00 26/11/2008 10:55
(ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito il testo dell'omelia pronunciata da Benedetto XVI questo sabato pomeriggio in occasione dell'atto di venerazione all'Immacolata a Piazza di Spagna (Roma).
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Cari fratelli e sorelle,

in un appuntamento divenuto ormai tradizionale, ci ritroviamo qui, in Piazza di Spagna, per offrire il nostro omaggio floreale alla Madonna, nel giorno in cui tutta la Chiesa celebra la festa della sua Immacolata Concezione. Seguendo le orme dei miei Predecessori, anch'io mi unisco a voi, cari fedeli di Roma, per sostare con affetto e amore filiali ai piedi di Maria, che da centocinquant'anni ormai veglia dall'alto di questa colonna sulla nostra Città.

Quello odierno è dunque un gesto di fede e di devozione che la nostra comunità cristiana ripete di anno in anno, quasi a ribadire il proprio impegno di fedeltà verso Colei che, in tutte le circostanze della vita quotidiana, ci assicura il suo aiuto e la sua materna protezione.
Questa manifestazione religiosa è al tempo stesso un'occasione per offrire a quanti a Roma vivono o vi trascorrono alcuni giorni come pellegrini e turisti, l'opportunità di sentirsi, pur nella diversità delle culture, un'unica famiglia che si raccoglie attorno ad una Madre che ha condiviso le quotidiane fatiche di ogni donna e mamma di famiglia.

Una madre però del tutto singolare, prescelta da Dio per una missione unica e misteriosa, quella di generare alla vita terrena il Verbo eterno del Padre, venuto nel mondo per la salvezza di tutti gli uomini. E Maria, Immacolata nella sua concezione verginale - così la veneriamo quest'oggi con devota riconoscenza -, ha percorso il suo pellegrinaggio terreno sorretta da una fede intrepida, una speranza incrollabile e un amore umile e sconfinato, seguendo le orme del suo figlio Gesù. Gli è stata accanto con materna sollecitudine dalla nascita al Calvario, dove ha assistito alla sua crocifissione impietrita dal dolore, ma incrollabile nella speranza. Ella ha poi sperimentato la gioia della risurrezione, all'alba del terzo giorno, del nuovo giorno, quando il Crocifisso ha lasciato il sepolcro vincendo per sempre e in modo definitivo il potere del peccato e della morte.

Maria, nel cui grembo verginale Dio si è fatto uomo, è nostra Madre! Dall'alto della croce infatti, Gesù, prima di portare a compimento il suo sacrificio, ce l'ha donata come madre e a Lei ci ha affidati come suoi figli. Mistero di misericordia e di amore, dono che arricchisce la Chiesa di una feconda maternità spirituale. Volgiamo soprattutto quest'oggi il nostro sguardo verso di Lei, cari fratelli e sorelle, e, implorando il suo aiuto, disponiamoci a far tesoro di ogni suo materno insegnamento.

Questa nostra celeste Madre non ci invita forse a fuggire il male e a compiere il bene seguendo docilmente la legge divina iscritta nel cuore di ogni cristiano? Lei, che ha conservata la speranza pur nel sommo della prova, non ci chiede forse di non perderci d'animo quando la sofferenza e la morte bussano alla porta delle nostre case? non ci chiede di guardare fiduciosi al nostro futuro? Non ci esorta la Vergine Immacolata ad essere fratelli gli uni degli altri, tutti accomunati dall'impegno di costruire insieme un mondo più giusto, solidale e pacifico?

Sì, cari amici! Ancora una volta, in questo giorno solenne, la Chiesa addita al mondo Maria come segno di sicura speranza e di definitiva vittoria del bene sul male. Colei che invochiamo "piena di grazia" ci ricorda che siamo tutti fratelli e che Dio è il nostro Creatore e il nostro Padre. Senza di Lui, o ancor peggio contro di Lui, noi uomini non potremo mai trovare la strada che conduce all'amore, non potremo mai sconfiggere il potere dell'odio e della violenza, non potremo mai costruire una stabile pace.

Accolgano gli uomini di ogni nazione e cultura questo messaggio di luce e di speranza: lo accolgano come dono dalle mani di Maria, Madre dell'intera umanità. Se la vita è un cammino, e questo cammino si fa spesso buio, duro e faticoso, quale stella potrà illuminarlo? Nella mia Enciclica Spe salvi, resa pubblica all'inizio dell'Avvento, ho scritto che la Chiesa guarda a Maria e la invoca come "stella della speranza" (n. 49).

Nel nostro comune viaggio sul mare della storia abbiamo bisogno di "luci di speranza", di persone cioè che traggono luce da Cristo "ed offrono così orientamento per la nostra traversata" (ibid.). E chi meglio di Maria può essere per noi "Stella di speranza"? Lei, con il suo "sì", con l'offerta generosa della libertà ricevuta dal Creatore, ha consentito alla speranza dei millenni di diventare realtà, di entrare in questo mondo e nella sua storia. Per mezzo suo Dio si è fatto carne, è divenuto uno di noi, ha piantato la sua tenda in mezzo a noi.

Per questo, animati da filiale confidenza, Le diciamo: "Insegnaci, Maria, a credere, a sperare e ad amare con Te; indicaci la via che conduce alla pace, la via verso il regno di Gesù. Tu, Stella della speranza, che trepidante ci attendi nella luce intramontabile dell'eterna Patria, brilla su di noi e guidaci nelle vicende di ogni giorno, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen!".

[© Copyright 2007 - Libreria Editrice Vaticana]
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"Se sarete ciò che dovrete essere, metterete fuoco in Italia e nel mondo intero" (S.Caterina da Siena)

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Consiglia  Messaggio 10 di 10 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 12/12/2007 11.43
Statua dell'Immacolata in Piazza di Spagna

Pochi forse lo sanno ma....il monumento in piazza di Spagna è opera di Luigi Poletti e venne inaugurato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1857, fu fatto erigere dallo stesso Pontefice per ricordare la definizione del dogma dell’Immacolata Concezione nel 1854.


La colonna, alta quasi 12 metri, e sormontata da una statua della Vergine in ottone e bronzo, creata dall’artista Giuseppe Obici, fu rinvenuta nel 1777 nel monastero di Santa Maria in Campo Marzio, durante una campagna di scavi archeologici.

Piazza Mignanelli sporge ad angolo retto nell'ultimo angusto tratto di Piazza di Spagna proprio di fronte al palazzo di Spagna. In questa fotografia (qui sopra nell'ovale), a destra, si vede questo palazzo che era ed è ancora la residenza dell'ambasciata spagnola presso il Vaticano.

Una curiosità.....

Nel mezzo della piazza c'è la colonna dell'Immacolata Concezione e dietro c'è il palazzo di Propaganda Fide, un'opera del Bernini e del Borromini. Il collegio di Propaganda Fide fu fondato nel 1622 come una Università internazionale per missionari, per diffondere la Fede Cattolica.
Al tempo di Pio IX, l'istituto sovrintendeva anche alla censura su tutti i periodici stranieri, prima della loro legale distribuzione in Roma.
Vilhelm Bergsoe suggerisce che l'importanza di Piazza Mignanelli era nel fatto che possedeva l'unico negozio dove si poteva comprare del tabacco estero; infatti il magazzino apparteneva al Vaticano.....


La maggior parte dei turisti che visita quella Piazza, si ferma solitamente alla scalinata al cui vertice c'è per altro la bellissima Chiesa Trinità dè Monti....



Roma è tutta così.....è una bellezza derivante soprattutto DALLA DEVOZIONE CRISTIANA del popolo....

I Vigili del Fuoco ogni anno, per l'8 Dicembre, pongono nelle mani dell'Immacolata una corona di fiori in segno di venerazione e di ringraziamento per la sua materna protezione su Roma



L'Immacolata così è entrata nel cuore di ogni credente...




Pio XII prese la tradizione di mandare ogni 8 Dicembre dei fiori all'Immacolata e Papa Giovanni XXIII fu il primo a recarsi in una sorta di pellegrinaggio ai piedi della statua, da allora ogni Pontefice vi si reca per lasciare li la supplica della Chiesa.....

OMAGGIO DEL SANTO PADRE ALL’IMMACOLATA A PIAZZA DI SPAGNA
PREGHIERA DI GIOVANNI PAOLO II
Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Mercoledì, 8 dicembre 2004


1. Vergine Immacolata!
Ancora una volta siamo qui ad onorarTi,
ai piedi di questa colonna,
dalla quale Tu vegli con amore
su Roma e sul mondo intero,
da quando, cento cinquant’anni or sono,
il beato Pio IX proclamò,
quale verità della fede cattolica,
la tua preservazione da ogni macchia di peccato,
in previsione della morte e risurrezione
del tuo Figlio Gesù Cristo.

2. Vergine Immacolata!
La tua intatta bellezza spirituale
è per noi sorgente viva di fiducia e di speranza.
AverTi per Madre, Vergine Santa,
ci rassicura nel cammino della vita
quale pegno di eterna salvezza.
Per questo a Te, o Maria,
fiduciosi ricorriamo.
Aiutaci a costruire un mondo
dove la vita dell’uomo sia sempre amata e difesa,
ogni forma di violenza bandita,
la pace da tutti tenacemente ricercata.

3. Vergine Immacolata!
In questo Anno dell’Eucaristia,
donaci di celebrare e adorare
con fede rinnovata e ardente amore
il santo mistero del Corpo e Sangue di Cristo.
Alla tua scuola, o Donna eucaristica,
insegnaci a far memoria delle meravigliose opere
che Dio non cessa di compiere nel cuore degli uomini.
Con premura materna, Vergine Maria,
guida sempre i nostri passi sulle vie del bene.

Amen!




(l'attesa dei fedeli all'arrivo del Papa)



In occasione dell'omaggio alla Vergine in piazza di Spagna a Roma, per la festa dell'Immacolata di oggi, Benedetto XVI ha spiegato che la famiglia umana puo' raccogliersi 'attorno ad una Madre che ha condiviso le quotidiane fatiche di ogni donna e mamma'. 'Senza Dio - ha aggiunto - noi uomini non potremo mai trovare la strada che conduce all'amore'.