http://www.stpauls.it/madre/0711md/0711md15.htmAlla scuola di Maria di ALBERTO RUM Colei che indica la ViaLa natura cristocentrica della devozione mariana è ben raffigurata nell’icona della madonna Odighitria, colei che indica la via, cioè Gesù Cristo, Via, Verità e Vita.
In occasione dei cinquant’anni della sua ordinazione sacerdotale, Giovanni Paolo II compose un libro autobiografico, Dono e Mistero, nel quale racconta la storia della sua vocazione sacerdotale. Abbandonandosi all’onda dei ricordi, non può dimenticare il filo mariano della sua vocazione. «Ci fu un momento», confessa, «in cui misi in qualche modo in discussione il mio culto per Maria, temendo che, dilatandosi eccessivamente, potesse finire per compromettere la supremazia del culto dovuto a Cristo. Mi venne allora in aiuto il libro di san Luigi Maria Grignion de Montfort che porta il titolo di Trattato della vera devozione alla Santa Vergine. L’essenza delle verità in esso contenute è incontestabile. L’autore è un teologo di classe. Il suo pensiero mariologico è radunato nel Mistero trinitario e nella verità dell’Incarnazione del Verbo di Dio».
Tutta relativa a Cristo
Questa nota cristocentrica della devozione a Maria noi la vediamo raffigurata nell’icona della Madonna Odighitria: Colei che indica la via, il Cristo, la Via, la Verità e la Vita, icona che Paolo VI delineava, con mano maestra, in un discorso al Concilio Vaticano II: «Soprattutto desideriamo che sia posto chiaramente in luce come Maria, umile serva del Signore, sia tutta relativa a Dio e a Cristo, unico Mediatore e Redentore nostro [...]. La devozione a Maria, lungi dall’essere fine a se stessa, è mezzo invece essenzialmente ordinato ad orientare le anime a Cristo e così congiungerle al Padre, nell’amore dello Spirito Santo». Si potrebbe dire che a fugare dall’animo del giovane Karol Wojtyla il timore che la sua devozione a Maria potesse «compromettere la supremazia del culto dovuto a Cristo», furono le parole che, nel Paradiso dantesco, san Bernardo, cantore della Madonna, rivolge al sommo poeta: «Riguarda omai nella faccia ch’a Cristo – più si somiglia, ché la sua chiarezza – sola ti può disporre a veder Cristo» (Par. XXXII, 85-87).
Madonna Odighitria, icona bizantina di scuola cretese del XVII secolo.
«In realtà», osserva lo stesso Giovanni Paolo II, «riguardo alla devozione mariana, ciascuno di noi deve aver chiaro che non si tratta soltanto di un bisogno del cuore, di un’inclinazione sentimentale, ma che corrisponde anche alla verità oggettiva sulla Madre di Dio» (Varcare la soglia della speranza, p. 231 ).
Maria nel mistero cristiano
Sotto l’immagine di Maria, uno specchio per la Chiesa, Raniero Cantalamessa invita a contemplare la Madonna Odighitria nei tre momenti costitutivi del mistero cristiano: l’Incarnazione, il Mistero pasquale, e la Pentecoste. Maria fu presente in ognuno di quesiti tre momenti. Fu presente nell’Incarnazione perché essa è avvenuta in lei, nel suo grembo. Fu presente nel Mistero pasquale, perché è scritto che «presso la croce di Gesù stava Maria sua madre». E anche nella Pentecoste, perché è scritto che gli apostoli erano «assidui e concordi nella preghiera con Maria, la madre di Gesù». «Seguendo Maria in ognuna di queste tre tappe fondamentali, siamo aiutati a metterci alla sequela di Cristo in modo concreto e risoluto, per rivivere tutto il suo mistero». Scrive il concilio Vaticano II: «Mentre viene predicata e onorata, Maria chiama i credenti al Figlio suo, al suo sacrificio e all’amore del Padre» (Lumen gentium 65). A commento della densa pagina di teologia e devozione mariana di padre Cantalamessa dovremmo leggere, con l’animo devoto del giovane Karol Wojtyla, l’intero Trattato della vera devozione a Maria: il libro che segnò «una svolta decisiva» nella vita del futuro Giovanni Paolo II.
A dire il vero, il Montfort non fa mai riferimento all’icona Madonna Odighitria. Conosce, però, due altre icone mariane di significato analogo. La prima, desunta dagli scritti di sant’Agostino, è la Madonna stampo di Dio. «Chi viene gettato in questo divino stampo, viene presto formato e modellato in Gesù Cristo e Gesù Cristo in lui; con poca spesa e in poco tempo, diventerà dio poiché è stato gettato nel medesimo stampo che ha dato forma a un Dio» (VD 219). La seconda è quella di Maria albero di vita: «Se Maria, che è l’albero di vita, è ben coltivata nella tua anima, ella porterà frutto a suo tempo, e il frutto non è altro che Gesù Cristo» (VD 216).
A te, caro lettore, la continuata gioia di contemplare l’icona della Madonna Odighitria: Colei che ci indica la Via, e veglia sul nostro cammino.
Alberto Rum |