00 16/11/2017 14:48
Re:

 


Caterina63, 10/11/2017 19.32:




  1. Il vero Cattolico anela a seguire fedelmente il magistero Cattolico? 

    Proviamo una risposta breve: l'esempio del cattolico è nei Santi che ci hanno preceduto, e di persone sante che vivono nel nostro tempo e ci aiutano nell'adempimento del nostro dovere di battezzati in Cristo. Ora è importante domandarsi:  Che cosa è il "magistero cattolico"? Intanto non è invenzione di uomini, qui suggeriamo di approfondire la conoscenza dei Padri della Chiesa. 

    Il magistero cattolico è una raccolta (visto che son trascorsi duemila anni) di spiegazioni (ossia da insegnare-magistero) della Parola di Dio così come suggeriva già san Pietro nella sua seconda Lettera: [15]La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; [16]così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina. [17]Voi dunque, carissimi, essendo stati preavvisati, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall'errore degli empi; [18]ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell'eternità. Amen!

    O come spiegava San Paolo ai Galati cap.1 [6]Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. [7]In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. [8]Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! [9]L'abbiamo gia detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! [10]Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!

    Dunque, il magistero cattolico (che significa universale, senza tempo e senza confini) nasce proprio dalla Sacra Scrittura, dagli insegnamenti degli Apostoli che sono confluiti in ciò che chiamiamo "sacra Dottrina", un ordine perentorio sancito dal Cristo e da Lui consegnato agli Apostoli: "Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato.."(Luca 10,16). Tutte le dottrine della Chiesa Cattolica si trovano nella Sacra Scrittura. E il vero cattolico deve certamente anelare a fare di questo magistero lo stile della propria vita sull'esempio dei Santi.


 

Grazie, davvero Caterina, interessantissima disanima!

La metterò insieme ad altre ricerche che ho fatto su questo tema.

Dato che assolutamente non desidero aprire polemiche, mi concentro su una cosa positiva che in tutte le mie ricerche in proposito non mi è mai capitata e riguardo la quale ripeto il mio grazie: hai citato vari versetti Biblici. Generalmente ci si limita ad argomentare senza citare la massima autorità che è Dio, invece tu hai menzionato punti ispirati da Dio! Solo Caterina, poi non comprendo quanto menzioni al punto 4...ma per non perdere il filo lo cito dopo...

Caterina63, 10/11/2017 19.32:


2. Oppure si reputa Cattolico per tradizione familiare ma pensa di poter rimanere tale pur avendo e applicando le proprie idee in fatto di fede, dottrine e credenze, ignorando di fatto il Magistero? 

Il Cattolico è anzitutto una persona LIBERA.... ma bisogna capire cosa si intende per libertà che non è fare ciò che si vuole, ma rispondere positivamente ai Comandamenti di Dio e alla Sua Legge naturale.... i sono perciò all'interno della Chiesa Cattolica molti CARISMI..... doni dello Spirito Santo che sono poi i talenti attraverso i quali ognuno, in gruppi o in parrocchie, cerca di vivere come meglio può la chiamata del Cristo e le promesse fatte nel Battesimo. La nostra Fede non è una idea o un ideale... ma un vero e proprio stile di vita, il Magistero della Chiesa annesso alla Scrittura è la traccia da seguire, perciò chi non lo professa e non lo vive coerentemente, anche se nato in una famiglia cattolica, non lo è....

 

Ok...però pedonami, come si riflette questo nella pratica e nella vita reale che vediamo intorno? Scusami, non è una provocazione, credimi, ma parli di “stile di vita” e ho vissuto in vari paesi “Cattolici” dove la massa non sa neanche cosa significa la parola magistero e non conosce nulla della Bibbia, ha dimenticato o mai imparato il catechismo e conosce male solo quello che vede nei film, quale “stile di vita” Cattolico contraddistingue questi fedeli Cattolici? Ho visto molti paesi Latini che nelle Chiese hanno al loro interno delle divinità indigene che appartenevano ai popoli pagani di quelle terre, le festeggiano e venerano accanto alle immagini di Gesù, Maria ecc, e quando queti fedeli Cattolici emigrano in Italia gli viene detto che quello è paganesimo. Nelle Bibbie dei paesi Latini generalmente è riportato il nome di Dio Jehovà come anche nei souvenir o nei murales di quei paesi, e quando quei fedeli Cattolici emigrano in Italia gli viene detto che Dio non ha un nome. Anche in Africa le Chiese Cattoliche locali usano pratiche indigene animistiche che sono chiaramente condannate nelle Sacre Scritture e non accettate dalle Chiese Cattoliche in Europa...Toccando temi morali c'è spesso un abisso tra le dichiarazioni ufficiali della Chiesa Cattolica e quello che ciascun parroco dice poi ai suoi fedeli omosessuali, adulteri o divorziati... è questo quello che intendevi dire parlando di universalità e libertà? Quale è lo “stile di vita” che identifica i Cattolici? Aiutami a capire meglio il punto nella vita di tutti i giorni e nella massa che mi circonda.

 

Caterina63, 10/11/2017 19.32:


3. Oppure si interessa degli insegnamenti originali di Cristo Gesù riportati nella Parola di Dio, e se questi sono in contrasto con il Magistero da più valore alle parole ispirate da Dio nelle Sacre Scritture, che al Magistero? 

La domanda è postata malamente, proviamo a spiegarla meglio: il Magistero della Chiesa, che è raccolto nella sostanza nella sacra Dottrina (vedi il Catechismo della Chiesa) non contiene errori ed è tutto esplicito alla Sacra Scrittura, non esiste un magistero lontano o fuori dalla Parola di Dio, non sono mai separati, se ciò dovesse esserci, non lo si segue, ma in duemila anni non è mai accaduto perché, gli Apostoli (Pietro con i Vescovi e i Successori) hanno la promessa del Cristo che con lo Spirito Santo avrebbe protetto questo Magistero (non le singole persone le quali possono sbagliare), da ogni errore dottrinale. Vale la promessa di Gesù, è Lui la Parola di vita: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»(Mt.16,13-20) 
e ancora:
"Simone, Simone....io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli" (Lc.22,31-34)

4. Oppure considera la Sacra Scrittura ispirata da Dio come qualche cosa di antiquato da porre sotto al Magistero? 

A questa domanda abbiamo risposto al punto 3) né sotto, né sopra, la Parola di Dio deve essere contenuta dentro il Magistero, e il Magistero deve obbedire alla Parola di Dio, quindi senza dubbio questa Parola di Dio è anche superiore al Magistero, ma il punto 1) è spiegato bene come questa Parola sia stata affidata agli Apostoli e loro hanno il dovere di portarla avanti nel modo migliore, con la promessa di Gesù che li avrebbe per sempre assistiti. Ma attenzione, noi non siamo "la religione del Libro" in questo link potresti trovare materiale utile e interessante.... non siamo per una lettura della Scrittura privata, la Chiesa è COMUNITA' DI CREDENTI, non sarebbe possibile che ogni comunità interpreti la Parola come meglio crede, per questo è necessario il Magistero come riportato nel punto 1).

 

Ecco...questi ultimi due punti mi hanno un po' confuso, soprattutto in relazione al punto uno... perdonami se mi permetto, provo a spiegarmi meglio... studiando la storia recente degli ultimi tre secoli, ho notato che per molto tempo la Chiesa Cattolica (come molte altre Chiese cosiddette Cristiane) affrontava dibattiti in teatri contro altre Chiese che si definivano Cristiane. Tali dibattiti erano basati sulla Bibbia e venivano ampiamente pubblicizzati...Però con il passare dei decenni la Chiesa Cattolica ha iniziato a gestire la questione in modo sempre più differente fino a che negli ultimi 50 anni ha iniziato a coniare la frase “non siamo la religione del libro”. Che significherebbe questo esattamente? La Chiesa Cattolica afferma che il magistero non è ispirato da Dio mentre la Parola di Dio si. Se quindi ci fossero incongruenze tra Parola di Dio e Magistero, che dovrebbe scegliere un Cattolico? Davvero, ti ripeto di perdonarmi se mi permetto, ma sorgono dubbi che in altre sedi non sono riuscito a chiarire e approfitterei per provare a comprendere meglio:

...le Sacre Scritture e la storia mostrano come i primi veri Cristiani erano di fatto una religione del libro, Gesù condannava ogni tradizioni in contrasto con le Sacre Scritture e quando gli Apostoli predicavano, coloro che li ascoltavano verificavano ciò che udivano alla luce delle Sacre Scritture. Così che le tradizioni non si usavano mai per interpretare la Parola di Dio ma la Parola di Dio si usava per vedere se le tradizioni erano corrette o meno; allo stesso modo la predicazione degli Apostoli adempiva perfettamente le Sacre Scritture che avevano a quel tempo.

In Atti degli Apostoli al capitolo 17 il versetto 11, nella versione CEI si legge: “Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica ed accolsero la parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così.” (mentre San Paolo predicava, chi ascoltava analizzò la predicazione alla luce delle Sacre Scritture, si può analizzare il Magistero alla luce della Bibbia? Se così è, allora sarebbe come prima la “religione del libro”. Se invece con la giustificazione che la Bibbia non è completa diciamo che Dio continua a rivelarsi oggi, allora si toglie valore alla Bibbia e si da valore alla tradizione della religione...però a questo punto ogni religione può affermare che Dio si rivela tramite loro e contraddire la Bibbia perché non sono “religioni del Libro”. Giusto?)

 

Inoltre Gesù stesso, come ti accennavo, nel Vangelo di San Marco al capitolo 7 il versetto 13 condanna i capi sacerdoti del suo tempo con queste parole molto chiare: “annullate così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi.” (quindi Gesù non tollerava le tradizioni che si mettevano allo stesso livello della Parola di Dio, perché poco a poco la annullavano e si stabilivano al di sopra d'Essa. Il Magistero è allo stesso livello della Bibbia, o si usa per interpretare la Bibbia? Oppure è ad un livello più basso dato che non è ispirato e la Bibbia è ispirata? Si può usare la Parola di Dio per analizzare il Magistero e valutarlo, dato che di fatto è cambiato molte volte nel corso dei secoli, oppure è il Magistero che va usato per valutare la Parola di Dio?

 

Ecco, su questi punti non i ho compreso bene e ti chiedo scusa, ma purtroppo mi si è creata un pò di confusione.