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Tenere il perfetto equilibrio cristiano

«Ci preme molto esortare di nuovo voi e tutti i cattolici perché vi atte¬niate, fin dall’inizio delle nuove lotte, alle limpide direttive tracciate dalla dottrina sociale cattolica, senza scostarvi da esse né verso destra né verso sinistra. Uno spostamento, anche solo di pochi gradi, potrebbe forse apparire in principio come irrilevante; però alla lunga porterebbe pericolosamente lontano dalla via giusta e le conseguenze sarebbero certamente gravi. Sia pertanto il motto dell’ora presente: pensiero sereno, auto-controllo, fermezza di fronte agli allettamenti degli estremismi».
Queste parole di Pio XII, che del resto sono state ribadite in molti altri discorsi, avvertivano contro «l’eresia dell’azione», cioè della prassi priva dell’appoggio della grazia.
Confidare solo nell’efficacia di una strategia umana per affrontare il metafisico Leviatano rivoluzionario non era la posizione di lotta cattolica.
Essa ricorre all’aiuto di Maria Santissima.
Ma non era ciò esattamente quanto è stato indicato e offerto a Fatima per affrontare gli «errori sparsi dalla Russia», che riassumono ogni attacco al diritto naturale e alla Chiesa?
Si confidò sufficientemente nella forza di questa grazia portata dalla Madonna alla Chiesa?
O, al contrario, in queste iniziative per un utopico mondo migliore non traspare la tendenza ad alimentare soluzioni basate su di un’evoluzione religiosa pro¬grammata per l’adattamento a un mondo futuro?
Quello che rimane accertato è che per tali iniziative ci si appellava a tutte le diocesi del mondo cattolico, ma tralasciando la richiesta di consacrazione fatta dalla Madonna.
Ciò avveniva in quello stesso anno, 1953, in cui un’immagine di Maria pianse più volte a Siracusa, come se chiamasse i suoi figli alla preghiera e alla penitenza di fronte all’avanzata di un degrado sociale e religioso.

Ecco che l’8 dicembre 1953, in un radiomessaggio diretto all’Azione Cattolica italiana, Pio XII diceva: «In questo giorno di gioia e di esultanza, Dio sa co¬me vorremmo poter dimenticare l’asprezza dei tempi che attraversiamo! Ma i pericoli, che gravano sul genere umano, sono tali che Noi non dobbiamo cessare mai - si può dire - di gettare il nostro grido di risveglio. Vi è il ‘nemico’, che preme alle porte della Chiesa, che minaccia le anime. Ed ecco un altro aspetto - presentissimo – di Maria: la sua forza nel
combattimento».

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)