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1956-Mariapoli-focolari-Assunta1“Lei intende fondare una scuola di profeti?”

Questa era la domanda che Paolo VI rivolgeva a P. Riccardo Lombardi SJ (dopo aver ascoltato, alla conclusione del Concilio Vaticano II, lo scopo che egli si proponeva con le sue attività e con la stessa funzione del Gruppo Intervocazionale che le animava….
In una conferenza sulla natura del Gruppo in Messico, nel 1967, commentava così questa felice formula del Papa: “Credo che questo PROFETA del mondo attuale debba essere comunitario. Ci saranno sempre profeti individui, come sempre ce ne sono stati, ma Dio che opera normalmente secondo la situazione storica e locale, oggi promuoverà piuttosto persone che studiano, e pregano, il mondo insieme, in modo da giudicare la situazione con gli occhi di Dio”. E poco dopo: “Vogliamo essere una scuola di animatori della Chiesa; e siccome la Chiesa è animatrice del mondo, anima della storia, come dice il Concilio, vogliamo creare animatori del mondo, animatori della Chiesa per un mondo migliore”…

Servizio di Animazione Comunitaria: questa è la funzione che oggi svolgiamo. In questa denominazione, il Gruppo qualifica se stesso come “servizio” e come “animazione comunitaria” l’azione che svolge. Animare tutti e tutto perché il dono trinitario della “comunione” si esprima edificandoci in “Chiesa-comunità”, a servizio della trasformazione del mondo in “comunità fraterna”. In “famiglia umana” usando la felice formula conciliare (GS 24). L’ “animazione comunitaria” è una funzione-competenza specifica. Ne aiuta la comprensione, il collegarla e il distinguerla da tre altre funzioni: l’insegnamento in cui si influisce in forza della dottrina; ilcomando in cui si influisce in forza dell’autorità giuridica; l’organizzazione in cui si influisce in forza delle strutture.

Era lapidario PL: “Ecco dunque i tre aspetti che chiaramente Dio ci ha fatto capire fin dall’inizio che non sono propri di questo gruppo, come suo servizio specifico nella Chiesa”. “Animazione comunitaria”, quindi. Al fianco della altre funzioni già presenti nella Chiesa, ma non confusa con esse. Non si tratta di una novità come fatto: sempre nella Chiesa sono esistite forme molteplici di animazione. Le novità sono piuttosto tre. Primo: l’animazione come funzione organica e permanente nello scenario complessivo dei molteplici ministeri ecclesiali.Secondo: la comunione-comunità in senso globale come cuore dell’animazione.Terzo:un gruppo intervocazionale, in base a un dono specifico e uno specifico mandato canonico, come soggetto promotore.

1956-Mariapoli-focolari-AssuntaIn questo senso è vero quanto affermava ancora PL: “Si tratta di una categoria relativamente nuova. La Chiesa, come ci viene descritta nel Vangelo, è una realtà molto semplice; solo dopo si è andata sviluppando in organi e funzioni, fino a strutturarsi così come la vediamo oggi. Se non mi inganno, a me sembra che c’è un aspetto che dovrà svilupparsi molto più di quanto non si sia sviluppato fino ad ora; è precisamente in questa linea dell’animazione: convertire la volontà, animare lo spirito, accrescere il fervore. Indubbiamente c’è chi lo fa; sempre qualcuno l’ha fatto e sempre qualcuno lo farà nella Chiesa; io però vedo che “determinare” una categoria per questo, stabilire un servizio stabile nella Chiesa a questo fine è un po’ la nostra originalità”.

Una originalità “nostra” a ben vedere, in cui l’appropriazione stessa è “provvisoria”. Saremo, come di fatto –ahimé – lo siamo, un “gruppo in più nella Chiesa”, finché non maturerà la coscienza ecclesiale di avere bisogno anche diquesta funzione. La Chiesa stessa, in nome proprio e come propria peculiare preoccupazione, dovrebbe suscitare e promuovere questa funzione. Così come ormai fa in altri campi e per altre necessità con diverse forme di consigli, di commissioni, di organismi. Possiamo dire con una formula non allusiva, ma precisa ed intenzionale: “esistiamo per la nostra estinzione”. Perché muoia come “nostro” e risorga come integralmente “ecclesiale” il servizio di animazione comunitaria a tutti i livelli di Chiesa: la parrocchia, l’unità pastorale, la vicaria, la diocesi. Senza escludere altri livelli più ampi a servizio delle decisioni collegiali dei Vescovi: le conferenze episcopali regionali, nazionali, continentali…

Chiudeva così la citata riflessione il P.Lombardi: “Mi sto chiedendo se non sta forse nascendo una nuova categoria, in questo sviluppo della Chiesa, che poi dovrà continuare fino alla fine del mondo… La Santa Sede e i vari Superiori che hanno la responsabilità di scegliere persone idonee a esercitare l’ufficio di vescovo chiedono informazioni a tutti coloro che possono avere elementi utili; perché non potrebbero chiedere analogamente informazioni per sapere se ci sono apostoli potenziali che abbiano il dono di Dio di animare la gente, trasformando la volontà, dando maggior fervore a una parrocchia, a una diocesi, a un presbiterio, a un convento, a una scuola, a un movimento familiare o giovanile? Animatori! E’ la categoria che fin dall’inizio abbiamo capito che Dio ci assegnava, come missione di servizio: essere un gruppo che converte, con l’aiuto dello Spirito.

Forse verrà un giorno in cui la Chiesa darà a questa categoria uno sviluppo organico migliore, più funzionale; io credo che a noi spetti cominciare a svolgere questo servizio con stile, in forma organica, nel mondo intero, come gruppo che nasce proprio a questo scopo. Penso che nella Chiesa ci sia oggi una fortissima necessità di tale servizio; direi che è l’esigenza massima che abbiamo ora. Abbiamo superiori, abbiamo professori, abbiamo organizzatori; ma mi sembra che siamo anemici nell’ambito dell’animazione spirituale. Che venga questo servizio, se Dio lo vuole!”

(cfr. p. 71 in Caruso-Iaria edd, Padre Riccardo Lombardi, Edizioni San Paolo, 2005, pp. 125)

 
dal sito ufficiale


[Modificato da Caterina63 30/04/2016 14:59]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)