00 17/11/2017 13:29
Grazie davvero per rispondermi e per non mettere troppa carne sulla brace...perdonami se le domande sono molte, ma è bene limitare gli argomenti per essere più ordinati.

Allora tu citavi San Paolo ai Galati, capitolo 1 versetti da 6 a 10...ma lì io avevo letto che ne gli Apostoli neanche addirittura un angelo poteve predicare qualche cosa di diverso da ciò che aveva insegnato Cristo...quindi comprendo che meno una religione può insegnare qualche cosa che non sia Parola ispirata da Dio...mi sembra chiaro, no?

Poi, nella seconda lettera di San Pietro al capitolo 3 i versetti da 15 a 18 leggo che già a quel tempo moltissimi manipolavano le Sacre Scritture e la storia mi dice che lo facevano leggendo i testi Sacri alla luce delle loro tradizioni e filosofie religiose. Di fatto San Pietro li esorta a non allontanarsi dalla conoscenza degli insegnamenti che Cristo aveva dato.

In nessun punto leggo che un altro testo avrebbe preservato la Bibbia...

Perdonami Caterina, tre punti importanti che magari aiutano a fare chiarezza:

1) E' la Parola di Dio a dover mostrarmi se un Magistero è corretto o ha errori, oppure è il magistero a dover dirmi dove la Bibbia è esatta e dove è solo simbologia? Di fatto non esiste solo il Magistero Cattolico, ma quasi ogni denominazione Cristiana usa le proprie millenarie tradizioni per interpretare la Bibbia, quindi è un Magistero a dover stare in armonia con la Bibbia o è la Bibbia che deve armonizzarsi al Magistero? Ti chiedo scusa Caterina, ma la questione non si può avadere dicendo che “Magistero e Bibbia non sono discordanti”, perché il magistero è cambiato ripetute volte ed è stato discordante con se stesso e con la Bibbia molte volte e può esserlo tutt'ora...oltre al fatto che, come accennavo, ci sono più “Magisteri”, quasi uno per ogni religione.

2) Essere la “religione del libro” significherebbe prendere la Bibbia alla lettera? Se così fosse, praticamente quasi tutte le denominazioni Cristiane non la prendono alla lettera, quindi quali sono le “religioni del libro”? Ho ascoltato questa accusa (essere una religione del libro) rivolta a svariate religioni, ma quando poi ho approfondito ho notato che appariva per lo più solo come una “frase fatta”...non lo hai notato tu Caterina? La Chiesa Cattolica prende alla lettera un mare di punti della Bibbia in cui il contesto per altre fedi non è da prendere alla lettera, quindi può apparire ad altri come la “religione del libro”. Che significa quindi essere una “religione del libro”? Puoi farmi esempi? Non rubare, non uccidere, non commettere adulterio, non praticare omosessualità sono solo simbologie interpretabili? Se sono letterali, allora esistono un mare di altre norme che sono elencate con tali punti...sarebbero tutte letterali? Cosa è simbolico? Chi è una “religione del libro” e perché? Chi non lo è e perché?

3) I padri preniceni non concordavano affatto su molti articoli di fede fondamentali, e leggendo il catechismo dal sito del Vaticano noto come molte dottrina scaturiscono da filosofie pagane e non da Cristo. Quindi, se avevano dubbi e errori coloro che fondarono il Magistero, anche il Cristiano moderno deve avere un metro per valutare se il Magistero moderno è davvero sulla base degli insegnamenti di Cristo o se invece è sulla base di idee e filosofie umane...giusto? Se valuto il Magistero alla luce del Vangelo, qualcuno mi direbbe: “no, fai male! È il Magistero che ti deve guidare nella lettura del Vangelo!” ??? Perché se il Magistero non ispirato da Dio deve guidarmi nella lettura di ciò che Dio ha ispirato, allora ovviamente sempre avrà ragione chi scrive il Magistero e mai chi ha ispirato la Bibbia. Vado sul pratico: se tu citi brani Biblici che mostrano errori del Magistero e io ti dico che li interpreti male e che vanno interpretati alla luce del Magistero, allora semplicemente è come se affermassi che io ho sempre ragione perché ogni cosa va letta alla luce delle mie idee, giusto?