottigliezza psicologica, le presunte prove teologiche, della logica filosofica, della dimostrazione storica.... Tutte queste cose assunsero l'aspetto di altrettanti oggetti posseduti, paccottiglia accumulata da David e ora gettata con profonda umiltà, nelle fiamme che stavano varcando la soglia del suo intimo io. E tutto ciò che padre David gettava in questo mare di fuoco bruciava e si dissolveva. Rimaneva accesa una forza, la sua forza di volontà, il suo libero arbitrio. Restava solo il tormento della libera scelta.

    Padre David aveva vinto. Aveva scelto la Verità pura e semplice. Era davvero una giornata radiosa e padre David recitava l'Ave Maria nel greco di San Paolo, San Luca, San Giovanni: "Kaire Miriam, kekaritomene" e, commuovendosi fino alle lacrime, ripeteva a lungo quella parola dell'Arcangelo Gabriele alla Vergine: " kekaritomene, kekaritomene, kekaritomene... Piena di grazia....". Aveva vinto, aveva accolto la Grazia. Ora poteva portare a compimento l'esorcismo.

    Padre David ritornò a casa di padre Yves che, nel frattempo, era rimasto tranquillo con la madre che disse: "Jonathan era stato bene tranne il momento in cui lei fu liberato... si sentì proprio male!" L'esorcismo riprese e padre Yves fu finalmente liberato dal demonio che lo teneva in possesso.

    Mentre padre David dava gli ultimi colpi, tutti udirono la preghiera di una madre, rivolta alla Madre per eccellenza: "Tu eri Sua Madre! Tu l'hai visto morire. Tu l'hai visto redivivo. Tu capisci. Avresti potuto morire di dolore in un caso o nell'altro. Aiutami ora...", poi intonò la Salve Regina in gregoriano. Tutti si commossero.

    L'esorcista era in ginocchio davanti a padre Yves, ora c'era il momento della confessione. Tutti uscirono dalla stanza, ora il volto di padre Yves era sereno e raggiante, il volto di chi era ritornato a credere, a sperare. Una pace invidiabile.

     

     __________________________

     

    Riepilogo:

     

    Le conclusioni non spettano a noi, a noi spetta il pregare e seguire la sana dottrina, fare sano discernimento e denunciare - quando si può - con carità e verità, l'errore e poi attendere pazientemente.

     

    Certo è che qui abbiamo un quadro inquietante: i gesuiti. I Gesuiti che durante il concilio di Trento furono davvero eccezionali, santi e santificatori e sempre i gesuiti che nel concilio Vaticano II non solo non sono stati santi, ma neppure santificatori, anzi, hanno seminato errori, fior fiore di eresie oggi non condannate (ricordiamo anche il gesuita Karl Rahner) ma piuttosto sposate dagli attuali gesuiti che fanno corona di protezione attorno ai loro maestri.

     

    In questa storia che vi abbiamo raccontato, scritta da un gesuita che per salvarsi l'anima lasciò i gesuiti, ci troviamo davanti al fatto che per colpa dell'eresia gesuitica un sacerdote si lasciò corrompere fino alla possessione mentre l'altro, l'esorcista, abbagliato dalle dottrine gesuitiche ed essendo professore, trasmette l'errore rendendosi conto, solo dopo, i danni seminati. La storia finisce bene perché, quando si combatte nel proprio Getsemani con Gesù e Maria, si esce sempre vittoriosi, ma quante lacrime, quanti drammi e quanti cadaveri lasciati per la via. Pensiamo a quanti sacramenti (Battesimi, Cresime, Eucaristia, la Confessione, il Matrimonio e pure il Viatico...) dati in questo modo, nell'eresia, quanti fedeli tratti in inganno! E la battaglia non è finita, forse siamo solo nel cuore di questa lotta, ma è certo che un pontificato gesuitico, con un Pontefice che non nasconde nella sua pastorale la simpatia per queste eresie facendole proprie, adottandole nello stile pastorale, non promette nulla di buono. Preghiamo incessantemente per il Papa e restiamo fedeli al Catechismo, ai Santi, ai Padri, ai Dottori, tutto il resto passerà, i Papi passano, ma la Chiesa trionferà, la dottrina trionferà: Gesù ha vinto tutto!

    Laudetur Jesus Christus 

    P.S. vi consigliamo - qui - anche l'esorcismo attraverso il quale il demonio fu costretto a recitare un magnifico sonetto circa l'Immacolatezza di Maria Santissima

    _________________

     

    Note

    1) di Malachi Martin "In mano a Satana" cinque vite possedute dal demonio, cinque storie autentiche, del 1978, vedi qui per l'acquisto. Non si tratta di "racconti" inventati o storielle, sono fatti autentici e tutti documentati

    2) ex gesuita padre Malachi Martin, un 'Savonarola' del nostro tempo, confidente del Vaticano - è stato segretario del cardinale Bea -   ha poi chiesto ed ottenuto la dispensa da papa Paolo VI, per perseguire una carriera più letteraria, mantenendo il voto di castità. Ha criticato molto la Chiesa modernista, con accuse che arrivano a 'ci sono dei satanisti in Vaticano' - vedi qui -

    3) Pierre Teilhard de Chardin SJ - vedi qui.

    4) po·stu·là·to/sostantivo maschile. Principio indimostrato la cui validità si ammette a priori per evidenza o convenzione allo scopo di fornire la spiegazione di determinati fatti o di costruire una teoria. In logica, proposizione o regola di inferenza che si assume, senza provarne la validità, fra i costituenti di un sistema deduttivo.

    5) im·ma·nèn·te/ aggettivo. Insito e inseparabile  "le proprietà i. di un corpo". In filosofia (contrapposto a trascendente), di ogni realtà coessenziale con altre.





    [Modificato da Caterina63 01/06/2016 12:50]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    00 18/06/2016 14:55

      Sedute spiritiche


     



    Dagli scritti dell'esorcista Don Giuseppe Tomaselli (1902-1987)

     

     


    È facile sentir parlare di spiritismo, cioè di rievocazioni di spiriti o di anime di trapassati. Conosco più di una persona che ha riacquistato la fede in Dio e nell'altra vita, dopo avere assistito a tali fenomeni.

     

    Innanzi tutto, lo spiritismo esiste ed e esercitato da non pochi contemporanei. Però non tutto quello che avviene nelle così dette sedute spiritiche è soprannaturale. Certi fenomeni soni naturali e possono spiegarsi. Certi altri sono effetto di trucco; afferma questo il Professore Heredia, il quale, con il permesso dell'Autorità Ecclesiastica, per diciotto anni ha assistito a tali sedute, anche nei grandi teatri americani, ed ha potuto smascherare tanti e tanti cultori di spiritismo.

    Altri fenomeni escono dal naturale, poiché non c'è proporzione tra la causa e l'effetto. I veri fenomeni spiritistici sono rari. La Chiesa Cattolica dice che in tali casi non si tratta di Angeli buoni, i quali, chiamati da un medium si manifestino e si mettino a disposizione dell'uomo, ma di Angeli ribelli, cioè di demoni. Difatti in tali sedute sogliono trovarsi persone poco morali ed è pericoloso intervenire con oggetti sacri addosso. Può il demonio, nel camuffarsi, dare anche sani suggerimenti e così ingannare pure i buoni. Comunque sia, la Chiesa Cattolica condanna lo spiritismo e perciò di certo pecca chi fa la rievocazione degli spiriti o delle anime dei trapassati e peccano pure coloro che vi assistono. 
     
    Una vendetta.
     
    Un avvocato mi raccontava due anni or sono a Palermo: Un amico mi aveva invitato ad andare a casa sua per assistere a una seduta spiritica. Vi trovai un gruppo di persone. I presenti guardavano, ma nessuno appariva, nessuna voce si udiva. Il medium, indispettito, faceva di tutto per riuscire allo scopo; ma inutilmente.
     
    All'improvviso la scrivania, che era nella stanza, cominciò a sollevarsi da terra e raggiunse il tetto; ripiombò sul pavimento, fracassandosi. Tutti scappammo spaventati, giungendo sulla strada. L'amico mi disse: Altre volte tutto è proceduto bene. Questa sera abbiamo avuto una sorpresa. Forse tieni addosso qualche oggetto sacro? - Sì, ho al collo la medaglietta della Madonna. - Ora comprendo perché il medium non riusciva a far venire lo spirito! Si vede che per vendetta ha voluto spaventare tutti! - Concludeva l'avvocato: Reverendo, non andrò più a tali inviti! Mi è bastato lo spavento di quella sera.
     
     
    (Brano tratto da "Gli angeli ribelli", di Don Giuseppe Tomaselli)



    Fraternamente CaterinaLD

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    00 24/01/2018 14:32

    Profezie sull’Anticristo

    Scritto da , sezione: Santi & Profezie 34353 43

     

     

    anticristo header

     

    Poi vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi. (…) E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. Le fu pure dato di far guerra ai santi e di vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione. L’adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato. (Apocalisse 13, 1-8)

    Isola di Patmos, Grecia, attorno al 100 dopo Cristo.

    L’Apostolo Giovanni, ormai anziano e stanco dopo una vita colma di predicazioni e persecuzioni, riceve in sogno la visione degli ultimi tempi, ovvero i tempi ove il male assumerà forma umana per dare battaglia direttamente a Dio ed al suo popolo, l’ultimo tentativo prima della rovinosa caduta e della sconfitta.
    L’attenzione di buona parte della cristianità da allora è fortemente concentrata su di queste rivelazioni alquanto enigmatiche (poichè comunicate tramite l’uso di figure e numeri simbolici), cercando di decifrare o interpretare nei limiti della conoscenza umana gli eventi futuri descritti.

    La figura che spicca nella narrazione come detto è sicuramente quella dell’Anticristo, l’autentica controparte del Redentore Cristo, il “corno che proferirà bestemmie contro l’Altissimo“, il superbo, il figlio di Satana, il male incarnato il cui nome è rappresentato dal numero simbolico 666.
    Egli tenterà d’imitare (o meglio, scimmiottare) l’operato di Gesù con il fine diametralmente opposto – la dannazione delle anime – aiutato da una superpotenza (politica si crede, la “bestia dalle dieci corna”) e dal Falso Profeta, ovvero un falso Giovanni Battista.
    Cristo visse nel nascondimento, l’Anticristo vivrà facendosi adorare come una divinità e condannando a morte chi non lo farà, in un acceso delirio d’onnipotenza che gli si rivelerà fatale alla fine.
    Questo episodio sarà più generalmente il delirio d’onnipotenza – che non possiede – di Satana, il quale attraverso un uomo che egli spaccia come suo figlio (ma che non è, sarà solamente posseduto dal Demonio) tenta la patetica imitazione della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo (in questo caso: Satana, Anticristo, Falso Profeta).
     
    Negli anni le innumerevoli speculazioni riguardo l’indentità di quest’ultimo e riguardo la sua venuta temporale sono state oggetto di numerosi dibattiti, soprattutto all’interno del mondo Protestante.
    Inutile sottilineare che ogni tentativo di prevedere date ed identità è miseramente fallito (ed è inoltre un atto di superbia poichè sono fattori esclusivamente noti a Dio).
    La nostra posizione a riguardo dunque sarà d’assoluta umiltà: non ci sentiamo di sentenziare, proporvi assiomi assoluti o improbabili interpretazioni; in vero vogliamo affidarci agli scritti dei mistici e dei santi che nei secoli ebbero rivelazioni private o locuzioni interiori riguardanti il soggetto in questione, limitandoci ad aggiungere alcuni commenti.
     

    Il male personificato

    Santa Ildegarda di Bingen (1098 – 1179), mistica medioevale, scrisse:
     

    Dopo avere trascorso una giovinezza silenziosa in mezzo a uomini molto perversi e in un deserto dove ella sarà stata condotta da un demonio travestito da angelo di luce, la madre del figlio di perdizione lo concepirà e lo darà alla luce.
    Egli farà morire quelli che si rifiuteranno di credere in lui, si assocerà ai re, i principi, i grandi e i ricchi che disprezzano l’umiltà, ed avrà stima solo per l’orgoglio; infine soggiogherà l’universo intero con mezzi diabolici.
     
    Sembrerà che egli agiti l’aria, che faccia discendere il fuoco dal cielo, produrre dei lampi, il tuono e la grandine, rovesciare le montagne, seccare i fiumi, spogliare il verde degli alberi, delle foreste e renderglielo in seguito. Sembrerà pure che egli renda gli uomini ammalati, che guarisca gli infermi, che cacci i demoni, e qualche volta resusciti i morti, facendo in modo che un cadavere si muova come se fosse in vita. Tuttavia questa specie di risurrezione non durerà mai oltre un’ora perchè la gloria di Dio non ne soffra. Conquisterà molte persone dicendo loro: “Voi potete fare tutto ciò che vi piacerà, è sufficiente che voi mi amiate, che sono il vostro Dio“. Mostrerà loro dei tesori e delle ricchezze e permetterà che essi si abbandonino ad ogni specie di festino, come essi li vorranno. Li obbligherà a praticare la circoncisione e parecchie osservanza giudaiche dicendo loro: “Colui che crederà in me riceverà il perdono dei suoi peccati e vivrà con me eternamente“. Respingerà il battesimo ed il vangelo e deriderà tutti i precetti che la Chiesa ha dato agli uomini. Infine, egli dirà ai suoi partigiani: “Colpitemi con un gladio, e mettete il mio corpo in un lenzuolo senza macchia fino al giorno della mia resurrezione“. Si crederà di avergli realmente procurato la morte e, da parte sua, egli farà finta di risuscitare, dopo di che egli comanderà ai suoi servitori di adorarlo.
     
    Quelli che rifiuteranno di rendere questa adorazione sacrilega al figlio della perdizione, egli farà morire in mezzo ai più grandi tormenti. Ma Io invierò i miei due testimoni Enoch ed Elia, che ho riservato per quel tempo. La loro missione sarà di combattere quest’uomo del male, e di ricondurre nella via della verità quelli che egli avrà sedotto. Essi avranno la virtù di operare i miracoli più strepitosi in tutti i luoghi nei quali il figlio della perdizione avrà diffuso le sue cattive dottrine. Tuttavia Io permetterò che questo malvagio li faccia morire e darà loro nel cielo la ricompensa dei loro lavori.

     
    Partiamo dunque dal concepimento.

    Basandoci su alcune rivelazioni tra le quali quella di La Salette, “l’anticristo nascerà da una religiosa ebraica, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il maestro dell’impurità. Il suo padre sarà un vescovo.
    Per “religiosa ebraica” s’intende probabilmente una religiosa cattolica con origini ebraiche, emulo di Maria Vergine.
    Questa origine è confermata in un messaggio a Suor Clarissa di Fougères nel XVI secolo: “L’anticristo nascerà da una donna maledetta ma che simula la santità e da un uomo maledetto, dai quali il demonio formerà la sua opera con un permesso di Dio. La sua madre farà parte di sedicenti religiose che si voteranno a parole alla continenza. Una di queste vestali farà nascere l’anticristo. Non avrà ancora dieci anni che sarà potente, il più sapiente di tutti. Userà in pieno la sua potenza all’età di trenta anni“.
    Santa Brigida ricevette un’ulteriore precisazione a riguardo:”…sua madre sarà una donna maledetta, che fingerà di essere ben informata sulle questioni spirituali, e suo padre sarà un uomo maledetto dal cui seme il diavolo darà forma alla sua opera.
     
    Sin dall’infanzia sembrerebbe possedere una capacità oratoria senza precedenti nella storia dell’umanità, una conoscenza occulta provieniente nientedimeno che dall’Inferno stesso.
    Sempre a Sour Clarissa venne rivelato questo:”Persino prima di avere dieci anni di età sarà più potente e sapiente degli altri uomini e, dalle sue azioni, sarà evidente che possiede genio, spirito e abilità superiori alle altre persone“.
    Tuttavia questa abilità raggiungerà il proprio apice verso i trent’anni, ovvero il periodo in cui si rivelerà al mondo.
    Una famosa locuzione interiore della Madonna difatti recita: “Alla fine dei tempi egli parlerà tre volte meglio di Mio Figlio“.
     
    Più volte ci è stato chiesto: cosa se ne fa il Demonio (o chi per lui) dell’oratoria, dato che è uno spirito fuori dalla materialità? La risposta è semplicissima: per confondere e raggirare le persone, i fedeli in primis.
    L’Anticristo dunque userà tutti i mezzi a sua disposizione (conoscenze occulte, oratoria, persuasione, finissimi sofismi) per tentare di convalidare le menzogne assolute che proporrà. “Sarà un profeta falso e menzognero e cercherà di salire al cielo come Elia.” (profezia del Ven. Bartolomeo Holzhauser, XVIII secolo).
    Ovviamente le sole conoscenze delle cose umane non potrebbero bastare nella sua superba impresa, difatti verrà aiutato in tutto e per tutto dai demoni operando prodigi e miracoli – a riguardo vi è una dettagliata descrizione da parte del Santo Vincenzo Ferreri(1350 – 1459):
     

    Ancora una volta l’Anticristo rivolgerà i suoi attacchi contro le persone semplici che sono tanto gradite a Dio, poiché i loro cuori si rivolgono a Lui in rettitudine di intenzione. Si servirà della magia e produrrà apparizioni reali in apparenza che tuttavia non saranno altro che dei semplici trucchi. Farà scendere il fuoco dal cielo e farà parlare le immagini, perché i demoni potranno muovere le loro labbra.
     
    L’Anticristo compirà altri prodigi, grazie al potere dei demoni, e questi saranno veri miracoli secondo la natura delle cose in sé, ma falsi secondo la definizione di miracolo. Perché egli farà sì che le immagini di bambini di un mese parlino. I seguaci dell’Anticristo interrogheranno queste statue di bambini, ed esse daranno risposte circa questo sovrano che è venuto negli ultimi tempi, affermando che egli è il salvatore. Il diavolo muoverà le loro labbra e produrrà le parole che essi pronunceranno quando dichiareranno che l’Anticristo è il vero salvatore del mondo; e in questo modo egli causerà la distruzione di molte anime.
     
    …cercherà di sedurre i sapienti, come per esempio i maestri e i dottori della legge civile e canonica, che possono spiegare e afferrare le prove delle cose. L’Anticristo li stregherà, usando gli argomenti più sottili, i ragionamenti più convincenti, per far rimanere questi sapienti senza parole e incapaci di trovare risposte. Non è difficile comprendere come questo sia possibile, poiché il diavolo tiene già le loro anime nelle catene del peccato; perché quanto maggiore sarà la loro sapienza tanto più gravata sarà la loro coscienza se non la seguono…

     
    A questi fenomeni soprannaturali – o presunti tali – si aggiungerà una finta aura (costruita ad arte dalle sue menzogne e dalla sua ipocrisia) di uomo καλὸς καὶ ἀγαθός, ovvero un uomo giusto, buono, amante della natura e delle arti.
    Facilmente verrà accettato da molti, moltissimi per questa sua caratteristica: la finzione, il buonismo, il farsi paladino delle libertà tra le quali farà rientrare peccati come l’aborto, l’eutanasia, il matrimonio omosessuale e così via, protettore dell’ambiente (allineandosi a molti animalisti, i quali preferiscono proteggere la vita degli animali sopra quella degli uomini) e concluderà il tutto affermando: “fate quello che volete, siete padroni di voi stessi, adoratemi e tutto vi sarà concesso“. Da notare che questa massima è propria del Satanismo e della New Age.

    Sarà dunque un uomo in vista, sempre sponsorizzato dai Mass Media grazie alle persone molto influenti che lo appoggiano e lo favoriscono.
    Egli accrescerà il suo potere sino a mettere a morte i due “testimoni“, i due profeti dell’Apocalisse, che Dio avrà inviato sulla terra – uno tra i gentili e l’altro tra gli ebrei – per convertire l’umanità e metterla in guardia da colui che è il “figlio della perdizione“.
    La loro vicenda è narrata in Apocalisse 11:3-12, e Santa Ildegarda ci specifica che saranno nientedimeno che Enoch ed Elia, gli unici due profeti che nella Bibbia non hanno conosciuto la morte:
     

    Enoch ed Elia saranno istruiti da Dio nella maniera più segreta in Paradiso. Dio rivela loro azioni e la condizione degli uomini così che essi possano guardarli con occhi compassionevoli. Grazie a questa particolare preparazione, questi due santi uomini sono più saggi di tutti i saggi della terra messi assieme. Dio affiderà loro il compito di opporsi all’Anticristo e di andare in aiuto di coloro che sono stati sviati dal cammino della salvezza.
    Entrambi diranno alla gente: “Questo individuo maledetto è stato mandato dal diavolo per sviare gli uomini e indurli nell’errore; Dio ci ha tenuti in un luogo nascosto dove non abbiamo sperimentato le pene degli uomini, ma Dio ora ci ha mandati per combattere le eresie di questo figlio della perdizione“. Essi si recheranno in tutte le città, e villaggi dove in precedenza l’Anticristo aveva diffuso le sue eresie, e attraverso la potenza dello Spirito Santo faranno meravigliosi miracoli, tanto che tutte le nazioni ne rimaranno grandemente stupite.

     
    Uguale rivelazione fu ricevuta anche da Santa Matilde, la quale scrisse in dettaglio:
     

    Un angelo accompagnerà Enoch ed Elia dal Paradiso. La limpidezza e la beatitudine di cui erano circondati i loro corpi allora sparirà ed essi riceveranno di nuovo l’apparenza terrena e diventeranno esseri mortali. Appena vedranno la terra, saranno spaventati come persone che vedono l’oceano e non sanno come poterlo attraversare.
    Essi mangeranno miele e fichi e berranno acqua mischiata con vino, mentre il loro spirito verrà nutrito da Dio. Essi appariranno come predicatori nell’ultimo periodo di patimento, quando la maggior parte degli uomini buoni saranno già morti come martiri ed essi consoleranno la gente ancora per molto tempo. Enoch ed Elia circonderanno l’Anticristo, essi diranno alla gente chi egli sia, di chi è il potere attraverso il quale egli opera i suoi miracoli, in che modo egli è venuto nel mondo e quale sarà la sua fine. Allora molti uomini e donne si convertiranno. Enoch ed Elia smaschereranno gli inganni diabolici dell’Anticristo sulla gente. In conseguenza di ciò egli li metterà a morte.
    Per tre giorni e mezzo i loro corpi saranno esposti agli oltraggi e i seguaci dell’Anticristo crederanno che tutti i pericoli siano passati, ma improvvisamente i corpi dei due profeti si muoveranno, si solleveranno, guarderanno sulla folla e inizieranno a lodare Dio. Si verificherà un grande terremoto, simile a quello che avenne alla risurrezione di Cristo: Gerusalemme verrà parzialmente distrutta e a migliaia rimaranno uccisi. Allora una voce dal cielo griderà: “Ascendete“.

     
    Molto interessante è la questione riguardo alla sua sfera d’influenza ed alla “parte di mondo” in cui opererà maggiormente l’Anticristo: Roma, la sede del Cristianesimo, in perfetta contrapposizione a Gesù che aveva operato a Gerusalemme, sede dell’Ebraismo dell’epoca.

    Questa parte d’argomento merita un piccolo approfondimento.

    Ricollegandoci allo scritto di Santa Ildegarda (ed al testo dell’Apocalisse) notiamo che l’Anticristo avrà sia potere materiale, inteso come regno, sia spirituale, ovvero in materia di fede. Ora, per conquistare il primo sappiamo che verrà supportato da diversi “regnanti“, ma per quanto concerne il secondo cosa sappiamo? come potrà concquistarlo?
    La Madonna a La Salette affermò che “Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell’Anticristo. I demoni dell’aria, con l’Anticristo, faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più“.
    Il concetto di “Roma perderà la fede” è molto più profondo di quanto si creda, si vuole fare esplicito riferimento alla stessa caduta della Chiesa Cattolica che verrà poi sostituita da una falsa con a capo un fantoccio (il Falso Profeta) che spronerà le persone ad adorare la persona dell’Anticristo.
     
    ● Quando a Roma avrà luogo lo sconvolgimento, sappiate che la fine della vostra era è vicina. Ci sarà caos a Roma: vescovi contro vescovi, cardinali contro cardinali, mentre Satana sta fra loro. Il sangue scorrerà nelle strade di Roma. Il vostro Pastore, capo del gregge, fuggirà nel terrore.
     
    ● Ho visto il Papa fuggire dal Vaticano camminando tra i cadaveri dei suoi preti. Si rifugerà da qualche parte, in incognito, e dopo una breve pausa morrà di morte violenta.
     
    ● Il Papa con i cardinali dovranno fuggire da Roma in circostanze tragiche per rifugiarsi in un luogo dove saranno sconosciuti. Il Papa morirà di una morte crudele nel suo esilio
     
    Queste tre visioni (la prima ad una veggente, la seconda avuta da Papa Pio X nel 1909 e la terza è di Fra’ Johannes nel 1600) parlano di una forte lotta interna alla Chiesa che finirà per distruggere la stessa, arrivando sino al martirio dello stesso Pontefice, fuggito assieme a pochi fedeli a causa della persecuzione.
    Sicuramente si tratta di una profezia alquanto terribile non solo per la Chiesa, ma anche per Roma e l’Italia intera: in altre rivelazioni si fa riferimento a sangue, cataclismi, guerre civili.
    In questo quadro estremamente caotico troverà terreno fertile la “nuova” – e falsa – chiesa, nata dallo scisma con quella Cattolica. A questo riguardo abbiamo molte visioni ricevute dalla Beata Anna Katharina Emmerick:

     

    Vidi ancora una volta la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta, mentre le bufere la stavano danneggiando… Ora vedo che in questo luogo la Chiesa viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un centinaio di sacerdoti che non siano stati ingannati. Tutti lavorano alla distruzione, persino il clero. Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente.
    Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma].
    Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare. In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione.
    In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre. Stavano (alcuni del clero) costruendo una chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Ho visto di nuovo la strana grande chiesa. Non c’era niente di santo in essa.
    Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola… Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto…C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda…
    Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini venivano perpetrati là. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza.
    Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione.

     
    Una situazione evidentemente confusionaria, ma con degli scopi ben precisi: la persecuzione contro i cristiani (cattolici) e il tentativo di fondare un’unica chiesa mondiale includendo tutte le religioni.
    Come detto il Falso Profeta, un antipapa-fantoccio, sarà a capo di questa nuova organizzazione che fonderà le proprie basi sulla chiesa di Roma, tra la felicità generale dei tanti che ogni giorno – soprattutto oggi – si augurano un’imminente fine del Cattolicesimo e dei suoi rappresentanti.

    Le chiese saranno chiuse, le confessioni abolite assieme al rito dell’Eucarestia, i rosari banditi.
    Importante notare la frase emblematica “tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava gradualmente prendendo il sopravvento“: tutte le varie interpretazioni delle Scritture e della Dottrina saranno mescolate, poichè nel Protestantesimo basilarmente ogni individuo ha una propria visione della fede, quindi il buonismo imperante vorrà dare credito a tutti screditando di conseguenza l’Unica Verità.
    L’Anticristo sarà il dio di questa falsa chiesa. Chiunque si opporrà e non accetterà il suo simbolo “sulla mano e sulla fronte” verrà messo a morte.

    Quest’ultimo attacco tuttavia sarà fallimentare in buona parte poichè, come i martiri paleocristiani, i nuovi martiri non si opporranno ed affronteranno la morte con gioia, alimentando il sentimento religioso e convertendo molte più anime di quante ne potrebbe convertire la predicazione (sempre confermato dalle visioni della Beata Emmerick).
     
    Questo terribile periodo di tribolazione durerà in tutto 3 anni e mezzo, esattamente come predetto dal profeta biblico Daniele e dall’Apocalisse (1260 giorni).
    Al termine di questo tempo prestabilito l’uomo delle iniquità, ormai in preda alla follia demoniaca, “radunerà i suoi credenti e dirà loro che egli vuole salire in cielo. Nello stesso momento di questa ascensione, un colpo di fulmine lo abbatterà e lo farà morire. La montagna dove egli si sarà stabilito per operare la sua ascensione, sarà immediatamente coperta da una nube che diffonderà una corruzione insopportabile e veramente infernale; cosa che, alla vista del suo cadavere coperto di putredine, aprirà gli occhi ad un gran numero di persone facendogli riconoscere il loro miserabile errore.” (Santa Ildegarda)
    Il peccato supremo di ὕβρις decreterà dunque la fine ingloriosa del nemico supremo dell’umanità ponendo la parola fine sul periodo più buio della storia del mondo, aprendo le porte al ritorno del vero Redentore per ristabilire l’ordine giusto delle cose.




     

    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)