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 Orazione 3

CRISTO, SALVEZZA NOSTRA

1. INVOCAZIONE


O Padre onnipotente, Dio eterno! O inestimabile e dolcissima carità, io vedo in te e conservo nel cuore che tu sei la via, la verità e la vita, per la quale bisogna che vada ogni uomo che sta per venire a te; via che il tuo amore ineffabile traccia e modella secondo la vera conoscenza della sapienza del tuo Figlio unigenito, il Signore nostro Cristo Gesù.
Tu sei quel Dio eterno e incomprensibile che, essendo morto il genere umano per la miseria della sua fragilità, mosso solo da amore e per pietà clementissima, ha mandato a noi il vero Dio e Signore nostro Cristo Gesù, tuo Figlio, vestito della nostra carne mortale.
E hai voluto che venisse non nei piaceri e i fasti di questo mondo passeggero, ma nei dispiaceri, povertà e tormenti, sapendo e facendo la tua volontà, disprezzando i pericoli del mondo e gli ostacoli del nemico per la nostra redenzione, perché vincesse la morte con la morte e l’obbedienza fino alla crudelissima morte di croce.

2. L’ARDENTE PREGHIER4 PER IL SANTO PADRE

Ora, o amore incomprensibile, tu sei quello stesso che, mandando il tuo vicario a ricomprare i figli, morti per essersi allontanati dall’obbedienza della santa madre Chiesa tua unica sposa, lo mandi con travagli e pericoli, come hai mandato il tuo diletto Figlio nostro salvatore a liberare i figli morti dalla pena della disobbedienza e della morte del peccato.
Ma gli uomini, fragili creature tue, con perverso e presuntuoso giudizio e con affetto carnale, giudicano il contrario perché, fatti preda del nemico, cercano di impedire la tua volontà e il suo frutto di salvezza, distogliendo il tuo vicario in terra dalla sua missione tanto salutare.
O amore eterno, questi non temono la morte dell’anima, ma quella del corpo, e giudicano secondo il loro senso e amor proprio, e non secondo il tuo vero giudizio e la profonda sapienza della tua maestà.
Tu sei stato posto come nostra regola, e sei la porta per la quale ci è necessario passare: perciò dobbiamo gioire nelle fatiche e angustie, così come tu hai detto, perché siamo nati per questo.
Il mondo e la nostra carne tanto miserabile, per la tua provvidenza ammirabile, non producono altro che un frutto di amarezza, affinché non ci rallegriamo di essi, né speriamo in essi, ma ci gloriamo del frutto della salvezza e dei tuoi doni celesti.
Molto, dunque, si deve rallegrare il tuo vicario facendo la tua volontà e seguendo la giustizia di Cristo Gesù, il quale dissanguò e aperse e sciolse per noi il suo santissimo corpo, e diede il suo sangue per lavare i nostri peccati e ricomprare la nostra salvezza con la sua pietà ineffabile.
Egli ha dato a questo tuo vicario le chiavi con cui potesse legare e sciogliere le anime nostre, perché facesse la tua volontà e seguisse le tue orme. Perciò prego supplichevole la tua santissima clemenza che lo purifichi in modo tale che il suo cuore arda del santo desiderio di recuperare le membra perdute, e le ritrovi con l’aiuto della tua altissima potenza.
E se il suo indugiare, o amore eterno, ti dispiace, punisci il mio corpo per questo: te lo rendo e offro perché tu lo colpisca con flageffi e lo consumi a tuo piacimento.
Signore mio, io ho peccato, abbi misericordia di me.
Tu, Dio eterno, sei innamorato della tua creatura con grazia e clemenza ineffabile; e mandi il tuo vicario affinché la recuperi, perché perisce: di questo io, indegna e misera peccatrice, ti ringrazio.
O infinita bontà e inestimabile carità, vero Dio: si vergogni l’uomo, figlio di Adamo, che tu hai ricomprato per solo amore con la morte del tuo Figlio unigenito, di non fare la tua volontà, mentre tu non vuoi altro che la nostra santificazione.
Dio eterno - che per la divina carità ti sei fatto uomo e per amore ti sei unito a noi, e già mandi il tuo vicario ad amministrare a noi le grazie spirituali della nostra santificazione e del recupero dei figli perduti - concedi che egli faccia solamente la tua volontà. Non badi ai consigli della carne che giudica secondo i sensi e l’amor proprio, e non si impaurisca per nessuna avversità.
E poiché tutte le cose vengono meno tranne che in te, sommo Dio, non guardare ai peccati della tua serva che grida a te, ma esaudiscimi per la clemenza della tua inestimabile carità.
Tu, quando sei partito da noi, non ci hai lasciati orfani, ma ci hai lasciato il tuo vicario, che ci dà il battesimo dello Spirito Santo; e non solamente una volta, come nel battesimo di acqua siamo stati lavati una volta, ma per la potenza santa sempre ci lava e purifica i nostri peccati.
Tu sei venuto a noi negli oltraggi e noi, allontanandoci da te, abbiamo giudicato secondo la carne e l’amor proprio. Tu sei pallido perché le tue creature sempre svuotano le tue grazie, spogliando la tua unica sposa. Fa’ dunque, pietà eterna, che il tuo vicario sia mangiatore di anime, ardendo di santo desiderio del tuo onore e accostandosi a te solo, perché tu sei alta ed eterna bontà. Cura per mezzo suo le nostre infermità, reintegra la tua sposa col suo salutare consiglio e le sue opere virtuose.
Ancora, Dio eterno, riforma la vita di questi tuoi servi qui presenti: che seguano te solo Dio, con cuore semplice e volontà perfetta, e non guardare alla miseria della tua serva che ti prega per loro, ma piantali nel giardino della tua volontà.
Ti benedico, o eterno Padre, perché tu benedica questi tuoi servi: che disprezzino se stessi per te, e che seguano solo la purezza della tua volontà, che è eterna e perpetua; per tutti costoro ti rendo grazie.
Amen.



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)